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Storia del Brasile, Letteratura portoghese e brasiliana Pag. 1
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Anche in Portogallo si vuole la Costituzione, ma si crea una fazione contro i moti liberali,

che non vuole concederla. Scoppiano le guerre civili, con i liberali opposti ai conservatori.

Il re Giovanni VI si trova ancora in Brasile ed è costretto a tornare in Portogallo. Vorrebbe

concedere la costituzione al Brasile, ma il suo secondogenito si oppone e lo costringe a far

ritorno in Portogallo. Il Brasile è perciò affidato al primogenito Pedro.

1821: Pedro reggente in Brasile.

1822: il Brasile insieme a Pedro dichiara la propria indipendenza dal Portogallo, così si

hanno due regni separati: Portogallo e Brasile.

Nel 1800 si ha il dibattito sulla liberazione degli schiavi: che si attua attraverso tre fasi:

Nel 1850 si abolisce la tratta degli schiavi, però quelli che sono schiavi rimangono

 schiavi e anche i figli nati da schiavi rimangono schiavi.

Nel 1871 si ha la legge del ventre libero: i bambini nati da schiavi nascono liberi.

 Solo nel 1888 si ha l'abolizione completa della schiavitù.

Sorge però un problema: tutti quelli che erano schiavi e quindi “mantenuti” dai signori, ora

sono allo sbaraglio. Comincia perciò la migrazione interna per lavorare nelle piantagioni di

caffè, perché le paghe sono migliori. Ciò non è però sufficiente quindi viene favorita la

migrazione verso il Brasile della manodopera Europea. l'Italia rappresenta il primo

incremento demografico, con coloni dal Nord Italia cioè Veneto e Trentino, e coloni dal sud

Italia.

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Publisher
A.A. 2013-2014
4 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/08 Letteratura portoghese e brasiliana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eleo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura portoghese e brasiliana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Ceccucci Piero.