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Sviluppo della capacità di ritmizzazione e dei movimenti

Sono aspetti che tratteremo al secondo semestre con la parte pratica. Come capacità organico muscolari, servono la resistenza, forza e velocità. La resistenza è specificata perché in una gara si fanno più lanci, e si deve mantenere un'adeguata tecnica.

Getto del peso:

  • Outdoor:
    • Randy Barnes - 23.12 m - Westwood, California USA - 20 Maggio 1990
    • Natalya Lisovskaya - 22.63 m - Mosca, 1987
  • Indoor:
    • Randy Barnes - 22.66 m - 1989
    • Helena Fibingerová - 22.50 m - 1977

Maschile:

  • Outdoor: Alessandro Andrei - 22.91 m - 1987
  • Indoor: Alessandro Andrei - 21.54 m - 1987

Femminile:

  • Outdoor: Chiara Rosa - 19.15 m - 2007
  • Indoor: Assunta Legnante - 19.20 m - 2002

Tecnica:

  • Tecnica traslatoria (utilizzata maggiormente dalle femmine)
  • Tecnica rotatoria (utilizzata maggiormente dai maschi)

Si predilige la seconda tecnica perché maggiore impressione di forza, anche se non sembrano.

Esserci differenze di prestazione fra atleti che usano le due tecniche. L'angolo di uscita sembra essere simile. Problema principale per un lanciatore è compiere gesti tecnici in uno spazio ridotto (pedana m 2,135 di diametro). È la specialità in cui il tempo di esecuzione è minore (durata lancio 870 millesimi di sec). La tecnica ha subito una grande evoluzione per opera di approfonditi studi biomeccanici.

Fattori determinanti la parabola del getto del peso:

  • Velocità di uscita: 14-15 m/s (per i record mondo)
  • Angolo di uscita: 38-41°
  • Altezza di uscita: 2,20-2,30m (caratteristiche antropometriche dell'atleta e caratteristiche tecniche)

Caratteristiche dei pesisti:

  • Statura elevata
  • Forza massima e rapida: capacità di accelerazione
  • Elasticità muscolare
  • Flessibilità
  • Capacità coordinative: costruzione della tecnica

La tecnica scelta non influenza il risultato ma è solo una questione di comodità.

Il parametro più incidente è la velocità di uscita. Durante l'esecuzione, non bisogna toccare il fermapiedi. Giavellotto: - Outdoor: - Jan Zelezny 98,48m 1996 - Barbora Spotáková 72.28m 2008 - Maschile: - Outdoor: Carlo Sonego 84,60m 1999 - Femminile: - Outdoor: Claudia Coslovich 65,30m 2000 Punti fondamentali della tecnica: - Rincorsa fase ciclica (6-14 passi) - Rincorsa fase aciclica (4-6 passi, 5-7 appoggi) - Sfilata - Passo impulso (passi speciali) - Fase principale (lancio) - Macinamento (rotazione) spinta e doppio appoggio: art inf tronco arti sup - Fase finale: (ri)equilibrio Passo impulso: gli arti si incrociano Il piazzamento: - Per realizzare un buon lancio occorre arrivare all'ultimo appoggio con il piede sx (dipende, questo è il caso di un destrimano) ben avanti rispetto al resto del corpo per creare il puntello successivo. Il piede sinistro è molto avanti rispetto al baricentro.

Per creare un puntello per ruotare le anche e lanciare:

  • Anche ben anticipate
  • Ricordarsi di effettuare un passo radente e veloce al momento dell'impulso nell'ultimo passo speciale mantenendo sguardo nella direzione del lancio
  • In questa fase il piede realizza un blocco con tutta la gamba sx (puntello). Il resto del corpo è inclinato indietro. Attrezzo rimane sul prolungamento del braccio

Punti fondamentali della tecnica:

  • Fattori determinanti la parabola del giavellotto
    • Velocità di uscita: oltre 34 m/s
    • Angolo di uscita: 35-40°
    • Altezza di uscita (caratteristiche antropometriche dell'atleta e caratteristiche tecniche)
    • Caratteristiche aerodinamiche: portanza
    • Forza e direzione del vento
  • Impugnatura: Si può impugnare in due modi, con l'indice che può aiutare a volte con la spinta del giavellotto, oppure come si vede in figura

Caratteristiche dei giavellottisti:

  • Statura medio elevata
  • F rapida: capacità di
accelerazione- Elasticità muscolare e reattività- Flessibilità- Capacità coordinative: costruzione della tecnica Lancio del disco Ha origini antichissime, storicamente, era una delle discipline in cui si sfidavano i guerrieri e gli atleti. Il record femminile è superiore al maschile questo perché l'attrezzo è più leggero nelle donne Outdoor: - Jürgen Schult 74.08m 1986 - Gabriele Reinsch 76,80 m 1988 Maschile: - Outdoor: Marco Martino 67,62m 1989 Femminile: - Outdoor: Agnese Maffeis 63,66m (1996) Fasi del lancio - Partenza, effettuata con spalle nella direzione di lancio - Rotazione e piazzamento finale - Finale di lancio (essendo rotatorio, è importante mantenere l'equilibrio corretto) Nonostante l'atleta si stacchi da terra, è importante che il movimento non vada ad abbassare ed innalzare il centro. Questo è uno dei maggiori difetti dei neofiti, che avranno inevitabilmente una

minore velocità di uscita dell'attrezzo. Nella parte finale si può vedere il pre-stiramentento dell'arto. Il non allineamento dei piedi permette di ruotare l'anca.

