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Sociologia generale - divisione del lavoro Pag. 1
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Breve dispensa su lavoro e divisione del lavoro (DDL)

Lavoro attività consapevole e finalizzata, di trasformazione, che produce un aumento dell’utilità dell’oggetto

lavorato portando ad un risultato economico per l’autore. Totalità concreta vivente (forma sociale) composta

da una serie di relazioni determinate che si pongono come riferimento unitario della dinamica tra azione

sociale e sistema. Significato sostanziale tutti i compiti che svolgiamo per sopravvivere significato formale

svolgere un’attività sistematica e specializzata che ha come contropartita un reddito invece che il

soddisfacimento immediato di un bisogno.

Divisione del lavoro fenomeno di differenziazione sociale (qualitativo) associato a disuguaglianza.

Divisione sociale del lavoro (DSL) vengono distribuite le diverse funzioni sociali divisione autritativa del

lavoro(DAL) cooperazione regolata ordinata gerarchicamente, quando altri acquisiscono potere sociale di

controllare il lavoro artrui.

Marx (Il Capitale, 1867) - lavoro cooperativo combinazione pianificata di lavori parziali che necessita di

una direzione, tuttavia per il capitalista diventa un modo per estorcere plus valore. Nella divisione

manifatturiera non è più l’operaio parziale a produrre merci, ma il lavoro comune. Con l’introduzione delle

macchine l’operaio ne diventa un’appendice.

Spencer (Principi di Sociologia, 1882) - divisione del lavoro forma di cooperazione spontanea ed

inconsapevole, non pianificata da un potere coercitivo esterno. Si sviluppa grazie al fatto che gli individui,

perseguendo i propri obiettivi privati, producono un’organizzazione che presenta un’azione coordinata tesa a

servire il proprio benessere personale, provvedendo a regolare al meglio i divergenti interessi attraverso il

regime di contratto.

Durkhaim - contratti possibili perché vi è un sistema sociale che con le sue norme e i suoi valori valuta la

differenziazione e assegna ruoli e funzioni sociali. DDL come fondamento della solidarietà organica, ma solo

se c’è corrispondenza tra attitudini dell’individuo e compiti assegnati (garantita attraverso l’uguaglianza

delle condizioni esterne alla lotta. DDL forma positiva di differenziazione sociale che produce

disuguaglianza positiva perché derivante dal merito.

Weber (Verein Sozialpolitik, 1908) – fabbrica=gabbia. Macchine sostituiscono la manodopera qualificata per

ottimizzare tempi e costi. Gruppo di lavoro che influenza il rendimento.

XIX sec.—USA: produzione di massa, catena di montaggio (Henry Ford)

F.W. Taylor Scientific Management (OSL) I conflitti sono provocati da limitatezza di risorse, per evitarli si

deve aumentare la produttività.—Taylorismo – task management (rigida definizione di tempi e metodi), –

criteri e procedure scientifici per il reclutamento, – relazioni “cordialmente collaborative” capo/sottoposti, –

separazione tra ideazione ed esecuzione, – one best way (esiste sempre un metodo unico e migliore per

risolvere i problemi e compiere le azioni.

Con il Taylorismo si passa da operaio di mestiere a operaio di massa.

Messa in pratica da Henry Ford nella catena di montaggio (Fordismo).

Critiche: approcci marxisti, umanisti, irrilevanza operaia, della contingenza.

Post-fordismo e produzione snella- Modello Toyota 1. Just in time ogni attività deve essere alimentata con i

componenti richiesti, nel tempo e con la qualità richiesta. Lavoratore diventa “polivalente”, 2.

Autoattivazione interazione uomo-macchina, team di lavoro, cooperazione, orientamento al risultato.

Processo di produzione seguito da vicino, surplus di collaborazione.

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
2 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher grxeneveld di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Barrucci Paolo.