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APPUNTI SOCIOLOGIA GENERALE

Pensiero intrusivo, personalità fluida e rigida, riconoscimento

Il cervello ravvisa qualcosa come un pericolo e il pensiero intrusivo comincia a elaborare questo pericolo nel tentativo di scaricare questa attenzione. È un aspetto che si lega ad uno sviluppo della personalità che è insieme individuale e sociale. Il nostro cervello è un organo sociale ->> autoreferenzialità del pensiero che comporta un legame con la personalità, il cervello quindi si sviluppa cambia cresce in relazione a quello che gli accade intorno... non posso studiare il cervello isolandolo ma lo devo studiare in action ->> pensiamo x agire ->> attraverso l’azione smettiamo momentaneamente di pensare, il nostro obiettivo è raggiungere la pace dei pensieri e raggiungere lo stato di pienezza dove non si ha più bisogno di pensare. Il pensiero xo non si può mai fermare in senso assoluto. Tendiamo a trovare un equilibrio ma questo equilibrio non è mai statico. L’equilibrio che noi raggiungiamo e quella di un equilibrista sulla corda. Stare in equilibrio non è stare fermi. Non possiamo non muoverci. Quello che io interpreto come stato fisso non c’è. Tutto è in movimento. L’equilibrio che raggiungiamo quando pensiamo non è mai definitivo. L’identità criminogena interpreta se stessa invece come un’identità rigida, più sei rigido più sei esposto alla sofferenza e a potenzialità criminogene ->> tutto ciò che non sta dentro quella rigidità è vista come qualcosa di inaccettabile e il cervello lo registra come un pericolo. La flessibilità dell’identità e la base della resilienza ovvero la capacità di resistere allo stress. Questa capacità viene dalla duttilità, dal non avere una forma rigida. Se sei rigido diventi un bersaglio perché l’equilibrio lo trovi nel movimento.

Il percorso di una mentalità criminogena inizia pensando alla propria identità come un blocco monolitico immodificabile in cui ogni cosa esterna che prova a intaccarla diventa pericolo assoluto. Teorema di thomas: se tu definisci te stesso a partire da quella identità quella identità diventa la tua vita. La rigidità dell’identità è la fonte di ogni violenza, del terrorismo, ecc.. ad es i talebani che sono integralist si sono attaccati a questa identità. Quando l’identità viene intesa come un universo chiuso in se stesso si creano le premesse x una csrriera criminogena. La sofferenza infatti sta alla base del pensiero intrusivo negativo. L’identità deve essere ricca molteplice e comprendere un certo grado di alterità. Siamo in un’era in cui si sta verificando una nuova speciazione nel ambito dell’evoluzione, caratterizzata dall’identità flessibile... mentre nell’evoluzione precedente dell’essere umano l’attaccarsi a dei modelli rigidi ha avuto una sua ragion d’essere, ora son cambiate le cose. La personalità della nuova speciazione è multipla cioè si sa adattare alle situazioni, sa controllare l’ambiente cambiando le proprie risposte = capacità di adattamento... se ho un pensiero intrusivo onnipresente mi impedisce di capire l’ambiente che mi circonda... ->> passa attrav capacità di leggere l’ambiente. La mia mente deve monitorare i pensieri e cercare di interagire con i cambiamenti dell’esterno.

L’ambiente bisogna saperlo controllare sapendo che ce un grado di incontrollabilità, a differenza della personalità bambina del serial killer, omicida x impeto che invece è convinto che tutto sia controllabile... come il bambino ke e quello ke vuole controllare tutto, controllo totale del territorio..... quando un padre uccide i figli uccide dei fratelli rivali, tu non sei mio figlio tu sei il mio fratello rivale ke e venuto a togliermi l

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Publisher
A.A. 2014-2015
3 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher manudr91 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Fornari Fabrizio.