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CIVIL LAW
Origini e centro nell'Europa continentale. Tradizione che nasce alla fine del XI secolo con la nascita delle prime Università. Prima essenzialmente consuetudini e leggi Barbariche. Il Civil Law nasce da una fisionomia disorganica e da un diritto in stato di arretratezza. Poi accentramento dalle campagne alle città con studio del Diritto Romano: studio del corpus Iuris Civilis Giustinianeo (Corpus, Digesta, Institutiones e Novellae). Diritto Romano caratterizzato da grande prestigio ed utilizzato per il superamento dei diritti locali. Ruolo centrale delle Università che furono istituzioni libere e centri di cultura autonoma. All'interno delle Università fiorirono scuole di Giuristi. I Glossatori: che operarono per chiarificare il testo rimanendo fedeli ad esso. Atteggiamento simile a quello di teologi di fronte alle sacre scritture. Uno dei più grandi rappresentanti di questa scuola fu Irnerio. Diritto come manifestazione.
Dell'autorità imperiale. L'opera dei glossatori ebbe il proprio culmine durante il XIII secolo, con la Magna Glossa di Accursio.
I Canonisti: fanno valere l'importanza della Chiesa durante il Medioevo. Riorganizzazione delle fonti canoniche ad opera di Graziano da Chiusi: Concordantia Discordantium Canonum. La Chiesa grazie alla sua struttura capillare favorì lo sviluppo dello Ius commune e soprattutto alla costruzione del processo.
I Commentatori: mettono in luce il senso racchiuso nel testo e richiamano l'attenzione sulla pratica del diritto. Liberazione della soggezione alla romanità imperiale. Uno dei centri di fioritura dei commentatori è Orelans in Francia, sede fra le altre cose della filosofia scolastica. Ora al Diritto Romano viene attribuito un carattere sussidiario rispetto agli Iura propria: il Diritto Romano viene contrapposto agli Iura Propria e confrontato. Fra gli esponenti: Baldo degli Ubaldi e Bartolo di Sassoferrato.
(1300). Umanisti: cercano in contrapposizione ai Commentatori di restituire il senso al diritto romano il suo senso autentico ed originale ed estrarne lo spirito e la filosofia e recuperarne anche lo stile e la lingua. È una scuola del 1500 che influenzò anche i giuristi tedeschi.
La lex mercatoria: nata come diritto per alcune comunità particolari, come quelle di commercianti e navigatori diviene presto il diritto commerciale comune a tutta l'Europa, penetrando fra le altre cose anche in Inghilterra. Diritto aperto alla libertà contrattuale, non rigido, agile, rapido ed affidato a tribunali speciali.
Codice Civile Francese
Codice civile del 1804 è il fulcro del diritto civile francese e il modello delle codificazioni privatistiche. È il primo vero codice dell'età moderna. Segna il trionfo della classe borghese uscita vincente dalla rivoluzione. Si passa dal diritto alla legge: è un codice caratterizzato da
unità, completezza ed esclusività. Frutto della Rivoluzione, della volontà di Napoleone e di una generale aspirazione alla codificazione e alla redazione delle consuetudini francesi; aspirazione già dimostrata con la Costume de Paris del 1510 poi aggiornata al 1580. Fra il 1789 e il 1799 si impose alla Francia un Diritto intermedio incentrato sull'individuo e sullo stato, e che scioglieva i vincoli della società feudale e parificava i diritti dei cittadini (Es. Obbligatorietà del matrimonio civile e parità fra figli legittimi e naturali). Il codice fu fortemente voluto da Napoleone che fece riunire una commissione che in 4 mesi terminò i lavori ad esso attinenti. Commissione composta da 4 membri: 2 dei paesi del Nord a prevalenza di diritto consuetudinario e 2 dei paesi del sud a prevalenza di diritto scritto. Il codice incontrò nel 1803 gli ostacoli del Tribunato ma fu poi accolto nel 1804 per entrare in vigore il 1°
gennaio del 1806. L'impronta di Napoleone sul codice fu costituita dal disegno patriarcale della famiglia, dall'uso di una terminologia chiara. Vi era un potere politico deciso ad attuare la codificazione, di redarre un insieme di regole di ampia competenza a carattere non casistico e una dottrina molto competente. Il codice infatti nonostante la completezza vanta uno stile praticamente letterario. È un codice di 2281 articoli suddiviso in un titolo iniziale, comprendente disposizioni sulla separazione dei poteri, sull'obbligo di discostarsi dalle decisioni precedenti e sul divieto del non liquet, ma piuttosto l'utilizzo di interpretazione logica, analogica e teleologica. I tre successivi libri trattano in ordine di persone, beni e ai diversi modi di acquisto.