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Dopo Ed Wood, Burton e Di Novi decisero di produrre James e la pesca gigante
(1994) era un film d’animazione tratto dal romanzo di Dahl e diretto da Selick.
Burton produsse il terzo film di Batman, Batman Forever (1995) per la Warner
insieme Peter MacGregor-Scott.
Lavorò per la Warner al film Mars Attacks! (1996) ispirato dalle Topps Trading
Cards; la sceneggiatura era di Gems che aveva lavorato marginalmente su Batman
e aveva scritto altre sceneggiature per Burton, mai andate in produzione; il film
racconta degli ultimi 4 giorni di vita sulla Terra prima dell’invasione dei marziani, la
sceneggiatura prevedeva diversi luoghi (Washington, Parigi, Londra, isola di
Pasqua) e diversi personaggi, dal presidente degli Stati Uniti, a scienziati e
giornalisti, l’umanità viene salvata dalla musica che fa scoppiare la testa ai marziani;
inizialmente Burton vuole introdurre i marziani con lo stop motion, ma alla fine furono
realizzati con la computer graphics; decise di utilizzare degli effetti speciali il più
economici possibili; partecipò Jack Nicholson e ottenne due ruoli (quello del
presidente degli USA e dello speculatore edilizio); il film è pieno di star ma anche di
attori burtoniani come Danny De Vito e Sarah Jessica Parker; il film ottenne delle
reazioni contrastanti e la campagna pubblicitaria non era stata centrata; la colonna
sonora era di Eflman; nel film compare Lisa Marie che non parla
Dopo il successo di Batman, la Warner propose a Burton di realizzare Superman
Lives, le scenografie furono affidate ad Heinrichs e la sceneggiatura era stata
riscritta da altri sceneggiatori; ma lo abbandonò per dedicarsi a Sleepy Hollow; disse
che questa esperienza era stata la peggiore della sua vita perché perse un anno di
lavoro.
Pubblicò Morte malinconica del bambino Ostrica e altre storie (1997) una
raccolta di racconti in versi accompagnati da illustrazioni, le storie erano burtoniane,
il tema è quello delle angosce e delle sofferenze di ragazzini emarginati; in due
storie il protagonista è un supereroe Supermacchia che ha il dono di lasciare dietro
di lui una macchia ovunque vada, è un personaggio con una S sul torace che ricorda
un famoso supereroe; simboleggia tutto quello che aveva passato Burton in quegli
anni.
Nel 1998 diresse il suo primo spot pubblicitario per delle gomme da masticare
Hollywood Gum è un filmato di 30 secondi e racconta la storia di un nano da giardino
che scappa di casa, trova un passaggio su un camion della spazzatura e finisce a
mollo in una piscina in mezzo ad una foresta incantata con una ragazza che
assomiglia a Lisa Marie.
Dopo il pasticcio di Superman Lives, Burton fu contattato per la realizzazione di Il
mistero di Sleepy Hollow (1999) è una storia dell’orrore degli inizi della letteratura
americana, si dice che sia ispirata ad altri racconti tedeschi; La leggenda di Sleepy
Hollow di Irving parla di un insegnante superstizioso che nel tentativo di contendere
al rivale l’amore di una ragazza, si dice che abbia incontrato una notte lo spettro di
un cavaliere senza testa, anche se poi la zucca ritrovata nel luogo in cui scompare
l’insegnate potrebbe far pensare a qualcosa di più prosaico; la sceneggiatura di
Walker fu rifinita da Stoppard e lo trasforma in un poliziotto di New York che ha una
passione per le nuove tecniche investigative e che i suoi superiori apprezzano poco,
spedito nella cittadina di Sleepy Hollow per mettere alla prova le sue teorie si trova
ad affrontare una serie di omicidi alle cui vittime viene portata via la testa; il poliziotto
è un outsider sia riguardo alla professione sia riguardo al paesino dove è andato a
vivere; l’idea iniziale era di girare il film in esterni reali ed erano stati presi in esame
alcuni paesi della valle dell’Hudson; avevano girato in Inghilterra, la cittadina di
Sleepy Hollow era stata ricostruita attorno a un laghetto nella Lime Tree Valley (non
molto diversa dalla valle dell’Hudson) con uno stile che Heinrichs definì
“espressionismo coloniale”, furono girate anche delle scene in studio; con le tecniche
dello stop motion, come le false prospettive si riuscì ad ambientare il film in un
mondo che gli spettatori non erano abituati a vedere; all’inizio si pensava di girare in
bianco e nero, ma poi si optò per una fotografia monocromatica, capace di esaltare
gli aspetti fantastici della storia, il tono carico delle immagini non era una grande idea
ma serviva a legare insieme le scene girate all’esterno e quelle all’interno; secondo
molte persone, Johnny Depp interpreta il ruolo di Burton; accanto a Depp c’è un
gruppo omogeneo di attori e fu scelta anche Christina Ricci (Mercoledì della
Famiglia Addams) perché aveva qualcosa di misterioso; come omaggio alla Hammer
c’è un ruolo per Christopher Lee; Burton decise di usare il meno possibile gli effetti
speciali nella post-produzione; Coppola era il produttore esecutivo e Burton lo scoprì
solo durante il montaggio del trailer; il film ebbe delle buone recensioni.
Nel 2000 girò degli spot pubblicitari per degli orologi I-Control della Timex, nel primo
un tizio in giacca e cravatta viene inseguito da una banda di cattivi molto abili nelle
arti marziali e vestiti di cuoio lucido, il secondo c’è Lisa Marie vestita con un abito di
pelle ed è inseguita da un tizio con un braccio metallico e occhiali scuri, lei cerca di
nascondersi prima buttandosi in una pozzanghera e poi infilandosi in un magazzino
pieno di manichini.
