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Vi facevo notare ieri che non tutto il materiale dello spermatide diventa spermatozoo ma una parte
di esso, degli organelli, del citoplasma viene abbandonato come corpo residuo all'interno delle
cellule del Sertoli, le quali fagocitano il materiale e lo eliminano. Questo per evitare che materiale
antigenico che potrebbe scatenare una reazione immunitaria venga in contatto con altri distretti del
corpo.
Nell'epididimo non
faremo in dettaglio le vie
spermatiche (le faremo in
anatomia), l'unica cosa
che vi dico èche
nell'epididmo, mentre gli
spermatozoi passano
all'interno di questi tubuli,
avvengono delle ulteriori
tappe di maturazione dello
spermatozoo stesso: due
cose importanti
avvengono: una èla
ricapacitazione della
mobilitàdel flagello nei
tubuli seminiferi; infatti se
noi prendiamo i tubuli
seminiferi e separiamo gli
spermatozoi mettendoli in
un liquido per studiarli si
nota che questi non sono in grado di muoversi. Nell'epididimo invece ci sono delle sostanze che
attivano questa capacità.
Nell'epididimo stesso vengono deposte all'esterno della membrana plasmatica dello spermatozoo, a
livello del glicocalice, delle altre glicoproteine che hanno una funzione decapacitante. La
decapacitazioneèun termine che indica che gli spermatozoi vengono temporaneamente resi innocui:
cioèse si prendono degli spermatozoi dall'epididimo e si mettono insieme ad un oocita in vitro,
questi non saranno in grado di riconoscere l'oocita, e di iniziare quindi i processi che portano alla
fecondazione. Sono quindi spermatozoi che temporaneamente non possono fare il loro lavoro. La
ricapacitazione, o meglio la capacitazione, dello spermatozoo avviene nelle vie genitali femminili.
Fattori di crescita
Tutto questo processo, lungo e complesso, che avviene in rapporto con
un tipo di cellule molto particolari che sono le cellule del Sertoli, le quali
hanno una funzione strutturale molto importante, deve essere regolato
molto finemente. La regolazione di questo processo avviene a carico di
diverse conformazioni cellulari che stanno nel testicolo stesso; abbiamo
giàdetto che le cellule del Sertoli hanno una funzione trofica rispetto allo
spermatozoo che si sta sviluppando, ma hanno anche un'importante
funzione nel fornire quelli che si chiamano fattori di crescita, tipicamente
delle proteine o dei peptidi che vengono secreti nello spazio
intercellulare. Questi fattori in particolare sono della classe SCF
(StemCellsFactors) che contattano il proprio recettore c-kit sugli
spermatogoni, sugli spermatidi, sugli spermatociti fino a che questi
divengono spermatidi (stadio nel quale non proliferano piùe non hanno
quindi bisogno di un fattore di crescita).
Esiste quindi un rapporto molto intimo di scambio di segnali fra le cellule
del Sertoli e gli spermatogoni (che poi diventeranno spermatociti, e cosìvia). Questo avviene tramite
un fattore di crescita ma anche, come giàaccennato, tramite la secrezione di ormoni.
Cellule di Leydig
Bisogna quindi parlare di un'altra popolazione presente all'interno del testicolo, che non fa
strutturalmente parte del tubulo seminifero e quindi non prende direttamente parte alla
spermatogenesi, pur essendo fondamentale perchèessa avvenga;
sono le cellule di Leydig. Sono chiamate anche cellule
interstiziali e fanno parte della famiglia delle cellule endocrine
interstiziali, cioèdi quelle cellule endocrine immerse all'interno
di altri tessuti, in questo caso un connettivo. Producono dunque
androgeni, gli ormoni sessuali maschili, in particolare
testosterone. Queste cellule per produrre testosterone hanno un
metabolismo steroidogenico, quindi in colorazione
ematossilina-eosina presenteranno un citoplasma eosinofilo.
Lo producono sotto stimolazione dell'ormone luteinico (LH),
coinvolto anche nel ciclo di ovulazione: nella donna infatti il
picco dell'LH èil picco ormonale che decide quando l'oocita
viene espulso dall'ovaio. Analizzando il ciclo degli ormoni
coinvolti bisogna considerare un organo fondamentale come
l'ipofisi, che coordina il funzionamento di numerosi organi
periferici. In questo caso l'ipofisi produce LH il quale segnala
alle cellule di Leydig, che stanno al di fuori dei tubuli
seminiferi, di produrre testosterone, che diffonde all'esterno
delle cellule: una parte di questo verràtrasportata nel sangue, l'altra verràportata nei tubuli
seminiferi. Il testosterone viene peròprodotto in forma inattiva; viene attivato per via enzimatica
dalle cellule del Sertoli in diidrotestosterone, la forma piùattiva dell'androgeno. Biologicamente,
trattando delle cellule con testosterone e diidrotestosterone alla stessa concentrazione, ci vorràmolta
meno quantitàdel secondo per ottenere una risposta dalla cellula.
