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CONDIVIDERE UN COMUNE ORIZZONTE INTENZIONALE MOTORIO!
L’intensità di scarica è significativamente più forte durante l’esecuzione che
durante l’osservazione = IL SISTEMA SPECCHIO È SENSIBILE A “CHI È
L’AGENTE”
Con altri meccanismi di rispecchiamento fondano l’emergere di un basico senso
di Sé e degli altri, poiché riflettono il collegamento tra individualità e alterità
che caratterizza la nostra esperienza d’azione e sensazione
− Scaricano quando le azioni sono eseguite o osservate (Gallese, V., Fadiga, L.,
Fogassi, L., & Rizzolatti, G. (1996). Action recognition in the premotor cortex.
Brain, 119(2), 593-609.);
− scaricano quando le conseguenze dell’azione possono essere solo predette
(Umilta, M. A., Kohler, E., Gallese, V., Fogassi, L., Fadiga, L., Keysers, C., &
Rizzolatti, G. (2001). I know what you are doing: A neurophysiological study.
Neuron, 31(1), 155-165.);
− scaricano quando l’azione può essere solo udita (Kohler, E., Keysers, C.,
Umilta, M. A., Fogassi, L., Gallese, V., & Rizzolatti, G. (2002). Hearing sounds,
understanding actions: action representation in mirror neurons. Science,
297(5582), 846-848.) ;
INCARNANO UNA RAPPRESENTAZIONE ASTRATTA DELL’AZIONE! 6
Il primo studio che prova la presenza dei neuroni specchio nel cervello umano:
Mukamel, R., Ekstrom, A. D., Kaplan, J., Iacoboni, M., & Fried, I. (2010).
Single-neuron responses in humans during execution and observation of
actions. Current biology, 20(8), 750-756. Con un compito di osservazione ed
esecuzione sia con movimenti della mano (presa di precisione e presa a tutta
mano), sia con espressioni facciali (sorriso e aggrottare le sopracciglia)
Gazzola, V., Rizzolatti, G., Wicker, B., & Keysers, C. (2007). The anthropomorphic
brain: the mirror neuron system responds to human and robotic actions.
Neuroimage, 35(4), 1674-1684.
Confrontando le risposte neurali per l’osservazione di azioni complesse, azioni
semplici, movimento non finalizzato e controllo statico con agente umano e con
agente robotico = non ci sono differenze significative tra i due agenti.
LO SCOPO DELL’AZIONE È MOLTO PIÙ IMPORTANTE PER I NEURONI SPECCHIO
DEL MODO IN CUI L’AZIONE VIENE SVOLTA.
Cattaneo, L., Caruana, F., Jezzini, A., & Rizzolatti, G. (2009). Representation of
goal and movements without overt motor behavior in the human motor cortex:
a transcranial magnetic stimulation study. Journal of Neuroscience, 29(36),
11134-11138.
Esperimento con TSM (registrazione dei MEP) in un compito di prensione svolto
con uno strumento: la pinza e la pinza inversa (movimenti opposti per ottenere
lo stesso scopo). L’azione poteva essere finalizzata (prendere un pezzo di cibo)
oppure no). L’osservazione dei movimenti dello strumento attiva la
rappresentazione corticale dei movimenti della mano coinvolti nel
comportamento motorio osservato; l’osservazione dell’afferramento con lo
strumento attiva una rappresentazione corticale dello scopo motorio
osservato, i movimenti individuali vengono trascurati così come l’ordine
richiesto per raggiungere quello scopo.
Cattaneo, L., Sandrini, M., & Schwarzbach, J. (2010). State-dependent TMS
reveals a hierarchical representation of observed acts in the temporal,
parietal, and premotor cortices. Cerebral cortex, 20(9), 2252-2258.
Il comportamento motorio osservato è codificato, con la parte del corpo che lo
attua (mano o piede), nel lobo temporale. Un livello gerarchicamente più alto di
rappresentazione è operato da popolazioni neurali nelle regioni
parieto-frontali, dove gli atti vengono codificati in maniera astratta.
IMITARE = “L’uomo si differenzia dagli altri animali in quanto è il più adatto
all’imitazione” (Aristotele, Poetica, 4)
L’imitazione di azioni finalizzate allo scopo induce EFFETTO “CAMALEONTE”
una forte attivazione dell’Area 44 (Broca = F5)
Mimiamo inconsapevolmente il comportamento non verbale altrui; ci piace di più
chi ci imita; il mimarsi reciproco incrementa quanto più stretta è la relazione con
l’altro; il mimarsi reciproco incrementa quando abbiamo lo scopo di affiliare
qualcun altro; dopo un fallimento nell’affiliare qualcuno, al tentativo successivo si
mima di più.
