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Gli svantaggi delle medaglie

Le medaglie hanno tutte 2 facce. Gli svantaggi principali sono:

  • Erogatori funzionanti a basse pressioni e piccole portate: per questi ho bisogno di molte attrezzature ausiliarie, il sistema inoltre è molto delicato, quindi ho bisogno di una manutenzione periodica, di un software complesso ecc... ho bisogno di usare impiegati specializzati
  • Adacquamento localizzato: il sistema è notevolmente complesso dal punto di vista elettromeccanico (ho bisogno anche qui di manodopera specializzata) dato che l'adacquamento localizzato comporta un elevato numero di erogatori, una lunghezza significativa delle ali una suddivisione in più settori
  • Frequenze di adacquamento elevate: l'impianto deve funzionare in continuo ed è soggetto ad un'usura elevata
  • Costi d'impianto ed esercizio elevati: i componenti, le attrezzature e la loro realizzazione costano tanto. Inoltre servono interventi programmati di manutenzione in modo

da sostituire i componenti prima che arrivino alla fine della loro vita utile (non posso sostituire un componente quando si rompe, ma devo farlo prima, sennò rischio di compromettere la coltivazione di una specie). Gli interventi di manutenzione straordinaria possono poi essere molti.

Gli impianti di microirrigazione si possono suddividere in 2 grandi famiglie: a spruzzo e a goccia. Quelli a spruzzo funzionano usando degli spruzzatori (sprinkler) che riproducono in piccolo gli irrigatori a pioggia oppure vanno nebulizzare l'acqua (in questo caso la funzione è sostanzialmente termica o di incremento dell'umidità dell'aria); quelli a goccia funzionano con il gocciolamento di microgocce tramite ali gocciolanti. Questi si suddividono a loro volta in ad erogazione superficiale (l'erogatore si trova sulla superficie del terreno. Funzionano a gravità) e ad erogazione sub-superficiale (l'erogatore è posto sottoterra a bassissime profondità).

in modo da evitare l'evaporazione ma essere comunque al di sopra dell'apparato radicale). Un esempio di microirrigazione a goccia è la microirrigazione a sorsi in pieno campo diversamente daglialtri è un impianto semifisso o mobile e consiste nell'erogazione continua di piccole dosi per un determinato intervallo di tempo è un'irrigazione turnaria. Un impianto di microirrigazione ha uno schema generale come il seguente:

L'interazione della microirrigazione con il suolo è molto simile a quella dell'irrigazione per infiltrazione laterale, i principi sono praticamente gli stessi. Nei terreni argillosi la permeabilità è chiaramente bassa, l'acqua prima tende ad espandersi in superficie e poi in profondità, il volume di suolo bagnato è grande e posso quindi ridurre il numero di erogatori. Nei terreni medio-impasto (che sono quelli più adatti per le colture irrigue) la

La permeabilità è maggiore, per cui l'acqua tende di più ad andare in profondità rispetto che nei suoli argillosi. Devo aumentare il numero di irrigatori, ma comunque posso diminuire i volumi di irrigazione, anche se va incrementato il numero di interventi di irrigui. Nei terreni sabbiosi la permeabilità è molto elevata, per cui l'acqua va velocemente in profondità. Ciò comporta un alto numero di erogatori, i quali devono funzionare ad alta frequenza e basso volume d'irrigazione. Gli erogatori si possono classificare in base al tipo di percorso che l'acqua segue al loro interno (lineare o a spirale), alle dimensioni delle sezioni idriche interne e delle luci di deflusso, al valore della portata erogata, alla variabilità di portata in base alla pressione e alla modalità di collegamento alla tubazione adacquatrice. I tipi di erogatori sono:

  • gocciolatori: possono essere on-line (figura a destra).

Sono montati in derivazione) o in-line (figura a sinistra. Sono installati lungo la tubazione). Vengono usati nei frutteti, nei vivai o nelle serre. Funzionano con portate di 1,5-16 l/h- ali gocciolanti integrali e manichette forate leggere e pesanti (sub-irrigazione): vengono usate nei frutteti, per gli ortaggi, per i fiori o nelle serre; funzionano con portate di 2-15l/h/m- spruzzatori statici (fissi, che non possono ruotare) o dinamici (che possono ruotare): funzionano con portate di 20-500 l/h. Vengono usati in frutteti, vivai e ortaggi- nebulizzatori per il controllo della temperatura e dell'umidità: funzionano con portate di 20-100 l/h. Gli erogatori funzionano con pressioni di 1-2 bar a portate variabili con le pressioni, tranne che per gli erogatori autocompensanti nei quali le portate non variano, ma restano costanti. In Lombardia la stragrande maggioranza dei campi è irrigata per scorrimento, una parte vicino al delta del Po è irrigata per aspersione.

mentre una piccolissima parte nel Pavese, nel Lodigiano e nella Lomellina, è irrigata per sommersione. L'irrigazione ha un ruolo economico fondamentale: essa è condizione necessaria per garantire la produzione dato che sopperisce alle carenze idriche, contribuisce inoltre ad un incremento delle rese poiché tiene l'umidità al livello massimo ottimale. È inoltre indispensabile per la produzione di specie ad alto reddito, consente la riduzione del rischio stabilizzando le rese tra le annate, favorisce un aumento della qualità del prodotto ed è un fattore di crescita economica (dato che l'80% delle colture esportate è irriguo). In più consente lo sviluppo occupazionale, è un motore di competitività e svolge numerose altre funzioni, come una funzione antibrina. Essa porta però con sé dei problemi ambientali non da poco: se prelevo acqua dal sottosuolo (da pozzo) ho un abbassamento dellafalda con conseguente subsidenza può provocare salinizzazione dei terreni in caso di pompaggio da sottoterra di acqua salmastra. Può comportare un inquinamento chimico legato all'uso di concimi e fitofarmaci che finiscono poi nelle falde. Causa l'allontanamento di grandi portate dai corsi d'acqua naturali.

