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Sovranità Popolare

Art. 1 - "La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione"

Popolo che vota:

L'art. 48 Cost. tratta questo diritto.

Il voto è:

  1. personale - l'elettore deve essere sempre presente
  2. uguale - no voti plurimi o multipli (voti che valgono di più)
  3. libero
  4. segreto

Il voto è giudicato dalla legge "un dovere civico e un diritto di tutti i cittadini, il cui libero esercizio deve essere garantito e promosso dalla repubblica".

Tratta delle "limitazioni di sovranità volte ad assicurare pace e giustizia" e perciò è collegato all'art. 11 all'art. 48.4 che definisce ulteriori statuti giuridici riguardanti le limitazioni alla sovranità.

Perciò non godono dell'elettorato attivo:

  • diritto di votare
  • i sottoposti a misure di prevenzione personale
  • i sottoposti a misure di sicurezza detentive, libertà

vigilata o divieto di soggiorno- i condannati all'interdizione perpetua o temporanea dai pubblici uffici

Popolo che elegge:

Nel nostro ordinamento il corpo elettorale elegge:

  • membri del parlamento europeo
  • deputati e senatori
  • presidenti delle regioni e consiglieri regionali
  • sindaci e consiglieri comunali

La legge elettorale comprende:

  • modalità di indizione delle elezioni
  • disciplina elettorato attivo e passivo
  • modalità tecnico-operative di esercizio di voto
  • modalità della presentazione delle candidature
  • disciplina finanziamenti campagne elettorali
  • procedimento elettorale
  • modalità di sostituzione dei proclamati eletti cessanti la carica

Sistema elettorale - formula elettorale - meccanismo per trasformare i voti che il corpo elettorale esprime, in seggi

Le formule maggioritarie hanno alla base del concetto che, chi prende più voti conquista l'interaposta in palio, che si tratti di uno o di più seggi.

a) plurality→ il

Il seggio lo vince chi ottiene più voti in ciascun collegio uninominale.

Nel caso di maggioranza, il seggio lo vince chi nel collegio ottiene la metà più uno dei voti e, in caso di parità, si può procedere ad un ulteriore votazione tra i primi due candidati o coloro che hanno riportato un certo numero di voti.

L'intero territorio viene suddiviso in tanti collegi quanti sono i seggi dell'assemblea da eleggere. In ciascun collegio, ogni forza politica presenta un solo candidato (da qui l'aggettivo uninominale) e viene eletto quello che ottiene la maggioranza dei voti nell'ambito del collegio.

Le formule maggioritarie ritengono che queste favoriscono l'individuazione di un partito o coalizione, e quindi una maggioranza, dunque una governabilità, alle spese della rappresentatività.

Le formule proporzionali ripartiscono i seggi da assegnare in proporzione ai voti ottenuti da ciascun partito.

Le formule matematiche per ripartire i seggi sono decine, si può ad esempio...

avvantaggiare i partiti con meno voti o viceversa; oppure per limitare la frammentazione, riducendo il numero dei partiti rappresentati, si possono stabilire soglie di sbarramento.

Le formule proporzionali ritengono che sono queste permettano la formazione di assemblee fedelmente rappresentative, però ciò si traduce anche in assemblee frammentate e solitamente incapaci di garantire il necessario sostegno al governo.

Le formule miste conciliano tutti e due i principi, nel tentativo di unire i vantaggi.

Si vuole che il risultato maggioritario non sia affidato al caso, ma sia certo e sicuro per legge; perciò si utilizzano premi di maggioranza.

Per il parlamento ciò non è più valido perché secondo la corte "la rappresentatività non può essere sacrificata in misura eccessiva alla governabilità, per effetto del premio".

Elezioni parlamentari:

Con la sent. 1/2014, la corte incise radicalmente sul sistema elettorale.

