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Estratto del documento

L’

conferisce (firma) la delega se la delibera è stata presa solo da una minoranza (non da un quinto)?

amministratore stesso, quindi se non c’è una maggioranza qualificata l’ amministratore non è

automaticamente revocato. Per delibera la revoca senza la maggioranza di un quinto, ma solo con una

metterla all’ ordine del giorno. L’ amministratore revocato

maggioranza semplice come bisogna fare? Devo

può essere rieletto. revoco anche se non c’è all’ ordine del giorno

Revoca automatica significa che purché ci sia una

Se non c’è una maggioranza qualificata per revocare dev’ esserci all’

maggioranza qualificata. ordine del

giorno la revoca. (La giusta causa è prevista per legge).

 Quest’ azione di responsabilità

Art. 2396 c. 6 può essere oggetto di rinuncia o transazione:

 Rinuncia significa che la società non esercita l’ azione.

 Transazione è il contratto con il quale le parti facendosi reciproche concessioni pongono fine a una

lite o prevengono una lite.

Per la rinuncia e la transazione occorrono 2 condizioni:

 Condizione positiva è che sia la rinuncia che la transazione devono essere espressamente

deliberate(no implicite).

 negativa è che non ci dev’ essere il voto contrario di una minoranza dei soci che

Condizione

rappresenti un quinto del capitale sociale o nelle società aperte un ventesimo.

Perché un quinto e un ventesimo? Art. 2393 bis, in teoria la cosiddetta minoranza di blocco (quella che si

oppone alla rinuncia e alla transazione) avrebbe dovuto coincidere con il quorum necessario per iniziare l’

azione di responsabilità esercitata dalla minoranza .

l’ azione sociale di responsabilità

Art. 2393 bis afferma che può essere esercitata anche dai soci che

rappresentino almeno un quinto del capitale sociale (nelle società chiuse la minoranza di blocco e quella

legittimata ad agire coincidono? Si, mentre nelle società aperte l’ azione può essere esercitata dai soci che

rappresentano un quarantesimo del capitale sociale)

Società aperte la legittimazione ad agire spetta ai soci che rappresentano un quarantesimo del capitale.

La Minoranza di blocco è un ventesimo. Non coincidono, se io ho un quarantesimo (2,5%) posso

l’ azione, ma non posso portarla a termine perché la maggioranza dell’ assemblea

promuovere può decidere

di rinunciarci (o in assemblea trovo alleati fino al 5% o inizio e non arrivo alla fine).

Il legislatore ha voluto far coincidere la minoranza di blocco (quella legittimata ad opporsi alla rinuncia, alla

transazione) con la minoranza legittimata ad agire. Questo obiettivo è riuscito solo nelle società chiuse dove

la percentuale è sempre la stessa.

L’ azione che spetta alla società può

Art. 2393 c. 3, essere esercitata dal collegio sindacale, la delibera però

assunta a maggioranza dei due terzi dei componenti del collegio sindacale.

dev’essere

Riassumendo l’ azione sociale la possono esercitare:

1. I soci di minoranza

L’ assemblea ordinaria

2. maggioranza (cioè i soci di maggioranza)

3. Il collegio sindacale

4. Se fallisce, il curatore 22

quest’ azione si prescrive in 5 anni dalla cessazione dell’

Art. 2393 c. 4 Prescrizione: amministratore dalla

carica. Perché il legislatore fa decorrere questo termine dalla cessazione? Va bene il termine o vi è un

pericolo? Il termine di 5 anni va bene se il danno si è già manifestato visto che lo devi dimostrare (bisogna

ma se il danno emerge dopo 5 anni l’ azione sarebbe prescritta

dimostrare il danno e il nesso causale), prima

ancora che fossi nelle condizioni di esercitarla (es. imposte gli accertamenti hanno tempi lunghi). La dottrina

interpreta questa norma in maniera costituzionalmente orientata, ovvero che questo termine decorre dalla

cessazione solo se il danno si è già manifestato, altrimenti i 5 anni decorrono da quando emerge il danno (un

diritto non si può prescrivere prima che il soggetto sia in condizione di esercitarlo).

Art. 2393 bis azione di minoranza: perché il legislatore ha attribuito la legittimazione ad agire anche alla

minoranza? Perché chi elegge gli amministratori è la maggioranza e questa difficilmente eserciterà l’azione

(non rinnega chi ha nominato). La si attribuisce alla minoranza perché altrimenti non verrebbe mai esercitata.

I soci di minoranza agiscono come sostituti processuali della società, agiscono al posto dell’ assemblea

L’ azione l’ azione non

ordinaria. può essere promossa solo da minoranze qualificate, ovvero può essere

esercitata da un singolo socio a meno che questo raggiunga una minoranza qualificata. Il quorum per

presupposto

promuovere l’azione è sufficiente che esista al momento dell’ inizio della causa processuale.

(non devo mantenere il quorum fino alla sentenza, se lo dovevo mantenere sarei rimasta prigioniera della

società).

Argomenti che fanno capire che gli soci agiscono al posto della società (come sostituti processuali della

società).

 La rubrica dell’articolo 2393 bis “azione sociale esercitata dai soci”. C.1 l’ azione può essere

esercitata “anche” dai soci di minoranza.

