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L'ECONOMIA DELLA PRODUZIONE SOCIALE
Motivazione. Numerosi studiosi si sono chiesti cosa spinge la gente a partecipare alla peer production. Secondo uno studio psicologico le persone hanno due serie di motivazioni, quelle estrinseche che sono prettamente legate all'aspettativa di un compenso materiale in cambio di una loro prestazione e quelle intrinseche che sono strettamente legate ad un appagamento psicologico come la soddisfazione personale. Questo significa che in base ad una data cultura e ad un dato contesto, ci sono persone che sono più interessate a fare soldi ed altre che invece sono più generose; ci sono persone che sono mosse da motivi legati alla posizione e alla stima sociale ed altre che sono mosse dal raggiungimento di un benessere psicologico. Allo stesso modo la scienza accademica e quella privata attraggono scienziati che hanno una formazione simile, ma preferenze diverse riguardo alle forme di ricompensa. Produzione sociale: condizioni difattibilità e forma organizzativa. La principale contingenza tecnologica che fa sì che le relazioni sociali possano diventare una modalità fondamentale di produzione dell'economia dell'informazione in rete, è il controllo esercitato dagli utenti su tutti gli input necessari. Infatti a rendere possibile l'emergere della produzione di informazione non basata su diritti proprietari né sulla base delle regole di mercato è la convergenza di tre elementi quali:- la distribuzione in modo universale tra la popolazione delle economie avanzate del macchinario fisico necessario a partecipare alla produzione di informazione;
- il costo marginale uguale a zero delle materie prime (informazione e conoscenza) in quanto beni pubblici;
- la realizzazione di tecnologie, modelli organizzativi e dinamiche sociali di scambio e produzione di informazione su Internet le quali fanno in modo che molte persone possano agire per ragioni diverse ma che
Costo ed efficienza delle transazioni.
Per essere efficiente una transazione di mercato deve delimitare chiaramente l’oggetto di scambio, così che il prezzo possa essere fissato senza ambiguità. Questo prezzo deve essere poi pagato usando una moneta altrettanto chiaramente definita.
Gli scambi sociali invece, nonostante richiedano grandi investimenti in socializzazione e mantenimento delle relazioni, richiedono informazioni meno dettagliate.
Entrambi i sistemi di scambio (sociale e di mercato) hanno costi fissi elevati.
Quanto gli scambi di mercato necessitano della costruzione di istituzioni legislative e di sistemi applicativi, mentre gli scambi sociali hanno bisogno della creazione di reti, norme e istituzioni sociali. Negli scambi di mercato il problema si pone quando il bene da valutare e sul quale sostenere dei costi è la creatività umana in quanto questa varia da individuo ad individuo e nello stesso individuo in base all'umore e alla voglia di usarla. Ne consegue che negli scambi commerciali la creatività umana ha un costo molto alto che non sempre rientra con la realizzazione del prodotto finito. Negli scambi sociali invece i costi sono molto più bassi e la qualità del prodotto finito è superiore perché la creatività umana è utilizzata quando si ha voglia, per il periodo che si ha voglia ed in totale libertà da vincoli contrattuali. Chi usa la propria creatività nella produzione sociale può creare, innovare ed.Applicare le proprie innovazioni senza infrangere regole contrattuali o commerciali. Per questo motivo sta crescendo la comprensione del ruolo della produzione e dello scambio sociali come alternativa a mercati e aziende. L'affermazione della produzione sociale nell'ambiente digitale di rete. (contenuto integrato nel paragrafo precedente).
L'interfaccia tra produzione sociale e imprese commerciali. L'ascesa della produzione sociale non comporta un declino per quella di mercato ma questo non vuol dire che non abbia effetti su di essa. Anzitutto la produzione sociale aumenta la concorrenza per quelle aziende che producono beni informazionali di cui esistono sostituti prodotti a livello socialmente. Se si comprendono le opportunità che la produzione sociale offre alle imprese, risulta evidente che un sistema stabile di produzione sociale può coesistere e rafforzarsi insieme alle organizzazioni di mercato che si adattano ad essa invece di combatterla.
consumatori oggi sono più attivi e produttivi rispetto all'epoca dell'economia industriale dell'informazione. Questo cambiamento sta ridefinendo i rapporti che un'azienda deve instaurare per avere successo cioè integrare in maniera più stretta gli utenti nel processo di produzione evitando però di tentare di assumere la leadership del processo produttivo trattandoli come propri dipendenti.
Man mano che le imprese cominciano ad agire in questo modo, le piattaforme e gli strumenti di collaborazione si evolvono, aumenta l'importanza della produzione sociale e l'economia politica comincia a ambiare direzione. Mentre le aziende e i processi sociali crescono insieme, danno origine ad un equilibrio dinamico che ci offre un'immagine di quella che potrebbe essere la futura stabile interfaccia fra imprese di mercato e produzione sociale.
