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Golgi

Cellule di Purkinje

Posseggono un grande Pirenoforo a forma di pera, da cui si diparte un gran numero di dendriti che

si aprono a ventaglio nella sostanza grigia della corteccia.

Dal polo profondo si diparte il Neurite che praticamente costituisce l’unica via efferente della

corteccia.

Alle cellule di Purkinje inoltre giungono fibre afferenti provenienti da gran parte dal Nucleo Olivato

superiore , le cosiddette:

• Fibre Rampicanti

Circuitazione Cerebellare

Le Fibre Muscoidi (fibre mieliniche) rilasciano collaterali eccitatori ai Nuclei Cerebellari, quindi

fanno sinapsi (eccitatorie) con le cellule dei granuli. Gli assoni di queste, tramite le Fibre Parallele

(nascono da biforcazione T) contattano mole cellule di Purkinje, con effetti facilitatori (molte sinapsi

per soglia eccitatoria). Gli assoni delle cellule di Purkinje proiettano verso i Nuclei Cerebellari, con

effetto inibitorio. Le Cellule del Golgi pongono fine all’inibizione, inibendo le cellule dei Granuli,

mentre le cellule dei canestri focalizzano il gruppo di cellule di Purkinje eccitate, inibendo quelle

adiacenti. Le Fibre Rampicanti sono direttamente e potentemente eccitatorie su quelle di

Purkinje, saltando per così dire la Circuitazione cerebellare, e provocando una inibizione decisiva

sull’attività dei Nuclei.

Nuclei

Presenti nella parte centrale, sono:

• Nucleo del Tetto

• Nucleo Globoso ed enboliforme

• Nucleo Dentato

Sostanza Bianca

Costituita dall’Arbor Vitae, connette la corteccia e i nuclei cerebellari con i peduncoli.

Fanno parte della sostanza bianca anche i Peduncoli.

I Fasci che connettono il Cervelletto con il Tronco Encefalico , il Cervello e il Midollo Spinale ,

lasciano gli emisferi cerebellari attraverso i Peduncoli Cerebellari.

Funzioni del Cervelletto

• Correzione dei muscoli posturali del corpo: il cervelletto coordina correzioni rapide e

automatiche per il mantenimento della POSTURA, mediante variazioni del tono e della

posizione muscolare, modificando l’attività del Nucleo Rosso

• Programmazione e regolazione fine dei movimenti volontari e involontari: il cervelletto

conserva il ricordo dei movimenti acquisiti, funzione svolta indirettamente.

Nervi Cranici

Fanno parte del SNP, essi emergono apparentemente dall’encefalo e dal tronco cerebrale per poi

uscire dal Cranio attraverso fori o fessure.

L’origine reale del nervo è nei Nuclei o nei Gangli dove risiedono i neuroni che danno luogo alle

fibre nervose.

Pertanto, considerando un nervo motore l’origine reale sarà nell’encefalo nel nucleo motore, se

consideriamo un nervo sensitivo, l’origine sarà in un Ganglio.

I Nervi Cranici sono 12 paia disposti simmetricamente lungo l’asse longitudinale dell’encefalo e

numerati progressivamente antero-posteriormente dal 1° al 12°

• N. Olfattivo (sensibilità specifica olfatto)

• N. Ottico (sensibilità specifica vista)

• N. Oculomotore (motoria movimento occhi)

• N. Trocleare ((motoria movimento occhi)

• N. Trigemino (mista rami oftalmico e mascellare, e mandibola quindi masticatori)

• N. Abducente (motoria e movimenti degli occhi)

• N. Faciale (mista muscoli facciali)

• N. Stato Acustico (sensibilità specifica equilibrio e udito)

• N. Glossofaringeo (mista lingua e faringe)

• N. Vago (mista)

• N. Accessorio (motoria)

• N. Ipoglosso (motoria movimento lingua

Escono tutti dal Tronco Cerebrale

Midollo Spinale

È la porzione extracranica del SNC, collocata all’interno del canale vertebrale.

Esso è rivestito dalle Meningi, che prendono, in questa sede, il nome di Meningi Spinali, hanno le

stesse caratteristiche di quelle Encefaliche.

