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Appunti di Sistemi Informativi - Ingegneria Informatica - A.A. 2005/2006 - Oriana Cirrone

DATA FLOW DIAGRAM

Modella il flusso dei dati all'interno dell'organizzazione.

Mette in evidenza:

  • Funzioni (processi di elaborazioni)
  • Dati scambiati tra processi
  • Archivi nei quali si registrano i dati.

ENTITY RELATION MODEL

I dati vengono organizzati in entità e relazionati ad altre entità:

ENTITY DATA-STORE- CROSS REFERENCE

Grafico che collega archivi introdotti nei DFD con le entità introdotte negli ERM in modo da verificare che gli archivi contengano almeno una entità e, viceversa, che le entità siano contenute almeno in un'archivio.

ENTITY FUNCTION MATRIX

Matrice che serve a collegare le funzioni introdotte nei DFD con le entità introdotte negli ERM.

Consente di verificare che ciascuna entità venga almeno inserita, letta, e infine cancellata, e che non ci siano funzioni inutili, cioè che non operano su.

nessun dato.

Appunti di Sistemi Informativi – Ingegneria Informatica – A.A. 2005/2006 – Oriana Cirrone

ENTITY LIFE HISTORY

Il modello dinamico delle entità serve a verificare che l'evoluzione dei dati e' corretta, nel senso che ogni istanza deve prima o poi terminare, cioè deve essere cancellata dal processo che ne ha diritto, al momento opportuno.

PROCESS OUTLINE

Serve a conoscere l’evoluzione dei processi. Se ne costruisce uno per ogni processo. E’ una specie di sommario dei processi.

PROCESSO X

RETE DI PETRI

Descrive i comportamenti dei processi e le loro interazioni. Una rete di Petri è un grafo bipartito in cui sono presenti due tipi di nodi: i posti (cerchi) e le transizioni (barrette). Gli archi vanno dalle transizioni ai posti e viceversa. I posti hanno uno stato, un numero intero che rappresenta le marche. La regole per avanzare è la seguente: se tutti i posti in ingresso ad una transazione sono marcati, allora può

Scattare la transazione. Istantaneamente vengono tolte le marche dai posti in ingresso e vengono messe su quelle in uscita. Può scattare una sola transizione alla volta.

AUTOMI

Rappresentazione matematica dei processi, attraverso nodi (stato) e archi (azione). Un automa per ogni processo.

In / Out

S1 S2

Appunti di Sistemi Informativi – Ingegneria Informatica – A.A. 2005/2006 – Oriana Cirrone

DIMENSIONAMENTO

1 terminale per ogni servente.

1 server

1 rete lan.

1 stampante.

Il sistema si dice M/M/n, dove n è il numero di serventi, la prima M rappresenta la distribuzione di Poisson del tempo nei processi e la seconda M la distribuzione gaussiana del tempo di servizio. Approssimando, per ogni servente che accede alla rete abbiamo in sostanza una distribuzione di tipo esponenziale, così come il tempo informativo. Anche i flussi di dati uscenti hanno una distribuzione di tipo esponenziale.

Calcolo del tempo di risposta. Per farlo riferiamoci ad un coefficiente di variazione,

C , che ci dà informazioni sulla variabilità del nostro sistema. Per C <1 e C =1 il sistema è pressoché costante e possiamo applicare la seguente formula: SλR -1 TS , notiamo che c'è una zona in cui il Se tracciamo il grafico di T in funzione di T è costante e R R poi va asintoticamente a 1/TS ρ λ= resti sempre Usiamo allora il coefficiente di utilizzazione T . Dobbiamo fare in modo che S nella zone con le linee rosse, cioè che < 0.3. Se = 30% significa che il sistema è utilizzato in quel 30% di tempo e nel restante 70% è libero, quindi riesce a gestire eventuali momenti di crescita del flusso degli utenti. Il 95% dei clienti deve essere soddisfatto in 3T .R Se volessimo calcolare i tempi di risposta di un cliente ed un operatore che usa un pc dovremmo considerare prima di tutto il tempo di intersezione tra il cliente e l'operatore e poi il tempo di prestazione della macchina insieme alintersezione tra uomo e macchina: S1 S2 λ λ− −1 T1 TS1 S2 Consideriamo il sistema PC: bisogna considerare il tempo di servizio della CPU e quello dell'HD. Il calcolo dipende dalle prestazioni di queste unità e dalle istruzioni messe in gioco. Inoltre bisogna considerare il fatto che per ogni servente ci sono 3-4 accessi all'HD. Il tempo di servizio di una CPU è dato dal numero di istruzioni per i secondi in cui vengono utilizzate, diviso il tempo di prestazione della CPU: TSν Per calcolare il tempo di servizio di un HD invece è necessario considerare più parametri che costituiscono il tempo di accesso al disco: tempo di seek, tempo di rotazione e tempo di
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A.A. 2005-2006
4 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Exxodus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sistemi Informativi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Faro Simone.