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SISTEMA NERVOSO CENTRALE (NEVRASSE) - SNC

Corteccia

NERVOSO Telencefalo celebrale;

emisferi celebrali, nuclei profondi (gangli della

Prosencefalo (Cervello) base, l'amigdala)

Diencefalo Talamo, Ipotalamo

Encefalo

SISTEMA Mesencefalo

Tronco

encefalico Ponte, bulbo,

Rombencefalo cervelletto

Midollo

spinale SISTEMA NERVOSO PERIFERICO

43 PAIA DI NERVI = 12 NERVI CRANICI + 31 NERVI SPINALI

Il talamo è una struttura pari e simmetrica di forma ovoidale e in esso si distinguono un polo anteriore, uno posteriore e

4 facce (superiore, inferiore, mediale e laterale). In sezione possiamo distinguere nel talamo una componente bianca

divisa a sua volta in peritalamica ed intratalamica. E’ una struttura che insieme all’ipotalamo, al metatalamo,

all’epitalamo ed al subtalamo va a costituire il “diencefalo.”

La sostanza bianca peritalamica ricopre le facce superiore, laterale ed inferiore del talamo; quindi sempre in sede

peritalamica vi sono determinate aree bianche formate da fibre afferenti ed efferenti chiamate “peduncoli del talamo”.

Per quanto riguarda invece la sostanza intratalamica essa si presenta medialmente e sagittalmente a forma di Y

(lamina midollare interna) più un altro piccolo setto (lamina midollare esterna). Nella zona intratalamica vi sono delle

formazioni nucleari o nuclei specifici (in quanto hanno precise connessioni o rapporti con la corteccia cerebrale) e non

specifici (con rapporti diffusi e non sempre ben definibili).

L’ipotalamo è quella porzione del diencefalo disposta inferiormente ed anteriormente al talamo. In esso si riconoscono

più nuclei e i principali sono quelli della regione sopraottica, infundibulo-tuberale e quella mammillare. Inoltre

l’ipotalamo è connesso a strutture sopra e sottostanti mediante vie afferenti ed efferenti con funzione principalmente di

controllo sull’attività motoria extrapiramidale attraverso connessioni con la formazione reticolare (posta nel bulbo),

viscerale (specialmente sull’apparato cardio-circolatorio), respiratorio, digerente, sull’attività sessuale e riproduttiva, sui

centri della sete, sulla fame o la sazietà, sulla termoregolazione, sui ritmi sonno-veglia e sul comportamento emotivo del

soggetto (in relazione alla paura, l’ira e l’ansia).

Il subtalamo ha numerosi nuclei relazionabili alla motilità (infatti una lesione al subtalamo da origine ad una patologia

chiamata “emiballismo” con l’insorgenza di movimenti violenti o bruschi della muscolatura prossimale degli arti

inferiori e superiori.

L’epitalamo ha dei centri collegati alla sfera olfattiva.

Il metatalamo ha dei nuclei interconnessi con le vie ottiche ed acustiche.

All’interno degli emisferi celebrali si trovano delle cavità chiamate ventricoli laterali. Esse sono delle cavità a forma di

C situate all’interno del lobo frontale mentre terminano a fondo cieco nel lobo occipitale dove si introflette per

raggiungere il lobo temporale.

Nel diencefalo tra i 2 talami si trova il 3° ventricolo con una forma ad imbuto con la base disposta superiormente e

l’apice inferiormente.

L’irrorazione dell’encefalo è data dall’arteria vertebrale e dalla carotide comune interna.

Inferiormente al diencefalo c’è il tronco cerebrale, costituito dal mesencefalo, dal ponte e dal bulbo.

Il mesencefalo si divide in due porzioni:

• anteriore (i peduncoli cerebrali) – essi si distinguono a loro volta in un piede ed una calotta; appaiono come

2 rilievi che divergono anteriormente delineando la “fossa interpeduncolare”; anteriormente ai peduncoli vi

sono i corpi mammillari del diencefalo;

• posteriore (lamina quadrigemina) – è formata da 4 rilievi chiamati “tubercoli quadrigemini” disposti 2

superiormente e 2 inferiormente;

All’interno del mesencefalo, e quindi dei peduncoli cerebrali, si trova la sostanza bianca e quella grigia.

La sostanza bianca è rappresentata dalla vie ascendenti e discendenti. Quelle discendenti (cioè piramidale ed

extrapiramidale) sono prevalentemente disposte nella regione ventrale del mesencefalo mentre quelle ascendenti

(sensitive) sono disposte dorsalmente.

La sostanza grigia è rappresentata dai nuclei distinti in “propri” e in “nuclei dei nervi cranici”.

I nuclei propri sono:

• nucleo rosso – esso è interposta sulle vie discendenti che partono dalla corteccia cerebrale e raggiungono i

nuclei sottocorticali quali il cervelletto ed il midollo spinale; essi coordinano l’azione dei motoneuroni per

l’attivazione dei muscoli flessori e di inibizione degli estensori;

• nucleo interpeduncolare – disposto tra i 2 nuclei rossi e la sua azione sembra essere collegata alla sensibilità

olfattiva;

• sostanza nera – separa il piede del peduncolo dalla calotta ed è un importante centro relativo al sistema

extrapiramidale e può inibire o facilitare il movimento; lesioni a questo livello portano al morbo di Parkinson;

I nuclei dei nervi cranici sono:

• nuclei del 4 paio – cioè nel nervo trocleare

• nuclei del 3 paio – cioè l’oculo motore comune

Inferiormente al mesencefalo vi è il ponte. Esso è una dilatazione anulare che fa parte del cosiddetto rombencefalo.

