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Struttura Elementare

- I poteri decisionali sono riservati alla Direzione Generale (DG).

- Tutti gli altri sono organi esecutivi.

- Struttura tipica delle imprese quando vengono fondate e quindi di piccole dimensioni.

- Questa struttura entra in difficoltà quando:

  • Il numero di organi esecutivi aumenta e quindi è più difficile coordinare tante persone.
  • Si riscontrano problemi per i quali la Direzione Generale non ha le competenze necessarie.

Struttura Funzionale Pura

- Tra l'organo di governo e gli organi esecutivi organi direttivi, ci sono degli abilitati a prendere decisioni in un ambito specifico.

- La Direzione Generale conserva il potere di coordinare l'attività delle funzioni e di identificare gli obiettivi dell'impresa.

Struttura Divisionale Pura

- Abbiamo delle combinazioni economiche perché ci possono essere clienti/mercati che richiedono una focalizzazione specifica.

- In questo modo è come se si avesse quasi una struttura

funzionale per ogni combinazione economica. Come scegliere se struttura funzionale o divisionale?

- Variabili che fanno propendere per una struttura funzionale:

  • economie di scala
  • Le ottenibili con funzioni centralizzate.
  • grado di specializzazione
  • Il richiesto nell'ambito delle singole funzioni.
  • economie di raggio d'azione realizzabili con la gestione centralizzata
  • Le di competenza "core".

- Variabili che fanno propendere per la struttura divisionale:

  • L'interdipendenza relative a ciascuna funzione.
  • fabbisogno di differenziazione tra le linee di prodotto.

STRUTTURA MISTA: DIVISIONALE CON FUNZIONE R&D CENTRALIZZATA

- Nella realtà non si ha mai una struttura del tutto divisionale o del tutto funzionale.

- In questo caso abbiamo una struttura tipicamente divisionale ma con una funzione di ricerca e sviluppo centralizzata.

Una ricerca e sviluppo centralizzata può favorire lo sviluppo di economie di scala utili per

tutte e 3 le divisioni. STRUTTURA MISTA: FUNZIONALE CON UNA DIVISIONE- es. impresa si vuole espandere all'estero, ma servono competenze specifiche diverse da quelle che l'azienda già possedeva, e quindi si sviluppa una divisione specifica che al suo interno contiene funzioni specificamente volte a quel mercato. STRUTTURA A MATRICE- almeno 2 linee di comando: Nella struttura a matrice si hanno queste si intersecano per andare poi a riflettersi su persone che operano in funzione degli ordini ricevuti da una parte e dall'altra. - es. all'università ci sono facoltà e dipartimenti: i dipartimenti rappresentano il serbatoio di competenze che sono tipicamente omogenee (es. matematica e diritto); la facoltà è invece la forma in cui l'università offre la sua offerta commerciale (es. a economia c'è bisogno di persone che si occupino tanto di diritto quanto di matematica). Nella facoltà ci saranno docenti quindi che

appartengono adipartimenti differenti, e quindi avranno 2linee di riferimento: il direttore deldipartimento e il direttore della facoltà.

Sistema Della Produzione - Subsistema Materie eServizi d'Input- Il processo di approvvigionamento permette all’azienda di posizionarsi meglio sulmercato e contrastare la concorrenza. Questo sistema si basa su 3 attività:

  • Analisi del mercato di approvvigionamento.
  • Politica dei materiali e dei servizi.
  • Politica delle relazioni azienda-fornitori.

ANALISI DEL MERCATO DI APPROVVIGIONAMENTO- Analizzare il mercato di approvvigionamento significa svolgere delle analisi volte a conoscere lecaratteristiche di questo mercato, rappresentato dai fornitori, come:

