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Hyōnen zu ( ) 1415, pittura su carta che rivestiva un paravento di tipo tsuitate.

 Abbandona la convenzione di posizionare le figure umane nel vuoto, inserendo un ampio paesaggio

definito con attenzione e in modo naturalistico. Forte asimmetria, altra novità come le pennellate sottili e

accurate.

dopo il “pescegatto” di Josetsu il paesaggio diventa un soggetto costante e l’asimmetria e forte contrasto tra

- pieni e vuoti, ispirato anche dallo stile dei Song Meridionali. Comincia il secondo periodo, quello del monaco

shigajiku

pittore Shūbun. Tipo particolare, lo (rotoli di poesia e pittura) rotolo verticale con iscrizione in alto

ad opera di eruditi e pittura in basso, sullo stile cinese e legato allo stile di vita del letterato, volto alla quiete e

alla meditazione, che ha fortuna in questo periodo.

 Shūbun : successe a Josetsu come pittore di corte del Bakufu. Il primo giapponese ad aver trattato il

paesaggio come soggetto principale della pittura a inchiostro. Tra i suoi seguaci i pittori col suffisso “ami”.

La capanna di un monaco erudito in un boschetto di bambù shigajiku che richiama appunto

 

l’idea della vita eremitica e della tranquillità.

 Sōami : autore di un libro sulla decorazione di interni in cui descrive lo stile dello shoin, e la disposizione

tokonoma

degli oggetti nel .

Coppia di paraventi sulle quattro stagioni paesaggio silenzioso e brumoso, molto annacquato.

 

Tenui sfumature di colore.

terza fase: Sesshū (1420-1506) libera la pittura monocroma dallo zen e la eleva ad un livello di > libertà. A

- questo punto si formano delle scuole regionali, perché la pittura a ink si diffonde e perché la capitale Kyōto

decade con il potere degli Ashikaga.

 Sesshū : allievo di Shūbun ma non designato a succedergli, per la delusione si ritira ad ovest e poi trascorre

un anno in Cina. Firmava le sue opere con i suoi sigilli, non erano legate a nessuna filosofia e no vi sono

colophon che le spieghino (autoconsapevolezza di artista indipendente).

Rotoli dei paesaggi autunnali e invernali probabilmente serie di 4 rotoli da appendere, 2 perduti.

 

Equilibrata composizione architettonica, solidità delle masse, forza dei contorni.

Rotolo lungo 16m, variazioni climatiche delle 4 stagioni (no imm)

 

Paesaggio in stile a “inchiostro spruzzato” vaporoso e confuso, idea di paesaggio colto

 

sull’attimo.

Paraventi pieghevoli con fiori e uccelli delle 4 stagioni se sono davvero suoi allora ha anche

 

fondato questo soggetto (no imm).

 Sesson : monaco-artista zen della provincia nord-orientale. Particolare stile non influenzato dalla capitale.

Rodōhin in paesaggio illuminato dalla luna immortale taoista cinese dal nome traslitterato.

 

Effetti duri e stridenti nel contrasto cromatico. Sensazione di turbamento. Le pitture di Sesson sfiorano

l’eccentricità.

quarta fase: nascita della scuola Kanō, che durò per i successivi 400 anni.

-  Kanō Masanobu : fondatore della scuola. Educato alla policromia e alla raffigurazione tradizionale iconica,

conosce poco lo zen. Duttilità e versatilità, abile ad alternare soggetti cinesi e giapponesi. Insieme al figlio si

guadagna la protezione della classe militare, dei nobili di corte, dei ricchi mercanti e dei monasteri zen, per lo

stile decorativo che incontrava i gusti anche dei non religiosi. (no imm)

Ritratto dell’eccentrico zen Hotei

 Gru solitaria composizione + semplice e nitida, variazioni di tonalità + ricche ma + tenui rispetto a

 

Sesshū.

la cerimonia del tè diede impulso alla produzione di oggetti d’alto artigianato, per servire la bevanda e il semplice

