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SOCIOLOGIA GENERALE
Cosa è la sociologia? È impossibile dare una definizione universalmente condivisa di sociologia. In ogni epoca esistono narrazioni dominanti; dobbiamo affinare gli strumenti per poter essere il più possibile autonome.
La psicologia come scienza si occupa dell'attività psichica, tenendo conto di 3 fattori: biologici, psichici e sociali. Questi tre ambiti vengono diversamente affrontati per studiare la psiche.
Da un punto di vista sociologico l'attività intrapsichica, la mente, i comportamenti..sono da considerare come condizionati da fattori organici, biologici e fisiologici. Tuttavia queste componenti sono mediate dal fatto che siamo essere umani in relazione e che creiamo società. Questo condizionamento viene filtrato dal fatto che produciamo cultura. L'individuo anche nella sua sfera intrapsichica non può sfuggire alla realtà in cui è immersa (io<->altri).
Psicologia e sociologia hanno
molti campi di sovrapposizione: in termini epistemologici, oggetti e possibili metodi di ricerca.
Come essere umani siamo portati a farci delle domande, a volte senza nemmeno esserne consapevoli. Ciascuno di noi è un po' sociologo, un po' psicologico (=psicologia del senso comune). Questa curiosità che mettiamo in campo è una risorsa per sopravvivere. La sociologia e la psicologia adottano un metodo scientifico per controllare il rischio che l'osservazione sia contaminata da fattori come il pregiudizio. Questo è appunto ciò che distingue la psicologia del senso comune da quella scientifica. rigore scientifico?
Cosa vuol dire Non c'è una definizione univoca. Le diverse scienze assumono una diversa percezione di cos'è la scienza.
Esistono due differenze tra le scienze dure (naturali) e le scienze sociali:
- Nelle scienze dure l'oggetto che viene manipolato ha una proprietà che gli esseri umani non hanno:
costante nel comportamento.
2. Non si ha lo stesso controllo sulle variabili intervenienti.
Nelle scienze umane non si può parlare di esperimenti.
Come nascono la psicologia e la sociologia?
Inizialmente, nell'età classica, il sapere era indicato sotto un solo nome: filosofia. Il campo del sapere è stato poi progressivamente caratterizzato da un processo di specializzazione. Alla fine del '700 c'era una sola psicologia, quella empirica. Oggi invece esistono diversi approcci.
La razionalizzazione Max Weber (fine '800) afferma che del mondo non corrisponde ad un'accresciuta capacità da parte dell'individuo di controllare il proprio mondo, anzi è il contrario. Ignoriamo ciò che è intorno alle nostre condizioni di esistenza.
Storicamente la sociologia si autonomizza come campo del sapere nella modernità della società industriale. È un campo del sapere che si struttura nel tentativo di trovare
risposte ai problemi sociali così come storicamente si determinano in quel contesto storico. È il problema della società: trovare risposte ai problemi della società del tempo. Potremo dire la stessa cosa della psicologia. La sociologia è il prodotto di 3 rivoluzioni: scientifica, industriale e politica. Tuttavia il terreno entro cui si sviluppa è fertilizzato da tanti altri aspetti della cultura: illuminismo, rinascimento... Come si arriva all'automatizzazione della sociologia come scienza? Gallino ha raggruppato 10 famiglie di definizioni. Interpreta la sociologia come quella disciplina che, con un metodo scientifico, studia le forme e il contenuto della vita associata con particolare attenzione alle strutture sociali. Si propone di studiare i fenomeni inserendoli nella loro totalità. Il compito della sociologia è quello di togliere i veli, smascherare la realtà e i rapporti di dominio. "La storia è una storia di"lotte tra le classi. Oggi si studia il modo sociale di produzione capitalista. Origini della sociologia: Esistono molti punti di vista circa i fattori che hanno portato alla riflessione sociologica. Nasce come tentativo di trovare delle risposte ai problemi della modernità. La spinta per la nascita, secondo alcuni, è data dal fatto che con la società moderna viene meno l'idea di una natura umana fissa e immutabile, e che la realtà sia data dalla somma degli individui. Non si devono tenere in conto le spiegazioni causali, sono piuttosto fattori storico-sociali che favoriscono la nascita della sociologia. Con l'Illuminismo entra in crisi l'idea di un ordine presidiato dalla Chiesa; infatti abbiamo lo scontro tra monarchie illuminate e Chiesa. Il pensiero sociologico non è il prodotto di idee ma anche prodotto del rapporto tra pensiero, cultura e problemi pratici. Non è l'idea assoluta che progressivamente diventa vera, mac'è una relazione tra lo sviluppo del pensiero e la prassi. L'idea di base su cui si sviluppa la prima psicologia, quella positivista, è influenzata dalla rivoluzione scientifica, dalla fede nella ragione, dall'illuminismo. Era basata sul metodo scientifico, tanto che inizialmente veniva definita "fisica sociale". In questo modo si può capire come funziona la società, individuarne le leggi e comportarsi coerentemente con esse.
