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Tipi di governo

REPUBBLICA

Tutto il popolo o parte del popolo detiene il potere sovrano.

Tutto il popolo detiene il potere attraverso rappresentanti: democrazia.

Parte del popolo detiene il potere: aristocrazia.

Fondato sull'uguaglianza.

Virtù.

Regime moderato.

MONARCHIA

Una sola persona detiene il potere sovrano secondo leggi fisse e stabilite.

Fondato sulla disuguaglianza.

Onore.

Regime moderato.

DISPOTISMO

Il male politico assoluto.

Un solo individuo detiene il potere sovrano senza legge e senza regola e determina tutto secondo la sua volontà e i suoi capricci.

Fondato sull'uguaglianza, ma non un'uguaglianza nella virtù come nella repubblica, ma uguaglianza nella paura, nell'impotenza e nella esclusione del potere sovrano.

Timore.

Regime non moderato.

Natura e principio dei tipi di governo

Ognuno di questi tipi di governo è definito in base alla natura e il principio del governo.

La natura del governo è ciò che lo fa essere quello che è e

Dipende dal numero delle persone che detengono la sovranità e dal modo in cui lo esercitano. - Il principio è il sentimento che deve animare gli uomini che vivono in un dato tipo di governo per farlo funzionare in modo armonico. Virtù, onore, timore: i tre sentimenti politici. Esistono tre sentimenti politici fondamentali che assicurano la stabilità di un tipo di governo:

  • Virtù repubblica
  • Onore monarchia
  • Timore dispotismo

La virtù della repubblica non è una virtù morale ma politica, consiste nel rispetto delle leggi dell'individuo e della collettività (amor di patria e uguaglianza). L'onore della monarchia è un falso onore, è il rispetto da parte di ciascuno di quanto deve al suo rango sociale (l'ambizione personale). Il timore del dispotismo è il sentimento elementare (per Hobbes è l'unico che riesce a spiegare l'esistenza dello stato) che si infonde nei cuori dei sudditi.

Secondo Montesquieu, un regime fondato sulla paura è corrotto, poiché i sudditi obbediscono soltanto per paura e non sono quasi più uomini ma servi. Dimensioni / tipo di governo C'è una dipendenza tra le dimensioni della società e il tipo di governo. Più grande è uno stato più è presente il dispotismo, quindi per evitare ciò gli stati non devono superare una certa estensione. Scala di preferenza Scala di preferenza di Montesquieu delle forme di governo - Repubblica (migliore) - Monarchia - Dispotismo Divisione dei poteri Montesquieu aveva paura che la monarchia assoluta degenerasse in dispotismo, per evitare questo bastava che i 3 poteri venissero suddivisi. - Legislativo (2 camere) - Giudiziario (della legge non del giudice) - Esecutivo (sovrano, monarca) Quello esecutivo viene dato ad una sola persona poiché esige rapidità di decisione e di azione e per evitare così viene evitato lo scoordinamento.

Il potere legislativo viene dato alle due camere, dei Lord (dei nobili) e dei comuni (ordinari); il primo rappresenta la nobiltà, il secondo il popolo. Esiste questa divisione poiché i nobili dovevano essere giudicati dai loro pari.

Il potere giudiziario è interprete delle leggi, deve aver minor iniziativa e personalità possibile. Cause fisiche, sociali, morali.

Montesquieu studiò l'influenza dell'ambiente geografico, ovvero nel clima e nel terreno (in quale modo gli uomini hanno coltivato il suolo e suddiviso le proprietà), arrivando alla conclusione che l'ambiente non determina le istituzioni ma le influenza e contribuisce ad orientarle in una certa direzione.

Successivamente egli studiò non più le influenze fisiche ma quelle sociali, quali il commercio e la moneta.

Infine esamina le cause morali, ovvero la religione e la sua funzione; essa è considerata come una delle influenze più efficaci.

sull'organizzazione della vita collettiva.

SPENCER

Secondo alcuni storici della sociologia, Spencer è un continuatore della concezione evoluzionistica e organicistica di Comte ma si differenziano perché hanno diverse concezioni.

COMTE SPENCER
Spiega le concezioni umane Spiega il progresso del mondo esterno
Descrive la derivazione necessaria e reale delle idee. Descrive la derivazione necessaria e reale delle cose.
Interpreta la genesi della nostra conoscenza della natura. Interpreta la genesi dei fenomeni che costituiscono la natura.

Posizione soggettiva

Posizione oggettiva

Evoluzione

Di fondamentale interesse per Spencer sono i mutamenti evolutivi delle strutture e delle istituzioni sociali.