- kaiseki

pasto ( ) che la accompagnava. Adattati a questo scopo anche oggetti non preparati appositamente 

vasellame in lacca rossa delle fornaci di Negoro-dera, tempio buddhista del sud, che crea motivi irregolari neri

dove la lacca si consuma per l’uso, molto apprezzato. maki-e

 Scatola in lacca decorata con cervi al chiaro di luna tecnica del . Nascosti ci sono degli

hiragana che compongono una poesia molto nota sul cervo in autunno. Lo sfondo è cosparso di piccole

nashiji sfondo a pera

macchioline d’oro, l’effetto ( ).

il dramma nō nasce da danze sacre dei templi buddhisti e shintoisti, profondamente influenzato dall’estetica della

- cerimonia del tè. Maschere che danno un senso di mistero e distacco dal mondo terreno.

L’arte per i potenti: il periodo Momoyama (1573-1615)

1573: Oda Nobunaga riesce a strappare il controllo del governo agli Ashikaga inizia un periodo di

 

- continue guerre tra signori feudali (40 anni). Breve predominio di Toyotomi Hideyoshi poi lo stratega

Tokugawa Ieyasu fonda il governo dei Tokugawa (1615-1867). nella storia dell’arte però lo stile del periodo

Momoyama va dalla metà del XVI alla metà del XVII sec.

opulenza e uso dell’oro, stile vigoroso e dinamico detto “stile virile” sfoggio di potere dei capi militari. D’altra

- wabi-cha

parte estetica della rusticità concetto di “povertà artificiosa” (cerimonia rustica del di Sen no

Rikyū, a cui si deve l’invenzione della stanzetta costruita in materiali poverissimi fuori da casa)

emergere della classe mercantile (i guerrieri erano sempre in debito) nuovo genere pittorico

- arrivo dei portoghesi nel 1543 nel porto di Nagasaki interesse nuovo e moschetti necessarie fortificazioni

 

- nei nuovi castelli. Dipinte, copiando dai modelli occidentali, alcune icone cristiane x l’evangelizzazione e pitture

profane.

 Kanō Naizen : Paraventi con l’arrivo dei portoghesi a Nagasaki tre paraventi pieghevoli simili.

 Kanō Eitoku : Paravento con leone e leonessa in stile cinese 225x460 cm. Riccamente colorato,

dimensioni esagerate e stile solenne e ampolloso, grande quantità d’oro. Adatto a grandi sale per le udienze,

spesso tenute in penombra, dove risaltava la foglia d’oro.

 Sanraku : il primo capo della scuola Kanō che non fosse proclamato per via ereditaria ma per merito 

questa abitudine fece la grande fortuna della scuola.

Castello di Himeji costruito da Hideyoshi nel 1581 e rinnovato nel 1608. imponenti fondamenta in

muratura, e massicce pareti bianche. Pittoreschi tetti a due falde a profilo triangolare o ondulato.

emergere di tante nuove scuole pittoriche a causa della grande richiesta di decorazioni per i numerosi nuovi

- palazzi, in genere poco duraturi.

 Hasegawa Tōhaku : inizia con icone buddhiste e ritratti di monaci. Amava Sesshū e Muqi. Alternò opere

monocrome a vivaci policromie, nell’orma della scuola Kanō, ma a differenza di questa a volte rinuncia al

contorno nero per far prevalere il colore.

Coppia di paraventi della pineta apice della pittura a ink giapponese. Pini che emergono a tratti

 

dalla nebbia, variazioni di ink infinite, pennellate libere a volte quasi rozze, sensazione di densità

atmosferica.

 Unkoku Tōgan : fondatore della scuola Unkoku, guerriero. Anche lui ispirava ad essere considerato erede di

Sesshū.

Coppia di paraventi con paesaggio dipende molto da Sesshū.

 

Ammirando i ciliegi in fiore soggetto nuovo: battuta di caccia e fioritura dei ciliegi. Paravento,

 

colore su carta.