Le zone di taglio del Midollo Spinale vengono chiamate:

• Neuromero

È una sezione trasversale di midollo dove sono comprese le Radici Nervose.

Il Midollo Spinale si ferma alla 2^ Vertebra Lombare ( è possibile fare l’anestesia lombare, non si

tocca midollo)

ATTENZIONE: quindi i primi Neuromeri hanno una fuoriuscita dalla Colonna in modo diretto,

mentre gli ultimi Neuromeri hanno una fuoriuscita obliqua.

Neuromero

Un Neuromero tagliato sagittalmente prende il nome di Antimero (due antimeri formano

neuromero).

Presenta quattro Radici Nervose :

• 2 Radici Anteriori

• 2 Radici Posteriori

Il Midollo è costituito da Sostanza Bianca (parte esterna) e Sostanza Grigia (parte interna).

Sostanza Grigia

Si presenta sotto forma di H.

Presenta due corna:

• 2 Corna Anteriori

• 2 Corna Posteriore (più piccole)

Corna Anteriori

Si dividono in:

• Testa: serve per la Motricità Somatica

• Base: serve per la Motricità Viscerale

Quindi ci saranno i Nuclei Motori

Corna Posteriori

Si dividono in:

• Testa e Collo: servono per la Sensibilità Somatica (dolore, temperatura, tatto...)

• Base: servono per la Sensibilità Viscerale

Quindi ci saranno i Nuclei Sensitivi

La parte centrale della Sostanza Grigia viene denominata Commessura Grigia, che collega i due

Antimeri.

Quindi le Radici Nervose saranno:

• Radici Anteriori Motrici

• Radici Posteriori Sensitive

La Sostanza Grigia non presenta le stesse dimensioni e lo stesso aspetto nelle diverse parti del

Midollo Spinale. Ciò è legato al diverso numero di neuroni presenti nella sostanza ai diversi livelli.

A livello dei rigonfiamenti, infatti, le corna anteriori e le corsa posteriori sono notevolmente più

voluminose che non nei tratti intermedi.

La Sostanza Grigia nel Midollo è costituita da 3-4 tipi di cellule:

• Cellule Radicolari: motoneuroni per la via motrice, vanno a formare le Radici Anteriori

partendo dal Corno Anteriore

• Cellule Funicolari: rappresentano il 2° neurone della Via Sensitiva

• Cellule del 2° tipo del Golgi o Internuciali: interconnettono due neuroni, collegano le

Cellule Radicolari alle Cellule Funicolari (causano RIFLESSO SEMPLICE)

• Cellule di Renshaw: formano Circuiti Riverberanti

Sostanza Bianca

Può essere divisa in:

• Cordone Anteriore: tra le Radici Anteriori

• Cordone Laterale: tra Radici Anteriori e Posteriori

• Cordone Posteriore: tra le Radici Posteriori

È costituita da Fibre Mielinizzate, che vengono raggruppate e distinte in fasci di proiezione (sia

ascendenti che discendenti) e in fasci di associazione intersegmentari.

Ogni Cordone contiene dei Fasci

, i cui assono condividono caratteristiche strutturali e funzionali

• Fasci Ascendenti: portano informazioni sensitive all’encefalo

• Fasci Discendenti: trasportano informazioni motorie al midollo spinale

La superficie dorsale del Midollo Spinale presenta il Solco Mediano Posteriore.

La superficie ventrale del Midollo Spinale presenta la Fles

Vie Nervose

Le 4 vie nervose sono:

1. Circuito Semplice (di riflesso)

2. Compartimento Sensitivo

Compartimento Motorio.

3. Via Piramidale (istintiva)

4. Via Extra-piramidale (vie motorie involontarie)

Compartimento Semplice (di riflesso)

Condizioni interne ed esterne al nostro corpo possono mutare rapidamente e improvvisamente. Un

Riflesso è una risposta motoria involontaria immediata ad uno stimolo specifico.