Egli scrisse "i principi di sociologia" in cui formula la legge universale dell'evoluzione; essa si applica al mondo:

  • Inorganico
  • Organico
  • Superorganico

Appartengono al mondo organico per esempio i minerali, e con la legge dell'evoluzione si

Può spiegare la loro trasformazione. Appartengono al mondo organico i singoli individui, e la loro evoluzione sta nell'infanzia, maturità, vecchiaia. Il mondo superorganico è invece il mondo sociale. L'evoluzione è un mutamento da uno stato di omogeneità incoerente indifferenziato indefinito ad uno stato di eterogeneità differenziato definito e coerente. Anche lui ha una visione organicistica della società. Lo sviluppo evolutivo comporta mutamenti di ordine strutturale e funzionale nelle unità, così come i mutamenti nelle dimensioni comportano una progressiva differenziazione. Sviluppo, struttura, differenziazione. Gli aggregati sociali, come quelli organici, subiscono un progressivo sviluppo delle dimensioni; inizialmente sono piccole e poi allargano. Lo sviluppo sociale si può attuare secondo due modalità: aumento della popolazione, volume della società; le unità precedentemente non collegate.

si collegano tra loro.La prima si ha con la moltiplicazione delle unità, la seconda con l’unione dei gruppi e in seguito perl’unione dei gruppi di gruppi.Parallelamente alla crescita della dimensione c’è la crescita della complessità strutturale.In una società dapprima c’è minore diversità tra gli individui, la società è semplice,successivamente facendosi più popolosa, la società diventa complessa e le divisioni diventano piùspiccate. Quindi si passa da stati indifferenziati e omogenei, a stati differenziati eterogenei e si ha ladivisione del lavoro. Una volta che è stata attuata la differenziazione, si stabilisce tra le parti unareciproca interdipendenza. Quindi maggiore è la differenza maggiore è l’interdipendenza.Bisogna quindi dire che le società complesse data la loro struttura sono maggiormente vulnerabili efragili di quelle semplici, quindi

c'è bisogno di un sistema regolativo che controlli le azioni delle parti ed assicuri coordinamento.

Classificazioni:

  • in base all'ampiezza del loro potere interno
  • in base al grado di complessità evolutiva

Società militari e società industriali.

Spencer divide le società in due categorie:

  1. Società militari
  2. Società industriali

Nelle società militari la cooperazione tra gli individui è forzata, la libertà è assente.

Nelle società industriali la cooperazione tra gli individui è volontaria, è presente la libertà individuale, la libera concorrenza, è una società pacifica, non c'è coercizione e gli individui possono associarsi tra loro.

Ciò che determina il tipo di società non è il grado di complessità ma la presenza o l'assenza di conflitto con l'ambiente esterno.

Evoluzione unilineare e multilineare

Spencer sosteneva

che un organismo sociale, come uno individuale, è soggetto a modificazioni finché non trova uno stato di equilibrio con le condizioni dell'ambiente. Le società per Spencer non si sviluppano in un unico modo lineare irreversibile seguendo stati predeterminati come Comte (sviluppo unilineare). Funzionalismo I mutamenti di ordine strutturale corrispondono sempre a cambiamenti di ordine funzionale, così come la crescita nelle dimensioni delle unità sociali conduce necessariamente ad una progressiva differenziazione delle attività sociali. Individualismo e organicismo Comte era anti-individualista e socio centrico, riteneva che l'individuo fosse subordinato alla società e il cambiamento riguardava la società e non i singoli, inoltre le leggi dovevano essere date dagli scienziati sociali non dall'individuo in sé stesso poiché da solo non può decidere. Spencer invece era individualista e utilitarista. Spencerdel lavoro speciale: Durkheim analizza il fenomeno della divisione del lavoro nella società moderna, sostenendo che essa sia un elemento fondamentale per la coesione sociale. La specializzazione delle attività porta alla solidarietà organica, in cui gli individui dipendono l'uno dall'altro per soddisfare i propri bisogni. -le regole del metodo sociologico: Durkheim sostiene che la sociologia debba essere considerata una scienza autonoma, con metodi di ricerca specifici. Egli propone di studiare i fatti sociali come cose esterne all'individuo, osservabili e misurabili, al fine di comprendere le leggi che regolano la vita sociale. -il suicidio: Durkheim analizza il fenomeno del suicidio come un fatto sociale, sostenendo che esso sia influenzato da vari fattori sociali. Egli individua quattro tipi di suicidio: egoistico, altruistico, anomico e fatalistico, ognuno dei quali è determinato da diversi gradi di integrazione sociale. -le forme elementari della vita religiosa: Durkheim studia il fenomeno religioso come un fatto sociale, sostenendo che la religione sia una rappresentazione collettiva che esprime la solidarietà e l'unità di una comunità. Egli analizza le pratiche e le credenze religiose delle società primitive, evidenziando il ruolo centrale del sacro nella vita sociale. Durkheim si distingue per la sua prospettiva sociologica, che pone l'accento sull'importanza della società come entità autonoma e sui suoi effetti sull'individuo.del lavoro speciale: in quest'opera si domanda com'è possibile tenere unita la società e afferma che l'unica cosa che riesce a tenerla salda è la solidarietà sociale, che si riferisce alla condivisione delle norme da parte degli individui. Se non c'è solidarietà sociale c'è anomia (mancanza di leggi). Durkheim si richiama a Comte e distingue 2 tipi di società: - premoderne o semplici - moderne o complesse In quelle semplici prevale la solidarietà meccanica, non esiste distinzione di lavoro e gli uomini sono simili tra loro. La coscienza collettiva è dominante, ed è l'insieme dei sentimenti e delle credenze comuni alla media dei membri di una società. Ovvero tutti gli individui erano guidati dalle stesse norme e devono sottostare a quelle credenze.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
11 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cucciolina84 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Carabetta Carmelo.