PARTI II
ECONOMIA POLITICA DELLA PROPRIETÀ E DEI BENI COMUNI
L'economia
Dell'informazione in rete mette gli individui nelle condizioni di fare le cose in modo autonomo, rendendoli al contempo assai meno suscettibili di manipolazione rispetto a quanto avveniva nella cultura massmediatica.
I cittadini sono partecipanti attivi in discussioni condotte a vari livelli della struttura politica e sociale nonché produttori del loro stesso ambiente culturale grazie ad un fiorente settore non di mercato che oltre a fornire un migliore accesso alla cultura, permette anche di veicolare queste produzioni.
CAPITOLO V
LIBERTÀ INDIVIDUALE: AUTONOMIA, INFORMAZIONE E LEGGE
Grazie all'alto grado di autonomia concesso dall'economia dell'informazione in rete, gli utenti sono meno dipendenti da forme di informazione proprietaria e fornisce maggiori fonti da cui poter attingere. In questo modo gli individui possono usufruire di basi più ricche per formulare giudizi sulle proprie esistenze.
Libertà di fare di più per se stessi, da
Soli o con altri. Uno dei prodotti che rende meglio la differenza fra l'economia dell'informazione industriale e quella in rete sono i Massive Multiplayer Online Game. Queste piattaforme forniscono ai giocatori diversi contesti nei quali far interagire le loro conoscenze e abilità con quelle degli altri. In pratica l'ambiente di gioco rappresenta un database relazionale continuo fatto di azioni e relazioni sociali fra giocatori. In questi giochi ciascun player gode di piena libertà diventando creatore attivo del proprio mondo contrapponendosi quindi al soggetto passivo che accetta semplicemente ciò che la tv gli offre.
In un'economia industriale, gran parte delle persone vive all'interno di relazioni produttive gerarchiche e dopo il lavoro in una dimensione di consumo caratterizzata da possibilità ridotte e già scritte da altri. La produzione non commerciale dell'economia di rete modificano la relazione produttore-consumatore.
nell'ambito di cultura, intrattenimento e informazione nel senso che ormai gli utenti possono essere sia consumatori che produttori.Autonomia individuale, proprietà e beni comuni.
Bisogna effettuare una distinzione fra beni di proprietà e beni comuni. Sono beni di proprietà quelli che appartengono ad un soggetto che può goderne e disporne in piena esclusività. Sono beni comuni quelli che sono nella facoltà di godimento di chiunque purché chi ne usufruisce non ne limiti il godimento anche ad altri.
Ai fini dell'economia dell'informazione di rete una più grande diffusione di beni comuni accresce la libertà individuale, mentre una loro diminuzione la limita.
Autonomia e ambiente informazionale.
La legislazione in materia di informazione ha due tipi di effetti principali sull'autonomia personale. Il primo ha a che fare con la capacità di limitare sistematicamente le percezioni o modellare le preferenze degli individui.
altri come ad esempio un governo che cerca di condizionare le vite dei singoli cittadini attraverso la regolamentazione della stampa o la propaganda.
Il secondo tipo di effetto che il diritto può avere sull'autonomia individuale è quello di ridurre la varietà di opzioni a disposizione di tutti gli appartenenti ad una data società.
In realtà la risposta del diritto dovrebbe essere quella di evitare leggi che facilitino ad alcuni gruppi di individui di agire in modo da mettere sistematicamente in pericolo la capacità di altri di controllare le proprie vite.
Un caso del genere si è verificato negli USA quando nel 1993 si annunciò di voler portare l'intero settore delle telecomunicazioni da un regime di monopolio regolamentato a un sistema di libero mercato per trasformare lo sviluppo di Internet da attività finanziata dal governo ad attività finanziata da privati.
Nel 2003 più del 96% delle case e delle aziende
americane che ha una connessione veloce riceve il servizio dal proprio operatore televisivo via cavo o dal gestore telefonico. Si tratta di soggetti provati capaci sia da un punto di vista tecnico che legale, di installare dei router che permetterebbero di accelerare alcuni pacchetti di informazione e di rallentarne o rifiutarne altri in modo da manipolare a loro piacimento tutto l'universo informazionale dei loro utenti. L'unica scappatoia a questa specie di controllo viene dalla tecnologia wireless la quale sta rendendo possibile l'uso di alcuni transceivers che sono beni condivisibili in grado, mediante alcune tecniche di interconnessione, di cooperare alla creazione di una rete wireless senza dipendere da gestori di telefonia o da servizi via cavo. Se la Rete non è di proprietà di nessuno, per comunicare è necessario soltanto la presenza di un soggetto che trasmetta e di uno che riceva, ma se la Rete è di proprietà privata, allora i