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La comunicazione esterna dell'impresa
L'impresa, quando si rapporta con l'esterno, non deve mettere appunto solo la strategia di vendita come pubblicità e promozioni, ma anche avere rapporti con l'estero (clienti stranieri, banche internazionali, imprese e partner), le istituzioni (enti locali, parlamento, partiti e governo) e il mondo della finanza (raccogliere azionisti, banche e investitori istituzionali). Ci sono anche contatti con il pubblico (opinione pubblica/opinion leader e clienti fornitori, agenti di vendita). Se a queste voci aggiungiamo la comunicazione interna, abbiamo di fronte l'intera comunicazione aziendale.
MERCATO: è l'insieme di tutti i soggetti interessati all'acquisto di un prodotto e dispongono del reddito necessario, include cioè sia gli acquirenti attuali che quelli potenziali (per questo viene anche definito mercato potenziale), perché può accadere che un gruppo di consumatori a causa di ostacoli di varia natura non abbiano la possibilità di accedere a quello specifico mercato.
offerta- mercato nn disponibile).Il mercato disponibile può essere suddiviso in: mercato qualificato e non qualificato, qst perché non tutti i consumatori potrebbero avere i requisiti necessari per l'utilizzo del bene o servizio. La parte del mercato che acquista realmente i prodotti rappresentano il mercato reale o penetrato.
MARKETING: dedicato allo studio delle attività di vendita. I primi decenni del nostro secolo furono distinti da un imperativo: PRODURRE. Dagli anni 20 fino agli anni 50 aumentò la concorrenza ma diminuì la domanda per questo nacquero i primi studi sul comportamento del consumatore con ricerche sociologiche e psicologiche. Questo perché ci si rese conto che una produzione efficiente era insufficiente, bisognava partire dall'individuazione di ciò che serviva al cliente. L'AMA (american marketing association) ha prodotto la prima definizione di marketing ossia: "il marketing esprime l'insieme delle attività"
d'affari necessarie per trasferire prodotti e servizi dal produttore al consumatore" viene quindi inclusa anche la confezione (packaging), il prezzo e le attività di vendita. Tra gli anni '60/'70 il marketing entra all'interno dell'impresa e si distinguono le imprese orientate al marketing (che rilevano i bisogni del consumatore per la loro produzione) e le imprese orientate al prodotto (concentrate sul processo produttivo). Cambia la definizione di marketing che ora viene inteso come una modalità sociale per soddisfare i bisogni di consumo. Negli anni '90 viene introdotta una maggiore internazionalizzazione dei mercati e la loro diversificazione. Oggi c'è un orientamento volto alla customer satisfaction. PROCESSO DI ACQUISTO DEL CONSUMATORE Dopo aver acquisito informazioni, il consumatore valuta le alternative, dopodiché utilizza il prodotto. Nel processo di acquisto intervengono più soggetti con vari ruoli: influenzatore, decisore, acquirente ed utilizzatore.esempio mamma- latte in polvere). I fattoti d’influenzapossono essere sociali, personali o psicologici. Esistono xòdei tratti omogenei ke permettono la segmentazione delmercato. I criteri più diffusi sn: demografico,geografico,comportamentale e degli stili di vita.Non bisogna xò sottovalutare l’influenza del trade ossia ilprimo livello di clientela ( negozianti,supermercati) el’elemento più influenzante è il packangin. È necessariointeressare ed incuriosire il pubblico e x far ciònecessitiamo di un buon venditore in possesso di una fortepersonalità. A loro viene dedicata grande cura allapreparazione cn programmi di formazione xchè ilpersonale di vendita costituisce l’unico legame tral’impresa e i suoi clienti.Tra le funzioni principali del venditore troviamo:individuazione nuovi clienti,vendita e assistenza.I corsi di formazione dei venditori mirano a qualificarli suprodotti smp più
complessi dal punto di vista tecnico e alla conoscenza del mercato in generale.
COMUNICAZIONE E RISORSE UMANE
Negli anni 70 il ruolo della comunicazione non è centrale nella vita dell'azienda ma verso la loro fine il panorama inizia a cambiare: le aziende iniziano ad investire in pubblicità, ossia nella comunicazione esterna che rappresenta un fattore determinante per il successo dell'azienda, perché sia efficace deve essere coerente con tutte le attività di comunicazione devono rimandare ad un'unica immagine aziendale si parla di COMUNICAZIONE INTEGRATA.
Aumenta l'importanza anche della comunicazione interna data che oggi al lavoro non si chiede più remunerazione economica ma anche gratificazione sociale, riconoscimento e prestigio.
All'interno di un'impresa ogni dipendente deve reinventare il proprio ruolo a seconda dell'esigenza proveniente dall'esterno per questo è importante la formazione professionale.
