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CENTRALE TERMICA: Consumo di combustibili • Emissioni in aria • Gestione dei trasporti
LOGISTICA PRIMARIA = approvvigionamento delle materie prime: la logistica è, in generale, gestita su gomma → vietato l'uso di mezzi altamente inquinanti. È importante sfruttare la piena capacità di carico del mezzo di trasporto e utilizzare contenitori che permettano il trasporto di merci differenti, mantenendo la sicurezza delle materie prime.
LOGISTICA SECONDARIA → trasporto che mantenga la temperatura
Le aree di intervento sono quattro:
- Menu: la scelta della materia prima e degli alimenti offerti al cliente può contribuire • in modo notevole alla sostenibilità → stagionalità, marchi a protezione della tipicità, biologici
- Energia: orientarsi a sistemi innovativi
- Acqua: i consumi idrici vanno presi in considerazione per ridurre i carichi ambientali • connessi alla ristorazione → ad ogni pasto si ha un consumo idrico di
Circa 20/40 litri
Rifiuti: i ristoranti producono grandi quantità di rifiuti - imballaggi e rifiuti organici
I riferimenti guida per la ristorazione
GLI INDIRIZZI DEL MINISTERO DELLA SALUTE
Dal 2010 il Ministero della Salute ha definito delle linee guida per la ristorazione scolastica, ospedaliera, e pediatrica.
Dal 2018 sono state emesse delle linee guida rivolte agli enti gestori delle mense al fine di prevenire e ridurre lo spreco connesso alla somministrazione degli alimenti.
In generale, queste linee guida si sviluppano in capitoli:
- Ruolo e finalità della ristorazione collettiva a cui è rivolta (ospedaliera, scolastica, ecc.)
- Aspetti organizzativi e gestionali
- Verifica e ricerca della qualità
- Nutrizione clinica e preventiva
- Comunicazione
Comprendono diversi aspetti, che equivalgono ai tre aspetti della sostenibilità:
- Aspetto sociale: food safety/security, qualità globale/nutrizionale/sensoriale dell'alimento
- Comitato di gestione - attuazione del piano d'azione
- Definizione dei criteri ambientali minimi (CAM)
- Tavoli di consultazione
- Organo di monitoraggio
- Scelta etica: favorisce le produzioni agricole sostenibili;
- Cibo più sano (se inteso rispetto ai residui di fitofarmaci);
- Esalta le caratteristiche specifiche ed il gusto dei prodotti;
- Stagionalità: utilizzo di prodotti propri del periodo;
- Educazione alimentare: maggiore attenzione e sensibilità a ciò che si consuma.
- Costi maggiori di produzione delle materie prime;
- Discontinuità delle forniture: in alcuni momenti potrebbe non essere reperibile il prodotto;
- Scarti di lavorazione maggiori per l'ortofrutta;
- Disponibilità di mercato: non sempre la disponibilità è...
- Divieto del lavoro minorile
- Impiego di materie prime rinnovabili
- Contributi per la formazione/scuola
- Cooperazione tra produttori
- Creazione, se possibile, di un mercato interno dei beni prodotti
- Contratti di lunga durata (pluriennali)
- Consulenza rispetto ai prodotti e le tecniche di produzione
- Prefinanziamento
- Effettuare lo studio LCA del prodotto o del servizio
- Produrre la dichiarazione ambientale di prodotto
- Realizzare un rapporto descrittivo dell’analisi LCA effettuata sottoporre il tutto a verifica di ente terzo Life Cycle
- Life Cycle Assessment
- Life Cycle Costing
- Social-LCA
Programmi di educazione/formazione per i fruitori e per gli amministratori, cibo come integrazione nel rispetto dell'identità culturale diverse.
Aspetto economico/organizzativo/gestionale: coinvolgimento di personale qualificato per svolgere una determinata mansione (tecnologi alimentari, dietisti, nutrizionisti, medici ecc.)
Aspetto ambientale: consumi energetici e gestione degli sprechi.
GLI INDIRIZZI DEL MINISTERO DELL'AMBIENTE
Il GPP nasce nel 2013 e attuato nel 2015, approccio in base al quale le amministrazioni pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto profilo ambientale.
Vengono individuati:
La legge del 2015 sulla Green Economy si riferiva solo agli...
acquisiti di servizi energetici per gli edifici, attrezzature e lampade → nel 2015 è stato introdotto l'applicazione dei CAM per almeno il 50% del valore di tutti gli acquisiti anche della ristorazione collettiva (Nuovo Codice degli Appalti). All'interno dell'allegato 1 si sottolinea come il servizio di ristorazione collettiva possa essere suddiviso in una serie di fasi che possono essere totalmente, o solo in parte, presenti: - Produzione e distribuzione degli alimenti e delle bevande - Preparazione dei pasti - Confezionamento dei pasti - Somministrazione dei pasti - Gestione dei rifiuti da preparazione dei pasti e post-consumo - Gestione dei locali comprensivo di servizi di pulizia, abbattimento dei rumori, approvvigionamento energetico. Come? aggiungere gli aspetti di sostenibilità ambientale → appalto verde → LE NORME E LE PRASSI DI RIFERIMENTO UNI Relazione tra sostenibilità economica, sociale e ambientalePrevenzione delle eccedenze degli sprechi. Appalto verde
Aggiungere ai criteri di base, gli aspetti di sostenibilità ambientale.