 Tosa Mitsuyoshi : superstite della scuola Tosa della capitale. Opere di piccolo formato e piuttosto

conservatrici.

Album di illustrazioni del Genji monogatari stile pittorico miniaturistico, colore e oro.

 

 Tosa Mitsunori : perfeziona lo stile del padre (o maestro?). Raffinatissimi disegni a ink, leggerissimi, dello

stesso soggetto.

 Ponte con salici opera che sembra preconfezionata per i gusti della opulente classe mercantile. Gruppo

di artisti anonimi che provoca la vera rinascita dello yamato-e. composizione semplice e forte; vertice dello

stile decorativo del periodo Momoyama.

di chi sono queste maniche?

 Tagasode ( ) paraventi che raffigurano rastrelliere cariche di kimono molto

colorati e altri oggetti da toletta e da donna. Si allude ad una donna della quale si avverte l’assenza.

Rakuchū-Rakugai dentro e fuori la capitale

nasce il genere pittorico ( ) che nasce dal genere delle famose

- località meisho-e, ampliato alla misura del paravento. Articolo da souvenir della capitale. Qui compaiono in

sordina quelli che poi saranno i soggetti dell’ukiyoe.

 Rakuchū-Rakugai veduta panoramica della città, nuvole dorate riempiono le strade. si vede la

processione per la festa del Gion, e il palazzo imperiale, come molti edifici noti. Acuta sensibilità storica.

 Paravento della festa in onore di Hideyoshi *

 Paravento della sfilata dei cavalli *

crescente entusiasmo per la cerimonia del tè e richiesta di suppellettili di lusso impulso all’artigianato.

- ottimo periodo anche per la tessitura, nonostante siano andate perdute le tecniche della tessitura di alta qualità

- tsujigahana

sostituita dl ricamo, specie in oro, o combinazione di tintura e ricamo (tecnica ) con predilezione

 kosode

per disegno vigorosi e drammatici. Nasce il (piccole maniche) precursore del kimono.

 Di nuovo Kanō Eitoku : Sella e coppia di staffe artista estremamente versatile. Dec a grandi spighe

con tecnica maki-e, marcata bidimensionalità e forte contrasto tra nero e oro. Si inserisce nella categoria del

Kōdaiji maki-e (+ semplice e meno raffinato del maki-e tradizionale).

 Pisside a lacca di tipo “nanban” genere destinato all’esportazione o a riti religiosi, come questa

pisside. Simile come manifattura alle lacche del Kōdaiji maki-e. Intarsi in madreperla.

ceramica: nuovo genere Raku, che modellato a mano esprimeva la personalità dell’autore (semplicità e

- rustichezza predicate da Sen no Rikyū). Altri nuovi generi:

1) ceramica di Bizen semplici brocche non invetriate per la cerimonia del tè. Estrema semplicità, dec casuale

in rosso per accidentali bruciature causate dalla caduta di fuscelli nella fornace.

2) ceramica di Iga vasi sformati e pesanti, ma piacevoli al tatto, con invetriature prodotte dalla cenere

cadutavi sopra accidentalmente in cottura.

3) ceramica di Mino nuovi modelli di ceramica, per il wabi-cha ma anche da tavola (novità): ceramiche Shino

(corpo pesante, rozzo, bianco, con spessa invetriatura screpolata, alcune con dec bruno-ferro; un sottotipo è la

Nezumi Shino, la shino grigio topo, con disegni in bianco tracciati sul grigio); ceramiche Oribe (dal nome di un

altro maestro del wabi-cha, con le prime invetriature verdi e volutamente deformate e contrastanti, con varietà di

forme e motivi sconosciuta alle ceramiche precedenti).

Rimpa: la rinascita delle tr

Dettagli
A.A. 2006-2007
24 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-OR/20 Archeologia, storia dell'arte e filosofie dell'asia orientale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ValeSilingardi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'Arte dell'Estremo Oriente II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Paternolli Giovanni.