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CHE VUOL DIRE "INDIVIDUO CALCOLANTE"?

Più le norme sono generali e universali, più l'individuo è calcolante. Calcolante vuol dire che l'individuo ragiona in termini di costi e ricavi. Ad esempio, quando ci si iscrive all'università si è individui calcolanti perché si mettono in conto le spese economiche e di tempo ma anche gli eventuali vantaggi che una scelta del genere può comportare. Un individuo calcolante è strettamente legato al concetto di norme generali e universali perché non deve farsi carico delle limitazioni derivanti dal gruppo di appartenenza. Infatti le proprietà del gruppo di appartenenza possono limitare enormemente il ragionamento in termini di costi e ricavi.

L'UGUAGLIANZA DI TIPO FORMALE E L'UGUAGLIANZA DI TIPO SOSTANZIALE

Più ci troviamo in organizzazioni di tipo tradizionale, più siamo esposti a disuguaglianze. Più ci troviamo in

ma non nella forma. Questo tipo di uguaglianza sostanziale mira a compensare le disuguaglianze di partenza e a garantire a tutti le stesse opportunità di successo. Nel contesto legale, l'uguaglianza sostanziale può essere raggiunta attraverso politiche di discriminazione positiva, che favoriscono gruppi svantaggiati per ridurre le disuguaglianze. Ad esempio, possono essere introdotte quote di genere per garantire una rappresentanza equilibrata delle donne nelle posizioni di potere. Tuttavia, è importante trovare un equilibrio tra uguaglianza formale e sostanziale. L'uguaglianza formale è fondamentale per garantire che tutti siano trattati allo stesso modo, senza discriminazioni. Allo stesso tempo, l'uguaglianza sostanziale è necessaria per affrontare le disuguaglianze di partenza e promuovere una società più equa. In conclusione, le organizzazioni di tipo legale garantiscono un'uguaglianza formale, ma è importante anche perseguire l'uguaglianza sostanziale per ridurre le disuguaglianze e garantire a tutti le stesse opportunità.non nella forma. Quindi, mentre l'uguaglianza formale ci propone una disuguaglianza che comunque rimane (uguale procedura, sostanza diversa), l'uguaglianza sostanziale pretende di intervenire introducendo un personale criterio. L'uguaglianza formale di solito è presente nelle organizzazioni borghesi. L'uguaglianza sostanziale, invece, è tipica dei regimi comunisti che propongono "lo stesso a tutti".

IL CALVINISMO

Una burocrazia di tipo razionale-legale ha il suo fascino nell'impersonalità. Secondo Weber, tale impersonalità è da attribuire alla religione calvinista.

Ma perché obbediamo ad un ordinamento impersonale e cosa significa fare riferimento ad una religione? La religione è semplicemente un bel discorso che mette in ordine le cose in un determinato modo. La religione è una credenza, una rappresentazione delle cose. Inoltre il discorso religioso dà giustificazioni. In più un

argomento è religioso ed è composto da argomenti sacri che non possono essere messi indiscussione, quindi i contenuti sono immutabili ed immodificabili. Per Weber questo tipo di rappresentazione ha a che vedere con l'ordinamento legale. Il nostro ordinamento legale ha a che fare con l'azienda capitalistica perché ha bisogno di: forza lavoro disponibile per poter produrre nelle migliori condizioni, liberalizzare, rendere per tutti uguali la possibilità di accesso al mercato. L'ordinamento legale si compone di norme astratte e generali che descrivono un individuo calcolante (che ragiona in termini di costi e ricavi) in quanto è un individuo senza qualità (senza qualità del gruppo di appartenenza, quindi senza privilegio). Più l'individuo è senza qualità, più è calcolante; più l'individuo è calcolante, più è uomo d'impresa. L'uomo è senza privilegio.

dunque, può fare impresa. Si può fare impresa senza monopolio. Se in un mercato c'è monopolio non si può accedere ad un determinato servizio. Quindi l'ordinamento legale ha a che vedere con l'azienda capitalistica perché costruisce un individuo calcolante, ovvero colui che è in grado di ragionare per costi e ricavi. Impresa capitalistica vuol dire che è posta sul mercato, cioè produce un servizio ed è esposta alla concorrenza. Ciò vuol dire che deve essere competitiva, produrre di più e a minor prezzo. Per far ciò sono indispensabili la tecnologia e la ricerca scientifica. Lo scopo dell'impresa infatti è quello di fare profitto, perché se non guadagna esce dal mercato. Weber ha notato che dove vi era la religione calvinista l'impresa era capitalistica, mentre se vi erano altre religioni l'impresa era di altro genere, artigiana. Quindi, per l'istituzione di

