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Riassunto esame Sociologia Generale, Elementi di sociologia - Temi e idee per il XXI secolo, Carlo Mongardini, prof. Fabio Pag. 1 Riassunto esame Sociologia Generale, Elementi di sociologia - Temi e idee per il XXI secolo, Carlo Mongardini, prof. Fabio Pag. 2
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COMUNICAZIONE INTERPERSONALE:

• Presenza fisica e psicologica

• Contesto sociale formale

• Conoscenza dei ruoli e delle distanze sociali

COMUNICAZIONE DI MASSA

• Canale di comunicazione molto potente

• Un unico emittente (superiore ai destinatari), e più riceventi non considerati come

soggetti individuali

• Messaggio codificato in modo univoco

TEORIE SUGLI EFFETTI DEI MEDIA

• Teoria ipotermica: attraverso i media, gli emittenti causano comportamenti e azioni

desiderate sui riceventi -> colpiti e diretti

• Teoria critica: scuola di Francoforte -> media come strumento di potere per un elite

economica-politica -> logica del profitto

• Teoria culurologica: fine della cultura individuale

• Teoria del doppio flusso di comunicazione: la comunicazione dei mass media

viene ricevuta solo dai leader di opinione i quali la interpretano ad altri. Doppio

flusso -> comunicazione di massa + interpersonale

• Teoria funzionalista e teoria degli usi e delle gratificazioni dei media: utilizzo

dei media da parte del ricevente per soddisfare i propri bisogni-> rovesciamento

New media  internet  l’individuo assume un ruolo attivo

Selettività, interattività (ricevente diventa emittente), multimedialità (immagini, musica e

video), virtualità (mondo alternativo).

Capitolo 5

SPAZIO SOCIALE: struttura dei rapporti che legano tutti coloro che formano una società 

sistema per descrivere i rapporti. Continuum di strati dominato dal conflitto di classi e

gruppi.

STRATO: categoria di persone che occupano una posizione analoga e si collocano sullo

stesso piano di una piramide

STATUS: posizione che si occupa all’interno di una società in relazione alla

considerazione degli altri. Distinzione tra STATUS ASCRITTI (innati) e ACQUISITI (li

abbiamo scelti)

Dimensioni che definiscono gli status: culturale ed economico (ascritto ed acquisito), di

nascita o appartenenza (ascritto)

Processo di mobilità -> possibilità di cambiare il proprio status. Può’ essere

ORIZZONTALE (cambiamenti che non influiscono) O VERTICALE (ascendente o

discendenze)

CATEGORIA SOCIALE: appartengono alla stessa categoria gli individui che presentano le

stesse caratteristiche pur non avendo alcun rapporto sociale -> individuo come unità

sociale

OPINIONE PUBBLICA: questa categoria comprende le correnti di opinioni, espressioni,

valutazioni, le quali condizionano le scelte decisionali.

Distinzione tra MASSA e FOLLA

Massa: insieme di individui che manifesta un atteggiamento uniforme -> sotto controllo.

Gli individui perdono la propria individualità -> non hanno interesse ad uscire dalle masse

perché soddisfano i propri bisogni.

Folla: insieme di individui dai comportamenti imprevedibili -> incontrollato

AGGREGATO: insieme di individui la cui caratteristica è costituita dalla vicinanza fisica ->

casualità, assenza di forma  trovarsi insieme per caso  carattere provvisorio

CASTA: forma di aggregazione  si appartiene solo per nascita  regolato da norme ->

chiusura verso il mondo esterno

CETO: rango a cui appartieni -> stile di vita -> dipende dl consumo -> quanto puoi

spendere?

CLASSE: Marx fu il primo ad utilizzare il concetto di classe in senso sociologico. Classe

come realtà intermedia tra categoria e gruppo -> categorie che in più hanno interessi

comuni che legano i membri. Consapevolezza e coscienza di classe. Classe come

condizione all’interno della quale si formano i gruppi.

GRUPPO: forma di aggregazione più importante  valorizza individuo  si agisce e si

pensa diversamente a quando si è da soli. Gruppo come insieme di individui in rapporto di

interazione tra loro per perseguire un fine comune attraverso un’azione collettiva.

L’ingresso nel gruppo avviene per nascita, casualmente, volontariamente, per adesione.

Cooptazione: i membri del gruppo decidono chi far entrare

Azione collettiva: creativa, spontanea se ci sono rapporti primari.

Olson: l’azione collettiva non può nascere spontaneamente  ognuno pensa a se stesso

per natura. Si ottiene l’azione sociale attraverso il controllo sociale e attraverso incentivi

personali.

ESTRANEO: colui che si inserisce per la prima volta in un gruppo modificando le relazioni

tra gli altri membri in sua presenza

STRANIERO: sceglie lui di essere tale outsider

EMARGINATO: esclusi perché non condivide i valori del gruppo.

Simmel  l’uomo partecipa alla vita di gruppo solo con una parte di sé

GRUPPI INTERNI (in-group): legato al sentimenti del noi

GRUPPI ESTERNI (out-group): gruppi estranei

GRUPPI DI RIFERIMENTO: ci si identifica nei valori

GRUPPI PRIMARI: si struttura dall’interno trova il proprio fine all’interno del gruppo

(amore, amicizie, parentele)

GRUPPI SECONDARI: rapporti formai, standardizzati

GRUPPI DI INTERESSE: finalità comune

QUASI GRUPPI: GRUPPI DI PRESSIONE: rivolgono richieste ben precise

LOBBIES: tramite di intermediazione tra mondo degli affari e

sistema politico

Secondarizzazione dei gruppi primari

NEOTRIBALISMO: sfuggire alle tendenze, prevalere della “ragione calcolante” ricerca di

nuove forme culturali

Indebolimento dei gruppi a causa dell’estensione dei fenomeni di massa.

