Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
COMUNITÀ SOCIETÀ
Esprime una volontà nascosta dello stato La comunità si contrappone alla società dei
originario o naturale, mantenuta attraverso contratti stipulati nell’incontro di volontà
la successione delle generazioni, soprattutto individuali. È UNA SOCIETÀ DI
nel rapporto: DESTINAZIONE per il periodo in cui
1) Madre-bambino rimangono in vita i contraenti.
2) Uomo-donna
3) Figli della stessa madre
Tutte basate sul rapporto padre-figli
Si assiste al passaggio dal mito di Gaia al
mito di Kronos, con la vittoria del mondo
patriarcale su quello matriarcale. È UNA
COMUNITÀ DI DESTINO, con riferimento nel
passato.
NOMOS E KRONOS: IL PENDIO SCIVOLOSO DELLA TECNOFOBIA
paterfamilias
Kronos: benefico ma dispotico, iroso, Signore del Tempo e del potere
temporale, divoratore dei figli. Non si conosce molto di lui, se non della sua fuga nel
Lazio sotto nome di Saturno dopo essere stato esiliato.
Kronos è il tempo, un tempo ciclico come la vita umana, è l’ordine della catena causa-
effetto.
- L’incubo del futuro dietro le spalle
Il nuovo ordine deve resistere ai ritorni dell’ordine precedente. Il tempo si impone
drammaticamente:
- Era il tempo a consumare gli antichi, che potevano solo illudersi di sospenderne
otiare;
il flusso, cercando di
- I moderni si mettono a consumare freneticamente il tempo con un continuo
negotiare economicamente e politicamente.
ANTICHI MODERNI
Gli antichi avevano dinanzi ai loro occhi I moderni, invece, iniziano a ribaltare la
un passato fatto di gesta eroiche e di situazione, gettando il passato alle spalle
glorie (di fronte ai quali il presente era pur conservandone rispetto e ponendo a
solo una Caduta); il futuro, invece, se lo petto del futuro, alla ricerca della gloria.
sentivano alle spalle, incombente.
Il passato ha valore ed è valore; non c’è Si allontanano da uno stato di natura
idea di progresso, ma la storia diventa fastidioso, brutale e breve. Kant propone
inevitabilmente Caduta rispetto alle 3 tesi a proposito del progresso:
grandi glorie passate. 1) Terrorismo morale: continuo
regresso
2) Eudemonismo: continuo progresso
3) Abderitismo (mito di Sisifo):
ascesa e ricaduta in perpetua
oscillazione portano allo stesso
risultato che si avrebbe se il
soggetto fosse rimasto nello
stesso posto e in quiete.
- La sindrome del pendio scivoloso
Ira e odio hanno un’origine: la sfida al volere dei Numi, alla legge del Padre. La
punizione è la Caduta, la cacciata dall’Eden. Il pericolo sentito è quello di essere
travolti dall’interagire con altri soggetti sociali e precipitare in un cambiamento sociale
oggettivo.
Secondo Burg (1991): “se consentiamo A, B ne seguirà necessariamente o molto
probabilmente (A,B pratiche come l’eutanasia); B è moralmente inaccettabile, quindi
non dobbiamo consentire nemmeno A”.
Sono possibili tre varianti:
1. F orma logica : siamo logicamente impegnati a consentire B una volta che
abbiamo consentito A;
2. Forma empirica/psicologica : l’effetto di accettare A sarà che prima o poi
accetteremo B;
3. Forma retorica : un’orribile situazione dipende più dall’orrore che dalla
probabilità.
Aggiunge: “il pendio scivoloso è quello di un eticista che va dal campo morale a quello
legale usano gli stessi argomenti in entrambi i campi”. (nomos)
Nel mito di Kronos, l’individuo che viola l’ordine sociale della consuetudine
uscendo dal posto assegnatogli, provocherà una caduta dal tempo dell’ordine al
disordine generalizzato. I moderni ribalteranno questa situazione attraverso la
trasgressione.
nomos
Il non è solo legge, ma anche principio di legalità; Schmitt (1950) lo identifica
nomos
come originato nella “misura” della terra: “il è visibile nell’ordinamento politico
e sociale di un popolo, è la misurazione e divisione del pascolo, è la misura che
distribuisce il terreno secondo un determinato ordinamento”.
IL LOGOS OLIMPICO: ATHENA E LA SCIENZA ANGELICATA
La conoscenza è il prodotto caratteristico della nostra specie e origine di ogni azione
sociale. Infatti è una delle 3 dimensioni della vita sociale (insieme a biografia
individuale e società). nòon,
L’Odissea inizia parlando proprio di Ulisse che di molti popoli aveva conosciuto il
ovvero mentalità, cultura, … => la conoscenza è fondamento sociale di un popolo.
Abbiamo assistito al passaggio da
nomos nomos
nella della mondo del
Terra/mondo di Terra/mondo di Logos/regno di
Gaia Kronos Zeus e Athena
Terzo pilastro del
Canone Antico
Athena, estratta dalla testa di Zeus, è
l’intelletto “astratto”, contrapposta a
Dioniso, nato da una coscia del dio. È la L’occhio di Zeus è di un azzurro lucente in cui
conoscenza e il suo simbolico (cielo, si intravede la presenza di Athena; questo
sole, occhio, intelligenza). occhio domina il mondo intero, protegge e
punisce, benefico e distruttivo => al centro del
mondo simbolico è il Padre Cielo. L’occhio
sapere
diventa il simbolo della conoscenza:
(eidénai) vedere (ideìn)
e sono lo stesso verbo
in 2 forme diverse.