AFFILIAZIONE IMITAZIONE
GRADIMENTO
SOCIALE 7
“I meccanismi neurobiologici ci rendono empatici a un livello preriflessivo, automatico e
implicito. La nostra società, invece, è costruita su un discorso deliberato, esplicito e
riflessivo. I due diversi livelli di processi mentali, implicito ed esplicito, raramente si
incrociano anzi, c’è evidenza del fatto che spesso siano dissociati. Questo probabilmente
perché i potenti sistemi di credenze che operano al livello esplicito sono in grado di
separarci, anche se la nostra neurobiologia può tenerci insieme.” (Iacoboni, 2007)
Il comportamento dei primati non umani
preannuncia quello umano in virtù del ruolo
importante assunto dal MIMETISMO DI
APPROPRIAZIONE
Deve essere repressa per
IL DESIDERIO RIVALITÀ MIMETICA la COESIONE DEL
MIMETICO = convergenza GRUPPO SOCIALE
(Renè Girard) dell’azione di più
agenti sullo stesso
oggetto Questa repressione è l’origine
di una molteplicità di TRATTI
RELIGIOSI e CULTURALI
Il DESIDERIO Impariamo cosa desiderare imitando i desideri
UMANO è altrui, desideriamo ciò che gli altri desiderano
intrinsecamente perché IMITIAMO I LORO DESIDERI
mimetico
L’OGGETTO non è desiderato per il suo valore intrinseco, o perché scelto
consapevolmente dal soggetto. È desiderato perché FRUTTO DELL’IMITAZIONE
Evidenze: Buccino, G., Lui, F., Canessa, N., Patteri, I., Lagravinese, G., Benuzzi, F.,
... & Rizzolatti, G. (2004). Neural circuits involved in the recognition of actions
performed by nonconspecifics: An fMRI study. Journal of cognitive neuroscience,
16(1), 114-126. Risultati: la RISONANZA MOTORIA non è necessaria per
comprendere ciò che vediamo; la comprensione basata sulla RISONANZA
EMOTIVA è qualitativamente differente da quella conseguita in sua assenza
L’EMPATIA (Edith Stein, 1916): “Posso sentire un dolore quando un animale viene
colpito, ma altre cose, come movimenti e posizioni, mi sono date solo come
rappresentazioni vuote senza possibilità di RIEMPIMENTO. Più mi allontano da “tipo
uomo” tanto più piccola diventa la possibilità di tale RIEMPIMENTO”.
Questo meccanismo è il risultato
Con essa riconoscono in quello dell’attivazione della SIMULAZIONE
che vedo qualcosa con cui INCARNATA → meccanismo sostenuto
“RISUONO”, qualcosa di cui mi dai neuroni specchio e da altri
approprio esperienzialmente meccanismi di risonanza multimodale.
Il significato delle esperienze altrui è compreso non in virtù di una spiegazione, ma
grazie ad una COMPRENSIONE DIRETTA, una comprensione dall’interno 8
Calvo-Merino, B., Glaser, D. E., Grèzes, J., Passingham, R. E., & Haggard, P. (2004).
Action observation and acquired motor skills: an FMRI study with expert
dancers. Cerebral cortex, 15(8), 1243-1249.
Hanno comparato l’attività cerebrale quando danzatori esperti guardavano il loro
stesso stile di danza con altri stili. I risultati mostrano che il sistema specchio
integra le azioni degli altri osservate con un repertorio motorio personale del
soggetto, e suggeriscono che il cervello umano comprenda le azioni attraverso la
SIMULAZIONE MOTORIA
L’ONTOGENESI DEL MECCANISMO SPECCHIO
L’ipotesi associativa Hebbiana: i neuroni specchio risultano
dall’APPRENDIMENTO HEBBIANO mentre i bambini osservano/sentono le proprie
azioni ricevono rilevanti supporti empirici nei recenti anni. Suggeriamo che il
sistema sensori-motorio degli infanti sia ottimizzato per provvedere al cervello il
corretto input per l’apprendimento Hebbiano, facilitando l’associazione tra la
percezione delle azioni e il loro corrispettivo programma motorio.
Il sistema specchio gioca un ruolo essenziale nella nostra abilità di interagire con
gli altri, e al contempo acquisisce le proprie proprietà come risultato
dell’interazione sociale durante lo sviluppo.
Studi sui feti hanno dimostrato che a 22 settimane di gestazioni i movimenti
sembrano mostrare una riconoscibile forma di azioni intenzionali, con pattern
cinematici che dipendono dallo scopo dell’azione, suggerendo un sorprendente
livello avanzato di pianificazione motoria
Gallese, V., Rochat, M., Cossu, G., & Sinigaglia, C. (2009). Motor cognition and its
role in the phylogeny and ontogeny of action understanding. Developmental
psychology, 45(1), 103.
Durante lo sviluppo prenatale potrebbero formarsi connessioni specifiche tra i
centri motori che controllano gli atti motori della bocca e della mano e regioni
corticali che riceveranno poi l’input visivo. Queste connessioni potrebbero
fornire MODELLI FUNZIONALI ad aree corticali che, quando raggiunte dall’input
visivo, sarebbero pronte a RISPONDERE in modo SPECIFICO ALL’OSSERVAZIONE
DI MOVIMENTI BIOLOGICI come i gesti della mano e della bocca.
Neonati e infanti, grazie alla connettività motorio-visivo sviluppata durante
l’ultima settimana di gestazione, diverrebbero pronti a IMITARE i gesti altrui e
sarebbero dotati delle risorse neurali che consentono i COMPORTAMENTI DI
RECIPROCITÀ che caratterizzano le fasi postnatali sin dalle fasi precoci.
Lontani dall’essere un’altra specie di neuroni associativi, i neuroni specchio, con
l’integrazione multimodale che operano, guidano la nostra relazione pragmatica
con il mondo degli altri. Per questo permettono la connessione sociale riducendo il
gap tra Sé e altri. 9
Si suppone che i neuroni specchio siano solo un’istanza di un meccanismo di
corrispondenza più generale che usa le rappresentazioni interne degli scopi, delle
emozioni, degli stati corporei e simili per mappare gli stessi stati negli altri
individui.
“Le espressioni facciali sono una componente cruciale del comportamento emotivo e
sociale umano e rappresentano patterns comportamentali innati e automatici”
(Darwin, 1872)
A COSA SERVONO LE EMOZIONI DI BASE?
Le espressioni emotive favoriscono una comunicazione intersoggettiva rapida.
Anzichè essere modificazioni riflesse prodotte dall’organismo, le emozioni sono
prodotte ed espresse come segnali di negoziazione tra organismi in una
transazione sociale in corso
1.è una disposizione, un modo
di comportarsi
John Dewey: la concreta
esperienza emozionale 2. ha