Esistono 3 modelli di struttura
organizzativa: STRUTTURA CARISMATICA: definita anche autoritaria, è caratterizzata dal potere centrato su una o più persone che rappresentano il capo, il quale ha un atteggiamento paternalistico autoritario verso i dipendenti, nei confronti dei quali è severo e richiede un rendimento elevato. Al suo interno, la comunicazione è caratterizzata da un'ambiguità di fondo che crea una confusione utile al capo, che ogni momento può dimostrare di aver sempre ragione perché mancano i riferimenti chiari. In questa struttura viene escluso il lavoro di gruppo e le persone che lavorano da più tempo diventano modelli da seguire. In questa struttura, la modalità di comunicazione permette che sia il capo che i dipendenti possano essere sia mittenti che riceventi, ma con peso diverso, e ogni dipendente ha una relazione di tipo duale con il capo, in una posizione di minore forza comunicativa. STRUTTURA BUROCRATICA: in questa struttura, il potere è conferito in base alla posizione.dipendenti. La comunicazione interna è basata sulla condivisione di informazioni e conoscenze, favorita da un clima di collaborazione e apertura. Le relazioni tra dipendenti e capo sono basate sulla fiducia e sulla valorizzazione delle competenze individuali. STRUTTURA ORGANIZZATIVA A MATRICE: è caratterizzata dalla presenza di due o più linee di autorità che si sovrappongono. I dipendenti riportano a più di un capo e lavorano in team multidisciplinari. Questa struttura favorisce la flessibilità e la capacità di adattamento dell'organizzazione, ma può generare conflitti di autorità e competenze. STRUTTURA ORGANIZZATIVA A RETE: è tipica delle organizzazioni che operano in rete, come le aziende virtuali o le organizzazioni non governative. Le relazioni tra i membri dell'organizzazione sono basate sulla collaborazione e sulla condivisione di risorse e competenze. Non esiste una gerarchia rigida, ma una rete di relazioni che si basa sulla fiducia reciproca e sulla condivisione di obiettivi comuni. STRUTTURA ORGANIZZATIVA ADHOCRATICA: è caratterizzata dalla flessibilità e dalla capacità di adattamento dell'organizzazione alle esigenze del momento. Non esistono ruoli e responsabilità predefinite, ma i dipendenti lavorano in team temporanei e multidisciplinari. La comunicazione interna è informale e basata sulla condivisione di informazioni e conoscenze. Le relazioni tra dipendenti e capo sono basate sulla fiducia e sulla valorizzazione delle competenze individuali.Individui e sibasa su tecnologie definite attive come lavori di gruppo e giochi aziendali. La comunicazione prevede 2 gruppi: da un lato c'è il gruppo di persone a cui spetta prendere decisioni riguardo alle linee strategiche che l'azienda vuole seguire, dall'altro c'è il gruppo di tecnici che costituisce il know-how della struttura.
STRATEGIE COMUNICATIVE: una buona strategia comunicativa è stata offerta dal caso dell'"OLIO CUORE". Una pessima strategia è stata quella della comunicazione di crisi della "GIGLIO".
IL MARKETING è la casella dell'organigramma aziendale che ha vissuto la spinta più forte a parlare con il consumatore sia per ricavarne informazioni sia per sedurre ed informare. Oggi le aziende pongono grande importanza a definire l'identikit del consumatore per poter individuare una tattica pubblicitaria personalizzata.
SCUOLA CLASSICA O SCIENTIFIC MANAGEMENT DI TAYLOR.
SCUOLA DELLE RELAZIONI UMANE
– HUMAN RELATION DI MAYO.L'APPROCCIO SISTEMATICO DI WEBER.Spesso alcune industrie culturali sono caratterizzate da un'elevata differenziazione produttiva e da un alto valore aggiunto, basate sulla capacità di contrassegnare il proprio prodotto con un continuo cambiamento ma anche con una sorta di marchio globale comune, attraverso INNOVAZIONE, TRADIZIONE E COMUNICAZIONE. Nascono così i luoghi mitici come Parigi per l'alta moda e l'Italia per le sue imprese manifatturiere. LE PROFESSIONI DELLA COMUNICAZIONE Fin dall'antichità esistono i professionisti della comunicazione, nell'antica Grecia il luogo di scambio comunicativo avviene nell'AGORÀ! INFORMAZIONE: trasmissione di notizie da un emittente a un destinatario. COMUNICAZIONE: implica l'attivazione di un circuito più complesso in cui i ruoli di emittente e destinatario sono intercambiabili. Per quanto riguarda la comunicazione pubblicitaria, in Grecia sui manufattiartigianali veniva inciso il nome del compratore e non quello dell'artigiano. Con la Roma pompeiana invece esistevano dei veri e propri marchi di fabbrica.
Nel settore della comunicazione si è avuto un progressivo e rapido cambiamento, gli anni 90 ne sono l'espressione con il successo della comunicazione elettronica (internet) che ha portato alla nascita di nuove figure professionali.
Per soddisfare il bisogno delle aziende di comunicatori, sono nate le facoltà di SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE.
Ogni azienda ha una comunicazione esterna e interna:
ESTERNA: comprende il pubblico, la finanza, il commercio, l'estero e le istituzioni.
INTERNA: possiede in più la comunicazione con i suoi dipendenti e quindi l'interno.
L'azienda necessita di personale che sappia far uso di diverse tecniche che hanno l'obiettivo di soddisfare il cliente attraverso la vendita di qualcosa.
Una capacità fondamentale è l'ambito LINGUISTICO - RETORICO,
Un manifesto dovrà avere ad esempio la parola scritta, l'immagine e la grafica.
TECNICHE IMPORTANTI:
- Retorico - linguistico: conoscenze di sintassi e semantica;
- Tecniche di tipo audiovisivo: utilizzo delle apparecchiature e dei supporti tecnici finalizzati ai vari settori;
- Tecniche psicologiche: conoscenze della personalità;
- Tecniche grafico - editoriale: conoscenze di grafica, anche computerizzata;
- Metodologia di ricerca sociale: indagini di mercato, questionario e interviste;
- Tecniche informatiche: database, ricerca di informazioni, fogli elettronici.
Le tecniche più utilizzate sono RETORICO - LINGUISTICHE e PSICOLOGICHE.