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Misure di concentrazione industriale

Le misure di concentrazione industriale devono controllare per l'agglomerazione complessiva del settore manifatturiero. Le misure di concentrazione industriale devono controllare per la concentrazione industriale. Le misure di concentrazione industriale devono essere statisticamente significative a livello di scala prescelto. Page 96 Statistica Economica 481 Quale delle seguenti affermazioni è corretta: a) L'indice di Ellison e Glaeser non incorpora l'indice di Herfindal. b) Secondo l'approccio di Ellison e Glaeser un settore può definirsi agglomerato se l'occupazione si concentra in pochi impianti di notevole dimensione. c) L'indice costruito da Ellison e Glaeser non consente di lavorare su dati individuali. d) L'indice di Ellison e Glaeser non tiene conto della distanza geografica tra gli impianti industriali. 482 Quali delle seguenti critiche non riguarda l'approccio di Ellison e Glaeser: Descrizione della localizzazione delle attività.

L'aggregazione spaziale delle imprese, soprattutto ad alti livelli aggregativi, può condurre a fenomeni di correlazione spuria tra le variabili aggregate. Le varie misure di concentrazione soffrono del problema del MAUP. L'indice di Herfindal permette di comparare la concentrazione di un x settore rispetto all'omogeneità spaziale ma non rispetto alla concentrazione degli altri settori.

Il problema della distanza nell'indice di Ellison e Glaeser può essere affrontato:

  1. Analizzando impianti industriali tra loro il meno distanti possibile
  2. Considerando statisticamente significativi soli i valori della concentrazione tra aree contigue
  3. Introducendo un indice di autocorrelazione spaziale
  4. Risolvendo il problema del MAUP

L'indice di Moran:

  1. È un indice locale di autocorrelazione spaziale
  2. Rientra nella classe degli indici globali come l'indice di Getis e Ord
dell'autocorrelazione nelle serie storiche. Non può assumere valori negativi. Quale delle seguenti affermazioni non è corretta sull'indice di Moran: a) Per la sua costruzione bisogna introdurre una matrice di distanze. b) Per valori sufficientemente grandi si distribuisce come una normale standardizzata Z(I). c) Valori non significativi di Z(I) portano ad accettare l'ipotesi nulla di assenza di autocorrelazione. d) Valori positivi di Z(I) denotano presenza di autocorrelazione positiva. Page 97 Statistica Economica 486 L'indice di Moran: a) È un indice di correlazione spaziale che si applica anche a dati qualitativi dopo aver definito una matrice di adiacenze. b) Se l'indice assume valori negativi, ciò implica che non esiste correlazione tra le aree. c) Varia tra zero e uno. d) Se assume valore pari a zero, indica che l'intensità del carattere oggetto di studio si distribuisce in modo casuale nello spazio. 487 Nell'analisi spaziale: a) I Sistemilocali del lavoro si intende un'area all'interno di un edificio o di un'azienda dedicata alle attività lavorative. I distretti industriali sono un esempio di classificazione delle aree adottata dall'Unione Europea. Un'area finalizzata è una partizione del territorio creata appositamente per uno scopo specifico. Le provincie sono un esempio di partizione del territorio che supera i confini istituzionali. Nell'analisi spaziale, l'indice di dispersione territoriale rappresenta la media dei punti espressi in coordinate rispetto al loro baricentro. La distanza minima è una misura utilizzata per calcolare l'indice di dispersione territoriale di un fenomeno. La correlazione spaziale è un indice di variabilità. Un pattern uniforme è un esempio di disposizione dei punti nello spazio. Quale dei seguenti indici non è un indice spaziale di posizione: a) Centroide b) Distanza minima c) Media pesata d) Dispersione territoriale Quale delle seguenti affermazioni sugli indici spaziali non è corretta: Per

Confrontare aree eterogenee dal punto di vista della dimensione territoriale è necessario costruire degli indici relativi, che permettono di fare comparazioni.

I confronti tra aree possono essere effettuati seguendo uno schema verticale, dove un'area viene analizzata rispetto a ripartizioni di ordine superiore che la contengono.

Il baricentro del fenomeno è un indice sintetico territoriale e porta all'individuazione di un punto (o area) rappresentativa territorialmente del fenomeno oggetto di studio.

Se le aree vicine sono più diverse di quelle lontane si è in presenza di autocorrelazione nulla.

I processi di punto:

Consentono di misurare la struttura spaziale delle attività economiche rispetto a differenti scale geografiche.

Sono stati introdotti a livello economico da Quah e Simpson.

Analizzano il fenomeno di localizzazione delle imprese solo a livello univariato.

