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Fonti di finanziamento e esigibilità

Le fonti di finanziamento rappresentano gli obblighi che l'impresa deve onorare nei confronti di soggetti esterni, in maniera contrattualizzata, o nei confronti del capitale di proprietà, in maniera non contrattualizzata.

In ogni caso, ogni fonte ha un momento in cui può determinare un esborso: pagamento verso i soggetti che hanno messo risorse a disposizione dell'impresa.

Esigibilità: attitudine della fonte a determinare esborsi monetari. Questa caratteristica identifica due classi di fonti:

  • Con grado di esigibilità elevato (scadenza prossima - entro 12 mesi)
  • Con grado di esigibilità basso (scadenza lontana - oltre 12 mesi)

Come le suddivido?

Elevata esigibilità se:

  • Se sono fonti associate all'interno del ciclo operativo dell'impresa (A.P.V.)
  • Se si estinguono entro i 12 mesi per contratto

Bassa esigibilità: tutti gli altri casi.

CAPITALE IMMOBILIZZATO (basso grado di liquidità)

Immobilizzazioni materiali: risorse ad

somma è anticipata al fornitore.

Utilità pluriennale di natura materiale:

  • Acquistate
  • Realizzate internamente
  • In corso di realizzazione
  • La cui somma è anticipata al fornitore

Immobilizzazioni immateriali: risorse ad utilità pluriennale di natura non materiale:

  • Diritti giuridicamente tutelati (brand, brevetti, licenze, ecc.) acquistati o realizzati internamente
  • Costi di impianto e ampliamento (sostenuti nella fase pre-operativa = costi di start-up)
  • Costi di ricerca applicata, sviluppo e pubblicità
  • I corrispettivi riconosciuti a titolo oneroso per l'acquisizione di un'azienda (o ramo di azienda) se più alto del valore delle attività che l'impresa ha acquisito (magari perché l'azienda è molto redditizia e quindi la paghiamo di più di quanto effettivamente vale - questo extra-valore che pago è considerabile come un investimento non tangibile che nel tempo creerà valore)
  • In corso di realizzazione
  • La cui somma è anticipata al fornitore
somma è anticipata al fornitore; Immobilizzazioni finanziarie: investimenti in attività finanziarie di lungo periodo, cioè hanno una natura non speculativa: non vengono acquistate solo per essere rivendute. - Obbligazioni - Titoli di Stato - Azioni - Prestiti a Terzi (che danno luogo a crediti finanziari, crediti commerciali): si configura come investimento perché dà luogo a proventi data la presenza degli oneri. Sono immobilizzazioni che possono essere valorizzate e aggiornate secondo diversi criteri; quello da noi utilizzato è il seguente: Alla base della valorizzazione iniziale vi è il criterio del costo storico; Per gli aggiornamenti viene applicata una prospettiva più prudenziale rispetto agli altri tipi di immobilizzazioni: Se c'è una perdita di valore dell'investimento, allora si registra sotto forma di svalutazione. Se c'è un incremento di valore dell'investimento (a seguito della svalutazione)

Allora, il ripristino del valore iniziale si registra solo fino al punto. Unica eccezione si ha per gli investimenti in imprese controllate o collegate in cui il livello di partecipazioni che viene effettuato può essere aggiornato secondo un principio diverso dal precedente.

Principio del Patrimonio Netto: riproporzionamento del valore di questi investimenti in termini di partecipazioni che vengono fatte dall'impresa in funzione di come cambia il PN delle imprese delle quali abbiamo comprato il capitale (partecipazione).

Per quanto riguarda le cause che possono determinare variazioni del livello delle immobilizzazioni finanziarie, sono le stesse delle immobilizzazioni materiali/immateriali ad eccezione dell'ammortamento. Questo è abbastanza ovvio perché essendo titoli non sono soggetti né ad usura meccanica né tantomeno ad obsolescenza.

CAPITALE CIRCOLANTE (alto grado di liquidità)

RIMANENZE

Identificano tutti i magazzini che contengono le risorse

Dell'impresa e che quindi come tali vanno valorizzate. Pertanto, alla fine di ogni anno, l'impresa verifica la consistenza di queste magazzini e ne aggiorna il valore.

Caratteristiche che distinguono tipi di Rimanenze:

  • Fattori produttivi a fecondità semplice (vedere significato)
    • Se sono
    • Se sono destinate a produzione e vendita
    • Se si riferiscono a cicli produttivi non conclusi alla data di chiusura del bilancio (magazzino virtuale)

Tipi di Rimanenze:

  • Materie prime, sussidiarie e di consumo
    • Prime e sussidiarie: input destinati ad essere fisicamente incorporati nel prodotto
    • Di consumo: materiali consumati nei processi ma che servono a supportare lo svolgimento o attività complementari alle attività di trasformazione industriale
  • Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
    • In corso di lavorazione: produzioni effettuate dall'impresa, dalle quali si avrà un beneficio futuro, ma che non sono completate
    • Semilavorati: pezzi

industrialmente completi (quindi in teoria potrebbero essere venduti) ma che per l'impresa sono parti del prodotto finito.

