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L'ITALIA LIBERALE DONZELLI CAPITOLO 7
Italia liberale - fascismo – repubblica
Statuto Albertino – Costituzione
I limiti dello Stato liberale
Prima guerra mondiale, crisi dello stato liberale, avvento del fascismo
Uno stato nato debole: Risorgimento?
Destra, Sinistra, trasformismo, Crispi, crisi di fine secolo, Giolitti
Le delusioni dopo l'Unità:
- Il sud: G.Verga, Libertà (Bronte 1860)
- Tassa macinato (1869), vendita terre demaniali ed ecclesiastiche, leva obbligatoria.
- Il brigantaggio.
Espansione 1860-1880, crisi agraria: "La boje!" 1884-5; I fasci siciliani 1892-4
Protezionismo e industrializzazione
La grande emigrazione
Il movimento sindacale italiano
Età giolittiana: un giudizio controverso
Socialisti e cattolici - Il 1913
LA DEMOCRAZIA IN AMERICA (DONZELLI CAPITOLO 9)
La anomala democrazia americana
Lo Stato-nazione non ingloba ma spazza via realtà sociali precedenti
Deportazione schiavi africani, espansione demografica dei coloni,
nuove immigrazioni
Prima metà dell'800: democrazia fortissima e contraddittoria
A.de Tocqueville, La democrazia in America
Guerra di secessione(1861-5)
Poco dopo il 1865, sud segregazionista: al sud: 1964-5, Civil e Voting Rights Act
Emigranti:
- 1820-1860, 5 milioni
- 1861-1910: 23 milioni (9 mil.nel 1901-10)
- Tedeschi, britannici, irlandesi, scandinavi
- Da fine '800: Europa meridionale e orientale (crisi agraria in Europa)
1850-1900: New York da 700.000 a 3.500.000 abitanti
Dove nasce l'"americano"?
La Frontiera reale e l'epopea del west
W.Sombart, Perché non c'è il socialismo?
Il secolo dei partiti negli Usa: l'Ottocento
'800/900: presenza più forte in America latina
1918:Usa potenza mondiale
APOGEO E CRISI DEL MONDO MODERNO (DONZELLI CAPITOLO 11)
'900: trionfo e crisi della modernità
La crisi della razionalità: l'inconscio
Lo sviluppo di scienze e tecniche
Le domande sul senso della storia
S.Freud,
M.Proust, H.Bergson, G.Simmel
La folla irrazionale: G.Sorel, G. Le Bon
Nazismo: darwinismo sociale
Il dominio pervasivo del potere.
Totalitarismi come eccezione? T.Adorno, M.Horkheimer, H.Arendt (poi: H.Marcuse)
Una realtà mutilata e deformata: Pablo Picasso e Franz Kafka
Le scienze: la relatività di A.Einstein
L’antropologia: le umanità “altre”
P.Picasso, Guernica,1937:crisi del realismo
I° bombardamento a tappeto di un villaggio civile.
Vittime civili:Prima guerra mondiale.:5%;seconda guerra mondiale.:più del 50%;Vietnam 70%;Ex Jugoslavia: quasi 100%
LA PRIMA GUERRA MONDIALE (DONZELLI CAPITOLO 13)
La fine di un mondo
Prima guerra mondiale e inizio del Novecento:Usa, Urss, Germania
Colonie -area balcanica- nazionalismi
La responsabilità degli Stati
Il fallimento della Seconda Internazionale
Organizzazione della società in guerra
Stati ed economie: mobilitazione totale
La “sospensione” della democrazia
Guerra di trincea e sue
conseguenze
La “guerra sofferta”
LA SITUAZIONE DOPO LA PRIMA GUERRA MONDIALE (DONZELLI CAPITOLO 14[1])
La fine della “belle époque”, l’inizio dell’ “età della catastrofe”(Hobsbawm).
