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LA RIVOLUZIONE FRANCESE, LA LEGGE E IL DIRITTO CIVILE
La rivoluzione fu uno sconvolgimento dell'ordine sociale e politico. Fu un grosso momento di
cesura rispetto al passato. La novità fu che il diritto pur rimanendo articolato in una pluralità di fonti
si orienta, si tende a mutare il sistema giuridico in un unico orientamento politico dello stato
emanata dalla nazione. Riusciranno nel campo penale, ma non in quello civile. La rivoluzione
francese progetta codici ma non arriva a quello civile.
La legge si avvia a diventare la fonte per eccellenza, le altre abrogate. I giuristi hanno ereditato il
paradigma diritto=legge. Vengono messe in atto le assemblee rivoluzionarie francesi per le leggi.
E' un epoca di riforme.
Nel campo di diritto civile le riforme piu' importanti sono:
- Nel 4 Agosto 1789, la prima riforma fu l'abolizione dei feudi sociali ed ecclesiastici. Volevano una
società di eguali, unificando i soggetti di diritto. Considerare il diritto rivolto ad un unico
destinatario, cioè il soggetto di diritto indifferenziato o astratto (che non è uomo o donna, ricco o
povero). Per fare questo hanno unificato il soggetto. E' una strategia con effetti positivi e
negativi. La seconda mossa è l'oggetto del diritto civile, esiste un'unica forma di proprietà.
Invece di fondarsi su proprietà con dominio utile e proprietà con dominio diretta. Così il
proprietario può essere solo uno (non piu' signore e contadino che paga un canone). Con la
rivoluzione la proprietà resta unica a chi ha il dominio utile espropriando il signore. Stessa cosa
con le terre ecclesiastiche, con la differenza che dovevano pagare l'indennità. Così la francia
diventa un paese di individui liberi, uguali senza differenziazione di proprietari. La rivoluzione
francese mira a costituire un individuo indifferenziato senza determinazione di ceto MA
proprietario.
- Nel 1789 e nel 1791 si presero altri due provvedimenti. La rivoluzione francese ha un avversione
nei confronti dei gruppi. Ecco l'individualismo teorizzato dai giusnaturalisti, poi luministi e
rivoluzionari francesi. Questo lo si connota con la legge d'allarde vengono abolite le
coorporazioni di mestiere, con la legge le chapelier vieta le associazioni operaie ed è abolito lo
sciopero.
- Nel 1789 si dichiara lecito il prestito ad interesse. Perché il divieto delle usure (cioè interesse)
era posto dai tempi del medioevo e nelle sacre scritture. Il tasso degli interessi legale non è
stabilito e non ha limiti. Da una legge successiva si arriva anche al tasso di interesse
convenzionale.
- Buttano un occhio sulla azione di lesione. L'azione di rescissione di lesione delle vendite
immobiliare viene mantenuta ma poi nel 1795 viene abrogata, per la crisi economica e il valore
fluttuante della moneta. Due anni dopo l'azione di lesione classica viene reintrodotta, viene
esclusa quella vendita dei beni nazionali (ossia sono i beni della chiesa)
I rivoluzionari pensano al codice civile presentando tre progetti dal giurista Cambacèrés. Sono i
famosissimi tre progetti nel 1793- 1794 -1796. La rivoluzione terminerà nel 99 senza codice civile.
Sarà Napoleone a concludere il progetto.
I progetti cambaceres sono tre tentativi di codice civile che non vanno a segno.
Il primo del 1793 è un progetto molto ambizioso con una struttura tripartita (persone e famiglia -
beni - contratti). La struttura classica che avra il codice di napoleone. Questo progetto avrà un
impronte rivoluzionaria èper il diritto di famiglia e le successioni.
Nel campo dei contratti :
- è il primo progetto di codice civile che delinea la parte generale del contratto. Prima volta che si
dettano regole applicate ai contratti in una legge.
- Il contratto è concepito da cambaceres nel primo progetto solo come obbligatorio, genera solo
obbligazioni non può trasferire la proprietà. La vendita è un contratto che obbliga ma non la
trasferisce occorre la traditio non c'è il principio del consenso traslativo.
- cambaceres è fissato dalla stabilità dei contratti, ossia una volta formato senza vizi ne
trasgressioni. C'è la forte esigenza di basare l'economia co un contratto stabile. Questo è un
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tipico carattere borghese. La borghesia ha delle convinzioni, es la famiglia e quella legittima,
non accettano i figli naturali, non accetta la donna adultera. La mentalità borghese in ambito
contrattuale è libertà di contratto e stabilità di contratto, assicurare all'economia l'uguaglianza
formale del contratto. Cambaceres odia la rescissione del contratto. Così non inserisce l'azione
di lesione neanche per i beni immobili. Il contratto può essere annullato solo per vizi errore dolo
e violenza. Non per altri vizi.
- altra novità per le obbligazioni è per la prima volta in un codice stabilisce la clausola generale di
responsabilità civile (2043 oggi nel codice italiano). Ossia qualsiasi cosa che cagiona un danno
ingiusto fa sorgere responsabilità in capo a chi l'ha cagionato.
- si definisce il diritto di proprietà dicendo che il proprietario è libero di godere e disporre della
cosa
Primo progetto bocciato perché è troppo giuridico. Chiedono di asciugarlo perché aveva troppi
articoli (700 sticoli), col secondo progetto scende a 300 con tantissime "massime" di poche righe.