  • Acconti a fornitori: Se c'è una situazione di questo tipo deve essere registrato che ha maturato un credito nei confronti del fornitore. Estinti nel momento in cui il fornitore consegna la merce.
  • Prodotti finiti e merci: Prodotti finiti: unità che hanno valore perché assorbito dai processi produttivi a cui sono stati sottoposti. Merci: beni destinati alla vendita ma che non hanno subito alcun processo di trasformazione.
  • Lavori in corso su ordinazione: Si identificano tutti i lavori in corso eseguiti dall'impresa. (tipico delle imprese PPL: produzione pluriennale)

Come si contabilizzano le Rimanenze? Si iscrivono al minore tra il costo e il valore di realizzazione presunto, cioè il minimo tra:

  1. Prezzo d'acquisto/Costo di Produzione + costi accessori
  2. Valore presunto di realizzazione di Rimanenze in input

netto di costi delle altre risorse consumate per la realizzazione dell'output. Rimanenze in corso: al netto anche dei costi ancora da sostenere per il completamento. Per alcune rimanenze potrebbe esistere un contratto in cui sono già specificati i corrispettivi economici; in tal caso si utilizzano questi corrispettivi per la valutazione.

Come si aggiorna il valore di magazzino?

  • Metodo del valore specifico: il sistema di movimentazione è sofisticato abbastanza per poter identificare esattamente ogni unità in entrata e in uscita. Ad ogni unità viene associato il suo valore specifico.
  • Metodo della media ponderata:
    • Per Periodo, si calcola il valore medio delle scorte entranti in un certo periodo includendo anche quelle già presenti a inizio periodo. A tutte le unità verrà attribuito lo stesso valore unitario, che uscirà dal magazzino ogni qual volta esce un'unità dal magazzino.
    • Per Movimento, si calcola il valore medio

Ogni volta che c'è un nuovo ingresso nel magazzino includendo anche quelle già presenti. A tutte le unità verrà attribuito lo stesso valore unitario, che uscirà dal magazzino ogni qual volta esce un'unità dal magazzino.

- Metodo FIFO: approccio "in coda". La prima unità che entra in magazzino è anche la prima che esce. Non si parla di componente fisica! Vale per i valori di queste scorte. Il primo valore che è entrato è il primo che esce.

- Metodo LIFO: approccio "a pila". Il primo valore che esce è quello che sta in cima alla pila. Ogni volta che esce un'unità dal magazzino esce l'ultimo valore che è stato inserito.

- Altri:

Osservazione: i metodi FIFO e LIFO sono solitamente applicati a sistemi di magazzino analoghi. Tuttavia si può scegliere di applicarli a seconda della convenienza, ad esempio:

- Se si riscontra una diminuzione dei prezzi della rimanenza

È opportuno applicare la FIFO. - In una situazione di prezzi crescente la LIFO è più prudente.

Svalutazione delle Rimanenze: riduzione del valore contabile delle rimanenze a seguito di una perdita durevole di valore. Cause: furto, danneggiamenti, ecc.

Rivalutazione delle Rimanenze: al massimo si configura come il recupero di una perdita di valore precedentemente avvenuta (non può superare il suo valore iniziale).

CREDITI

  • Crediti Commerciali: l'impresa concede dilazione di pagamenti ai clienti e quindi vanta un diritto nei confronti del cliente che deve saldare il suo debito nei tempi previsti.
  • Crediti Tributari: l'impresa matura un credito nei confronti dell'erario per i motivi più vari. Si estingue nel momento in cui viene rimborsata di questo credito.
  • Crediti Finanziari a breve: può mettere in campo attività di investimento finanziario però con una prospettiva di breve periodo (es. acquisto di Titoli).
di Stato a breve – entro 12 mesi, acquisto di azioni a fini speculativi) • Attività finanziarie a breve: prestito di denaro a terzi sempre con prospettiva a breve (quindi con restituzione entro i 12 mesi) Come si contabilizzano i Crediti? - I Crediti Commerciali si possono contabilizzare solo quando i relativi ricavi da vendita sono maturati (cioè solo dopo che è avvenuto il passaggio di proprietà). - Gli altri Crediti si rilevano quando si attiva l'obbligazione dei terzi verso l'impresa. I crediti vanno esposti al netto delle svalutazioni subite. Svalutazione di Crediti: può avvenire quando i crediti si configurano come inesigibili (es. fallimento dei debitori, ecc.). Rivalutazione di Crediti: si configura come il recupero di un credito precedentemente ritenuto inesigibile. CASSA (o liquidità) • Denaro e valori in cassa: valuta, marche bollate, francobolli; • Assegni circolari; • Depositi postali, depositi bancari;

variazioni può subire la Cassa?

  • Incassi:
    • Incasso dei crediti commerciali
    • Incasso delle quote di capitale prestato
    • Versamento del capitale sottoscritto
  • Esborsi:
    • Pagamenti ai fornitori
    • Pagamento dei salari
    • Pagamento dei dividendi
    • Restituzione di capitale prestato
    • Pagamento degli oneri finanziari
    • Pagamento delle imposte
  • Svalutazione di Cassa: perdita durevole di valore a causa di furti, ammanchi di cassa, ecc.
  • Rivalutazione di Cassa: recupero (parziale o totale) della perdita di valore avvenuta.

Flusso di Cassa Netto (FCN)

Se per il PN si ha l’Utile Netto come sintesi delle sue variazioni, per la Cassa si ha il FCN.

UN: variazioni di ricchezza creata e distrutta.

FCN: variazioni che determinano eccedenze monetarie o fabbisogni

Dettagli
A.A. 2019-2020
13 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher caterina.iacono.982 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia ed organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Avenali Alessandro.