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Previsione di Y dato X
C t C X X C 2ˆ ˆ C t C C t 33 2 2APPLICAZIONE Y X u1 2Voglio prevedere Y dato X= X . Per calcolare0l’intervallo devo determinare n X X X 2 X X C 1 X 0 2 2 X 2 X X u X1 0 0 C X X C 2 2 u X XInfatti . 2 X X 1 1 1 X 0 2 X n X2 n X X 0 1 1 2 X X X , X n X 0 02 X2 n X X 0 2 2 X X X X n X X0 0 0 2 342 n X X 22 2 X 2 X X nX 1 X X0 0 0 2 22 n X n X XL’intervallo fiduciario sarà1 2 C t C X X C 2 21 X X ˆ ˆ 2 0 X t 1 2 0 2 2n
X35A parità di dati osservati l'intervallo sarà tanto più largo quanto più X è distante da 0 367.
CENNI SULLE VARIABILI DUMMY (Variabili di comodo)
Fino ad ora abbiamo assunto che nella equazione generale Y = Xβ + u le variabili X siano variabili cardinali date dalla teoria economica.
È possibile introdurre variabili cosiddette "di comodo" che riescano a rappresentare diversi fattori:
- EFFETTI TEMPORALI
- EFFETTI SPAZIALI
- VARIABILI QUALITATIVE
È possibile che un modello economico possa subire mutamenti strutturali:
FUNZIONE DI CONSUMO:
C = α + β + C Y u Tempo di guerra
C = α + β + C Y u Tempo di pace
Si ipotizza comunque che la propensione ∂C/∂Y marginale al consumo rimanga invariata in entrambi i periodi.
Invece di considerare i due modelli separatamente (stime meno precise) vengono uniti in una sola relazione:
Y = α + α + β + C X X Y u1 1 2 2
Dove X e X sono variabili dummy:
2 1 anni di guerra
1 0 anni di pace
0 anni di guerra
2 1 anni di pace
ααβ = α2β
La matrice dei coefficienti sarà β
e la matrice dei dati
0 1 Y
1 0 1 Y2
...
Y3
0 1 .
1 0 .
( ) = X X X Y
1 0 .
0 1 .
...
390 1 Y
n
La trappola delle variabili di comodo
Quando utilizziamo le variabili dummy è necessario fare attenzione a come viene costruito il modello, per non rendere la matrice (X’X) singolare.
Infatti se nel modello precedente lasciavamo una intercetta:
= α + α + α + β + C X X Y u
0 1 1 2 2
intercetta :
1 0 1 Y
1 0 1 Y2
...
1 0 1 .
1 1 0 .
= X 1 1 0 .
1 1 0 .
1 0 1 .
...
1 0 1 Y
n
× - × - × + × = 1 X 1 X 1 X 0 Y 0
( ) ( ) = ≠ rank X rank X X 3 k
Abbiamo che le 4 colonne di X sono
linearmente 40 dipendenti
Volendo utilizzare una regressione con intercetta si utilizzerà così solo una dummy:
Y = γ + γβ + CX + u
1) 20 anni di guerra:
Y = Xγ1 + β + u1
2) 1 anni di pace:
Y = Xγ2 + β + u2
β = PMC in entrambi i periodi
α = γ1 + β = intercetta anni di guerra
α = γ2 + β = intercetta anni di pace
α - α = γ1 - γ2 = differenza tra l'intercetta del periodo guerra e pace
Cambiamento di coefficiente angolare:
Y = α + β + β - β + CX + u
1) Y = Xα + β + 0 anni di guerra + CX + u
2) Y = Xα + β + 1 anni di pace + CX + u
β - β = differenza propensione marginale al cambio
APPLICAZIONE (p.255 Maddala)
Y = β + β + β + β + β + Y + u
SVA
1) Y = 7.952 + 0.693 SVA
2) Y = 1.753 + 0.0612 SVA
R^2 = 0.74
SG = β + β + β + β + β + Y + W + SVA + u
1) G = D
1 diesel S Gˆ = - - + +Y 22.008 0. 002 W 2 .760 3 .28 0.415 SVAA D( )5.349 ( ) ( )0 .001 0 .097( ) ( )0.708 1. 4132 =R 0 .82 428.