La guerra di massa – la “guerra dei materiali” – prima e seconda guerra mondiale
Il trattato di Versailles
La crisi dell’impero asburgico: un vuoto di potere e di identità nell’area centrale dell’Europa
La Russia sovietica
Le conseguenze di una guerra nuova:
- Mobilitazione nazionalista e mobilitazione socialista
- L’inadeguatezza sia dello stato autocratico che dello stato liberale
La sconfitta della rivoluzione europea
La Germania: esercito e“Corpi franchi”
Debolezza della repubblica di Weimar
La Terza Internazionale (comunista)
Una nuova forma di reazione: la sovversione in nome dell’ordine
LA CRISI DEL 29 (DONZELLI CAPITOLO 14 [2])
Crollo della borsa di New York: colpito il centro
dello sviluppo mondiale
Predominio Usa nel 1918; crisi europea e ruggenti anni '20 negli Usa.
Esplode la produzione di massa: 1929: 24 milioni di auto (e radio, ecc.)
Crollo borsistico, industriale e bancario
Trauma radicale, sconvolgimenti che giungono alla seconda guerra mondiale
Muta il rapporto stato - economia: E. Hoover e il fallimento del liberismo
Disoccupazione di massa come simbolo di una disgregazione più generale: la sfiducia nei "tempi moderni"
Keynes e New Deal di F. D. Roosevelt
Le origini del Welfare State
La politica invade società ed economia
Nazismo: statalismo e militarizzazione
La politica economica fascista: l' Iri
L'AVVENTO DEL FASCISMO (DONZELLI CAPITOLO 15 [1])
Crisi dello stato liberale in un paese diviso
I) Scioperanti: 1914: 173.000; 1920: 1.300.000
Iscritti CGdL: 1913: 320.000; 1920 2.200.000
Confederazione Generale del Lavoro CGdL
Confederazione Italiana Lavoratori CIL
Lotte contadine, 8 ore, consigli operai
1920: l'occupazione
delle fabbrichePsi 1913: 880.000 voti; 1919: 1.835.000
1919: Socialisti 32% P.Popolare 20,6%
II)“Vittoria mutilata”, nazionalisti, reduci
1919: Il programma di S. Sepolcro
Lo squadrismo agrario
La responsabilità della classe dirigente liberale e degli apparati dello stato
Elezioni 1921: il “listone” di Giolitti
1922: la marcia su Roma
1924: elezioni e crisi Matteotti
1925-6: le “leggi fascistissime”
IL FASCISMO (DONZELLI CAPITOLO 15 [2])
1922-26:la costruzione del regime
1922-24:la transizione
1925-26:la abolizione delle libertà
1926-1929:la “normalizzazione”
1928:la “costituzionalizzazione” del Gran Consiglio del Fascismo
1929: Concordato fra Stato e Chiesa
1930-1935: gli “anni del consenso”
Ruralismo e bonifiche - L’ I.R.I.
Un paese “in divisa”:balilla,massaie rurali
Il partito di massa: 1932-33, obbligo di iscrizione per impieghi pubblici
1939: 2.700.000 iscritti; 1940 3.600.000
Nasce la
“politica come professione”1935-36: La guerra di Etiopia e l’impero
“Un imperialismo debole ma pericoloso”Gli Italiani nella guerra civile spagnola
C.Rosselli “Oggi in Spagna,domani in Italia”
1938: l’” Anschluss” -Le leggi razziali
IL NAZISMO (DONZELLI CAPITOLO 15 [3])
Trattato di Versailles
Debolezza della repubblica di Weimar
Crisi del 1929
Partito nazionalsocialista:1923:putsch di Monaco;1924 e 1928: insuccessi elettorali (2-3%);1930: 18,3%;1932: 33% e 37%
1933: Hitler al governo; incendio del Reichstag- elezioni: 44%
1934: la “notte dei lunghi coltelli”
Potenza militare, tradizioni e ruralismo
Spazio vitale
“Comunità popolare” gerarchicamente organizzata e razzismo
“Disorientamento della modernità” e “solitudine dell’individuo” e soluzione totalitaria- E. Fromm:fuga dalla libertà
1935: leggi razziali di Norimberganovembre 1938: la “notte dei
cristalli”1935-36: rottura del trattato di Versailles: di nuovo leva obbligatoria e rimilitarizzazione dellaRenania1938: l’AnschlussI MASS MEDIA DURANTE IL FASCISMO
L’organizzazione del consenso
Mass media e fascismo
La “fascistizzazione” della stampa
Decreti e divieti
1925:Direttore responsabile e Ordine dei giornalisti
1926: il bavaglio definitivo
1934:Sottosegret.Stampa e Propaganda
1935: Ministero Stampa e propaganda
1937: Ministero cultura popolare
Proibita la cronaca nera - Le veline
La radio: 1924, URI; 1927 EIAR
1928-1929:radiocronache, giornale radio
La radio del fanciullo- I 4 Moschettieri
Ente Radio Rurale- Opera Naz.Dopolavoro - Radiobalilla
Istituto Luce: 1925; 1937 Cinecittà
La cinematografia è l’arma più forte
LA RESISTENZA IN ITALA (DONZELLI CAPITOLO 17 [1])
1943:
- 9 Luglio: sbarco alleato in SiciliA
- 25 luglio : dopo il Gran Consiglio del fascismo, il re destituisce Mussolini
I 45 giorni del maresciallo Badoglio: come
sarà l’Italia del post-fascismo?