 C. 3 la società deve essere chiamata in giudizio (i soci di minoranza chiamano in giudizio gli

amministratori e la società). L’ atto di citazione va comunicato non solo agli amministratori, ma

alla società; in caso di accoglimento della domanda la società deve rimborsare agli attori (che

sono i soci di minoranza) le spese del giudizio (rimborsa perché si parte dal presupposto che l’

azione sia stata esercitata negli interessi della società).

 C. 6 Il corrispettivo per la rinuncia o la transazione spetta alla società.

 rinunciare o transigere l’ azione promossa dalla minoranza.

Anche la società può

L’ obiettivo del legislatore era quello di evitare azioni di disturbo, infatti questo pericolo è stato deviato da:

Non ha lasciato l’ azione al singolo socio, ma ha richiesto delle minoranze qualificate (quorum).

1.

2. I soccombenti sopportano le spese del giudizio (prendi il rimborso solo se vinci la causa).

3. In caso di esito positivo il vantaggio va nelle casse sociali (a vantaggio di tutti i soci).

Azione che spetta ai creditori art. 2394

In questo caso il presupposto è che gli amministratori sono responsabili verso i creditori solo per

inosservanza degli obblighi inerenti alla conservazione dell’ integrità patrimonio sociale. l’ articolo precisa

che l’ azione può essere proposta dai creditori solo quando il patrimonio sociale risulta insufficiente a

soddisfare i crediti. È più ampio il presupposto della responsabilità degli amministratori verso la società o il

presupposto della responsabilità degli amministratori verso i creditori sociali? È più ampio quello verso la

società perché qualunque atto di cattiva gestione comporta la responsabilità degli amministratori verso la

società. (il creditore è danneggiato solo quando non lo pago).

L’ ultimo comma dice che la rinuncia all’ azione verso gli amministratori da parte della società non

impedisce l’ esercizio dell’ azione da parte dei creditori sociali. 23

La transazione raggiunta tra la società e i propri amministratori può essere impugnata dai creditori sociali

con l’ azione revocatoria quando ne ricorrono i presupposti.

Azione revocatoria l’ unico bene che ha, e diventa nullatenente, si vuole rendere tale perché è debitore di

Tizio vende a Caio revocare questa vendita attraverso un’ azione revocatoria.

sempronio. Sempronio può (hai venduto per non

pagarmi quindi rendo inefficace quell’ atto di vendita).

Se la società rinuncia, l’ esercizio dell’ azione da parte

Rapporto tra azione sociale e azione dei creditori?

dei creditori sociali è comunque consentita.

Se la società con gli amministratori raggiunge una transazione i creditori possono agire o no? Si, ma prima

devono impugnare la transazione con l’ azione revocatoria. Tutto dipende dalla serietà della transazione se la

società a fronte di un danno di 10000 richiede 1 euro, quel 1 euro non basterà per pagare i creditori e allora i

creditori impugneranno la transazione con l’ azione revocatoria e poi potranno agire in giudizio. Se invece la

transazione è seria ovvero a fronte di un danno di 10000 ti accontenti di 6.000, ma quei 6000 bastano per

pagare i creditori, il creditore non può agire perché per agire deve prima impugnare la transazione

dimostrando che quella transazione è pregiudizievole (fittizia). Se la transazione fosse seria ma i soldi non

bastano per pagare i creditori? Il creditore la impugna dimostra che ha subito il danno, la transazione non

regge più e può agire in giudizio. Il creditore finché può essere pagato non ha il danno, se la transazione

basta per mettere nelle casse sociali il denaro sufficiente per pagare i creditori il creditore non può agire, se la

transazione non basta può agire.

La risposta alla domanda Rapporto tra la transazione raggiunta tra società- amministratori e azione dei

creditori, non è né si né no perché tutto dipende dallo spessore della transazione. Risposta: se vuole agire

deve prima impugnare la transazione con l’ azione revocatoria ordinaria.

Questa disciplina porta a problemi di inquadramento dogmatico (significa che ci sono dei problemi di

è facile capire se l’ azione che spetta ai creditori sia diretta o surrogatoria , in poche

classificazione) non

parole non è chiaro se i creditori agiscono nel loro interesse o in via surrogatoria (al posto della società).

di un’ azione diretta.

La rinuncia non paralizza i creditori quindi si tratta

La transazione paralizza i creditori a meno che impugni, quindi si tratta di un’ azione surrogatoria.

Il problema non è solo teorico nel senso che se l’ azione è diretta gli amministratori convenuti non possono

tutte quelle eccezioni che avrebbero potuto opporre alla società (l’ amministratore

opporre ai creditori

potrebbe dire “ma io ho già pagato”, questo lo può opporre solo se l’ azione è surrogatoria , ma se l’ azione è

autonoma il l’ amministratore non può opporre al creditore quelle eccezioni che avrebbero potuto opporre

diretta e surrogatoria si riflette sul regime delle eccezioni. Se l’ azione

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A.A. 2016-2017
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SSD Scienze giuridiche IUS/04 Diritto commerciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher imane_enami di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto commerciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Spiotta Marina.