- Lo sguardo da nessun luogo
Visione da nessun luogo, from nowhere view (thomas nagel, 1986): vedere le cose al
di là dei punti di vista: egli distingue 3 mondi o universi:
1. Mondo degli oggetti fisici
2. Mondo degli stati di coscienza e mentali
3. Mondo dei contenuti oggettivi di pensiero (pensieri scientifici, poetici, opere
d ’ arte)
È una visione della conoscenza scientifica come se fosse una “conoscenza
angelicata”, perché viene scorporata e relegata in un empireo reale e
incontaminato, è una conoscenza non soggettiva.
Siccome dove entra il soggetto entra anche il soggettivo (arbitrio, libertà
assoluta dai vincoli sociali), se si vuole una conoscenza oggettiva bisognerà
estromettere il soggetto (UTOPIA).
- La Dea ci scampi dalla Sociologia della scienza
La classicità è il regno di Athena.
La scienza è concepita come opera di geni talentuosi, impossibili da spiegare
scienza della scienza
razionalmente; una è impossibile.
Nel corso del Novecento si assiste a una “contaminazione essenziale” fra scienza e
società: non è più possibile immaginare, né la scienza confinata in un limbo di
menti libere, né la società senza la conoscenza delle dinamiche economiche, sociali
e comunicative.
Eraclito trova un Logos comune a tutti: l’intelletto generale.
- Chiusura del Canone Antico e apertura al moderno
Abbiamo sempre bisogno di distinguere il vero dal falso
(intenzionale/inintenzionale) e abbiamo bisogno che questa distinzione sia unica e
riconosciuta da tutti. Abbiamo bisogno di un “ragion pubblica” a cui riferirci, di una
Ragione.
Se la scienza è vista come a-sociale, ovvero come mero esercizio razionale, diventa
sempre meno sufficiente per la definizione socialmente vincolante della verità.
conoscenza
La fonte del pericolo non è più l ’ ignoranza ma la .
Athena è la massima espressione del nuovo assetto sociale del mondo antico:
l’esito di Athena sarà che resteremo abbagliati da una potenza snaturata,
desocializzata e la contrapporremo a natura, società, emozioni, soggettività, …
nomos: nomos-
Anche il mito di Athena (come quello di Kronos) rappresenta un un
logico. nomos
Il canone moderno, specularmente, potrà essere riassunto nel
dell’individuo e delle ragioni particolari.
Qui la scienza cercherà di recuperare sensi, interessi, personalità e anche volontà
generale e conoscenza condivisa. II Parte
Canone Moderno: l’anomia narcisistica
Nel Canone Antico, di pari passo ai miti, si addensava emozioni, pensieri, credenze che
però rimanevano marginali. A cominciare dal Medioevo, queste costituiscono (in
contrapposizione) un Canone Nuovo, il Canone Moderno.
La sua formazione ha seguito lo sviluppo della modernità: dalla fine del Medioevo a
XVII-XVIII secolo, per iniziare il declino tra la fine del XIX secolo e la metà del
XX. ATHENA È L’ELEMENTO DI CONTINUITÀ TRA ANTICHITÀ E MODERNITÀ.
“Processo di civilizzazione” di Norbert Elias: se con Neumann siamo arrivati alla
nascita della coscienza, con Elias arriviamo alla razionalizzazione del mondo della
psiche e della società.
- La parabola del moderno
Norbert Elias ricostruisce la sociogenesi e la psicogenesi dall’XI secolo in poi
scandendola in:
Fase cortese-feudale
Fase curiale-assolutistica
Fase borghese-professionale/capitalistica
Per Elias, non è possibile comprendere la psicogenesi indipendentemente dalla
sociogenesi; l’individuo nel corso della sua storia percorre i processi percorsi dalla
società nel corso della sua grande storia. Egli contempla sia gli sviluppi “oggettivi”
(struttura sociale), sia quelli “soggettivi” (sovrastruttura culturale), considerandoli
dimensioni diverse entrambe soggette a un processo di “civilizzazione” (e non
separatezza né tantomeno dipendenza).
Nel XIX secolo, la storia è evoluzione necessaria. E rispecchia lo sviluppo della società
borghese sulle élite del passato.
SOCIETÀ BORGHESE ÉLITE PASSATE
Hanno speranza per il futuro. Si sentono minacciate dal futuro.
Elaborano una cultura di futurismo Si rintanano nella tradizione, nel
passatismo; non hanno il coraggio
di rompere con la tradizione
ERACLITISMO: progresso positivo e ELEATISMO: bisogna
irrefrenabile salvaguardare il passato. Vi è
traccia del mito di Kronos
(tradizionale, cronico)
Questa è la situazione di piccoli stati-nazione che verranno scossi dalla Prima Guerra
Mondiale, totalitarismi, Seconda Guerra Mondiale.
Il sociologo deve ricordare di essere “uomo in mezzo ad altri uomini”, oggetto primo di
indagine.
Homo clausus : esito della frantumazione della società in individui; una gabbia separa
il mondo interno da quello esterno, l’ego dall’altro, l’individuo dalla società.
Se però tutti gli individui diventano ego-centrici, aumentano gli individui in
concorrenza e quindi la necessità di accordarsi. Lo sviluppo della società rischia di
individuo-massa
mangiare lo sviluppo dell’individuo rendendolo e viceversa
arena di animal spirits.
rendendola
Lo s