SPECIFICAZIONE DEL MODELLO
In ogni studio econometrico, la scelta del modello è la prima fase del lavoro. Gli aspetti fondamentali sono:
a) La scelta della forma funzionale
b) La scelta dei regressori
c) La verifica sulle assunzioni del modello.
43a. La scelta della forma funzionale
Abbiamo parlato di modelli di regressione lineari, intendendo lineari nei parametri, ovvero anche di quei modelli che possono essere resi lineari tramite una opportuna trasformazione delle variabili. Ad esempio si consideri la funzione di produzione Cobb- Douglas (Y produzione, L lavoro, K capitale: Y=αL^βK^γ. Potrebbe sembrare non lineare, tuttavia dopo aver applicato la trasformazione logaritmica otteniamo: βln(L)+ γln(K)Ln(Y)=ln(α)+.
Il modello così trasformato è lineare nei parametri e può essere facilmente trattato ed interpretato.
Esistono forme di modelli che risultano lineari nei parametri, ma sui quali fare attenzione soprattutto in fase di interpretazione.
Modelli polinomiali: consideriamo un esempio. In microeconomia si studiano funzioni di produzione, se consideriamo la relazione tra prodotto medio ottenuto da aziende produttrici di materiale elettrico (AP: average product) e l'input (I) necessario alla produzione. AP è evidente che la relazione non è costante e quindi non può essere rappresentata da un modello "lineare nelle variabili". La relazione può essere espressa da un polinomio: 2αβγ = αI^2 + βI + γ.
Questa forma funzionale ha una forma non lineare ma risulta ancora un modello di regressione lineare essendo lineare nei parametri. Tali parametri si stimano con OLS e gli stimatori hanno tutte le "buone" proprietà; ma attenzione all'interpretazione! I parametri che si stimano non sono di per sé le pendenze, che invece sono date.
dadE ( AP ) β γ = + 2 IdIE pertanto cambia per ogni valori di I con iβ γ.parametri e 46Modelli con interazioni: quando in un modello si inserisce il prodotto tra due variabili esplicative (interazione) l'effetto che si ottiene è quello di alterare la relazione di ognuna di esse con la variabile dipendente del modello. Per capire l'effetto consideriamo un esempio: studiamo l'effetto di reddito (Y) ed età (AGE) sul consumo di pizza C, supponiamo di avere i dati su un campione di individui con età superiore a 17 anni. Il modello senza interazione: βAGE+ γY+eC=α+βdE(C)/dAGE= per qualsiasi livello di reddito βla spesa attesa per pizza varia di β<0). incremento di un anno di età (si presume γdE(C)/dY= per qualsiasi età la spesa attesa γper pizza varia di γ>0). euro di reddito (si presume 47In realtà sembrerebbe più ragionevole pensare che da una certa età in poi, con il crescere dell'età,La propensione marginale a spendere in pizza diminuisca. Siamo cioè nel caso in cui l'effetto di una variabile è modificato da un'altra. Per tenere conto di ciò il modello che dobbiamo specificare è il seguente:
βAGE + γY + λ(AGE*Y) + eC = α
Gli effetti di Y e AGE sono:
β λYdE(C)/dAGE = + al crescere dell'età ci si aspetta che la spesa per pizza si riduca, inoltre λ<0, siccome presumibilmente maggiore è il reddito, maggiore è la riduzione della spesa per pizza.
γ λAGEdE(C)/dY = + la propensione marginale a spendere in pizza dipende da AGE, quindi la propensione diminuisce sempre più al crescere dell'età.
48b. La scelta dei regressori
Nella scelta delle variabili esplicative di un modello di regressione, si cerca di seguire i principi esistenti sull'argomento trattato, la logica e l'esperienza. Tuttavia può accadere che nella scelta si siano omesse importanti variabili o inserite variabili irrilevanti.
vediamo quali problemi si incontrano in questi casi. Variabili rilevanti omesse: è come introdurre restrizioni (parametro=0) non vere sul modello. La stima OLS dei restanti parametri del modello risulta generalmente distorta, inoltre gli standard error di tali parametri sono sottostimati. Il caso in cui gli stimatori OLS non sono distorti si ha quando le variabili omesse sono incorrelate con le variabili inserite. Per realizzare che alcune variabili rilevanti del modello sono state omesse si deve proprio fare attenzione a segni o valori dei.