Nello stesso anno fece la sua comparsa su un sito con il primo episodio di Stainboy
del libro Morte malinconica del bambino Ostrica, scritti e diretti da lui i 6 episodi di 3
minuti ciascuno erano stati realizzati dal Flinch Studio di Santa Monica a partire dai
disegni di Burton, la colonna sonora fu di Eflman; l’episodio finale The Birth of
Stainboy presenta nuovi personaggi di una serie di giocattoli intitolata Tragic Toys
creata da Burton.
Il pianeta delle scimmie (2001) Si decise di non ambientarlo più sulla Terra, il
protagonista sarebbe stato un giovane impegnato in un viaggio di formazione alla
ricerca di se stesso e le sue scimmie dovevano essere l’80% scimmie e il 20%
umane; la sceneggiatura fu di Broyles ed era una storia di fantascienza e conteneva
3 sequenza importanti che avevano dei costi molto alti e la Fox chiese a Konner e
Rosenthal di riscriverla da capo e dicono che costerà 800 milioni di dollari, ma era
troppo; il produttore era Zanuck (produsse Lo squalo) era il figlio del fondatore della
Fox e fu licenziato da lui ma non era mai diventato cinico e ne aveva viste di tutte;
nel film gli outsider sono l’astronauta americano Leo e Zira la scimpanzé convinta
che gli umani dovrebbero essere liberati dallo stato di inferiorità in cui vivono;
inizialmente per le scimmie si decise di usare la computer graphics ma Burton
insistette per avere degli attori travestiti da scimmie perché aveva una vibrazione
diversa; per il ruolo che era stato di Heston fu scelto Wahlberg e a differenza del film
originale qui sembra non reagire a quello che succede attorno, la sua unica spinta è
quella di cercare di uscire dalla situazione in cui si trovava; Heston compare nel film
nel ruolo di una scimmia anziana e rivela al figlio che un tempo le scimmie erano
schiave degli uomini e per convincerlo gli chiede di rompere un vaso che contiene
una pistola, era una persona che sapeva mostrare il tormento interiore ed era
stimato da Burton; il film fu girato negli studi di Los Angeles ma anche all’esterno al
deserto californiano e al lago Powell dove erano state girate alcune scene del film
originale; il finale fu ambientato allo Yankee Stadium con gli spalti pieni di scimmie;
causa del poco tempo Burton si trovò a fare diverse cose contemporaneamente ma
in un certo senso preferiva lavorare in fretta perché tra una pausa e l’altra svanisce
l’energia; il film andrò subito in cima alle classifiche.
Jinks e Cohen due produttori fecero avere a Burton la sceneggiatura di Big Fish
(2003) basata sul libro di Wallace Big Fish - A Novel of Mythic Proportions; la
sceneggiatura era stata scritta da August e suscitò interesse a Spielberg che gli
chiede di fare delle modifiche ma decise di non tagliarne alcune, metteva in immagini
tutto ciò che non riusciva a dire, il libro di Wallace era una raccolta di racconti e
August cercò di collegare le diverse storie; racconta le avventure di romantico e
anziano Edward che era un viaggiatore di commercio, ha un figlio lontano Will che fa
il giornalista in Francia e sta per avere un figlio, quando Will torna a casa per cercare
di riallacciare i rapporti con il padre morente, cercando di riconciliarsi con la persona
che lui crede stia dentro al personaggio, il film alterna il drammatico momento
presente con le vicende immaginarie di Edward da giovane ed è grazie a queste
storie mitiche e irreali che Will arriva a capire suo padre e a imparare il valore della
tolleranza e dell’accettazione; tutto il film è stato girato in Alabama, proprio nel luogo
dove si svolgeva la storia; l’unico problema era il clima a causa del vento, degli
insetti; Burton si identifica con Will che è un figlio che cerca di riallacciare i rapporti
con il padre ma anche con Edward perché entrambi raccontano storie; Burton riesce
a tenere in equilibrio gli elementi reali e fantastici ed è un film commovente; per la
prima volta lavorò con due attori per la stessa parte (giovane e vecchio); è il suo film
più romantico e sentimentale; alcuni momenti del film ricordano altre situazioni viste
in altri film come il verde delle casette del quartiere che ricorda l’ambiente di Edward
mani di forbice; il film si conclude con una canzone dei Pearl Jam; il film ottenne
delle critiche positive ma alcuni lo accusarono di essere troppo sentimentale e molti
critici sottolinearono il cambio di atmosfera.
La Warner chiese a Burton di fare La fabbrica di cioccolato (2005), la
sceneggiatura fu affidata a Frank; per Burton Willy Wonka era un matto come i
ragazzini e chiese ad August di dare più sostanza alle psicologie dei personaggi; c’è
una somiglianza tra Burton e Dahl come per l’umorismo macabro e il suo non essere
politicamente scorretto; Willy Wonka è un personaggio asociale che ha difficoltà a
comunicare che vive per i fatti suoi, sempre alle prese con i suoi problemi familiari
che vengono dal passato ed è evidente il suo entusiasmo infantile; con Charlie
condivide la sensazione a cui ripensi ai momenti della scuola, è una persona
semplice ed è la parte positiva di te stesso, mentre Willy è quella più complicata ma
più vicina alla realtà; è stato girato in Inghilterra ai Pinewood Studios; Burton
preferisce creare dei set reali senz