L'appalto verde ha un punteggio positivo:
Produzione degli alimenti e delle bevande: (carne, pesce, restanti alimenti) → produzione biologiche, acquacoltura biologica, pesca sostenibile, produzione integrata, prodotti DOP, IGP e STG, tipici e tradizionali ecc.
Trasporti: il trasporto delle merci o dei pasti deve avvenire mediante l'uso di veicoli a basso impatto ambientale (veicoli elettrici, ibridi, euro 4 o superiori)
Consumi energetici: l'azienda che si propone per l'appalto deve usare apparecchiature che appartengono almeno alla classe energetica A se si tratta di lavastoviglie e forni, o alla classe A+ per frigoriferi e congelatori
Imballaggi devono: rispondere ai requisiti definiti nel D. Lgs. 152/2006 (allegato F); o riduzione al minimo la quantità di imballaggi usati riciclabili fino al 90%
se ino carta/cartone e fino al 60% se di plastica.
Come quantificare la qualità della ristorazione?
MARCHI E ETICHETTE
Prodotti biologici
L'agricoltura biologica è una tecnica agronomica che non utilizza né sostanze chimiche di sintesi (potenzialmente pericolose per la salute) né OGM.
PRO:
CONTRO:
Prodotto IGP (Indicazione Geografica Protetta): definisce un prodotto originario di una certa regione o paese le cui caratteristiche si possono ricondurre a una certa area geografica. Almeno una fase di produzione e/o trasformazione deve avvenire nell'area delimitata.
Prodotto STG (Specialità Tradizionale Garantita): definisce un prodotto le cui materie prime, la composizione o la ricetta, il metodo di produzione o la trasformazione sono di tipo tradizionale di una particolare zona geografica al fine di tutelarne la specificità.
Prodotti equosolidali: Il commercio equo e solidale è una forma di commercio che garantisce al produttore e
Il commercio equosolidale si contrappone alla massimizzazione del profitto praticata dai tradizionali operatori della produzione e commerciali, offrendo ai suoi dipendenti un prezzo giusto e un buon livello di tutela dei territori di produzione.
Un carattere tipico di questo tipo di commercio è la vendita diretta al cliente finale, riducendo così la catena di intermediari.
I principali vincoli da osservare nel circuito del commercio equosolidale sono:
Per gli acquirenti (importatori diretti o centrali di importazione) sono garantiti prezzi minimi, determinati in accordo con i produttori. Il prezzo corrisposto deve permettere una vita dignitosa ai produttori, permettere investimenti nel campo sociale e far sì che la produzione sia sostenibile.
Quantitativi minimi...
garantiti
LE DICHIARAZIONI AMBIENTALI
Tipo I – ISO 14024: etichette ecologiche volontarie basate su un sistema che considera l’intero ciclo di vita del prodotto → sono sottoposte a certificazione esterna da un ente indipendente. In Europa lo standard di riferimento per il settore della ristorazione è la certificazione Nordic Ecolabelling for Restaurants (2006)= etichetta volontaria per la ristorazione che prevede l'ottenimento della certificazione a fronte del superamento di una soglia minima di prestazione ambientale e una verifica di terza parte per garantire la soddisfazione dei criteri obbligatori e volontari previsti da una check-list → mira a ridurre gli impatti ambientali connessi al servizio di ristorazione → i ristoratori, per richiedere l'attribuzione del marchio, devono soddisfare i 25 requisiti
obbligatori contenuti nel disciplinare ed inoltre raggiungere un punteggio minimo attraverso la soddisfazione di alcuni dei requisiti facoltativi.
Tipo II – ISO 14021: etichette ecologiche che riportano autodichiarazioni ambientali da parte di produttori, importatori o distributori, senza che vi sia l’intervento di un organismo indipendente di certificazione.
Tipo III – ISO 14025: etichette ecologiche sottoposte ad un controllo indipendente secondo una quantificazione degli impatti ambientali associate al ciclo di vita del prodotto→ strumento standardizzato basato sulla quantificazione degli impatti ambientali associati al prodotto in tutto il suo ciclo di vita, calcolati attraverso la metodologia di Life Cycle Assessment composta da tre fasi:
Assessment
Life Cycle Thinking
La sostenibilità di prodotti o sistemi implica la stima degli impatti su ambiente, lavoratori, comunità locali, consumatori e attori della filiera. Riuscire a modellare le filiere nelle relazioni tecnologiche, di mercato e socio-economiche permette di identificare dove è prioritario intervenire senza causare trasferimenti di impatto lungo la catena di fornitura e fra comparti ambientali diversi.
La Life Cycle Thinking è l'approccio con cui analizzare la sostenibilità ambientale, economica e sociale di prodotti, servizi e tecnologie considerando tutte le fasi del ciclo di vita. Gli strumenti principali per l'applicazione dell'approccio LCT: