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Estratto del documento
verbale è un elemento fondamentale nella comunicazione umana, poiché può trasmettere significati e emozioni che le parole da sole non riescono a esprimere. La comunicazione non verbale può variare da cultura a cultura e può essere influenzata da fattori come l'età, il genere e lo status sociale. Ad esempio, alcuni gesti possono avere significati diversi in diverse culture. Inoltre, la comunicazione non verbale può essere utilizzata per esprimere emozioni come la felicità, la tristezza, la rabbia o il disgusto. È importante essere consapevoli della propria comunicazione non verbale e di come questa possa influenzare le interazioni con gli altri. Ad esempio, una postura aperta e un contatto visivo diretto possono indicare interesse e disponibilità, mentre una postura chiusa e un mancato contatto visivo possono indicare disinteresse o disagio. La comunicazione non verbale può anche essere utilizzata per interpretare il comportamento degli altri. Ad esempio, un'espressione facciale triste può indicare che qualcuno è triste o infelice, mentre un gesto di saluto può indicare che qualcuno è amichevole e aperto all'interazione. In conclusione, la comunicazione non verbale è un elemento importante nella comunicazione umana e può influenzare le interazioni con gli altri. È importante essere consapevoli della propria comunicazione non verbale e di come questa possa essere interpretata dagli altri.Verbale viene a volte definita come linguaggio del corpo. Un importante aspetto della comunicazione non verbale è proprio l'espressione facciale delle emozioni. Ekman e colleghi hanno sviluppato il "sistema di codificazione dell'attività facciali" per cercare di introdurre con maggiore precisione un'area di studi sulla materia. Charles Darwin sosteneva che le modalità fondamentali di espressione delle emozioni sono le stesse per tutti gli esseri umani, e le ricerche svolte da Ekman sembrano confermarlo, quasi che essi siano fenomeni innati. Fattori culturali e individuali influenzano tutto al più l'esatta forma finale del movimento muscolare e il contesto in cui esso è ritenuto appropriato. Non è stata invece dimostrata l'esistenza di gesti e posture del corpo comuni a tutte le culture. Alcuni individui sono specialisti nel controllo della comunicazione non verbale e nell'accorta gestione dell'interazione.con gli altri. Questa è un'abilità propria dei diplomatici, ad esempio. Pare che vi sia anche una dimensione della comunicazione non verbale legata al genere, dovuta perlo più a fattori culturali: ad esempio, in società in cui sono gli uomini a dominare, essi si possano sentire più liberi delle donne, sia nel pubblico che in privato, di entrare in contatto visivo con estranei. Se presi singolarmente, comportamenti del genere possono apparire irrilevanti, nel loro insieme contribuiscono a rafforzare i modelli del dominio di genere. sociali e scambio verbale • Norme Gran parte delle nostre interazioni ha luogo attraverso lo scambio verbale occasionale nel corso di conversazioni informali. Lo studio della conversazione è stato fortemente influenzato dal lavoro di Goffman, ma l'autore più importante in materia è Garfinkel, fondatore dell'etnometodologia. L'etnometodologia è lo studio degli etnometodi, ossia le

Pratiche di uso comune, radicate culturalmente, di cui ci serviamo per dare senso a ciò che gli altri fanno e dicono. Per comprendere una conversazione spesso è indispensabile sapere in che contesto sociale essa viene portata avanti, perché se non si conosce quello è impossibile capire il senso dei discorsi. Le forme più insignificanti di conversazione quotidiana presumono invece una comprensione condivisa fra coloro che vi partecipano. Spesso capiamo ciò che ci viene detto grazie alle supposizioni tacite che sorreggono lo scambio verbale. Queste sono state messe in luce da alcuni esperimenti di Garfinkel. Spesso nello scambio verbale vengono usate affermazioni basate sul senso comune. Si tratta di convenzioni culturali inespresse il cui rispetto è indispensabile per la comunicazione quotidiana. Se vengono ignorate queste convenzioni, o se non ci si adegua agli indizi trasmessi dall'interlocutore – cambiamenti nell'intonazione,

brevi pause, gesti -, se, cioè, i partecipanti non cooperano alla conversazione si possono creare tensioni. Duneier e Molotch hanno messo in atto una tecnica chiamata analisi della conversazione, tecnica che esamina il significato di ogni elemento di una conversazione, dal più piccolo mugolio, riempitivo, all'esatta tempistica degli scambi (comprese pause, interruzioni e sovrapposizioni). In una conversazione la scelta dei tempi è fondamentale, un ritardo nella risposta può bastare a segnalare, ad esempio, il desiderio di cambiare argomento. I due studiosi usano la locuzione vandalismo internazionale per definire la produzione di disagio e incertezza attraverso scambi verbali tecnicamente incivili.

Gridi di reazione: per Goffman, esclamazioni inarticolate, non risposte involontarie ma rivolte ad altre persone presenti, che segnala dunque una capacità di controllo sui dettagli della vita sociale. Diamo per scontato, secondo lo studioso, un controllo

continuo e complesso sull'aspetto esteriore diciascuna delle azioni che compiamo. Ci si attende una prontezza controllata, da noi e dagli altri, cioè una dimostrazione di competenza nella routine quotidiana.

Lapsus Linguae: errori di linguaggio nell'ambito della conversazione. Secondo Freud nessun errore commesso nel parlare è in realtà accidentale. I lapsus verbali rivelano per un breve attimo cose che desideriamo tenere nascoste, consapevolmente o meno, mettendo momentaneamente a nudo i nostri autentici sentimenti.

nel tempo e nello spazio

  • L'interazione

Tutte le interazioni sono situate, avvengono cioè in un particolare luogo e hanno una particolare durata.

