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Tecniche di lancio nel giavellotto
DUE TECNICHE
- O'Brien a sviluppo rettilineo
- A sviluppo rotatorio introdotta negli anni 70 dal russo Baryshnikov
Si predilige la seconda tecnica perché maggiore impressione di Forza, anche se non sembrano esserci differenze di prestazione fra atleti che usano le due tecniche. L'angolo di uscita sembra essere simile.
Problema principale per un lanciatore è compiere gesti tecnici in uno spazio ridotto (pedana m2,135 di diametro).
È la specialità in cui il tempo di esecuzione è minore (durata lancio 870 millesimi di sec).
La tecnica ha subito una grande evoluzione per opera di approfonditi studi biomeccanici.
Diametro della pedana: 2,135m
Posizione attrezzo: Mano in iperestensione dorsale dita distanziate fra loro non più di mezzocm. Pollice non interviene direttamente sulla tenuta. Altra faccia del peso poggiata sul collo in prossimità del singolo della mandibola.
Tecnica rettilinea: Partenza
In base alle proprie capacità neuromuscolari e coordinative ogni atleta sceglie una posizione di partenza particolare:
- Spalle rivolte verso zona di lancio, posizione eretta, peso del corpo in appoggio sulla gamba dx (per un destrimano).
- Arto sx leggermente flesso.
- Braccio sx teso avanti.
Caricamento: busto in avanti fino all’orizzontale, sollevando atro sx e piega arto dx di circa 90°. La sx si flette raccolta.
Tecnica rettilinea: Traslocazione
In questa fase il busto non compie alcun movimento subendo solo azione degli AI. Molto importante ruolo svolto da gamba e braccio sx.
Effettuata la spinta, il piede dx con un’azione rapida e radente al suolo prende contatto d’avampiede nella posizione ottimale situata al centro della pedana ruotato in senso antiorario in modo da formare con la bisettrice di lancio un angolo che forma 70-90°.
La gamba sx rimane tesa e prende contatto verso la fine della pedana ruotato di 90°.
Tecnica rettilinea:
Finale- Spinta avanti alto della gamba dx
- Anca e gamba sx azione di tenuta
- Anca dx ruota facendo perno su anca sx ed avanza fino ad avanti alto
- Busto subisce azione delle gambe e si solleva la spalla sx avanza verso l'alto avanti aiutatadall'apertura del gomito sx che si blocca per evitare rotazione busto
- Se una volta lanciato il peso atleta esce dalla pedana il lancio è nullo
- Generalmente in fase di volo "cambia" appoggio dei piedi
- Inizia fase di volo. Atleta deve mantenere il controllo del proprio corpo
- Rotazione effettuata il più velocemente possibile
- Solo mantenendo la torsione fra spalle e bacino si possono creare tensioni ai muscoli del tronco e quindi accelerare attrezzo
- Terminata fase di volo atleta arriva con il piede dx a centro pedana. Peso corpo grava su avampiede dx che continua a ruotare.
- Equilibrio precario, più
Tappe per il processo di Apprendimento
Apprendimento della tecnica deve rispettare delle tappe ben precise:
- STABILIZZAZIONE DELLO SCHEMA DEL LANCIARE: esercizi in forme semplificate privilegiando impugnatura a due mani con attrezzi diversi da questa gara
- ACQUISIZIONE DELL'IMPUGNATURA: importante superare questa tappa prima di passare alle altre
- LANCIO DA FERMO: parte finale del lancio senza traslocazione in pedana, Tappa importante per imprimere le giuste Forze all'attrezzo
- LANCIO IN MOVIMENTO: in pedana con traslocazione ma in forma semplificata
- LANCIO CON TECNICA DI GARA: Lancio completo in tutte le sue forme
GIAVELLOTTO
Outdoor: RECORD Giavellotto
- Jan Zelezny 98,48m 1996
- Barbora Spotáková 72.28 m 2008
Punti fondamentali della rincorsa:
- Rincorsa fase ciclica (6-14 passi)
- Rincorsa fase aciclica (4-6 passi, 5-7 appoggi)
- Sfilata
- Passo del lancio
impulso• Fase principale (lancio)– Macinamento (rotazione) spinta e doppio appoggio: art inftronco arti sup• Fase finale: (ri)equilibrio
Il piazzamento• Per realizzare un buon lancio occorre arrivare all’ultimo appoggio con il piede sx ben avantirispetto al resto del corpo per creare il puntello successivo• Anche ben anticipate• Ricordarsi di effettuare un passo radente e veloce al momento dell’impulso nell’ultimo passospeciale mantenendo sguardo nella direzione del lancio• In questa fase il piede realizza un blocco con tutta la gamba sx (puntello). Il resto del corpo èinclinato indietro . Attrezzo rimane sul prolungamento del braccio.
