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Rebellon (2002)

Applicando la Teoria del controllo di Hirschi (1969) alla spiegazione del rapporto tra <<broken homes>> e delinquenza giovanile, afferma che la rottura della Erikson (1966) E’ nel primo anno di vita che il bambino acquisisce, se è accudito con famiglia riduce l’attaccamento affettivo ai genitori, il rispetto delle norme e l’impegno a amore e equilibrio, sulla base di risposte prevedibili da parte dell’adulto, una fondamentale conformarsi a esse, nonché il desiderio di impegnarsi in attività convenzionali e aumenta il <<fiducia di base>>, che costituisce la premessa della futura identità e del positivo sviluppo rischio di coinvolgimento in attività delinquenziali. psicosociale.

Le ricerche che hanno tentato di applicare la Teoria del controllo sociale alla spiegazione del rapporto tra <<broken homes>> e delinquenza giovanile hanno confermato la teoria. John Bowlby (1946)

Ha osservato che il 40% dei ladri (17 soggetti) aveva avuto, nei primi 5 anni di vita, un periodo di separazione duraturo e molto lungo dalla madre o dalla figura materna sostitutiva.

Rankin e Kern (1994) I giovani con un forte attaccamento a entrambi i genitori risultavano meno delinquenti rispetto a quelli che dichiaravano un attaccamento a un solo genitore.

Laub e Sampson (1988) La rottura della famiglia riduce l'attaccamento dei figli ai genitori e conseguentemente aumenta la loro delinquenza. Una correlazione ancora maggiore è stata riscontrata da Bowlby tra la "privazione materna" e il tratto "indifferenza affettiva", spiegabile col fatto che la perdita dell'oggetto d'amore porta a rifiutare ogni legame affettivo per timore di perderlo nuovamente.

Patterson (1982); Rankin e Wells (1990) Una spiegazione alternativa del rapporto tra condiziona una grave difficoltà di rapporti interpersonali e molto spesso.

Un'evoluzione in senso "broken homes" e delinquenza afferma che nella famiglia monoparentale e in quella conflittuale le antisociale. Anche la gravità del comportamento antisociale era correlata alla precoce capacità genitoriali di controllo dei figli, di riconoscimento della violazione delle regole e di separazione materna. Sanzionamento dei comportamenti inadeguati risultano ridotte e perciò aumentano il rischio di Bowlby. Tanto maggiore è il danno quanto più precoce è l'età alla quale avviene la coinvolgimento nella delinquenza dei figli. Separazione tra il bambino e la madre. L'autore dalla sua ricerca per conto dell'OMS nel 1950 ha ottenuto la conferma dell'importanza delle prime esperienze del bambino nel suo ambiente. Goffredson e Hirschi (1990) Teoria del "self control". Alcuni genitori non sono in familiare e dell'effetto nocivo della carenza di cure materne.

fare sviluppare le capacità di autocontrollo nei loro figli che non riescono perciò a ritardare la ricerca di gratificazione immediata e sono più esposti a compiere atti delinquenziali (Debuyst, 1960). Il rapporto madre-bambino determina in parte le infrastrutture della vita morale e le modalità attraverso le quali il bambino si legherà agli altri e sarà capace di riconoscerli come valori indipendenti da lui (Rebellon, 2002). La rottura del nucleo familiare che avviene nei primi anni di vita del minore ha un effetto più grave della disgregazione del nucleo che si verifica durante l'adolescenza. Bowlby afferma che il bambino, per tollerare le inevitabili frustrazioni che subisce nel soddisfacimento dei suoi desideri, ha bisogno, nei primi anni di vita, di una "madre buona", della figura cioè che non solo lo nutre, ma che lo protegge e lo cura in modo.

stabile e duraturo. Nella vita affettiva del bambino la madre è vissuta in un primo momento in modo ambivalente: da un lato è la <<madre buona>>, che nutre e ama, dall'altro è la <<madre cattiva>> che si Bandura e Walters (1959) Sia l'eccessiva permissività, sia l'eccessiva severità sono allontana frequentemente e non è disponibile a soddisfare immediatamente i suoi bisogni. collegate con l'aggressività dei figli. Eserciterebbero un effetto negativo soprattutto la presenza Sotto l'impulso di impulsi aggressivi il bambino distrugge, nelle sue fantasie, la <<madre di un padre ostile e di una madre eccessivamente permissiva. cattiva>>; soltanto la presenza di una madre affettuosa è in grado di ristabilire un buon contatto tra il bambino e il mondo esterno. Sears, Maccoby e Levin (1957) Diversa influenza dei vari tipi di educazione a seconda Debuyst (1960) Bowlby

introduce un'interpretazione originale del concetto di Super-io, il delle differenti età dei bambini. A 5 anni l'aggressività dei bambini in famiglia era strettamente correlata all'eccessiva severità delle punizioni fisiche, a 12 anni la notevole severità era associata ad un basso livello di aggressività sociale. L'eccessiva indulgenza era sempre associata ad alta aggressività. Debuyst (1960) Tre tratti di personalità, collegati all'assenza materna: Berkowitz (1962) I genitori che applicano metodi disciplinari punitivi possono aumentare le tendenze aggressive dei figli in quanto: Il sentimento di abbandono. Spesso si esprime nel giovane che ha subito un'esperienza di privazione, in una ricerca, talvolta rivendicativa.

