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CONTI ECONOMICI NAZIONALI PER SETTORE ISTITUZIONALE. ANNI 1995-2011
GLOSSARIO
Accantonamenti: si tratta dei versamenti che i datori di lavoro effettuano agli enti previdenziali o ad altri
organismi di assicurazione per coprire i lavoratori dipendenti dai rischi di malattia, maternità, invalidità,
vecchiaia e superstiti, disoccupazione, infortuni sul lavoro e malattie professionali e per carichi di famiglia.
Includono gli accantonamenti al fondo trattamento di fine rapporto(Tfr). Gli accantonamenti fanno parte
dei contributi sociali.
Accreditamento/Indebitamento: è il saldo del conto del capitale. A livello settoriale se positivo
(accreditamento) rappresenta l'importo di cui dispone un settore per finanziare, direttamente o
indirettamente, altri settori; se negativo (indebitamento) corrisponde all'importo del prestito che un settore
deve contrarre con altri settori.
Aggregati economici: le grandezze sintetiche che misurano il risultato d'insieme delle operazioni svolte da tutte
le unità economiche del sistema, distinguibili in due categorie:
- aggregati legati direttamente alle operazioni del sistema (la produzione di beni e servizi, i consumi finali, gli
investimenti fissi lordi, i redditi da lavoro dipendente, ecc.);
- aggregati che rappresentano saldi contabili (il prodotto interno lordo, il risultato lordo di gestione, il risparmio
nazionale, ecc.). Gli aggregati che rappresentano saldi possono essere espressi al lordo o al netto degli
ammortamenti.
Amministrazioni pubbliche: il settore che raggruppa le unità istituzionali le cui funzioni principali consistono
nel produrre per la collettività servizi non destinabili alla vendita e nell’operare una redistribuzione del
reddito e della ricchezza del Paese. Le principali risorse sono costituite da versamenti obbligatori effettuati
direttamente o indirettamente da unità appartenenti ad altri settori. Il settore delle amministrazioni
pubbliche è suddiviso in tre sottosettori:
- amministrazioni centrali che comprendono l’Amministrazione dello Stato in senso stretto (i ministeri) e gli
organi costituzionali; gli enti centrali con competenza su tutto il territorio del paese (cassa depositi e
prestiti, Anas, Cri, Coni, Cnr, Cnen, Istat, ecc.);
- amministrazioni locali che comprendono gli enti pubblici la cui competenza è limitata ad una sola parte del
territorio. Sono compresi: le regioni, le province, i comuni, gli ospedali pubblici ed altri enti locali
economici, culturali di assistenza, le camere di commercio, le università, gli Ept, ecc.;
- enti di previdenza che comprendono le unità istituzionali centrali e locali la cui attività principale consiste
nell’erogare prestazioni sociali finanziate attraverso contributi generalmente a carattere obbligatorio (Inps,
Inam, Inail, ecc.).
Ammortamento: rappresenta la perdita di valore, calcolata al costo corrente di sostituzione, subita dai capitali
fissi (macchinari, impianti, mezzi di trasporto, ecc.) nel corso dell'anno a causa dell'usura fisica,
dell'obsolescenza (perdita di valore economico dei beni capitali per il progresso tecnico incorporato nei
nuovi beni) e dei danni accidentali assicurati (incendio, incidente, naufragio, ecc.). Il concetto di
ammortamento economico differisce da quello fiscale o finanziario in senso lato.
Consumi finali: la spesa sostenuta dalle unità istituzionali residenti per i beni e servizi usati (senza ulteriori
trasformazioni) per il diretto soddisfacimento dei bisogni individuali o collettivi della comunità. Il consumo
inteso non tanto come spesa o possesso, quanto come beneficio derivante dalla disponibilità di beni e
servizi.
Consumi finali effettivi: l’insieme di beni e servizi acquisiti dalle unità istituzionali residenti per il
soddisfacimento dei bisogni umani siano essi individuali o collettivi. E’ dato dalla somma di tre
componenti:
- il valore della spesa delle famiglie per i beni e servizi finali;
- il valore della spesa effettuata dalla Pubblica amministrazione per il consumo individuale di beni e servizi
destinati alle famiglie come i trasferimenti in natura;
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2 CONTI ECONOMICI NAZIONALI PER SETTORE ISTITUZIONALE. ANNI 1995-2011
- il valore della spesa effettuata dalle Istituzioni senza scopo di lucro per il consumo individuale di beni e servizi
destinati alle famiglie come trasferimenti sociali in natura.
Consumi intermedi: rappresentano il valore dei beni e dei servizi consumati quali input in un processo di
produzione, escluso il capitale fisso il cui consumo è registrato come ammortamento. I beni e i servizi
possono essere trasformati oppure esauriti nel processo produttivo.
Contabilità nazionale: l’insieme di tutti i conti economici che descrivono l’attività economica di un Paese o di
una circoscrizione territoriale. Essa ha per oggetto l’osservazione quantitativa e lo studio statistico del
sistema economico o dei sub-sistemi che lo compongono a diversi livelli territoriali.
Conti economici nazionali: quadri sintetici delle relazioni economiche che si hanno tra le differenti unità
economiche di una data comunità in un determinato periodo. Essi riportano, in un certo ordine, le cifre
relative alla situazione economica del Paese, sulle risorse disponibili e sul loro uso, sul reddito che si è
formato e sulle sue componenti, sul processo di accumulazione e sul suo finanziamento, sulle relazioni con
il Resto del mondo e su altri fenomeni.