confermando che non esiste un modello di sistema elettorale imposto dalla costituzione; tuttavia dall'ordinamento si possono ricavare alcuni principi che vincolerebbero la discrezionalità legislativa: A. incostituzionalità del premio di maggioranza B. incostituzionalità delle liste bloccate → l'elettore doveva essere messo in condizione di "conoscere e valutare" i candidati individualmente, consentendo di esprimere una preferenza L. 165/2017 sancisce una nuova legge elettorale che introduce un sistema completamente nuovo ed omogeneo, unica differenza quella derivante dall'elezione del Senato "a base regionale". La legge prevede una formula elettorale prevalentemente proporzionale. I seggi da assegnare sono suddivisi su base territoriale (618 seggi ripartiti fra 28 circoscrizioni - parti in cui è suddiviso il territorio di uno Stato o altro ente territoriale per l'elezione di un organo). La ripartizione avviene inbase al numero di abitanti. Collegiale-Al senato invece sono assegnati a ciascuna regione almeno 7 senatori, Molise 2 e Valle D'aosta 1. Ciascuna forza politica può andare alle elezioni da sola, presentando i propri candidati nei collegi uninominali e le proprie liste di candidati nei collegi plurinominali, o presentarsi come una coalizione. Le liste dei collegi plurinominali sono formate da un minimo di due ad un massimo di quattro candidati. Sono previste norme per il riequilibrio della rappresentanza di genere: i candidati in lista devono essere presentati in ordine alternato per sesso. Nella scheda elettorale sono riportati i nomi dei candidati nel collegio uninominale, affiancati dalle relative liste collegate. Per l'assegnazione dei seggi si proclamano gli eletti che hanno ottenuto il maggior numero di voti in ciascun collegio uninominale. Si deve tenere conto delle soglie di sbarramento: 10% per le coalizioni, 3% per le liste. Una volta determinato in qualicollegi plurinominali scattano i seggi cui ogni lista ha diritto, ● avviene la proclamazione degli eletti seguendo l'ordine della lista

Elezioni regionali:

La legge statale di principio (l. 65/2004), prescrive alle regioni:

  1. individuazione di un sistema elettorale che agevoli la formazione di stabili maggioranze nel consiglio regionale, assicurando altresì la rappresentanza delle minoranze
  2. contestualità dell'elezione del presidente e della giunta
  3. promozione parità di genere nelle candidature

Essa prevede l'elezione diretta del presidente della giunta regionale.

Le leggi elettorali regionali, hanno dato ulteriore definizione alla legge statale, prevedendo:

  • innalzamenti soglie di sbarramento
  • possibilità voto disgiunto - candidato e lista non collegati
  • modalità di assegnazione del premio

Elezioni comunali:

Caratterizzate dall'elezione diretta del sindaco.

Gli elementi essenziali della formula dei comuni sono:

  • scheda unica per

eleggere sindaco e consiglio

● facoltà dell'elettore di votare:

  1. solo un candidato sindaco
  2. sindaco e lista collegata
  3. solo lista - il voto si estende al candidato sindaco ad essa collegata
  4. sindaco e lista non collegata

● per essere eletto il sindaco deve conseguire la maggioranza assoluta dei voti validi, se ciò non accade si avrà un secondo turno di ballottaggio fra i candidati più votati

● il sindaco eletto garantisce alle liste collegate una maggioranza del 60% dei seggi consiliari

Referendum

votazione sulla base di un quesito che viene sottoposto alla valutazione del corpo elettorale, in varie forme e con effetti diversi (referendum consultivi e deliberativi)

La l. 352/1970 disciplina il procedimento dei due tipi di referendum previsti dalla nostra costituzione

Referendum costituzionale - art.138

È considerato di tipo approvativo o confermativo.

Può essere promosso entro 3 mesi dalla pubblicazione solo nel caso in cui durante la

Seconda votazione: non si sia presentata la maggioranza dei ⅔ di ciascuna camera.

I titolari di questo potere sono:

  1. dei componenti o della camera o del senato ⅕
  2. 500.000 elettori
  3. 5 consigli regionali

La corte di cassazione, presso l'ufficio centrale per il referendum, controlla la legittimità della richiesta, in caso di ammissione, entro 60 gg il Pdr dovrà indire il referendum.

Non è previsto un quorum strutturale: ciò dipende dal fatto che in questo caso si tratta di concorrere a prendere una decisione e non di incidere su una normativa già vigente.

Il primo referendum costituzionale si tenne il 7 ottobre 2001, vi partecipò il 34% degli aventi il diritto.

Referendum abrogativo - art.75

Questo tipo di referendum legislativo venne introdotto allo scopo preciso di evitare che il Parlamento assumesse il carattere di unico organo sovrano.

I titolari di questo potere sono:

  1. 500.000 elettori
  2. 5 consigli regionali

Non possono richiederlo i parlamentari.

In quanto questo tipo di referendum riguarda atti legislativi di rango ordinario che esprimono un indirizzo politico di maggioranza: non è pensabile che la minoranza possa chiedere il referendum per tutte le leggi approvate dal parlamento.

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A.A. 2021-2022
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SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elecapo02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Costituzionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Morrone Andrea.