di un clima di affetto e di sicurezza. ƒ la punizione fisica è frustrante;ƒ L’insensibilità affettiva è stata enfatizzata soprattutto da Bowlby, secondo cui il bambino che ƒ essi forniscono un modello di aggressività da imitare;ha subito la separazione dalla madre non è in grado di collegare le sue soddisfazioni libidinali al ƒ diminuiscono le inibizioni e forniscono freni molto deboli contro il comportamento ostile.suo normale oggetto, e cioè alla madre e attraverso di lei agli altri. Tale bisogno insoddisfatto loporterà verso gli oggetti in quanto questi possono essere posseduti. Patterson (1982) E’ possibile stabilire un legame consistente tra le descritte→ƒ L’aggressività. L’indifferenza affettiva facilità anche l’aggressività, concepita come una microinterazioni familiari e i più gravi comportamenti delinquenziali.ripetizione delle reazioni

verso la <>. Alcuni studi hanno verificato l'esistenza di un n. elevato di abusi fra i delinquenti eBandura e Walters (1959) Attribuiscono grande valore alla rottura della relazione tra il confermato l'ipotesi di una relazione tra la vittimizzazione durante l'infanzia e la futuraragazzo e il proprio padre nella determinazione del comportamento aggressivo. Particolarmente delinquenza.per l'adolescente, il padre rappresenti il più soddisfacente modello di identificazione per Widom (1989) Studio in prospettiva dove ha comparato la carriera criminale di bambini→raggiungere un buon adattamento sociale. I padri dei ragazzi aggressivi avevano dedicato che avevano subito atti di violenza o di negligenza con quella di altri che non erano statimeno tempo alle interazioni affettive con i loro figli. I padri dei ragazzi aggressivi erano meno abusati nell'infanzia. Ha confermato l'esistenza di una relazione tra gli abusi

Pregressi e laaffettuosi e dimostravano più spesso atteggiamenti di rifiuto. delinquenza in età adulta. Andry (1966) Ha rilevato l'importanza che i rapporti perturbati tra il padre e il Dutton e Hart (1992) Hanno messo in evidenza una percentuale elevata di detenuti vittime→ →bambino, indipendentemente da qualsiasi episodio di separazione precoce, hanno nel di violenza intrafamiliare nell'infanzia e hanno rilevato una correlazione significativa tra ladeterminare l'antisocialità del figlio, <<fra i delinquenti predominavano i soggetti che avevano violenza subita da bambini e quella agita da adulti. L'abuso fisico conduceva a un incrementol'impressione di essere stati respinti dal proprio padre>> (sentirsi più amati dalla madre), di ogni tipo di reato violento e aumentava il rischio di violenza fisica in famiglia. L'abusomentre la maggior parte dei non delinquenti si sentiva egualmente amata dai due genitori.

sessuale conduceva più spesso a reati di violenza sessuale sia intrafamiliare sia su vittime estranee. Per quanto riguarda l'autorità in famiglia, i non delinquenti con più frequenza vedevano nel padre il capofamiglia e gli obbedivano. I delinquenti, al contrario, pur riconoscendo il padre come capofamiglia, gli obbedivano meno, avrebbero quindi sofferto di più un eventuale difetto di autorità paterna. Kirschner e Nagel (1996) <> inizia quando l'adottato è separato dalla madre alla nascita, si approfondisce quando egli apprende di non essere nato da coloro che ha sempre identificato come i propri genitori e si cristallizza allorché gli è negata la conoscenza dei genitori naturali. Andry (1966) La dimostrata importanza della carenza paterna non esclude un'influenza della carenza materna e che comunque <>.adottato, per difendersi dalla percezione dell'abbandono da parte dei genitori naturali, si troverebbe costretto a costruire fantasie irreali riguardo a essi e a Rankin e Kern (1994) Hanno mostrato che non vi era differenza tra i due genitori per ciò costruire la propria identità sulla base di una duplice coppia genitoriale, con la conseguente che concerne il ruolo loro attribuito nella prevenzione della delinquenza, ma che era soprattutto formazione di una personalità dissociata e frammentata. Il numero delle relazioni instaurate a essere rilevante, poiché il forte attaccamento a Nella cosiddetta "sindrome del bambino adottato", la parte cattiva di sé, solitamente entrambi i genitori era correlato a minori probabilità di commettere reati piuttosto che identificata con i genitori biologici immaginari, è scissa dalla personalità del figlio adottivo e può l'attaccamento a uno solo dei due genitori.perciò erompere in una violenza omicida contro i genitori adottivi o contro altre persone(Kirschner, 1992).
Glueck (1966) Disciplina parentale, i genitori dei delinquenti tendono a essere troppo severi o troppo permissivi o ad alternare in modo incoerente la severità con la permissività. I dati delle ricerche longitudinali hanno
Dettagli
Publisher
A.A. 2008-2009
15 pagine
2 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/12 Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher BalboFonseca di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia della devianza e analisi dei corsi di vita e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Scarscelli Daniele.