Conto della produzione: riguarda le operazioni che costituiscono il processo produttivo in senso stretto. Questo
conto viene elaborato tanto per branche quanto per settori. In entrata riporta la produzione e in uscita i
consumi intermedi. Il saldo è costituito dal valore aggiunto (per quanto riguarda l'intera economia, dal
prodotto interno netto).
Conto della generazione dei redditi primari: registra la distribuzione tra i fattori di produzione e le
amministrazioni pubbliche dei redditi ottenuti direttamente dal processo di produzione. Il saldo è costituito
dal risultato di gestione. Tale conto può essere redatto sia per le branche di attività economica che per i
settori istituzionali.
Conto della attribuzione dei redditi primari: registra la distribuzione alle unità residenti e ai settori
istituzionali dei redditi derivanti dalla partecipazione diretta al processo di produzione e dei redditi ottenuti
come corrispettivo per aver messo a disposizione di altre unità istituzionali mezzi finanziari o beni
materiali non prodotti. Il saldo per l'intera economia è costituito dal reddito nazionale netto.
Conto della distribuzione secondaria del reddito: illustra il modo in cui i redditi primari sono influenzati
dalle operazioni di redistribuzione (imposte correnti sul reddito, sul patrimonio ecc., contributi e
prestazioni sociali, altri trasferimenti correnti). Il saldo è costituito dal reddito disponibile. Tale conto è
compilato solo per i settori istituzionali.
Conto di equilibrio dei beni e servizi: raffronta, per l’insieme dell’economia e per branche, le entrate
(produzione ed importazioni) e le uscite di beni e servizi (consumi intermedi, consumi finali, investimenti
fissi lordi, variazione delle scorte, acquisizioni meno cessioni di oggetti di valore, esportazioni). È il conto
equilibrato per definizione e, pertanto, non origina alcun saldo.
Conto di utilizzazione del reddito: mostra, per quei settori che hanno dei consumi finali, come il reddito
disponibile viene ripartito tra i consumi finali ed il risparmio. Il saldo di detto conto è il risparmio.
Conto del capitale: registra le acquisizioni, al netto delle cessioni, di attività non finanziarie e misura la
variazione del patrimonio netto dovuta al risparmio e ai trasferimenti su conto capitale. Il saldo di questo
conto è l’indebitamento o l’accreditamento.
Conto finanziario: registra, per tipo di strumento finanziario, le variazioni di attività e passività finanziarie che
compongono le voci di accreditamento o indebitamento.
Contributi: sono i trasferimenti unilaterali correnti operati dalle amministrazioni pubbliche o dalle istituzioni
comunitarie dell’Unione europea nel quadro della politica economica e sociale alle unità residenti che
producono beni e servizi, allo scopo di influenzare i prezzi e/o di consentire una sufficiente remunerazione
dei fattori produttivi. Si articolano in:
- contributi ai prodotti: vengono erogati per singola unità di bene o servizio prodotto o importato. Essi possono
consistere in un determinato importo di denaro per una quantità di un bene o servizio oppure possono
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CONTI ECONOMICI NAZIONALI PER SETTORE ISTITUZIONALE. ANNI 1995-2011
essere calcolati ad valorem, nella forma di una determinata percentuale del prezzo per unità. I contributi
possono anche essere calcolati quali differenza tra un dato prezzo di riferimento ed il prezzo di mercato
effettivamente pagato da un acquirente. I contributi ai prodotti sono generalmente concessi allorché i beni e
i servizi sono prodotti, venduti o importati. Per convenzione, i contributi ai prodotti riguardano
esclusivamente la produzione di beni e servizi destinabili alla vendita o la produzione di beni e servizi per
proprio uso finale;
- altri contributi alla produzione: i contributi, diversi dai contributi ai prodotti, che le unità di produzione
residenti percepiscono a motivo dell'esercizio dell'attività di produzione.
Contributi sociali: comprendono i contributi sociali effettivi e i contributi sociali figurativi a carico dei datori
di lavoro. I contributi sociali effettivi sono i versamenti che i datori di lavoro effettuano agli enti
previdenziali o ad altri organismi di assicurazione per coprire i lavoratori dipendenti dai rischi di malattia,
maternità, invalidità, vecchiaia e superstiti, disoccupazione, infortuni sul lavoro e malattie professionali e
per carichi di famiglia. Essi sono a carico dei datori di lavoro, oppure a carico dei lavoratori dipendenti
oppure a carico dei lavoratori indipendenti e delle persone non occupate. I contributi sociali figurativi sono
gli esborsi effettuati direttamente dai datori di lavoro al fine di garantire ai propri dipendenti il godimento
di prestazioni sociali (malattie, maternità, invalidità, assegni familiari eccetera), senza far ricorso a imprese
di assicurazione, fondi pensione o costituzione di fondi speciali o riserve.
Esportazioni: i trasferimenti di beni (merci) e di servizi da operatori residenti a operatori non residenti (Resto
del mondo). Le esportazioni di beni includono tutti i beni (nazionali o nazionalizzati, nuovi o usati) che, a
titolo oneroso o gratuito, escono dal territorio economico del Paese per essere destinati al Resto del mondo.
Esse sono valutate al valore Fob (free on board) che corrisponde al prezzo di mercato alla frontiera del
paese esportatore. Questo prezzo comprende: il pr