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La decolonizzazione e la guerra fredda
Nonostante la decolonizzazione e la guerra fredda avessero origini e caratteri diversi, le loro dinamiche si incrociarono influenzandosi a vicenda. In particolare, il fenomeno della decolonizzazione si incrociò con la costruzione di un sistema internazionale bipolare e della formazione di grandi sfere d'influenza. Dunque, in base alle situazioni storiche e la tipologia di movimenti di emancipazione anticoloniale, i nuovi paesi che sarebbero nati dal processo di decolonizzazione sarebbero stati portati a scegliere una sfera d'influenza piuttosto che l'altra. La decolonizzazione avvenne anche in un contesto caratterizzato dalla presenza di attori non statali come l'ONU in cui entrarono tutti quei nuovi paesi sorti dai movimenti di emancipazione anticoloniale.
Il Terzo Mondo
Il termine "Terzo mondo",
Emergente rispetto ai due modelli extraeuropei, fu usato per primo dall'economista francese Alfred Sauvy agli inizi degli anni Cinquanta (alludendo al "Terzo Stato", cioè la gran maggioranza di coloro che nella Francia di Luigi XVI prima della rivoluzione del 1789 non erano né ecclesiastici né nobili) per riferirsi a quei paesi nati dal processo di decolonizzazione. Ciò che univa questi paesi era l'idea di condividere un'eredità, quella della lotta di liberazione dal colonialismo, e di essere portatori di comuni interessi e aspirazioni che non potevano essere contenuti nella logica della competizione fra i due blocchi.
Il Medio Oriente: il mondo arabo e la nascita dello Stato di Israele
Mentre alcuni Stati del Medio Oriente come il Libano, la Siria e l'Iraq divennero Stati indipendenti, rimanendo, tuttavia, sotto un'influenza francese o inglese, diversa fu la dinamica di trasformazione all'interno del mandato britannico.
In Palestina. La convivenza tra le comunità arabe ed ebraiche nello stesso territorio della Palestina fu una convivenza molto difficile che il mandato britannico non seppe gestire. Negli anni tra le due guerre, la presenza ebraica in Palestina triplicò e, sia da parte degli ebrei sia da parte degli arabi, si cominciarono ad istituire delle formazioni paramilitari. Dopo la rivolta araba del 1936 contro gli ebrei e gli inglesi per la concessione alle numerose migrazioni ebraiche in Palestina, assistiamo ad un irrigidimento da parte dell'Inghilterra che vietò le associazioni, lo sciopero e le manifestazioni pubbliche. La Commissione Peel di Westminster, per tentare a risolvere la situazione della questione palestinese, cominciò a proporre come soluzione la formazione di due Stati: uno Stato arabo e uno Stato ebraico. L'idea principale era quella di conformare i confini dei due Stati a seconda delle tradizioni e degli insediamenti. Dove ciò non era
Possibile farlo, allora si sarebbe adottato il trasferimento delle popolazioni cercando di creare due stati omogenei dal punto di vista etnico. Se le classi dirigenti ebraiche si spaccarono di fronte a questo progetto della Commissione Peel, poi sostenuta da movimento sionista moderno, le classi dirigenti arabe si opposero subito a questa spartizione dei territori.
Durante la Seconda guerra mondiale, le brigate ebraiche combatterono al fianco degli inglesi opponendosi a Hitler e Himmler. Tuttavia, l'Inghilterra, avendo bisogno anche del sostegno arabo nella Seconda guerra mondiale, nella seconda metà degli anni '30, decise di fermare l'immigrazione ebraica in Medio Oriente avvenuta dopo l'avvento di Hitler al potere. Di conseguenza, la posizione del sionismo moderno si indurì nei confronti degli inglesi e si venne a rompere quel delicato rapporto durato fino ad allora. Nel 1949 venne fondato il Mossad, il corpo spionistico ebraico che favorì le migrazioni.
clandestine dall'Europa. Inoltre, per gli arabi, il tradizionale elemento antisionista si sovrappose a sentimenti anticoloniali, antinglesi e panarabi. L'immigrazione ebraica in Palestina A guerra finita, le potenze mandatarie decisero di rinunciare ai loro possedimenti mediorientali, tentando però di mantenere su di essi qualche forma di controllo. Nel frattempo, Egitto, Siria, Libano, Arabia Saudita e Iraq si unirono nella Lega araba, associazione araba militare di difesa sostenuta dall'Inghilterra per contrastare l'espansione della sfera d'influenza americana e sovietica in Medio Oriente. La causa sionista fu sostenuta dagli Stati Uniti, ma fu ostacolata dalle autorità britanniche, che temevano di inimicarsi gli Stati arabi. Mentre i leader sionisti chiedevano la libertà di immigrazione, le organizzazioni militari ebraiche in Palestina passavano alla lotta armata non solo contro gli arabi, ma contro gli stessi britannici compiendo un attentato nel1946 al King David Hotel, sede dello Stato maggiore dell'esercito inglese in Palestina. Nonostante i numerosi tentativi di mediazione tra arabi ed ebrei, il governo inglese dichiarò di non essere più in grado di gestire il mandato e, quindi, decise di rimettere all'ONU la decisione.
Il piano di spartizione dell'ONU, risoluzione n. 181, novembre 1947. Dopo che la questione palestinese venne internazionalizzata, venne istituita una Commissione speciale per la Palestina che propose un piano di spartizione territoriale che avrebbe tenuto conto dell'omogeneità etnica. Il piano della Commissione speciale avrebbe previsto la creazione di due Stati indipendenti e sovrani, Stato della Palestina e Stato d'Israele e avrebbe affrontato la questione dello status di Gerusalemme, città contesa dalle comunità ebraiche e arabe che, tuttavia, sarebbe stata divisa in Gerusalemme Est e Gerusalemme Ovest.
