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Comte era estremamente influenzato dalle scienze tanto da chiamare la sociologia “fisica
sociale”. Egli suddivide la sociologia tra statica e dinamica in analogia alla divisione tra
anatomia e fisiologia: 11
- statica: descrive la società al momento dello studio. La statica sociale studia la
società in quanto organismo in cui le diverse parti si rapportano tra loro contribuendo
al funzionamento in modo ordinato e consensuale. Studia cioè la società in
condizioni di equilibrio
- dinamica: quali sono le dinamiche della società, come essa evolve. La dinamica
sociale studia la società sia in termini di ordine che di progresso, ovvero le leggi che
regolano l’evoluzione storica della società.
Importanza dello studio dei processi.
Egli riteneva di aver trovato la legge di funzionamento e di evoluzione della società: legge
dei tre stadi. Essa indica tre stadi evolutivi che attraversano tutte le società:
- Stadio teologico o fittizio: stadio in cui domina l’elemento religioso nella cultura e la
causa di quello che accade è attribuita ad una volontà divina (sacrifici animali, studio
delle viscere per comprendere la volontà divina e per ingraziarsi gli dei). Spiegazione
dei fenomeni attribuita a volontà superiori.
- Stadio metafisico o astratto: si supera la dimensione religiosa, la società evolve ed è
in grado di darsi in maniera consapevole un sistema di valori a cui ispirare la propria
azione. Egli fa riferimento ai valori della rivoluzione francese (libertà, uguaglianza e
fratellanza). Tuttavia, tutti i sistemi di valori astratti ? sono un punto di riferimento che
difficilmente trova compiuta attuazione. Il limite di questo stadio è l’astrazione: lo
schema di valori è più concreto che il riferimento ad una divinità, ma è comunque
troppo astratto.
- Stadio scientifico o positivo: esso permette uno sviluppo sociale concreto. In esso si
osservano i fenomeni cercando di comprendere le leggi di funzionamento. A questo
punto si fa ingegneria sociale: applicazione di queste leggi attraverso la scienza.
Il problema della teoria di Comte è che egli non dà una spiegazione del passaggio tra i vari
stadi. Come uno stadio fosse causa dello stadio successivo; perché da uno bisognerebbe
passare all’altro. Non dà delle cause e dei conseguenti effetti. Non si può quindi parlare di
una vera e propria legge scientifica.
Ciò indica bene lo scarto che vi era tra il suo obbiettivo (necessità di costituire una scienza
con delle leggi che devono assumere, come quelle delle scienze naturali, la forma della
matematica deterministica) e poi però come, messa alla prova nella legge fondamentale di
evoluzione della società tutti questi aspetti mancavano.
Infatti, la scienza sociale da questo momento in poi iniziò a riconoscere questi limiti
cercando di ricostruire una rappresentazione più adeguata della scienza sociale e allo
stesso tempo come si collegano cause e effetti.
Herbert Spencer
6 - (1820-1903). 21/11
Autore inglese che ebbe estrema fortuna negli Stati Uniti, egli a differenza di Comte colloca
l’organicismo in una prospettiva evoluzionistica. All’epoca si stava affermando la teoria
dell’evoluzione di Darwin> Spencer è influenzato da ciò.
6.1 Organicismo ed evoluzionismo
Il suo assunto è un’estensione della teoria dell’evoluzione di Darwin. (> Le specie si evolvono
per selezione naturale, esse si adattano all’ambiente. L’opinione pubblica spesso interpretò la sua
)
teoria come selezione dei migliori.
Spencer generalizza la teoria di Darwin per trasformarla in una legge naturale dell’universo:
tutto nell’universo evolve. 12