  • Grado di concentrazione del mercato: quanti e quali fornitori?
  • Grado di concorrenzialità del settore e la presenza di fornitori di prodotti sostitutivi.
  • L’entità di barriere all’entrata/uscita: rendono complesso entrare/uscire
fornitura modesta e importanza degli acquisti elevata: il criterio di selezione del fornitore sarà basato sulla capacità di fornire prodotti o servizi di alta qualità, affidabilità e innovazione tecnologica. In questo caso, sarà importante stabilire una partnership a lungo termine con il fornitore. Complessità del mercato della fornitura elevata e importanza degli acquisti modesta: in questo caso, sarà necessario valutare attentamente i rischi associati alla fornitura, come ad esempio la disponibilità dei materiali o dei servizi richiesti. Sarà importante diversificare i fornitori e adottare strategie di mitigazione dei rischi. Complessità del mercato della fornitura elevata e importanza degli acquisti elevata: in questa situazione, sarà necessario adottare una strategia di approvvigionamento più complessa, che potrebbe includere la creazione di partnership strategiche con i fornitori, la negoziazione di contratti a lungo termine e la gestione attiva dei rischi. In conclusione, la politica dei materiali e dei servizi è un aspetto fondamentale nella gestione degli acquisti, che richiede un'analisi attenta delle caratteristiche del mercato di approvvigionamento e delle esigenze dell'azienda.fornitura modesta e importanza degli costoacquisti elevata: i criteri di rendimento fondamentali sono il gestione del flusso, dell'approvvigionamento e la ovvero non più trovare il fornitore che vende il bene al prezzo più basso possibile, ma lo deve anche fornire nelle condizioni e nei tempi che voglio. GESTIONE DEI MATERIALI. Complessità del mercato della fornitura elevata e importanza degli acquisti modesta: i criteri di rendimento fondamentali sono la gestione dei costi fornitori e trovare dei affidabili a breve termine. GESTIONE DELLE FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO. Complessità del mercato della fornitura elevata e importanza degli acquisti elevata: il criterio di rendimento fondamentale è la GESTIONE STRATEGICA DEGLI APPROVVIGIONAMENTI. POLITICA DEI MATERIALI E DEI SERVIZI: consiste in una matrice a 4 quadranti, da un lato c'è il rischio di approvvigionamento edall'altro l'impatto sulla redditività aziendale: entrambi possono essere "modesti" o "elevati". Impatto sulla redditività aziendale: - modesto e modesto rischio di approvvigionamento: MATERIALI NON CRITICI (se ci fossero problemi nell'approvvigionamento di questi beni, l'impresa non avrebbe gravi conseguenze). - modesto e rischio di approvvigionamento elevato: MATERIALI DI COLLO DI BOTTIGLIA (possono rallentare notevolmente il processo di produzione). - elevato e rischio di approvvigionamento modesto: MATERIALI CON EFFETTO LEVA (permettono di avere risultati straordinari ma con costi modesti). - elevato e rischio di approvvigionamento elevato: MATERIALI STRATEGICI (determinano la funzionalità fondamentale dei prodotti dell'impresa). POLITICA DELLE RELAZIONI AZIENDA-FORNITORI - Capire chetipo di relazione impostare con i fornitori. Le soluzioni dipendono da:
  • Fattori dimensionali: per comprendere la capacità del fornitore di soddisfare i quantitativi richiesti di acquisto, le eventuali rigidità strutturali.
  • Fattori tecnologici: necessari per interpretare la capacità di soddisfare le esigenze di fornitura con soluzioni innovative.
  • Fattori organizzativi: per individuare la capacità di fornire standard elevati di servizio.
  • Fattori economico-finanziari: per comprendere la solidità patrimoniale e potenziale sviluppo futuro dell'azienda fornitrice.
PROCUREMENT MIX- Insieme di attività e azioni tendenti alla strutturazione e gestione del sistema di approvvigionamenti per ottenere un vantaggio produttivo. Ne fanno parte:
  • Politica dei materiali: criticità, sostituibilità, standardizzazione, innovazione...
  • Analisi della convenzione delle forniture: alternative di approvvigionamento per...
qualità-prezzo. Selezione dei fornitori. Comunicazione: sviluppo relazioni a valere nel tempo. Flusso delle informazioni e delle attività di gestione approvvigionamenti. Distinta base = insieme dei componenti necessari per realizzare un prodotto. Sistema della produzione - Subsistema Fattori Produttivi Pluriennali. Le caratteristiche fondamentali dei fattori produttivi pluriennali sono: - Strumenti: Sono impiegati come (es. macchinari). - Durata ripetuta: Sono ad uso durevole e utilizzati per più cicli produttivi. - Costi rigidi: Se acquistiamo un impianto che ha una capacità produttiva superiore rispetto a quella necessaria, quel maggior costo non viene rimborsato. Sono rigidi da un punto di vista quantitativo e qualitativo. - Fattori anticipati: Rappresentano esborso anticipato e lento ritorno in forma liquida. - Soggetti ad ammortamento: Sono distribuire il costo dei fattori produttivi nel tempo in funzione.

dell'utilità che questi cedono ai processi aziendali.

I fattori produttivi pluriennali possono essere:

Materiali: si dividono in

  • Beni immobili: terreni e fabbricati.
  • Beni mobili ad uso durevole: impianti, macchinari, attrezzature, imballaggi, automezzi...

Immateriali: si dividono in

  • Beni immateriali: diritti di brevetto, licenze, marchi. Sono protetti dal sistema giuridico.
  • Costi ad utilizzazione pluriennale: spese d'impianto, costi di ricerca, costi di sviluppo.

Il fabbisogno di fattori pluriennali: aspetti quantitativi e qualitativi:

Fattori materiali:

  • Capacità produttiva: numero di output che si riescono a generare grazie al macchinario/impianto.
  • Specializzazione produttiva.
  • Elasticità e flessibilità produttiva.
  • Caratteristiche strutturali e organizzative del sistema produttivo.
  • Efficienza operativa.

Fattori immateriali:

  • Capacità e competenze distintive
dell'azienda.
  • ACQUISIZIONE E UTILIZZO FATTORI PRODUTTIVI PLURIENNALI MATERIALI
    • Acquisizione: 3 possibilità:
      1. Acquisto presso terzi.
      2. Realizzazione interna.
      3. Acquisizione in leasing o in affitto.
    • Manutenzione: fare in modo che i fattori produttivi pluriennali funzionino adeguatamente.
      • Programmata o non programmata: alcune imprese hanno dei piani di manutenzione, cioè
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
10 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mancuu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Marzo Giuseppe.