Lancio del martello: è presente dal 1900 alle olimpiadi per gli uomini, ma per le donne solo dal 2000. Il peso del martello è simile al peso (del getto del peso) ma ha una corda d'acciaio, una maniglia; in questo caso, l'impugnatura è a doppio arto.

Outdoor: - Yuriy Sedykh 86.74m 1986 - Anita Włodarczyk 82,98 m 2016

Maschile: - Outdoor: Enrico Sgrulletti 81,64m 1997

Femminile: - Outdoor: Ester Balassini 73,59 (2005)

Cosa allenare: - CAPACITÀ COORDINATIVE - Senso ritmico - Equilibrio - Differenziazione - CAPACITÀ ORGANICO MUSCOLARI - Velocità - Forza esplosiva - MOBILITÀ ARTICOLARE - MOTIVAZIONE

I lanciatori sono estremamente rapidi ma devono essere anche molto coordinati. C'è una fase preparatoria per svolgere poi 3-4

Rotazioni prima di rilasciare l'attrezzo. Il numero di rotazioni dipende se sono capaci di esprimere dopo 3-4 giri la massima velocità di uscita dell'attrezzo. Due tecniche - 3 o 4 giri - La scelta si fa in base alle caratteristiche neuromuscolari estrutturali dell'atleta. La maggior parte degli atleti usa la tecnica di 4 giri.

4 fasi - Preliminari - Avvio - Giri - Finale. La gittata è influenzata da: - Altezza di rilascio - Velocità di rilascio - Direzione del piano orbitale - Forze aereo-dinamiche dopo il rilascio.

Lezione 12

Atleti master. In alcune discipline sono il maggior numero di partecipanti. Sono molto attivi e si alleano per uno scopo preciso, per una performance. Spesso sono "indisciplinati" perché pensano di poter allenarsi da soli andando facilmente in over training. Atleta master: è l'atleta, non professionisti ma che gareggiano, che sono sopra il 35° o 40° anno, dipende dalle discipline sportive.

Possiamo qui avere un atleta di 37 anni ma non classificabile "master" anche se per età anagrafica ci rientra. Questo perché li consideriamo tali se questi hanno iniziato l'attività motoria sportiva in tarda età oppure hanno sempre svolto attività sportiva nel corso della loro vita con finalità competitive o ricreative per migliorare il proprio benessere.

Invecchiando, il record personale inevitabilmente diminuisce; proprio per questo sono divisi in fasce d'età. Il motivo principale è l'età, perché si pensa di essere troppo vecchi per praticare attività sportive, mentre le persone più giovani non hanno tempo, tra lavoro e famiglia (c'è anche un aspetto psicologico perché il tempo per fare le cose si trova e si usa la scusa "non ho tempo". Più si è giovani, più questa scusa è utilizzata).

Si possono trovare casi di persone

che partecipa a competizioni riservate agli atleti di età avanzata. Questi eventi non richiedono qualifiche particolari, basta iscriversi per poter partecipare.necessita di capacità coordinative e fondamentali non indifferenti. Comunque si ritrovano atleti master in gare come le staffette. L'atleta master "Ottaviani" a 97 anni ha gareggiato in un campionato del mondo di atletica leggera su 10 discipline diverse, portando a casa 10 medaglie. Le staffette miste possono essere organizzate con gruppi di fasce d'età diverse. Per avere degli ottimi risultati, come fare i 100m in 20 secondi (piuttosto che 10s come negli atleti giovani), c'è bisogno di una grande costanza di allenamento ed è comunque un record ottimo oltre al fatto che, bisogna aggiungere allo stress dell'allenamento, lo stress del lavoro e la capacità di recupero, che è minore rispetto a quando si era giovani. Non c'è un campione assoluto nella categoria master ma sono divisi per fasce d'età ogni 5 anni e per sesso. Gli atleti più invecchiano e più sono competitivi infatti si.ù lunghe come la maratona, perché la resistenza e la capacità di mantenere un ritmo costante diventano più importanti rispetto alla velocità pura. Inoltre, le categorie di età nelle competizioni di atletica leggera sono suddivise in modo tale da permettere ai corridori più anziani di competere tra loro e di stabilire record specifici per la loro fascia d'età. Questo permette ai corridori più anziani di sentirsi ancora competitivi e di avere obiettivi da raggiungere.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
225 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/02 Metodi e didattiche delle attività sportive

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silvia1020 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sport individuali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Roma "Foro Italico" o del prof Piancentini Maria Francesca.