Nel secondo progetto:
- "ogni convenzione fa legge tra le parti " prima volta che compare in una legge, recupera Domat
e pothier.
- il diritto di proprietà è sempre il diritto di godere e disporre della cosa nel rispetto della legge.
Terzo progetto con piu' di mille articoli (secondo bocciato perché breve), piacerà tantissimo ai
redattori napoleonici tra cui Portalis. Il terzo progetto è il codice delle persone - proprietà -
obbligazioni. Il clima del 76 è fortemente cambiato perché siamo nella fase finale della Rivoluzione
(75-79 fase finale, fase post termidoriana, mese di luglio) è la fase dove hanno ghigliottinato
robenspierre (il grande accusatore condannato) , fase del terrore, fase di reflusso. La gente cerca
la normalizzazione, è stanco di sangue ha sete di autorità, fase molto pessimistica nei confronti
dell'essere umano. Codice nato in questo momento dove vi è un clima di diffidenza nei confronti
degli uomini, considerati essere egoisti da dirigere. In questo clima nasce il terzo progetto che si
connota dalle disposizioni sul diritto di famiglia e successorio. Tornando pesantemente autoritario.
Per quanto concerne i contratti questo è il progetto piu' ricco e preciso completando i due primi
progetti:
- ogni convenzione fa legge tra colore che l'hanno formata
- no alla rescissione di qualsivoglia contratto
- compare una clausola generale nuova, l'ordine pubblico, (oggi il contrario è valido quando non è
contrario alle norme imperative, buon costume e ordine pubblico) che insieme al contratto in
violazione della legge e buon costume è nullo.
- avversione per azione di rescissione
- decide di dare effetti reali ai contratti, compare il principio consensualistico, il principio degli
effetti traslativi. La giustificazione è prettamente volontaristica, la volontà ha il potere di generare
obbligazioni e trasferire la proprietà.
IL CODE CIVILE
Portalis nel 1797 afferma " rinunciamo alla pericolosa ambizione di fare un nuovo codice civile",
come lui altri.
Questo voto non viene ascoltato e si fanno diversi progetti di codice, soprattutto dopo il 99. Il 99 è
l'anno del famoso colpo di stato di bonaparte che è il leader che il popolo aspettava, che ha la
forza anche militare di porre fine alla rivoluzione e stabilire l'ordine. Prima del codice finale ci
furono tre progetti importanti per famiglia e successioni non per i contratti.
Il 12 agosto 1800 Napoleone da l'incarico dopo 3 progetti oltre a quelli di cambaceres, sceglie
Portalis, Maleville, Tronchette, Bigot. I quattro artigiani del codice civile. Questi glielo fanno in pochi
mesi, il progetto è pronto a gennaio nel 1801. Famossissimo progetto preliminare del code civile,
perché esce con un discorso preliminare di Portalis, "discorso preliminare del codice civile".
Napoleone incarica i giuristi italiani di proporre progetti, fin quando dona i suoi tranne il codice di
procedura penale di Romagnosi. 8
Il code civile è stato fatto seguendo pari pari ciò che dettava la costituzione francese del 1799. Il
governo propone il disegno di legge il consiglio di stato redice modifica la bozza, passa al tribunato
e se non piace torna al consiglio di stato per essere modificata. Quando va bene viene affidata al
corpo legislativo, che a scrutinio segreto senza discutere approvi o non approvi la legge.
Napoleone ha voluto che venissero verbalizzati i consigli di stato pubblicandoli in modo che i
giuristi futuri sappiano come vanno le cose. Napoleone non parteciperà in prima persona nella
redazione del codice, ma compare dove vi sono delle discussioni.
Nell'ambito dei contratti napoleone compare solo una volta nell'ambito dell'azione di lesione, per
rescissione. Per il resto lo sostituisce cambaceres che da uomo rivoluzionario diviene uomo di
istituzione.
Portalis che non voleva fare il codice prima, accetta di farlo ma ad una condizione che si riprende
alcune regole del passato, perché con la rivoluzione francese si è andato oltre (si erano eliminati i
testamenti, figli naturali e legittimi avevano la stessa valenza, ecc.). Le concessioni del passato
spaventano allora si vuole restaurare il potere del padre famiglia. Però portalis non voleva
rinunciare a due conquiste rivoluzionarie che sono: a) il matrimonio civile; b) il divorzio
(giustificandolo che non può continuare il matrimonio quando l'affetto è caduto, però non deve
essere preso alla leggera) Sicuramente la famiglia è dirigistica. Questo lo si vede anche nel diritto
dei contratti, per Portalis il diritto dei contratti è la materia politicamente meno sensibile,al contrario
della materia sulla famiglia (diversamente dal codice del 42 dove diranno il contrario).
Portalis affronta il problema dei problemi, ossia il problema della completezza del codice. Egli è
consapevole che il codice civile è una novità non solo dal punto di vista sostanziale, sia perché
abroga il diritto previgente. Il codice è un anno zero per il diritto civile.
Portalis afferma che non ha avuto la presunzione di fare un opera finita (stessa affermazione di
cambaceres). Sostanzialmente è assurdo dire che il codice no nha lacune.
In questo caso, secondo Portalis, il codice dovrà essere nel futuro integrato dalla dottrina e da