Inizia da un Recettore (assolve lo stimolo) situato per esempio sul un Muscolo, il quale manderà

lo stimolo ad un Neurone Pseudounipolare o Neurone T situato vicino al Midollo Spinale, all’interno

del: • Ganglio (presenta al suo interno SEMPRE il Pirenoforo)

Questo Neurone a T situato nel Ganglio presenta due prolungamenti:

• Prolungamento Periferico (va sul recettore)

• Prolungamento Centrale (attraverso le radici posteriori entra nella sostanza grigia)

Si chiama Fibra Afferente o Fibra Sensitiva.

Entrato nella struttura si deve mettere in Sinapsi con un Neurone Motorio, il quale esce dalle

Radici Anteriori passa attraverso il Ganglio e raggiunge il Muscolo.

Si chiama Fibra Efferente o Fibra Motoria.

Compartimento Sensitivo

Le Vie Somatosensoriali sono delle vie nervose afferenti sensitive che trasmettono impulsi della

sensibilità:

• Esterocettiva (tattile, termica e dolorifica)

• Propriocettiva

Le 3 Vie Sensitive sono:

• Via Spino-Bulbo-Talamo-Corticale o dei Fascicoli Gracile e Cuneato

• Via Spino-Talamo-Corticale

• Via Spino-Cerebellare

Via Spino-Bulbo-Talamo-Corticale

Trasporta informazioni altamente localizzate circa la sensibilità:

• Propriocettiva (posizione degli arti)

• Tattile Epicritica

• Pressoria Esterocettiva

• Vibratoria

Epicritica: è fine e discriminata e comprende la sensibilità tattile (pressoria e vibratoria) e la

termica (per temperature vicine alla temp corporea)

Protopatica: è grossolana e comprende la sensibilità tattile diffusa e la nocicettiva (termica e

dolorifica)

Tragitto della Via Spino-Bulbo-Talamo-Corticale

• Il 1° Neurite Sensitivo, detto Protoneurone Pseudounipolare (nel Ganglio) raggiunge il

SNC tramite le Radici Posteriori di Nervi Cranici e Spinali

• Rimangono nella Sostanza Bianca del Midollo Spinale formando il Fascicolo Gracile e

Cuneato

• Risalgono fino al Bulbo terminando nei Nuclei Propri, ossia Nucleo Gracile e Cuneato

• Fanno Sinapsi con i Pirenofori dei Deutoneuroni, dai quali originano i Neuriti

• Si dispongono dal lato opposto del Bulbo, incrociandosi risalgono superando Bulbo e

Mesencefalo

• Raggiungono il Talamo, precisamente il Nucleo Post-ventrale

• Il Terzo Neurone talamico con il suo Neurite, arriva alla Corteccia Cerebrale nella Zona

Post-Centrale o Aria Sensitiva Primaria

Via Spino-Talamo-Corticale

Trasporta informazioni inerenti la sensibilità:

• Tattile Protopatica

• Termica

• Pressoria

• Dolorifica

Tragitto Via Spino-Talamo-Corticale

• Il 1° Neurite Sensitivo, detto Protoneurone Pseudounipolare (nel Ganglio) raggiunge il

SNC tramite le Radici Posteriori di Nervi Cranici e Spinali

• Fanno Sinapsi all’interno della Sostanza Grigia che si trova nella Testa del Corno

Posteriore, con un Deutoneurone

• Si porta nel lato opposto del Midollo Spinale, esce dalla sostanza grigia formando il Fascio

Spino-Talamico

• Questo fascio si porta verso l’alto, percorrendo il Tronco Encefalico

• Raggiungono il Talamo, precisamente il Nucleo Post-ventrale

• Il Terzo Neurone talamico con il suo Neurite, arriva alla Corteccia Cerebrale nella Zona

Post-Centrale o Aria Sensitiva Primaria

Via Spino-Cerebellare

Conduce al Cervelletto informazioni Propriocettive riguardanti la contrazione dei muscoli, il grado

di tensione dei tendini e la posizione delle articolazioni. La risposta cerebellar

Dettagli
A.A. 2015-2016
20 pagine
21 download
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Davide.Palumbo94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Roma "Foro Italico" o del prof Ripani Maurizio.