Lancio vero e proprio• Spinta in avanti con la gamba dx per permetter entrata anca dx e poi a seguire la spinta dellaspalla di lancio• Il busto ruota verso sx formando una posizione ad arco• Lancio veloce come fosse una frustata
Azione post lancio• Spinta in avanti con la
gamba dx per permettere entrata anca dx e poi a seguire la spinta dell'aspalla di lancio
Il busto ruota verso sx formando una posizione ad arco
Lancio veloce come fosse una frustata
Fase Ciclica della rincorsa
Raggiungimento di una velocità ottimale di rincorsa che consenta una ulteriore accelerazione nella fase successiva
Fase Aciclica della rincorsa
Obiettivo: raggiungimento delle condizioni biomeccaniche ottimali che contribuiscano all'ottenimento delle giuste pretensioni muscolari ed esatti angoli di importazione dell'attrezzo
Momento fondamentale: passo impulso
Forte spinta avanti radente
Gambe in netto anticipo sul busto
Sx che supera in volo la dx
Lunghezza del passo impulso è legata alle caratteristiche fisiche dell'atleta ed è il passo più lungo della rincorsa del giavellottista
Fase Finale
Fase preparatoria o di monoappoggio Obiettivo: raggiungimento della posizione ottimale
dellecondizioni biomeccaniche favorevoli per il successivo rilascio- il lanciatore dovrebbe assumere le seguenti posizioni
- Piede destro orientato in avanti con un angola di 45° rispetto alla direzione del lancio
- il braccio lanciante naturalmente disteso dietro, mano supinata ed all'altezza della spalla
- asse del giavellotto e delle spalle paralleli
- la gamba di puntello deve ricercare la massima estensione e tensione muscolare prima ditoccareil terreno
- l'angolo dell'attrezzo rispetto all'orizzontale deve oscillare tra i 30°-35°
- l'angolo di caricamento al ginocchio della gamba in appoggio oscillerà tra i 140° ai 160°
- Fase di lancio: Doppio appoggio e rilascio attrezzo
- Obiettivo: massima velocità di uscita dell'attrezzo e esatto posizionamento dello stesso perrealizzare giusto angolo uscita
- la gamba è estesa ed in forte tensione, con un angolo rispettoall'orizzontale di circa 45°.
- L'asse delle spalle è ancora allineato con quello del giavellotto.
- Braccio lanciante disteso con mano supinata ed all'altezza della spalla, completamente rilassato ed inattivo.
- La gamba destra spinge le anche verso il puntello posizione ad ARCO, o di massima tensione.
- Il braccio lanciante rimane disteso dietro ed ancora inattivo.
- Rilascio dell'attrezzo:
- Inizio dell'intervento del braccio lanciante, FRUSTATA, che interviene con l'anticipo del gomito, che passa per alto vicino al capo, e successivamente dell'avambraccio e della mano.
- L'intervento del braccio deve essere inserito per ultimo e non dovrà anticipare le fasi precedenti.
- La gamba sinistra rimane estesa, ed il bacino in forte tensione in modo tale che non abbia la possibilità di arretrare.
- Lo sguardo rimane il più possibile rivolto verso la direzione di lancio.
- Il giavellotto sarà indirizzato con le giuste
angolazioni verso la direzione di lancio
Fase Recupero: Recupero stabilità per evitare il nullo
Cosa si allena per il giavellotto?
- F muscolare (palla medica) ed elasticità a carico naturale e con sovraccarico (esercitazioni di balzi ed andature)
- Rapidità in gesti aciclici, velocità su brevi distanze (sprint su 30-80m) ostacoli passaggio 1 e 2 gamba
- Flessibilità
- Capacità coordinative: esercitazioni speciali e generali
- Tecnica di lancio con attrezzo standard più leggero o più pesante
Andature Tecniche
- Necessarie per controllare attrezzo nelle varie fasi di lancio
- Strutturazione del ritmo di lancio
- Sviluppo capacità di differenziazione (dissociazione parte superiore ed inferiore)
- Correzione tecnica dell'azione di corsa in relazione alle varie fasi della rincorsa
- Camminare con giavellotto (frontale e laterale e combinazione due fasi)
- Andature con attrezzo
(skip frontale, laterale, balzata)– Andature speciali (con traino, con hs)
LANCIO DEL DISCO :
Record: Outdoor:– Jürgen Schult 74.08m 1986– Gabriele Reinsch 76,80 m 1988
FASI DEL LANCIO
- PARTENZA
- ROTAZIONE E PIAZZAMENTO FINALE
- FINALE DI LANCIO
LANCIO DEL MARTELLO :
Presente dal 1900 alle Olimpiadi per gli uomini ma solo dal 2000 per le donne.
Record Outdoor:– Yuriy Sedykh 86.74m 1986– Anita Wlodarczyk 82,98 m 2016
Cosa allenare
- CAPACITA’ COORDINATIVE
- Senso ritmico
- Equilibrio
- Differenziazione
- CAPACITA’ ORGANICO MUSCOLARI
- Velocità
- Forza esplosiva
- MOBILITA’ ARTICOLARE
- MOTIVAZIONE
Impugnatura: Mano sx impugna maniglia come se fosse un gancio
Tecnica: Due tecniche – 3 giri e 4 giri
- La scelta si fa in base alle caratteristiche neuromuscolari e strutturali dell’atleta
- La maggior parte degli atleti usa la tecnica a 4 giri
- 4 fasi
- il passo di corsa: movimenti compresi fra l'appoggio dei due arti inferiori (dx-sn); l'ampiezza del passo è la distanza che intercorre fra l'appoggio dei due piedi, mentre la frequenza è il numero di passi eseguiti nell'unità di tempo.
- la falcata: è l'insieme di movimenti che l'atleta compie fra il primo appoggio e il secondo dello stesso arto inferiore (dx-dx); la falcata si identifica con il ciclo completo del movimento dell'arto.