Proteina ABP e testosterone
Le cellule del Sertoli producono un'altra proteina che ha a che fare con gli androgeni, la proteina
ABP (Androgen Binding Protein). Fanno quindi due cose: scartano il testosterone prodotto dalle
cellule di Leydig e lo potenziano. Non solo, evitano anche questo ormone fondamentale diffonda
nei tessuti, proprio attraverso la ABP, che mantiene il diidrotestosterone in loco. Questo fa sìche le
concentrazioni locali di diidrotestosterone nel tubulo seminifero siano molto piùelevate rispetto a
quelle del sangue e di altri tessuti. Questo è importante perché il testosterone è quello che mantiene
l'attività proliferativa e differenziativa dell'intera linea germinale maschile, oltre ovviamente,
siccome un po' di esso entra comunque in circolo, a contribuire allo sviluppo e al mantenimento dei
caratteri sessuali secondari. Feedback tiroidei
Come vedete in questo
sistema ci sono delle frecce
che tornano indietro; questo
perchèl'ipofisi funziona
attraverso dei feedback,
cioèdeve sapere se gli
ormoni da lei secreti hanno
avuto il loro effetto, cosicché
qualora questo non sia
avvenuto essa possa
produrne ancora. Il primo
modo in cui si attua questo
feedback èattraverso il
testosterone stesso,
poichéquesto non trova i
suoi recettori solo sulle
cellule germinali maschili
ma anche sulle cellule
dell'ipofisi, che quindi
sentono i livelli ematici del testosterone, e degli androgeni, e a seconda di quanti di questi ci sono
decidono se far rilasciare ulteriore LH o se sospenderne la secrezione, in modo da mantenere
regolari i livelli di concentrazione del testosterone.
Le cellule del Sertoli possono invece inviare l'inibina (che ritroveremo anche nel sistema di
sviluppo dell'oocita), la quale invece ha un effetto depressivo sulla secrezione dell'ormone follicolo-
stimolante (FSH), studiato principalmente nella maturazione dell'oocita, ma che ha una funzione
importante anche nei tubuli seminiferi; quella di mantenere la sopravvivenza, l'attivitàe la buona
funzionalitàdelle cellule del Sertoli stesse.
Abbiamo quindi due ormoni, LH ed FSH, che dall'ipofisi colpiscono due compartimenti diversi a
livello del testicolo: cellule di Leydig e cellule del Sertoli, in modo che vengano mantenuti
all'interno del tubulo seminifero alte concentrazioni di diidrotestosterone, il quale mantiene e
promuove il differenziamento terminale della linea germinale.
Associazioni cellulari
Dunque, il processo di spermatogenesi richiede tempo, circa 74-75 giorni. All'interno dei tubuli
seminiferi si ha continuamente rilascio e produzione di spermatozoi; ciòsignifica che gli
spermatogoni entrano nel ciclo di mitosi, meiosi e spermiogenesi continuamente in punti diversi dei
tubuli seminiferi. Andando a guardare un singolo tubulo seminifero, non si troveràun intero lobulo
o un intero tubulo che fanno la stessa cosa insieme, ma si vedràche addirittura all'interno dello
stesso tubulo seminifero si possono trovare zone diverse a stadi diversi di maturazione.
Per cui si parla (facendo ad esempio delle sezioni di tubulo seminifero e andando a vedere gli stadi
di differenziamento) di stadi o associazioni cellulari; si possono perciòavere spermatogoni,
spermatociti primari, spermatociti secondari, spermatidi alla fase di Golgi, alla fase del cappuccio,
alla fase acrosomale e in fase di maturazione. Andando a vedere come queste si distribuiscono, si
vedràche in alcuni casi si possono trovare spermatogoni, spermatociti primari, spermatidi, ma non
ancora, ad esempio, spermatozoi terminali. In altre parti del tubulo invece si potranno trovare delle
associazioni diverse di cellule, e queste si ripetono; prendendo cioètante sezioni di testicolo si
vedràcome le varie associazioni di cellule si troveranno sempre negli stessi sei casi. Questo perchèil
tempo che ci vuole perchèuno spermatozoo compia le diverse fasi èsempre uguale; facendo quindi
fermare un ipotetico “film”in vari momenti si troveranno sempre le stesse popolazioni cellulari e
non altre.
Nell'uomo questi stadi si trovano in posizioni diverse all'interno dello stesso tubulo seminifero. Si
avranno quindi delle aree che si trovano tutte assieme in uno stadio piuttosto che in un altro. Questo
garantisce che all'interno di un tubulo ci sia sempre una popolazione cellulare in procinto di
raggiungere lo stato terminale. La produzione di gameti maschili non ha quindi fluttuazioni
temporali anche in periodi lunghi, come invece accade per l'oocita.
Parzialmente questo ha una certa organizzazione che viene osservata e puòessere diversa fra l'uomo
ed altri mammiferi; c'èquindi una certa plasticità.
Apparato genitale femminile Ci sono le vie esterne, la vagina, la cervice
dell'utero, l'utero, che èuna grossa struttura la cui
funzione primaria èquella di accogliere
l'embrione, se presente, e di fornirne le strutture
trofiche. Vi sono le tube ovariche, che sono state
osservate in laboratorio, le quali sono in rapporto
con delle strutture ovali e globulari, le ovaie, che
sono la gonade femmile. Queste vengono
mantenute in loco dal legamento largo dell'utero
e da altri legamenti, che fanno in modo che
ovaio, utero e tuba uterina, che non ècollegata
direttamente all'ovaio, stiano vicini,
dimodochèquando l'oocita viene ovulato le
fimbrie, cioèla porzione distale, iniziale della
tuba dell'utero possano catturare l'oocita e
convogliarlo nel lume della tuba uterina.
Struttura dell'ovaio
Andando a vedere la struttura macroscopica della gonade femminile, vi si distinguono due zone:
quella midollare, formata da connettivo e vascolarizzata, tramite la quale l'ovaio si lega ai legamenti
esterni; e quella corticale, che contiene uno stroma in cui si trova un certo numero di oociti, i
game