Descrivono solo a che distanza occorrono le diverse attività.

economiche ma non l'intensità del fenomeno di localizzazione

492 Il più noto dei processi di punto è:

a La K di Ripley

b Il processo omogeneo di Poisson

c La L di Besag

d La D di Diggle

493 La funzione K:

a Misura la concentrazione geografica del fenomeno oggetto di studio

x Se il suo valore è minore del valore di benchmark si è in presenza di concentrazione assoluta

Se il suo valore è maggiore del valore di benchmark si è in presenza di dispersione assoluta

L'utilizzo della sua versione normalizzata proposta da Besag porta a risultati contrastanti

Page 99 Statistica Economica

494 Quale delle seguenti affermazioni non è corretta:

Un processo spaziale è detto stazionario se le sue proprietà statistiche sono invarianti rispetto a traslazioni

Se un processo stazionario è invariante rispetto a rotazioni intorno all'origine, si parla di processo isotropico

Nel caso di un processo CSR, a causa

dell'ipotesi di omogeneità, c'è l'intensità che è costante nel piano. Un processo di punto è definito come la realizzazione di un processo spaziale, vale a dire come una collezione di eventi casuali, generati da un meccanismo deterministico. L'intensità è stimata mediante una funzione kernel che è indipendente dal parametro definito ampiezza di banda. Per valori grandi dell'ampiezza di banda la stima dell'intensità tenderà a mostrare dei picchi. Per valori piccoli dell'ampiezza di banda la stima dell'intensità tenderà ad essere piatta. La stima dell'ampiezza di banda tende a evidenziare gli effetti locali del processo di localizzazione delle imprese. Quale delle seguenti operazioni non rientra in un'operazione di geocodifica dei punti: Il punto è la tipologia di dato spaziale più idonea a rappresentare oggetti di dimensione trascurabile rispetto.

All'estensione dell'area di xstudio

Ogni azienda, identificata dalle sue coordinate geografiche, viene codificata mediante un codice identificativo anonimo

Ad ogni punto identificato mediante un codice anonimo vengono attribuite delle etichette che rappresentano delle caratteristiche del punto

Ogni punto identificato mediante un codice anonimo sintetizza sia l'informazione geografica che economica

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Statistica Economica

497 Quale delle seguenti informazioni non è corretta circa l'individuazione di fenomeni di concentrazione spaziale dei punti:

Si utilizza la funzione L(t) piuttosto che la funzione K(t) perché presenta il vantaggio di linearizzare il grafico e consente quindi l'identificazione delle mappe di punto mediante l'esame del suo andamento rispetto all'inviluppo di casualità

È necessario costruire delle bande di confidenza per la funzione L(t)

Per la significatività delle stime si esegue un test di

significativa quando la funzione L supera l'inviluppo di casualità completaLa presenza di aggregazione delle imprese è evidente quando la curva empirica L cresce più velocemente della curva teoricaLa provincia mostra una maggiore evidenza di aggregazione delle imprese rispetto all'area urbana di RomaLa distanza inferiore a 1 km non permette di osservare i processi di aggregazione delle imprese

significativa ab xpartire da determinate soglie di distanza

La linearità della funzione L è indipendente dall'ipotesi di processo dic punto omogeneo

La presenza di forze repulsive ovvero non attrattive implica potenzialed distorsione nella costruzione del geodatabase

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Statistica Economica

500 Quale delle seguenti affermazioni non è corretta nell'analisi kernelcondotta per l'area urbana di Roma:

L'analisi kernel consente di ipotizzare l'esistenza di modelli dia causazione cumulativa, tipici della nuova geografia economica

Il risultato principale che emerge è che l'ambiente urbano è il verob luogo motrice dello sviluppo locale

La particolare configurazione che assumono gli effetti locali dipendonoc dal tipo di funzione kernel che si utilizza

Allargare l'analisi fino a comprendere tutta la provincia di Romad xevidenzia un'intensità (del fenomeno di localizzazione) più piatta

501 L'analisi spaziale

multivariata: Applica direttamente le metodologie statistiche tradizionali con spirito critico
multivariata: Applica direttamente le metodologie statistiche proprie dell'epidemiologia con spirito critico
multivariata: Fornisce informazioni e analisi che la statistica tradizionale non è in grado di produrre
multivariata: Se applicata a dati areali e non puntuali fornisce risultati analoghi ad quelli ottenibili con la statistica tradizionale
502 La concentrazione delle attività manifatturiere è dovuta principalmente:
        a) Alla forte presenza di imprese che fanno parte dell'alta tecnologia
        b) Alla presenza di imprese leade
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
119 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-S/03 Statistica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luckymark di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Statistica economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Brescia o del prof Agliardi Rossella.