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SISTEMA MIRROR E ONTOGENESI

<<The infancy of the human brain>> (Spelke)

Il cervello infantile umano è l’unico in grado di padroneggiare un

LINGUAGGIO naturale e di sviluppare un SISTEMA DI CONOSCENZE

esplicito, simbolico e comunicabile che veicola ricche

RAPPRESENTAZIONI DEL MONDO ESTERNO.

C’è una marcata continuità Precoce asimmetria

tra l’architettura neurale emisferica + coinvolgimento

infantile e quella adulta delle aree frontali

Competenze Comportamento

IL CERVELLO cognitive motorio molto

INFANTILE significative limitato

COGNIZIONE

Sono sufficienti per NUMERICA

proiettare il bambino In alcuni domini

in un percorso di cognitivi, i bambini

apprendimento, hanno un

composto da …In altri no

apprendimento

apprendimenti e migliore di quello

cognizioni adulto…

caratteristici degli

adulti LINGUAGGIO

Ma mostrano comunque qualcosa

La CONOSCENZA ASTRATTA di unico rispetto agli animali

Dall’ultimo trimestre di gravidanza è visibile un’architettura

strutturale e funzionale complessa e reattiva al mondo esterno con

precisi pattern di attivazione cerebrale.

L’apprendimento avviene durante tutto lo sviluppo, a livelli di

organizzazione multipli e gerarchicamente organizzati.

La peculiarità del cervello umano è quella di essere in grado di

sviluppare RAPPRESENTAZIONI SIMBOLICHE attraverso un’ampia

varietà di domini cognitivi.

<<Effects of institutional rearing and foster care…>> (2015)

Precoci deprivazioni sociali possono influire negativamente su alcuni

domini di funzionamento cognitivo: studio su bambini psicopatologici

Romeni di 12 anni istituzionalizzati.

I bambini istituzionalizzati, rispetto ai controlli, manifestano più

sintomi psicopatologici.

L’affidamento precoce riduce leggermente il rischio di sviluppare

disturbi psicopatologici nei bambini istituzionalizzati e la stabilità a

lungo termine dell’affido è un fattore protettivo importante per lo

sviluppo di una psicopatologia in età adolescenziale.

<<Visually guided reaching in infant monkeys after restricted rearing>>

(Bauer, 1967)

I piccoli macachi sono stati allevati dalla nascita in un apparato che gli

precludeva la vista delle proprie parti corporee.

Dopo 35 giorni una mano gli viene esposta alla vista. Dopo

un’osservazione dell’arto insistente e prolungata i movimenti di

raggiungimento guidati dalla vista erano scarsi, ma dopo 10 ore di

esposizione la performance è migliorata. È stato notato un

miglioramento anche nei movimenti della mano non esposta alla vista.

Dopo 4 mesi hanno appreso il pieno comportamento di locomozione.

La vista dell’arto fornisce le informazioni necessarie per combinare

l’orientamento della testa verso il target e la direzione di

raggiungimento del braccio

L’IMITAZIONE NEONATALE

<<Neonatal face-to-face interaction promote later social behaviour…>>

(Ferrari, 2016)

Nei primati, così come nell’uomo, la madre interagisce faccia a faccia

con i propri piccoli con frequenze che variano sia all’interno della

stessa specie che tra specie diverse. L’impatto di queste interazioni

sullo sviluppo sociale infantile non è chiaro.

Chi ha avuto più interazioni faccia a faccia con la madre, a 2/5 mesi

presenta maggiori interazioni sociali.

Esperimento di controllo = non si ottiene lo stesso risultato con il

mero contatto fisico.

Questo meccanismo funziona anche se le interazioni avvengono

interspecie (uomo-scimmia).

Lo studio suggerisce che le interazioni faccia a faccia dalla nascita

promuovono l’interesse per l’altro e la competenza sociale nei giovani

primati.

<<Neonatal imitation predicts infant rhesus macaque social and anxiety-

related behaviours at 1 year>> (Ferrari, 2016)

La capacità di imitare le espressioni facciali è un fattore predisponente

per lo sviluppo delle competenze sociali?

SÌ!

Coloro che imitano di più esibiscono anche più comportamenti

dominanti, sono meno ansiosi e, solo per i maschi, passano più tempo

a giocare.

Le competenze precoci nell’imitazione delle espressioni facciali può

essere un criterio utile per identificare i bambini a rischio di sviluppare

deficit del neurosviluppo.

<<The mirror neuron system as revealed through neonatal imitation:

presence from birth, predictive power and evidence of plasticity>>

(Ferrari, 2014)

I neonati imitano COMPORTAMENTI MAI VISTI PRIMA

Sono soprattutto relativi alle

INTERAZIONI SOCIALI

Il che indica l’abilità e la motivazione che i bambini hanno di mettersi

in contatto con gli altri

Questi meccanismi di imitazione sono importanti per comprendere il

sistema specchio in età precoce.

Le differenze nell’IMITAZIONE NEONATALE correlano positivamente

con il successivo SVILUPPO MOTORIO, SOCIALE e COGNITIVO, e si

riflettono anche su importanti DIFFERENZE INDIVIDUALI DEL

SISTEMA SPECCHIO.

La presenza di ritmo mu nei macachi appena nati all’osservazione e

all’esecuzione di espressioni facciali indica che il MECCANISMO

SPECCHIO è operativo dalla nascita ed è probabile che sostenga le

risposte imitative precoci.

L’IMITAZIONE NEONATALE È UNA MISURA COMPORTAMENTALE

DEL SISTEMA SPECCHIO

<<Neonatal imitation in rhesus macaques>> (Ferrari, Fogassi, 2006)

Al 3° giorno di vita i piccoli macachi imitano la protrusione della

lingua e lo schiocco delle labbra (bacio).

L’imitazione neonatale può servire per SINTONIZZARE LE RISPOSTE

AFFILIATIVE INFANTILI AL MONDO SOCIALE.

L’ORIGINE EVOLUTIVA DELL’IMITAZIONE può tracciare i gesti

affiliativi con funzioni comunicative.

IL RICONOSCIMENTO FACCIALE

<<Face perception and processing in early infancy: inborn predisposition

and developmental changes>> (2015)

Identificare l’AGENTE SOCIALE e i CONSPECIFICI dalla nascita è

cruciale per la sopravvivenza. La faccia è un ottimo stimolo.

CODIFICA + RICONOSCIMENTO DELLO STIMOLO FACCIA

Dalla nascita abbiamo un dominio preformato con bias attenzionali

rilevanti per le facce, poi l’esperienza modella il sistema di

processamento delle facce.

La faccia è uno stimolo preferenziale alla nascita grazie alle sue

caratteristiche strutturali (simmetria, congruenza...)

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
5 pagine
7 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LeDzEp1991 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neuroscienze delle relazioni sociali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Ferrari Pier Francesco.