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La trasformazione della vita nella Francia del 800
Nella Francia del 800, l'aristocrazia si raccoglie attorno a Parigi per vivere una vita di sfarzi, eccessi e ostentazione, su volere del re. Per permettersi questo stile di vita, gli aristocratici si indebitano sempre di più con la borghesia, che sta creando un nuovo modello di vita basato sull'approccio razionale al mondo e sull'obiettivo di raggiungere un determinato stile di vita.
Con l'invenzione dei telai, nascono le prime industrie manifatturiere che raggruppano la manodopera in un unico luogo. Le donne si spostano dalle case alle industrie, dando così origine ai primi asili nidi. Questo porta a una trasformazione radicale della vita, con un movimento dalle campagne alle città industriali.
Oltre alla nascita degli asili nidi, si assiste anche alla nascita di altre innovazioni e cambiamenti nella società.
Serie di servizi per soddisfare i bisogni delle persone che lavorano nelle fabbriche (ex. Fish & chips). Con la differenziazione di produzione si sviluppa un'economia monetaria (non esiste più solo l'agricoltura che favoriva il baratto) che vede il denaro come mezzo di scambio prediletto.
Questo processo di industrializzazione non porta solo cambiamenti socio-economici ma anche socio-politici: come detto l'aristocrazia andava sempre più indebitandosi con la borghesia, mantenendo però maggiori diritti e poteri. Si crea perciò uno squilibrio tra borghesia e aristocrazia in quanto i primi soddisfavano i bisogni dei secondi senza di fatto avere poteri decisionali → RIVOLUZIONE della borghesia che vuole essere riconosciuta, questa rivoluzione è profondamente anti-aristocratica infatti una delle prime leggi post-rivoluzionarie è sulla successione ereditaria.
Successo personale: Il ora non è più legato allo status ma alla dedizione.
al lavoro: nascita dell'individualismo, gli uomini sono artefici del proprio successo. Società fondata sull'uguaglianza (egalité, fraternité, liberté) poiché dalla nascita si è ora tutti sullo stesso livello. Il prestigio ora non è più determinato da un titolo bensì dal successo economico dell'individuo. Durante la rivoluzione Francese avviene un cambiamento nella stratificazione sociale, elemento molto significativo sociologicamente (generalmente più una società è complessa più la stratificazione sarà complessa). Nella società aristocratica: stratificazione definita dalla nascita (così come nelle società di casta). Società capitalistica: basata sull'uguaglianza, status di tipo ascrittivo. Moderne democrazie. I principi sui quali si basano escludono le disuguaglianze e promuovono la mobilità sociale (puoi avere successo ovunque tu parta). Questo cambio epocale (dalla rivoluzione)darà nascita alla sociologia, la quale cerca di spiegare la modernità e il nuovo tipo di società che con essa si sviluppa.
TOCQUEVILLE: aristocratico francese, nato a Parigi nel 1805. È il precursore della sociologia. La sua esperienza ha inizio con un viaggio negli US (est) per motivi politici, ma verrà poi preso dall'analisi sociale, che lo porterà a scrivere "la democrazia in America" nel quale analizza le differenze tra EU e US.
Gli USA non hanno mai conosciuto un sistema aristocratico e le regole sociali erano state inizialmente stabilite dai coloni. La vasta e ricche terre costituivano il territorio di crescita e sviluppo ideale per le poche persone che allora vi abitavano.
Tocqueville è interessato a capire cosa tiene unito il sistema democratico statunitense, non essendoci una gerarchia sociale in grado di far rispettare le regole. Egli utilizza un metodo comparativo per confrontare USA e Francia. Osserva una società
Dell'individualismo estremo vengono poi generalmente temperati dall'interesse generale che guiderà ad una situazione più vantaggiosa per tutti (es. Se tutti pagassimo le tasse, esse sarebbero più basse). Nell'avere pensiamo di risolvere i problemi dell'essere, dando vita a un circuito consumistico che ci porterà a disinteressarci dell'interesse pubblico.
Karl Marx, Treviri 1818, ci offre un'interpretazione sulla nascita delle società moderne con una teoria sul cambiamento sociale.