8 settembre: l’armistizio. Fuga del re e di Badoglio, occupazione tedesca. Resistenza a Roma, Cefalonia e altrove. Regno del Sud e Repubblica di Salò. Comitato di Liberazione Nazionale: Partito comunista, Partito socialista, Partito d’azione, Democrazia Cristiana, Partito liberale, Democrazia del Lavoro. Rifiuto dell’arruolamento nella R.S.I.; Resistenza armata; scioperi operai; aiuto a prigionieri alleati ea ebrei; la Resistenza dei militari prigionieri in Germania. L’esame di coscienza di una generazione. Le stragi naziste. 4 giugno 1944: liberazione di Roma. Autunno inverno 1944-45: linea gotica. 25 aprile 1945.
LA RESISTENZA IN EUROPA (DONZELLI CAPITOLO 17 [2])
Resistenza armata e Resistenza civile
Resistenza nei paesi occupati
Resistenza nei paesi nazisti e fascisti
Le 2 fasi della guerra (svolta del ’42-43):
L’occupazione nazista: Europa orientale (l’annientamento) e occidentale
Resistenza civile.
Gesti simbolici, rifiuto delle istituzioni e associazioni naziste, aiuto ai perseguitati:
- Norvegia
- Polonia
- Francia (svolta autunno '42)
- Danimarca, 1943: trasferimento degli ebrei verso la Svezia
Gli scioperi in:
- Olanda
- Belgio
- Francia (1941-2)
- Lussemburgo (1942)
- Danimarca (1943)
- Italia 1943-44
LA GUERRA FREDDA (DONZELLI CAPITOLO 19)
- 1945: Hiroshima
- 1947-8: la spartizione dell'Europa
- 1947 Truman: il "contenimento" del comunismo. Piano Marshall (1947) e N.A.T.O. (1949).
- 1955: Patto di Varsavia
- 1949: prima atomica russa
- 1949: Repubblica popolare Cinese
- 1950-53: la guerra di Corea
- 1953: morte di Stalin: Krusciov
- 1956: XX Congresso Pcus ("coesistenza pacifica" e denuncia crimini di Stalin) ottobre-novembre: invasione Ungheria
- 1958: Giovanni XXIII.
- 1960: Kennedy
- 1961: costruzione muro di Berlino
- 1962: crisi dei missili a Cuba
La gara spaziale:
- 1957: Laika
- 1961: Gagarin
- 1969: 2 americani sulla luna
1964-1982: Breznev;
1985-91: Gorbaciov
LA FINE DEGLI IMPERI COLONIALI
Le conquiste
Dopo il 1917: due modelli contrapposti, entrambi eterni al quel mondo L'orizzonte occidentale delle culture di ristrette élites: liberali, nazionaliste, socialiste e comuniste Il prestigio dell'Urss Le scosse al colonialismo Prima guerra mondiale: fine dei domini coloniali tedesco e turco, rivoluzione 1917 Crisi del 1929: i paesi colonizzati coinvolti nella crisi, prima saldatura élites-masse La seconda guerra mondiale: fine dei domini coloniali giapponesi e italiani, indipendenza dell'India La guerra fredda: decolonizzazione, emergenza dei paesi del terzo mondo La fine dell'Urss: fine del modello socialista, fine dei domini coloniali sovietici La globalizzazione: nuove forme di dominio e sfruttamento, resistenze e lotte per l'indipendenza e l'autodeterminazione.