Capitolo 6

Cultura del presente: un tipo di cultura senza storia e tradizione, né progetti per il futuro 

riduzione della complessità

Cultura: rappresentata da quei modelli di comportamenti, norme, tradizioni consuetudini,

modi di pensare che regolano la vita collettiva in un determinato contesto spazio-

temporale.

Perché si crea cultura? Per difenderci dalla natura stessa  bisogno di certezze

Cultura come natura artificiale basata su valori e modelli che rappresentano la “perfetta

società”.

Elementi materiali della cultura: oggetti che soddisfano i bisogni dell’uomo

Elementi non materiali (cultura borghese): immagini, significati, convinzioni, miti che fanno

parte del patrimonio collettivo.

Cultura come tentativo di frenare istinti ed emozioni

Eredità culturale: trasmissione da una generazione all’altra delle forme e dei significati

della vita collettiva.

Tradizione: esperienza sociale che si è sedimentata nella coscienza di gruppo e si è

oggettivata in un sistema di simboli che possono essere trasmessi da una generazione

all’altra. Tradizione come fondamento e aspettativa

Uomo sia come prodotto della cultura che come produttore di cultura

Lowenthal: analizza il passaggio dalla cultura borghese (’68) a quella di massa

Fenomeni di massa come evoluzione del capitalismo  perdita di fiducia nei valori  società

di consumatori impossibilità di diventare colti

Capitolo 7

I valori creano morale  sono elementi strutturali di ogni cultura

I valori sono proiezioni dei bisogni di cui gli individui sono portatori  valori come

oggettivazione dei bisogni sociali

Valori come dei invisibili che orientano la società e la cultura

Vita collettiva non concepibile senza valori  anima di un popolo, continuità, tradizione

• Comuni ad un certo numero di individui che li interiorizzano e li assumono come

propri

• Posti come fine dell’agire collettivo

• Corrispondere ai sentimenti “pro-tempore” dominanti, così che gli individui sono

disposti a lottare per essi

• Essere la base del consenso, della legittimazione, dell’integrazione

IDEOLOGIA: valore che si tramuta in un progetto di società

• Radica mitica : fa riferimento a grandi valori dell’umanità

• Derivazioni : ragionamenti  spiegare il presente e le sue ingiustizie

• Proiezione utopica : un progetto di società che se realizzato permetterebbe di

soddisfare tutti i bisogni degli uomini

IDEOLOGIA TOTALE: concezione del mondo, modo di considerare la vita e la realtà di

tutta un’epoca

IDEOLOGIA PARZIALE: particolari percezioni all’interno dell’ideologia totale

RAPPRESENTAZIONI COLLETTIVE: idee di senso comune connesse tra loro attraverso

le quali la società concepisce il mondo e interpreta la realtà

Fenomeni di massa  ideologia di massa (ideologia fredda)

Società ideale: modello nella quale si realizzano tutti i valori

Ideale di società: ognuno la immagina in modo diverso

Cultura come progetto di società orientato da valori, un insieme di modelli di

comportamento, di personaggi, cioè di ruoli sociali, di funzioni istituzionali

Modelli di comportamento: guida all’azione di un individuo  atteggiamento uniforme

NORMA: aspetto costrittivo

MODELLO: per raggiungere un obiettivo

COSTUMI: comprendono le norme regolatrici e di controllo  codice morale  ciò che si

sempre fatto

USI: norme di comportamento diffuse in aree ristrette poco vincolanti

ABITUDINI SOCIALI: non presentano alcun vincolo di obbligatorietà né sanzioni

MODA: Scarsa interiorizzazione, rapida diffusione, identità superficiale e provvisoria 

prevalere della società di massa  controllo sociale

Comportamenti devianti  sanzione

Perfetta integrazione  personalizzazione delle norme

Anomia: rifiuto della norma

Punto di devianza: limite oltre il quale la norma viene trasgredita

RUOLO: personaggio che ciascuno di noi rappresenta nelle diverse attività

istituzionalizzate  l’individuo non ha più spazio per sé e per trovare il proprio equilibrio

Nel rapporto tra società ideale e società reale si colloca l’aspettativa di ruolo  ruolo come

“abito” che il sistema culturale ha predisposto

Distinzione tra ruolo ascritto (automatico) ed acquisito (scelta personale)

RUOLO: ciò che l’individuo fa in una rappresentazione della società

STATUS: definisce ciò che l’individuo è

Rapporto tra individuo e ruolo  influenza diretta  il ruolo tende ad assorbire la personalità

urtando contro la libertà della vita individuale

Conflitto tra ruoli: difficoltà di mantenere unità e coerenza

ISTITUZIONE: struttura stabile che si compone di modelli di comportamenti, ruoli e

rapporti sociali realizzati dagli individui in forma tipica, unitaria e vincolante per la

soddisfazione di bisogni sociali fondamentali

L’istituzione permette al singolo di realizzare i propri bisogni, regolando e dando certezze

ai rapporti di interazione. Le istituzioni non riescono a rappresentare tutta la realtà sociale.

Istituzione come disegno ideale di un gruppo  gruppo come realizzazione concreta

dell’istituzione

Gerarchia delle istituzioni cambiate nel corso del tempo:

• Medioevo: istituzione religiosa

&bul

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
14 pagine
20 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Natascia.9 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Fornari Silvia.