Innovazione nell'irrigazione: parliamo di innovazione nell'incremento complessivo dell'efficienza. Questa innovazione va perseguita nell'intero percorso che l'acqua compie, dalla derivazione alla coltura. Affinché l'efficienza migliori, vanno diminuite le perdite con l'utilizzo di strategie tecnologiche e gestionali. Questa innovazione deve portare (per ogni coltura e obiettivo) all'individuazione di opportune strategie irrigue indispensabili per un'alta efficienza fisiologica dell'acqua che si va distribuire. Queste strategie hanno bisogno di tempi lunghi e alti investimenti.

Il percorso di innovazione si può suddividere in:

  • innovazione nelle reti consortili: nelle reti messe a servizio di grandi comprensori, che quindi servono un alto numero di aziende. È l'innovazione che richiede maggiori risorse economiche e tempo. Si attua negli impianti di sollevamento, di trasporto, di distribuzione e nella gestione di queste reti
  • innovazione nei sistemi irrigui aziendali: a valle quindi delle reti consortili
  • innovazione agronomica e fisiologica

L'innovazione nelle reti consortili avviene attraverso interventi tecnologici (ossia innovazione delle strutture e delle infrastrutture irrigue) e gestionali (modificano la gestione, i processi e le procedure gestionali) nelle reti e nei sistemi irrigui. Saranno quindi oggetto di intervento le seguenti cose durante l'azione su di esse è importante il continuo monitoraggio delle grandezze in gioco. Queste cose sono quindi:

  • impianti: l'innovazione negli impianti consiste
nell'utilizzo di pompe ad alta efficienza energetica ed idraulica negli impianti a sollevamento meccanico e nella riduzione della corrente allo spunto, migliorando l'avviamento delle pompe (motori elettrici asincroni) dato che al loro avviamento la corrente assorbita è 6-8 volte quella impiegata a regime (ciò rischia di far scattare il contatore) si pensa quindi ad avviamenti con avviatore statico (riduce la tensione e la coppia in avviamento) assistiti eventualmente da un inverter (riduce la frequenza e la velocità di rotazione del motore). Ma consiste anche in una regolazione intelligente delle portate (devo evitare di trovarmi portate maggiori di quelle necessarie), in un funzionamento modulare degli impianti, soprattutto in quelli a pressione (l'avviamento deve avvenire a gradini in questi, così da evitare colpi d'ariete nelle condotte o onde nei canali) e nell'avere un apparato di controllo della potenza assorbita, in mododa monitorare le grandezze in gioco→- infrastrutture reti di trasporto, adduzione e distribuzione: questa porta ad un aumento dell’efficienza del20-50%. Essa consiste nel rivestimento ed impermeabilizzazione dei canali (è l’intervento più costoso), nellasostituzione dei canali in terra con condotte (in caso si abbiano canali corti), nel ripristino funzionale delle condottein acciaio e cemento (prima della fine della loro vita utile, che comunque è di decine di anni, hanno perdite maggiori→dei canali in terra) o/e nell’impiego di condotte a lunga durata e bassa manutenzione andare ad usare ovepossibile acciai speciali, polimeri di vario genere o ghisa →- gestione: di fatto è quella più tecnologica. Vado ad automatizzare il sistema sensori periferici, negli impianti enelle reti, misurano e trasmettono ad un centro di raccolta dati i principali parametri del sistema, come pressioni,livelli idrici, portate, grado di

apertura delle paratoie (in quelle a scorrimento verticale è la % di apertura o l'altezza lasciata aperta) ecc.... La conoscenza di questi parametri consente una gestione ottimale delle periferiche grazie all'utilizzo di attuatori. Usando tecnologie più avanzate posso perseguire e conseguire quindi una gestione più efficiente ed efficace della risorsa idrica mediante la geolocalizzazione delle attività svolte sugli impianti e sul territorio e l'archiviazione ordinata e ripercorribile delle informazioni raccolte in un sistema informativo territoriale (SIT). Ottengo anche così un controllo e una visione più puntuali del territorio e degli impianti consortili, mediante l'utilizzo di sistemi di monitoraggio quali droni, telecamere ecc.... Con l'automazione delle reti, anche a pelo libero, posso soddisfare le esigenze delle aziende servite che aderiscono a servizi come IRRIFRAME- domanda: l'innovazione nella

Domanda può avvenire mediante gruppi di consegna automatizzati con tessera di prelievo elettronica (come se fosse una sorta di carta di credito) tramite questa tecnologia.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
55 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/02 Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Tarloo98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di sistemazione dei bacini idrografici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Bollini Fulvio.