La risoluzione 181, portata al voto alle Nazioni Unite
Nel novembre del 1947 fu approvata a grande maggioranza la risoluzione dell'ONU che avviò il ritiro delle truppe inglesi dalla Palestina. La risoluzione specificò che, nonostante Gerusalemme sarebbe stata collocata all'interno dello Stato arabo, la Città santa sarebbe stata sotto un controllo internazionale dell'ONU.
Dopo il voto dell'ONU, la Lega araba dichiarò la Jihād o "guerra santa" ad Israele, non essendo disposta a spartire il territorio con il futuro Stato d'Israele.
La prima guerra arabo-israeliana si svolse dal 1948 al 1949. Il 14 maggio del 1948, Ben Gurion proclamò la nascita dello Stato d'Israele. Nella stessa notte della proclamazione del nuovo Stato, gli eserciti della Lega araba si organizzarono per invadere Israele. La forza militare israeliana venne sostenuta dai francesi, dai cecoslovacchi e dagli americani che, insieme, riuscirono a respingere le truppe della Lega araba.
In virtù dell'Armistizio di Rodi del 1949, Israele inglobò nuovi territori.
territori occupando la parte occidentale di Gerusalemme, l'Egitto riuscì a mantenere il controllo della Striscia di Gaza e le truppe giordane incamerarono il resto dei territori arabi della Cisgiordania occupati durante il conflitto. I territori che, secondo la risoluzione dell'ONU avrebbero dovuto costituire il nuovo Stato arabo-palestinese, vennero occupati dall'Egitto e dalla Giordania. Subito dopo la firma dell'Armistizio di Rodi, Israele entrò nell'ONU, e la Transgiordania, diventata Regno di Giordania dopo la guerra del 1948, divenne uno Stato indipendente che inglobò anche la Cisgiordania.
L'esodo arabo ed ebraico dopo il 1948
Come conseguenza di questa prima guerra arabo-israeliana si verificò un enorme esodo, forzato e volontario (Nahba), di circa 600 mila arabi palestinesi diretti verso i territori della Giordania. Analogamente a questo enorme spostamento di popolazione, nel 1948 avvenne anche un esodo di ebrei dal mondo arabo.
E nei primi anni '50, la cacciata degli ebrei dal Medio Oriente, segnò la fine del lungo cosmopolitismo e l'inizio della costruzione fisica del nuovo Stato con la realizzazione di strade e di un esercito. Nel 1960, il Mossad riuscì a catturare e condannare a morte Eichmann, generale, militare tedesco e ideatore della "soluzione finale", il cui processo segnò l'avvio delle relazioni diplomatiche tra Israele e Germania. Nel 1965 Adenauer incontrò i leader israeliani.
The Great Partition
L'indipendenza dell'India
Già nel 1935 con il Government of India Act, l'Inghilterra concesse una costituzione che avviò un progressivo processo di indipendenza sempre più richiesto dal Partito del Congresso di Gandhi e Nehru. In virtù della lealtà indiana dell'Indian Army, nei confronti degli inglesi durante la Seconda guerra mondiale contro i giapponesi, nel 1947 gli inglesi avviarono una serie di
negoziazioni che portarono l'India all'indipendenza. L'indipendenza indiana fu, dunque, un processo relativamente pacifico e negoziato che riguardò anche un negoziato all'interno della classe dirigente indiana, tra la comunità induista e la comunità musulmana. Una volta ottenuta l'indipendenza, si presentò il problema di come gestire la difficile convivenza tra queste due comunità. La componente musulmana reclamò la creazione di un proprio stato, che fu infine accordata dai britannici dopo gravi conflitti tra le due comunità. La proposta inglese fu, infatti, quella della Great Partition ossia di una divisione dell'India, mediante un'omogeneità politico-religiosa, in uno Stato induista (Federazione indiana) e uno Stato musulmano a sua volta diviso in due territori (Pakistan orientale e Pakistan occidentale, futuro Bangladesh). Tuttavia, la Grande Partizione scatenò numerose violenze e saccheggi.dovuti a esodi di milioni di persone e una drammatica guerra civile che fece oltre 1 milione di morti. La Repubblica popolare cinese e il Taiwan L'altra grande entità statale che nacque nel secondo dopoguerra fu la Cina, paese diventato una repubblica molto fragile dopo la caduta dell'ultimo imperatore. Durante la Seconda guerra mondiale, i due partiti politici fortemente antagonisti, il Partito Comunista Cinese di Mao Zedong e il Partito Nazionalista Cinese sotto la guida di Chiang Kai-shek, si accordarono per collaborare in una lotta partigiana contro l'occupazione giapponese. Sostenuti dagli americani, l'idea di Roosevelt era quella della costruzione di una Cina democratica sotto una sfera d'influenza occidentale. Nel 1945, la Repubblica della Cina fu uno dei membri fondatori delle Nazioni Unite, e un membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Tuttavia, una volta terminata la guerra, il Partito Comunista Cinese prese il controllo del continente, mentre il Partito Nazionalista Cinese si ritirò a Taiwan, dove stabilì la Repubblica di Cina. Da allora, la Cina continentale e Taiwan sono state due entità politiche separate, con il governo comunista di Pechino che rivendica la sovranità su Taiwan.