Teoria conflittuale sul cambiamento sociale: le grandi trasformazioni che hanno caratterizzato la storia nascono in seguito ad interessi contrapposti all'interno dei gruppi sociali. (es. Borghesia si ribella contro l'aristocrazia che non riconosce i proprio sudditi)
Le rivoluzioni avvengono quando si formano nuovi gruppi sociali ed essi, prendendo coscienza della propria posizione rilevante, vogliono essere riconosciuti a livello sociale.
La rivoluzione francese elimina i diritti ereditari (dati dalla nascita), portando una nuova visione del mondo, nuove regole sociali e uguaglianza. La teoria conflittuale sostiene che ci sia una lotta tra classi contrastanti che porta a rivoluzioni e cambiamenti sociali. Studiando una società, è importante osservare i rapporti economici, che determinano i rapporti sociali. Per ottenere potere e governare, bisogna convincere tutti i membri della società (consenso) che il modello di governo offerto sia il migliore. È importante che le persone condividano le idee, in modo da evitare conflitti. I rapporti economici producono ideologie, ovvero forme di cultura che portano le persone ad accettare le disuguaglianze sociali, arrivando a credere che siano naturali. L'ideologia è considerata una falsa coscienza. Con le rivoluzioni cambia quindi anche la classe dominante (dall'aristocrazia alla borghesia e poi al proletariato). Sono quindi le idee a nascere dalla società e non il contrario. Queste idee sono i valori.
principi, culture offerte dalla classe dominante e fattipoi diventare universali per ottenere il consenso (religione oppio dei popoli). Marx individua una stratificazione sociale, composta da: struttura, ovvero irapporti economici e sovrastruttura, cioè tutto quello che esula dall'aspettoeconomico, come religione, scienza...
Marx vede la storia come un continuo alternarsi di classi dominanti (tramite ilcontrollo dei mezzi di produzione), alternanza dettata da rivoluzioni che hannoluogo quando la classe subalterna capisce di essere sfruttata; in questomomento avviene il passaggio da classe in sé a classe per sé. Questa presa dicoscienza della classe secondaria avviene tramite la nascita di una nuovaideologia all'interno della stessa classe.
Marx tramite la sua analisi socioeconomica deduce che col capitalismo nasce ilmercato del lavoro in cui avviene uno scambio tra proletari(salariati) e idetentori dei mezzi di produzione.
Ciò che caratterizza questo
Il rapporto di forza/potere tra le due classi è il denaro. Il capitalismo produce rapporti mercificati, ovvero che vede al centro delle vite le merci, i materiali, portando al concetto di alienazione, ovvero il distacco, la perdita di senso del lavoro che svolgo, preoccupandomi unicamente del guadagno, arrivando fino ad "addormentare lo spirito". Questo concetto di alienazione non si limita all'ambito lavorativo ma si espande anche nei confronti degli altri e nei confronti di sé stessi. La rivoluzione finale prevista da Marx sarebbe quella socialista, guidata dai proletari, in grado di ridare senso ai rapporti sociali, riportando l'uguaglianza all'interno della società.
DURKHEIM: Francia, 1858 – 1917. Egli è testimone del processo di individualizzazione (ha preoccupazioni simili a T). Analizza le società, partendo dalle più semplici fino ad arrivare alle complesse società moderne, cercando quei fattori in grado di tenerle unite.
ù complesse sia necessaria la presenza di norme e leggi per regolare i rapporti tra i membri della società stessa. Questo perché, a causa della divisione del lavoro e della diversità delle mansioni, diventa fondamentale stabilire regole comuni per garantire il corretto funzionamento e la convivenza pacifica all'interno della comunità. In conclusione, la coesione sociale è un elemento essenziale per il buon funzionamento di una società. Essa può essere ottenuta attraverso la divisione dei compiti e delle mansioni, che favorisce la solidarietà tra i membri e permette di raggiungere gli obiettivi comuni. Inoltre, l'aspetto giuridico svolge un ruolo fondamentale nel garantire l'ordine e la stabilità all'interno della società.