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IPOTIROIDISMO

Se la produzione di ormoni è piccola quando c’è la crescita, si verifica il nanismo, sproporzionato.

Mentre nel nano ipofisario, non c’è problema mentale, qui c’è: il cretinismo.

Le cause: carenza di iodio, alterata produzione della microglobulina. Una forma di nanismo tiroideo

era sovente nelle popolazioni montane.

In assenza di ormoni tiroidei c’è la saldatura di epifisi e diafisi.

IPERTIROIDISMO

Se avviene in età di accrescimento, i segni sono pochi. Nell’eta adulta c’è il morbo di Basedow (il

gozzo esoftalmico).

Anche nell’ipotiroidismo si ha il gozzo, perché c’e sempre controllo a feedback negativo. Se la

concentrazione ematica di ormoni tiroidei è bassa, viene stimolatala produzione di fattori di rilascio.

Il TSH serve anche per la produzione della tireoglobulina, che si accumula nel colloide e determina

il gozzo tiroideo.

All’interno della tiroide, tra i follicoli sono presenti degli spazi riempiti con cellule parafollicolari, con

funzione tiroidea. Queste cellule secernono la calitonina, che ha un’azione ipocalcemizzante e

serve per l’omeostasi del calcio. Se la concentrazione ematica del calcio aumenta, viene stimolata

la calcitonona. Agisce a livello del tessuto osseo, accumulando calcio e stimolando gli osteoblasti.

L’ormone calcitonina regola il livello ematico di calcio, con funzione antagonista al paratormone,

prodotto dalle ghiandole paratiroidi.

PARATIROIDI

Appoggiate alla tiroide o immerse nel parenchima tiroideo e separate da esso con tessuto

connettivale.Sono ghiandole pari, due destre e due sinistre, distinte in superiori ed inferiori. Sono

poste dietro al corrispondente lobo laterale della tiroide. Sono separate da

Le cellule paratiroide sono organizzate a formare tanti cordoni, inframmezzati da capillari sanguigni

dove è riversato l’ormone PTH. Producono paratormone,la cui azione è opposta alla calcitonia, in

quanto è un ipercalcetizzante. Se la concentrazione di calcio diminuisce, il paratormone agisce a

livello del tessuto scheletrico, stimolando gli osteoclasti. Il PTH, stimola il rene determinano

produzione di idrossilasi, che produce calcitriolo che aumenta il riassorbimento di calcio. Il

paratormone agisce anche a livello intestinale aumentando la concentrazione di calcio.

SURRENE

Due ghiandole pari,a forma piramidale (a berretto frigio). Poggiano con la base sul polo superiore

del rene corrispondente, sono accolte nella loggia renale. Il surrene di destra è a contatto con il

fegato e la vena cava inferiore, quello di sinistra con il pancreas e l’aorta addominale. Il surrene

non presenta un ilo. Per quanto riguarda l’irrorazione ci sono le surrenali medie superiori e inferiori.

Il sangue refluo dei surreni, torna alla vena cava inferiore. La vena surrenale destra si immette

nella vena cava inferiore. La vena surrenale sinistra va alla renale e da lì alla vena cava inferiore.

Anche nel surrene si riconosce una parte corticale esterna e una parte midollare interna. Sono

ricoperti da una spessa capsula connettivale. La porzione midollare e corticale sono diverse per

origine embrionale, organizzazione istologica e per ormoni.

Le cellule endocrine del parenchima surrenale, sono organizzate a formare un cordone, con

inframmezzati capillari fenestrati.

- zona glomerulare: produce mineralcorticoidi, fra cui aldosterone che agisce sul riassorbimento

renale di sodio

- zona fascicolata: produce glucocorticoidi, che agiscono sul metabolismo glucidico. Il più

importante è il cortisolo. Essi:

Hanno un’effetto antinfiammatorio, che generalmente è positivo, ma se gli effetti sono esistenti è

• necessario bloccare.

Deprimono la produzione di linfociti, soprattutto dei linfociti T. Hanno azione immunodepressiva.

• Stimolano le ghiandole gastriche.

- zona reticolata: produce ormoni sessuali, ormoni androgeni. Nella donna solo qui si producono e

sono responsabili dei caratteri secondari. Le diverse zone non sono controllate allo steso modo.

Controllo della corticale del surrene

• zone fascicolata e reticolare sotto il controllo del sistema ipofisi-ipotalamo, c’è il feedback

negativo, viene inibita la produzione dell’ormone di rilascio a livello ipotalamico, viene inibita

l’ACTH a livello dell’andenoipotesi

zona glomerulare è sotto il controllo del sistema renina - angiotensina. 51.34

Il fatto che queste zone siano completamente separate è stato dimostrato con la ipofisectomia.

Dopo alcune settimane, si vede una forte regressione delle due zone. La zona glomerulare non

viene minimamente toccata.

La midollare del surrene produce altri due ormoni adrenalina e noradrenalina (catecolamine). Le

cellule presenti nella midollare vengono chiamate cromaffine e sono contatto dalle fibre

pregangliari della fibra ortosimpatica. E’ l’unico organo innervato dalle fibre pregangliari

ortosimpatiche.Il contatto le induce a liberare adrenalina e noradrenalina. Il mediatore lasciato

dalle fibre pregangliari è la noradrenalina. La stimolazione della midollare del surrene porta ad una

aumento della pressione arteriosa, alla piloerezione, della frequesz cardiaca e della dilatazione

pupillare. Prepara l’organismo ad una risposta difensiva. L’attivazione della corticale aumenta il

rilascio degli ormoni della midollare. Il cortisolo, ha un importante compito, favorire la

trasformazione della noradrenalina in adrenalina.