un’impresa capitalistica vi sono due elementi:
  • la religione calvinista
  • l’istruzione tecnologica
I criteri della religione calvinista sono:
  1. Dio è lontano ed imperscrutabile. Questo significa che Dio è osservabile attraverso il suo prodotto, cioè la Terra, l’universo; quindi occorre essere attenti a questo mondo perché l’agire nel mondo testimonia la gloria di Dio;
  2. Dio ci condanna o ci salva a priori;
  3. Siamo nati per compiere una missione: sulla Terra c’è un progetto divino che noi dobbiamo portare a termine. Quindi dobbiamo investire in un progetto e da questo ci deve tornare un utile che non deve essere speso per il piacere personale, ma deve essere investito in un nuovo progetto.
Ma come possiamo fare ? In economia non bisogna prestare ad usura ma non bisogna nemmeno rimetterci nel prezzo. In politica, se si vuol essere un leader, non bisogna atteggiarsi ad eroe, dicendo <<Io sono Dio>>, ma dobbiamo

collaborare. Nel sesso bisogna amare per riprodursi, per fare figli; non per puro piacere personale. Per quel che riguarda la giustizia, mai farsi giustizia da sé, ma rivolgersi alla corte. Questa è la visione della religione calvinista, che troviamo anche nell'impresa. Secondo la religione calvinista non possiamo concederci soddisfazioni e piaceri personali. Tutto il nostro comportamento deve essere molto moderato, ponderato, molto poco scintillante. Non c'è attenzione al pathos, alle emozioni, al sentimento, alle proprie passioni. Non possiamo prendersi cura degli altri. Vi è una grande solitudine con Dio ma anche con gli altri. Bisogna pensare a sé stessi e portare a termine la missione che Dio ci ha dato.

IL PROCESSO DI RAZIONALIZZAZIONE

Il Calvinismo è il fattore centrale del processo di razionalizzazione, poiché la sua concezione teologica distacca radicalmente l'uomo da Dio ed esclude ogni tipo di religiosità magico

- trascendente.Infatti attraverso il calvinismo si è avuto il cosiddetto "disincantamento del mondo". Per processo di razionalizzazione Weber intende la diffusione e l'accettazione di atteggiamenti razionali nella condotta della vita quotidiana. La razionalità si identifica innanzitutto con la massimizzazione, l'organizzazione efficiente dei mezzi a disposizione. Cambia il criterio dei meccanismi distributivi dei beni, che non sono più radicati nelle attribuzioni di status, non più a ciascuno secondo il suo rango ma a ciascuno secondo la propria capacità di utilizzazione dei beni a disposizione. Questo modulo distributivo è la condizione del cosiddetto "calcolo del capitale", cioè dell'organizzazione delle attività economiche adeguata allo spirito del capitalismo. Razionalità significa anche autocontrollo della condotta personale, da cui consegue la razionalizzazione degliproduce un cittadino razionale e partecipativo);3. Una componente che investe la religione (che produce un credente razionale e responsabile).La razionalizzazione, secondo Weber, è un processo inarrestabile che caratterizza la modernità. Essa portaall’emergere di una società razionale, basata su regole e norme che guidano l’agire degli individui. Questoprocesso ha conseguenze sia positive che negative. Da un lato, favorisce lo sviluppo economico, la razionalitàdell’amministrazione pubblica e la diffusione dei diritti e delle libertà individuali. Dall’altro, però, puòportare all’alienazione dell’individuo, alla perdita di senso e alla burocratizzazione delle istituzioni.

produce un individuo che abbraccia l'ordinamento impersonale, quindi non discorsi di tipo magico che vanno a sostegno di Dio o di un leader che dice di essere Dio);

Una componente che investe la persona (che produce un gentleman, uomo equilibrato nell'atteggiamento, attento alle cose e che non si abbandona alle passioni).

Infine, Weber distingue tra la RAZIONALIZZAZIONE MATERIALE dell'amministrazione e dell'organizzazione giudiziaria da parte di un principe patrimoniale che rende felici i suoi sudditi dal punto di vista utilitaristico e la RAZIONALIZZAZIONE FORMALE attraverso l'instaurazione per opera di esperti giuristi, del dominio di norme giuridiche vincolanti per tutti i cittadini dello Stato.

I GIURISTI

Weber attribuisce alla cultura giuridica (cioè alla scienza del diritto) un ruolo determinante nella razionalizzazione dello Stato moderno.

Il carattere della generalità e dell'astrattezza delle decisioni prodotte qualificano un diritto

formalismo giuridico può essere di due specie: di carattere rituale e magico, dove rispetto delle forme e formalismo significano aderenza meccanica a qualche simbologia. A tale formalismo magico si contrappone il formalismo logico dove la decisione normativa deriva da un'interpretazione logica, dando luogo alla formazione di concetti giuridici definiti sotto forma di regole astratte. Vi è poi, un ulteriore tipo di razionalità giuridica che Weber chiama "materiale" in cui si producono decisioni basate su principi etici o regole utilitaristiche. Le decisioni normative formalmente razionali sono quelle in cui procedure e norme sono integralmente giuridiche. Il diritto formalmente irrazionale è quello in cui non vi è controllabilità dei mezzi di decisione per creare ed applicare precetti; Il diritto materialmente irrazionale è quello dove le decisioni sono il prodotto di valutazioni concrete del caso singolo;

Il diritto formalmente razionale è quello che prende in considerazione solo i caratteri astratti di una fattispecie;

Il diritto materialmente razionale è quello sottoposto ad imperativi e

Dettagli
Publisher
A.A. 2010-2011
21 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Novadelia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Musmeci Sara.