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5. CINEMA COME ARTE SOVVERSIVA: IL FUTURISMO ITALIANO E LA

RIVOLUZIONE RUSSA

Decennio delle avanguardie storiche. In realtà fenomeno quasi esclusivamente

europeo che non tocca il cinema americano. Avendo il cinema pochi decenni di vita, è

indicativo che già proclami la necessità di cambiamento.

Nascono in realtà all’interno delle arti classiche, soprattutto pittura, scultura e

architettura e si propongono di rompere la tradizione, le forme, la formalità, ma anche

la creazione di una nuova forma di arte. Fine del piacere, dell’arte bella  l’arte deve

diventare un’arma politica per la trasformazione del mondo. L’arte è lo strumento non

solo per capire l’assoluto e il bello, come strumento di consolazione, ma deve rendere

concretamente la vita come il bello. Dentro questa concezione è fondamentale

raggiungere le grandi masse. In questa visione è chiaro che il cinema si presenta come

la forma espressiva più nuova esistente in quel momento e la migliore per raggiungere

le masse in modo più immediato: prospettiva costruttiva dell’ingresso del cinema nelle

avanguardie.

Vi è anche una prospettiva decostruttiva/distruttiva per cui il cinema si è già chiuso

negli anni ’20 in una forma: la forma del racconto visivo, della narrazione, dello

spettacolo, una forma molto consolatoria. Le avanguardie puntano su una visione

cinematografica diversa: la ricerca e la rappresentazione. Il cinema lotta per un

riconoscimento diverso del suo statuto e per essere un’arte deve averne le qualità e

deve quindi essere un luogo della ricerca sul visivo, non solo di standard, cliché etc.

spinta a rinnovarsi nel momento stesso in cui si era fissata una forma.

Differenti avanguardie per area geografica:

• Francia: 1917-24 Impressionismo; 1924-30 dadaismo e surrealismo.

• Italia: futurismo, astrattismo, cinema assoluto.

• Germania: espressionismo; Nuova Oggettività; cinema puro (immagini astratte

e forme pure); cinema assoluto.

• Russia: divisibili in cinepugno e cineocchio.

Dividere per generi o per temi:

Le sinfonie urbane: c’è un set nella metropoli che è un luogo della modernità

 esibita e trionfante che interessa alle avanguardie perché è il luogo del moderno

e viene organizzato in accordo a ritmi musicali. Moltissimi film delle avanguardie

e non solo vengono create delle sinfonie apposta, esponenti delle avanguardie

musicali, riconoscendo al fatto che musica e cinema si costruiscono su una

stessa regola: quella del ritmo che alterna le immagini.

Astrattismo musicale

 Performance: la gran parte del cinema delle avanguardie è pensato al di fuori

 delle sale e molto più vicino alle performance e agli eventi. Erano pensate e

trovavano significato all’interno di un contesto che era spesso una scena

artistica con diverse situazioni.

Temi prevalenti: Modernità, Metropoli, Velocità, Movimento, Macchine, Sogno e

inconscio, Doppio, L’oscuro.

Non tutto il cinema delle avanguardie è di pura visione. Si possono distinguere:

avanguardie narrative: corrente del cinema espressionista tedesco,

 avanguardie francesi e cinema sovietico soprattutto Ejzenstejn.

avanguardie anti narrative: o totalmente astratte o in parte con azioni e

 personaggi reali.

Tali film non rispettano la rappresentazione, le modalità testuali tipiche del cinema, il

senso del montaggio, la continuità spaziale, temporale etc.

APPROFONDIMENTO IN AULA: Cinema e Metropoli (vd appunti)

LE AVANGUARDIE ITALIANE

Tema e sogno della macchina. Le avanguardie propongono un cinema che frantuma i

modelli conosciuti, trasgredisce la morale borghese e fa saltare in aria tutte le

convenzioni  distruzione dei modelli tradizionali.

Prima corrente della modernità: il futurismo  rifiuto totale delle arti tradizionali.

1916 Manifesto della cinematografia futurista: cinema come arte futurista per natura

perché privo di passato e libero da tradizioni.

Liberare il cinematografo come mezzo espressivo e farne lo strumento ideale di una

nuova arte usando colori, movimento, montaggio, trucchi  colgono immediatamente

l’identità tra cinema e movimento.

1911 Gina e Corra primi esperimenti filmici perduti.

1916 Marinetti gira Vita Futurista anch’esso perduto.

1916 Anton Giulio Bragaglia, Thais o Perfido Incanto, storia tradizionale su scenografie

del tutto stravaganti.

Venerazione per il cinema comico popolare  celebrava il movimento e il montaggio

allo stato puro. Incarnazione della poetica dei futuristi.

Il futurismo italiano non produsse però grandi sperimentazioni, ma influenzò quelle

delle avanguardie successive. Fu la prima corrente che si interesso al cinema come

linguaggio e come movimento del linguaggio. Col futurismo i trucchi di Méliès

diventano poesia, strumenti di un nuovo linguaggio creativo e sovversivo.

Pittura moderna, Liberty, Art Nouveau influenza la nascita del Diva-film storie

drammatiche tradizionali d’amore e morte con effetti dell’eccesso e del sublime.

Nuova figura di donna: seduttrice triste e dolente, vittima di amori sconfinati ed

eccessivi  creano il presupposto pe il fenomeno del divismo.

Il cinema die paesi scandinavi inventa la donna vamp: vampira, ma anche pronta ad

annullarsi per amore.