PANCREAS ENDOCRINO (ISOLE DI LANGERHANS)

Le isole di Langerhans sono immerse nel parenchima esocrino del pancreas; sono formate da

cordoni di cellule secernenti, sostenute da una fine trama reticolare. In esse si creano fitte reti di

capillari. Le cellule di questi isolotti possono essere di tre tipi:

- 20% sono cellule alfa, si trovano alla periferia e producono il glucagone.

- La maggior parte delle cellule è costituito da cellule beta. Sono cellule che producono l’insulina,

ormone ipoglicemizzante, si trovano nel nocciolo centrale.

- Le cellule delta hanno una concentrazione che equivale al 10% del totale delle cellule.

Producono la somatostatina, è un ormone che blocca il GH. Non viene prodotta solo dalle

cellule delta, ma anche dall’adenoipofisi. La funzione dell’insulina e del glucagone è regolare la

glicogenogenesi e la glicogenolisi. La maggior parte degli ormoni ha la capacità di essere

iperglicemizzante. L’unico ipoglicemizzante è l’insulina. Ha un’azione generalizzata. Se vogliamo

vedere gli organi bersaglio sono il fegato, il muscolo scheletrico e il tessuto adiposo. L’insulina

aumenta l’assorbimento di glucosio a livello del tessuto adiposo e del muscolare scheletrico. Qui

è presente una GLUT. Tirato dentro il glucosio, viene immagazzinato. Nelle cellule adipose, il

glucosio è trasformato il glicerolo. L’insulina determina un intenso riassorbimento degli

amminoacidi nel muscolo. L’insulina è un ormone che aumenta la sintesi proteica. A livello del

fegato blocca la neoglicogenesi. Il glucagone ha un effetto opposto, determina un aumento della

concentrazione del glucosio. Stimola la glicogenolisi e la neoglicogenesi,ma non determina la

produzione di glucosio. Si ha un effetto iperglicemizzante. L’insulina viene chiamato l’ormone

dell’abbondanza, mentre il glucagone è detto ormone della carestia. Tutto quello che non serve

è accumulato in forma di glicogeno e trigliceridi.

La regolazione è un meccanismo feedback negativo. E’ modulata da altri ormoni.

+ Glucoso: +++ insulina, --- glucagone

+ Aminoacidi: ++ insulina, ++ glucagone

+ Glucagone: + insulina

+ Insulina: - glucagone

Somatostatina: - insulina, - glucagone

+

Diabete

Diabete giovanile/magro: dovuto ad una carenza genetica di insulina,

Diabete nell’adulto/ florido: i livelli di insulina sono normali, ma la causa è nelle abitudini alimentari

sbagliate.

Diabete non pancreatico

L’APPARATO URINARIO

L'apparato urinario serve per filtrare il sangue: questo passa attraverso l'apparato urinario, passa

attraverso i reni e vengono eliminati dal sangue mediante l'urina i cataboliti, specialmente quelli del

metabolismo azotato (urea, acido urico).

Gli organi che costituiscono l'apparato urinario sono:

I due reni, organi filtranti, dove avviene la produzione di urina, trasportata da

• Due dotti ureteri, che convogliano nella

• Vescica urinaria, da cui parte un dotto:

• l’Uretra che determina l'escrezione.

I RENI

Il rene è un organo omeostatico, che svolge il controllo dei parametri del mezzo interno che

possono varieare.

produce l’urina e regola il volume del mezzo extracellulare (aumentando o diminuendo

I. l'escrezione dell'urina determina il volume dei liquidi)

regola la pressione osmotica del mezzo extracellulare ( aumentando o diminuendo il

II. riassorbimento degli ioni)

elimina i prodotti finali del catabolismo azotato(urea, acido urico, creatina) e i composti tossici

III. regola il pH plasmatico (regolando l’acidità dell’urina)

IV. regola la concentrazione ematica di alcuni metaboliti e ioni.

V.

VI. produce ormoni

I reni sono localizzati nella cavità addominale ai lati della colonna vertebrale. Vanno dall'ultima

vertebra toracica alla terza lombare.

Hanno una lunghezza non superiore a 10 cm, una larghezza di 5 cm e uno spessore di 2,5cm

Sono organi retroperitoneali. Si trovano nella loggia renale e

sono avvolti come una guaina

dalla fascia renale formata dallo

sdoppiamento di una fascia

trasversale che da origina ei

due foglietti: anteriore e

posteriore.

Il rene non è a diretto contatto

con la fascia renale. Ci sono

spazi tra il rene e la fascia

renale e tra l’eterno e la fascia

renale. Gli spazi sono occupati

da tessuto adiposo.

Esternamente alla fascia renale

è presente il tessuto adiposo

pararenale, mentre quello che si

trova internamente prende il nome di tessuto nervoso perirenale. Questo tipo di tessuto adiposo

non è usato come riserva ma permette di tenere il rene in posizione. Al di sotto del rene le lamine

non si congiungono, ma si trova tessuto adiposo perirenale. In caso di dimagrimento eccessivo e

rapido anche il grasso è attaccato e i reni scendono:il processo prende il nome di ptosi renale.

I due reni hanno una forma a fagiolo schiacciato, in senso antero - posteriore. Non sono alla

stessa altezza il rene di destra è più basso perché sul rene di destra è presente il fegato.Il rene è

avvolto da una capsula connettivale che gli conferisce l’aspetto lucido.

Si riconoscono nel rene una faccia

- Anteriore:

Il rene di destra è a contatto con il fegato, con il duodeno, con un tratto del

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
67 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jacopoo96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Russo Giancarlo.