Anteriormente presenta un solco dove decorre l’arteria basilare nonché delle striature trasversali. Il ponte come nuclei

propri si hanno il nucleo olivare superiore, il nucleo del corpo trapezoide e il nucleo lemnisco laterale (tutti in

rapporto con la via acustica). Vi sono poi i nuclei dei nervi cranici, ovvero il nucleo somatomotore dell’abducente, il

somatomotore del nervo facciale e il somatomotore del trigemino (che innerva i muscoli facciali).

Inferiormente al ponte c’è il bulbo o midollo allungato. Esso è separato dal ponte dal solco bulbo-pontino. Sulla sua

faccia anteriore c’è un solco, la fessura mediana anteriore che è una continuazione di quella del midollo spinale;

questa si interrompe perché vi è la piramide bulbare dove si incrociano le fibre efferenti della via piramidale o

corticospinale. Lateralmente alla piramide bulbare vi è l’oliva bulbare, dietro alla quale c’è il solco-retroolivare dal

quale emergono i cosidetti nervi misti, cioè il 9/10/11 paio dei nervi cranici.

Nel bulbo vi sono i nuclei propri:

• nucleo del fascicolo gracile e cuneato – per la via propriocettiva cosciente e tattile discrimina nativa

• nucleo cuneato accessorio – via propriocettiva incosciente del corpo e del collo

• nucleo del cordone laterale – via della sensibilità generale esterocettiva e viscerale

• nucleo olivare inferiore – vie di connessione tra la corteccia cerebrale e cerebellare

• nucleo arciforme

I nuclei dei nervi cranici - nucleo del 12 paio (ipoglosso), dell’ 11 paio (nervo accessorio), 10 paio (nervo vago);

nuclei visceri effettori. Il cervelletto

Il cervelletto è situato nella fossa cerebellare posteriormente al tronco encefalico. Ha una forma ellissoidale con una

superficie di colore grigio con un aspetto lamellare percorso da solchi di diversa profondità. E’ costituito da una parte

mediana o centrale chiamata verme e da 2 lobi laterali o emisferi cerebellari. Ad ogni lato vi sono 2 piccole

formazioni chiamate flocculi. Si riconoscono 1 faccia superiore, 1 inferiore ed 1 ilo disposto anteriormente. Nell’ilo

si trovano i peduncoli cerebellari distinti in inferiori (si portano al midollo allungato), medi (si portano al ponte) e

superiori (si portano verso la lamina quadrigemina del mesencefalo).

Esso presenta una porzione periferica o sostanza grigia ed una porzione midollare centrale; al centro del cervelletto

vi sono i nuclei di sostanza grigia.

Da un punto di vista filogenetico (cioè secondo il processo evolutivo degli organismi) in 3 parti:

• l’archi-cerebellum – cioè la parte più antica dell’organo per mantenere l’equilibrio del tronco, della postura e

del tono muscolare

• il paleo-cerebellum – per regolare l’equilibrio, la postura e il tono dei muscoli degli arti inferiori

• neo-cerebellum – è la porzione più recente del cervelletto e serve a coordinare le attività motorie degli arti

superiori ed inferiori

Nella parte centrale del cervelletto si trovano i nuclei di sostanza grigia del cervelletto che si dividono in base alla loro

posizione (nuclei dell’archi-cerebellum, del paleo-cerebellum e del neo-cerebellum).

La corteccia del cervelletto è uniforme ed ha uno spessore di circa 1mm formato da 3 strati:

• strato molecolare (superficiale) – contiene le cellule stellate, dei canestri e fusiformi)

• strato intermedio (gangliare) – formato da cellule gangliari e di Purkinje

• strato profondo (o granulare) – con cellule granulari e neuroni del II tipo del Golgi (neuroni brevi intercalari)

Tra i peduncoli cerebellari superiori si trova il “velo midollare”.

Ventricoli celebrali e liquido cerebro-spinale (cefalorachidiano)

Nell'encefalo sono presenti quattro ventricoli, due laterali, il terzo e il quarto ventricolo, tutti connessi tra loro e con gli

spazi subaracnoidei mediante fori o canali in cui scorre il liquido cefalorachidiano. I due ventricoli laterali sono i più

voluminosi dell'encefalo, hanno un profilo simile a quello di una "C" allungata orizzontalmente, che nei margini

superiori e anteriori ricalca quello del corpo calloso. La loro forma è dovuta principalmente all'encefalizzazione

caratteristica dell'uomo, che ha portato allo sviluppo dei lobi frontale, parietale ed occipitale, spingendo anteriormente

ed inferiormente il lobo temporale, filogeneticamente più antico. Il terzo ventricolo, impari e mediano, è contenuto nel

diencefalo; il quarto ventricolo nel romboencefalo. I ventricoli sono in comunicazione fra loro: i due laterali

comunicano con il terzo attraverso i forami interventricolari di Monro. Il quarto ventricolo comunica con il terzo

attraverso il l'acquedotto mesencefalico del Silvio.

In essi viene prodotto e circola il liquido cerebro-spinale prodotto dagli ependimociti (cellule ependimali) dei plessi

corioidei nei ventricoli cerebrali. cerebrospinal fluid con

Il liquido cefalorachidiano (denominato anche liquor o liquido cerebro spinale, in inglese

acronimo CSF) è un fluido corporeo che si trova nel sistema nervoso centrale e ha, tra le varie funzioni, quella di ridurre

il peso dell'encefalo e di consentirne la perfusione a pressioni costanti, trovandosi al di sopra della pompa cardiaca.

[1]

È definito anche acqua di rocca o di roccia, perché, assolutamente limpido, zampilla alla puntura lombare.

Si trova nello spazio subaracnoideo, tra l'aracnoide e la pia madre, pe

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
37 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lalli14 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Roma "Foro Italico" o del prof Ripani Maurizio.