Lo spostamento nello spazio è spesso associato a quello nel tempo: per recarmi in un determinato posto copro una certa distanza in un certo intervallo temporale. Quando si analizzano le interazioni sociali è utile tenere conto di questa convergenza.

spazio-temporale.

Regionalizzazione: per comprendere come le attività sociali sono organizzate nello spazio/tempo ci si riferisce a questo concetto, che fa riferimento al modo in cui la vita sociale si colloca nello spazio-tempo.

Nella società moderna è il tempo cronometrico a delimitare fortemente le nostre attività. È l'orologio a fare da padrone, il cui sistema di riferimento temporale fu introdotto con una conferenza alla fine del 1800, durante la quale fu anche suddiviso il globo in ventiquattro meridiani correlati al meridiano zero, quello di Greenwich. Il GMT è rimasto operativo per un intero secolo, fino a quando non è stato soppiantato dal Tu, tempo universale.

Istituzioni: Stato, amministrazione pubblica, diritto, leggi, costituzione, famiglia, chiesa, scuola, ospedale, tribunale, carcere, teorie scientifiche, linguaggio, mercato, etc.

Il concetto di istituzione è il risultato di un processo di elaborazione e astrazione concettuale.

ed è come tale un concetto scientifico, non una nozione di senso comune. Lo studio delle istituzioni è lo studio della dimensione istituzionale della vita sociale. Le istituzioni sono corpi intermedi tra i singoli individui e la società, che comprendono al loro interno quindi sia motivi soggettivi che meccanismi oggettivi. Sono aggregati che conducono un'esistenza anche sovra individuale, tanto stabili da essere quasi inerti, strutturano e canalizzano l'agire individuale fornendogli sia vincoli che risorse, sprigionano forza normativa e tra le loro braccia si addensa un qualche tipo di potere. Le istituzioni conferiscono stabilità e prevedibilità alla vita sociale, ma diventano spesso inerti e quindi difficili da cambiare. Tracciando confini, esse creano un noi, costituiscono un'appartenenza, da cui tuttavia spesso è difficile uscire. Il tema delle istituzioni è altamente complesso e difficile da definire. CAPITOLO QUATTRO Genere eSessualità Anche la questione della mascolinità e femminilità non è facilmente classificabile, da un punto di vista sociologico. Il genere non è soltanto qualcosa di biologico, qualcosa che esiste: tutti noi, secondo alcuni sociologi, costruiamo il genere nelle interazioni sociali con gli altri. Non c'è accordo fra gli studiosi sul grado in cui le caratteristiche biologiche innate hanno un effetto sull'identità di genere e sulle attività sessuali. Tuttavia, le differenze di genere sono di grande interesse, in quanto sono strettamente legate a diseguaglianze e potere. Innanzitutto bisogna fare una differenza fra sesso e genere. Sesso: indica le differenze anatomiche e fisiologiche dei corpi maschili e femminili. Genere: concerne le differenze psicologiche, culturali e sociali tra maschi e femmine. È collegato alle nozioni socialmente costruite di mascolinità e femminilità, quindi non è necessariamenteun ruolo biologico nella divisione del lavoro tra i sessi. Altri sostengono che le differenze biologiche siano minime e che la maggior parte delle differenze tra uomini e donne sia il risultato della socializzazione di genere. - Socializzazione di genere. Secondo questa prospettiva, le differenze tra uomini e donne sono principalmente il risultato delle norme sociali e delle aspettative culturali che vengono insegnate fin dalla prima infanzia. Ad esempio, alle ragazze potrebbe essere insegnato a essere più empatiche e attente alle relazioni, mentre ai ragazzi potrebbe essere insegnato a essere più competitivi e assertivi. Questa socializzazione di genere influisce sulle scelte di carriera, sulle abilità sociali e sul comportamento in generale. - Costruzione sociale. Alcuni teorici sostengono che il concetto stesso di genere sia una costruzione sociale e che non abbia una base biologica. Secondo questa prospettiva, il genere è una serie di ruoli, comportamenti e aspettative che vengono attribuiti alle persone in base al loro sesso biologico. Questo significa che il genere può variare da cultura a cultura e può essere influenzato da fattori sociali, politici ed economici. In conclusione, le teorie sul genere e sul sesso offrono diverse prospettive sull'origine delle differenze tra uomini e donne. Mentre alcune teorie attribuiscono queste differenze a fattori biologici, altre mettono in evidenza l'importanza della socializzazione di genere o sostengono che il genere stesso sia una costruzione sociale.tendenze aggressive biologicamente fondate, di cui le donne sono prive. Altri sono in disaccordo con questa teoria: a loro parere, le teorie della differenza naturale si basano sul comportamento animale, senza tenere conto delle evidenze antropologiche e storiche concernenti il comportamento umano; poi, il fatto che certe caratteristiche siano universali non vuol dire che debbano essere di origine biologica. Le teorie che sostengono una predisposizione innata trascurano il ruolo decisivo dell'interazione sociale nella definizione del comportamento umano. - Socializzazione di genere. E' un'altra via per comprendere le differenze tra uomini e donne. Essa pone l'accento sulla socializzazione di genere, ovvero sull'apprendimento dei ruoli di genere attraverso gli agenti sociali, come famiglia, scuola, etc. Questo approccio distingue tra sesso biologico e genere sociale: un bambino nasce col primo e sviluppa il secondo. Le differenze di genere dunque non sono determinate

Dalla biologia, ma sono un prodotto culturale. Uomini e donne vengono socializzati a ruoli differenti.

Dettagli
Publisher
A.A. 2006-2007
19 pagine
13 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di sociologia, Giddens e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof losito gianni.