L'alba della sociologia ha un impianto conservatore, non si può andare contro le leggi che regolano la società. Secondo Comte però dobbiamo far conciliare ordine e progresso. I miglioramenti devono essere coerenti con le leggi. La scienza è progresso.
Nella sociologia positivista è forte l'elemento normativo, il riferimento all'essere ma anche al dover essere. La conoscenza deve migliorare l'esistenza umana.
Il pensiero sociologico non procede per sostituzione ma per cumulazione.
poiché estremamente caratterizzato da una pluralità di teorie. La prima sociologia si chiede: come è possibile arrivare ad un nuovo ordine sociale? Questo vale in particolar modo per la sociologia francese. Spencer: piega la teoria di Darwin nei termini dell'esistenza umana. Durkheim si oppone all'individualismo spenceriano. Anche se il positivismo è l'approccio che caratterizza inizialmente la sociologia, quest'ultima già a fine '800 fa da terreno fertile a diversi approcci epistemologici. Marx si oppone a Comte e al positivismo. L'idealismo e il positivismo, per quanto su fronti opposti, condividono l'idea che il progresso sia qualcosa di necessario verso una società più razionale, più armoniosa. Fine '800, critica antiromantica ad esempio gli storicisti negano la necessità del progresso. Il nuovo soggetto storico che prepara il terreno è la borghesia. Si concentrasoprattutto attorno alla figura del mercante, che rappresenta un elemento distruttivo del sistema feudale. Si sviluppa la contrapposizione tra città e campagna. I bisogni vitali non sono più soddisfatti dal legame con la terra. La borghesia, nella misura in cui si forma come classe, si fa portatrice di ideali in contrasto con la società feudale.
Anche a causa dello sviluppo di questa classe, avvengono importanti trasformazioni sociali e demografiche. Si sviluppano nuovi mezzi di comunicazione, nel senso di trasporto.
Anche nella rivoluzione scientifica ha un ruolo importante la nascente borghesia. La scienza non è più alla ricerca delle essenze, ma cerca le leggi, i rapporti causa-effetto. Fede e scienza diventano inconciliabili. La sociologia si rappresenta come impegnata per trasformare la società. Prima la teoria descriveva come la società dovrebbe essere, sottolineando i deficit della società attuale. Questo approccio viene sostituito da
Uno approccio empirico per spiegare come funziona la società. Negli Stati Uniti, dopo la 2° guerra mondiale, la produttività diminuisce rispetto a quella che poteva esserci durante la guerra. Perciò gli studiosi che si occupavano di psicologia/sociologia del lavoro vennero chiamati. Molti sociologi sono stati finanziati dai capitali d'industria per capire come incrementare la produzione.
La rivoluzione industriale rappresenta un cambiamento radicale. L'industria può introdurre un'innovazione radicale: la macchina a vapore. Lo sviluppo del capitalismo corrisponde allo sviluppo delle macchine utensili, che sostituiscono l'artigiano. La macchina utensile viene introdotta e diffusa così come altre tecnologie. Quando si parla di processo lavorativo si intende il processo attraverso cui il lavoro umano trasforma le materie prime. Una tecnologia viene introdotta solo quando permette di incrementare la produttività.
Con la rivoluzione industriale
L'economia cresce in maniera esponenziale, le città si trasformano tanto che iniziano a nascere le città fabbrica. Il modello egemonico di famiglia inizia ad essere quello nucleare. La società capitalistico-industriale è la società in cui si sviluppa la sociologia. La famiglia deve organizzarsi attraverso il maschio che lavora, mentre le donne stanno a casa ad accudire. L'uomo produce, nel senso che lavorando porta a casa denaro; mentre la donna riproduce, nel senso di figli e organizzazione della casa. L'altra grande trasformazione è la rivoluzione politica.
"Le divisioni del lavoro sociale" (Paolo Barrucci)
Per poter analizzare questo libro è importante partire dal titolo. Anzitutto notiamo come il tema viene declinato al plurale ("Le divisioni") poiché nella storia della specie umana intervengono una molteplicità di linee di divisioni che dobbiamo avere presenti per capire come si struttura.
Il lavoro oggi. Per interpretare le diverse linee di separazione bisogna intendere il lavoro nel suo contesto, che è il contesto capitalista. Quindi una prima divisione è quella tra proprietari e non proprietari dei mezzi di produzione. Chi non possiede ha solo la forza lavoro da vendere a chi può comprarla.
In sociologia c'è molta enfasi sul fatto che dobbiamo parlare di lavori al plurale perché si è persa una connotazione unificante di cosa è il lavoro. A causa di questa proliferazione di forme di lavoro non si deve perdere di vista tuttavia l'unitarietà. Accanto a processi di differenziazione ci sono processi di omogeneizzazione.
La società capitalista è divisa in classi sociali e Marx aveva ragione quando diceva che il capitalismo sarebbe andato incontro ad una crescente polarizzazione. La posizione egemonica nel sistema capitalistico è rappresentata dalle due classi ai "poli", a discapito
delle altre classi. Oggi c'è una po