Italia 1915-1921:

Diva-film: il più importante fu Malombra (1916) di Gallone;

 Fenomeno del divismo;

 Nuovi tipi di recitazione;

 Genere musicale su influenza di Cabiria;

 Genere gotico da influenza del diva-film;

 Primi piani molto lunghi e intensi: descrittivi e pittorici. Influenzerà molto il

 cinema francese e tedesco delle avanguardie.

AVANGUARDIE RUSSE

Completamente diverso al futurismo italiano fu quello russo che si propone realmente

di modificare arte e vita e costruire un mondo nuovo.

Importanza della Rivoluzione Russa  collegamento del rinnovamento culturale con

quello politico.

Dall’anarchia iniziale della rivoluzione alla ristabilizzazione di un ordine = dalla

struttura soffocante zarista a quella altrettanto soffocante del regime di Lenin.

Dalla festa, momento unico e irripetibile, allo spettacolo, formula ripetitiva opposta

alla vera festa.

Grande fermento iniziale: volontà di dissacramento e annullamento di tutta la cultura

tradizionale.

Viktor Sklovskii: teoria dello straniamento = cambiamento del punto di vista, uno

spostamento improvviso che l’artista deve fare rispetto ai codici precedenti. Chiamata

anche la “mossa del cavallo”, che negli scacchi è una mossa non lineare, ma

trasversale, angolare, imprevedibile. Altra grande idea di Sklovskii era il primato della

forma: non è importante tanto il contenuto, ma la forma di poesia, pittura e qualsiasi

opera d’arte. Da qua nascerà il formalismo.

Nuova estetica antitradizionale vicina ai futuristi italiani.

Il cinema ha la capacità di guardare con occhi diversi  liberare tale sguardo. Lotta

contro la tendenza commerciale del cinema.

Kulesov – Vertov – Ejzenstejn – Pudovkin:

Rifiuto dello spettacolo tradizionale in cui lo spettatore si immerge

→ positivamente;

Forme di cinema – festa in cui lo spettatore sia stimolato attivamente.

Vertov 1925 Teoria del cine-occhio: qualsiasi cosa se osservata con gli occhi del

quotidiano, distrattamente, risulta banale, osservata con gli occhi del cinema appare

straordinaria  vedere le cose come non le abbiamo mai viste.

Montaggio poetico straniato e straniante.

Nuove rappresentazioni dello spazio urbano.

L’uomo con la macchina da presa (1929)

Non c’è storia, non c’è intento di spiegare  puro accostamento di immagini come una

poesia.

Ironia atroce e distruttiva perché gli spettatori vengono delusi nella loro ricerca di un

senso definito e definitivo.

Il significato è nelle immagini stesse  usare il mondo per mostrare il cinema.

CICLO DI PROIEZIONI: L’uomo con la macchina da presa (Vertov, 1929)

Kulesov effetto Kulesov: egli è il primo che si accorse che l’effetto suscitato da

un’inquadratura dipende dalle inquadrature che le stanno intorno  il senso è dato non

tanto dalle inquadrature ma dal montaggio e nasce nella mente dello spettatore.

Pudovkin Teoria dello specifico filmico  ciò che distingue il cinema è il montaggio. Il

senso che si può attribuire alle immagini è molteplice e spesso può sembrare

incongruente alle immagini stesse.

Egli scopre anche la forza sovversiva dei raccordi sbagliati: non errori narrativi, ma

nuove forme di espressione.

Dovzenko: grandi poemi sul lavoro umano, sulla lotta per la libertà, sulla natura e

sulle stagioni  ritorno al passato arcaico. Suo film più significativo La terra (1930)

sulla vita dei contadini.

Ejzenstejn: porta a piena maturità le idee sul montaggio.

Lavora prima a teatro dove formula la Teoria delle attrazioni nel 1923 

1924 Montaggio delle attrazioni = mix di materiale eterogeneo che deve scuotere

l’attenzione del pubblico e suscitare emozioni e associazioni di idee.

Molto diverso dal montaggio parallelo o alternato  la storia non è chiara, ordinata e

semplice, bensì disordinata, scomposta e ricomposta in modo da suscitare

smarrimento e autarchia.

Contrario alla linearità temporale.

Cine-pugno: effetto di shock delle immagini.

La corazzata Potëmkin (1925)

Capolavoro di Ejzenstejn.

• messa in pratica del montaggio delle attrazioni;

• le scene non si concludono mai: accumulazione di violenza, non dà il tempo allo

spettatore di capire cosa succede.

Ottobre (1928): racconto dell’assalto del Palazzo d’Inverno in modo caotico,

disordinato, senza in sostanza narrare nulla.

1928 Manifesto dell’asincronismo: il sonoro non deve andare in accordo con le

immagini bensì deve essere autonomo e possibilmente in contrasto con le immagini

per un effetto di forte espressività.

1929 Teoria del montaggio intellettuale: il cinema può veicolare anche idee astratte e

può diventare strumento di riflessione filosofica.

Nasce la Drammaturgia della forma, seguendo le teorie di Sklovskii  il film deve

essere costruito non solo sulla base di contrasti di contenuto ma anche su contrasti di

forma.

1929 regime di Stalin. Ejzenstejn si scontra con la dittatura che gli commissiona i film:

il regime imponeva solo film che celebrassero Stalin, il regime e gli eredi del passato.

La linea generale (1929) forse il suo film più bello, dove il problema della rivoluzione

diventa un vero e proprio confronto fra realtà e utopia, fra il sogno della felicità

universale e la crudeltà reale dell&rs

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
62 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher DeliaLeggio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di storia del cinema e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Canova Gianbattista.