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MILZA
La milza è un voluminoso ammasso di tessuto vascolare e linfoide situato nel quadrante superiore sinistro della cavità addominale tra il fondo dello stomaco e il diaframma. Le funzioni principali sono la fagocitosi, le risposte immunitarie, il metabolismo e il mantenimento degli elementi circolanti nel sangue (funzione emocateretica e di emopoiesi). Non risulta essere essenziale per la vita, infatti le sue azioni possono essere assunte dal fegato e da altri tessuti del sistema reticolare. N.b: nel feto rappresenta inoltre un importante sito di emopoiesi, funzione che può essere recuperata nella vita postnatale in determinate circostanze patologiche. Patologie comuni della milza includono splenomegalia, citopenia, infezioni, debolezza e disturbi addominali. Una conseguenza grave della rimozione della milza è una mortalità del 2% negli adulti sani (più alta nei pazienti anziani, bambini e malattie croniche). Le dimensioni e il peso della milza variano con l'età e il sesso e possono.La milza è un organo situato nella parte superiore dell'addome, sotto le costole. Ha una forma ovale e può variare leggermente anche nello stesso individuo seconda delle condizioni. Nell'adulto è lunga 9-14 cm, larga 6-8 cm e spessa 3-5 cm. Raggiunge la dimensione massima al momento della pubertà, dopo la quale tende a diminuire.
Il peso medio nell'adulto dipende dal volume ematico contenuto: senza sangue, la milza pesa tra i 70-120g, mentre in vivo oscilla tra 150-350g.
Anche la forma è variabile e dipende principalmente dai rapporti che contrae con le strutture circostanti durante lo sviluppo (solitamente appare come un cuneo leggermente ricurvo): il versante superolaterale è modellato dalla cupola sinistra del diaframma, mentre il versante inferomediale soprattutto da stomaco, rene sinistro e flessura splenica del colon.
Nel feto, la milza è lobulare; nell'adulto rimane solo un'incisura sul suo margine anteriore.
Se un lobulo splenico non si fonde con il resto della milza durante lo sviluppo, esso può persistere come milza soprannumeraria.
accessoria: questa “isola DI TESSUTOSPLENICO”, completamente funzionante, viene riscontrata in circa il 10% dei soggetti enella maggior parte si trova in prossimità dell’io splenico, all’interno del legamentogastolienale.
N.B: la milza di un adulto normale non è palpabile all’esame obiettivo dell’addome. In unadulto vivente in posizione supina, è situata quasi sempre tra la 10e 12a costa.
Il colore della milza è rosso scuro; la consistenza è molle e perciò va frequentementeincontro a rottura in seguito a traumi toracici o addominali.
Si considerano due facce, di cui una esterna è la faccia diaframmatica e l’altra interna è lafaccia viscerale, tre margini e due poli.
- La faccia diaframmatica, liscia e convessa, con l’interposizione del diaframmamette in rapporto la milza con la pleura e il polmone sinistro e con la parete costale;questa faccia, proiettata sulla gabbia toracica,
- La faccia viscerale è divisa da un rilievo longitudinale in due parti: una anteriore concava e più estesa, la faccia gastrica, e una posteriore, la faccia renale. Nella faccia gastrica, al limite con il rilievo che divide la faccia viscerale, si trova l'ilo dell'organo, spesso sormontato da un tozzo rilievo, la tuberosità lienale.
- La faccia gastrica volge in avanti e medialmente ed è in contatto con il fondo e con la faccia posteriore del corpo dello stomaco e, più in basso e lateralmente, con la flessura sinistra del colon; la parte posteriore della faccia gastrica e la regione dell'ilo corrispondono alla borsa omentale ed entrano in rapporto con la coda del pancreas.
- La faccia renale, che si trova posteriormente e inferiormente rispetto a quella gastrica, si mette in rapporto con la faccia anteriore del rene e con
- Il legamento gastrico-lienale va dal labbro anteriore dell'ilo al fondo dello stomaco e si presenta come un setto verticale, diretto da dietro in avanti e dall'esterno all'interno, che contiene nel suo spessore i vasi gastrici brevi, rami dell'arteria lienale, e affluenti della vena lienale; in vicinanza del suo margine inferiore decorre l'arteria gastroepiploica sinistra.
- Il legamento pancreatico-lienale contiene nel suo spessore il peduncolo vascolo-nervoso della milza e la coda del pancreas; è teso fra il labbro posteriore dell'ilo della milza e la parete addominale.
- I primi si trovano nello spessore della capsula fibrosa, al di sotto dell'involucro peritoneale, e convergono all'ilo.
- I linfatici profondi sono in genere satelliti delle vene e si fanno emergenti anch'essi dall'ilo. Questi ultimi decorrono nello spessore delle trabecole fibrose che si distaccano dalla capsula.
Corrisponde alla 9, 10 e 11 costa, a a atra la linea angolo-scapolare e l'ascellare anteriore.
Il margine superiore (o anteriore) separa la faccia gastrica da quella diaframmatica e presenta alcune indentature.
Il margine inferiore (o posteriore), più arrotondato del precedente, separa la faccia diaframmatica da quella renale.
Il margine interno divide la faccia renale da quella gastrica.
Il polo superiore (o posteriore) è arrotondato. Esso si trova in vicinanza della colonna vertebrale a livello della 10 vertebra toracica.
Il polo inferiore (o anteriore) è più acuto. Esso viene accolto nella fossetta lienale che si trova sulla faccia superiore del legamento freno-colico sinistro.
I rapporti della milza variano secondo il volume dei visceri (stomaco, colon) e con l'attività respiratoria. In ogni caso, anche in condizioni di massima inspirazione, il polo inferiore non sorpassa l'arco sostale e risulta palpabile solo in caso di splenomegalia.
La milza è un organo piuttosto mobile; la sua posizione all'interno
La loggia lienale è mantenuta principalmente da legamenti peritoneali e dalla pressione addominale positiva. L'organo è avvolto completamente dal peritoneo che l'abbandona lungo certe linee per portarsi allo stomaco, al pancreas e al diaframma. Si costituiscono così tre legamenti: gastro-lienale, pancreatico-lienale e frenico-lienale.
sinistra, descrivendo un leggero arco a concavità anteriore; decorre al di sopra della vena omonima, in rapporto con il margine superiore del pancreas, all’altezza della 1 vertebra alombare, ricoperta in avanti dal peritoneo parietale che delimita la parete posteriore dellaborsa omentale.
Nel suo decorso emette, come rami collaterali, alcune arterie pancreatiche e un’arteria gastrica posteriore e, a 5-6 cm dall’ilo della milza, si divide nei suoi rami terminali, in genere due, distinti in superiore e inferiore; da entrambi questi rami nascono arterie gastriche brevi, che raggiungono lo stomaco attraverso il legamento gastro-lienale; inoltre, dal ramo inferiore, prende origine l’arteria gastroepiploica sinistra.
La vena lienale si costituisce nell’ilo per confluenza di 6-8 grossi rami che emergono dal parenchima e che si trovano davanti o dietro le arterie; questi rami si riuniscono in due tronchi principali che convergono a formare la vena lienale.
Questo vaso,
dopo aver ricevuto la vena gastroepiploica sinistra in corrispondenza dellafaccia anteriore della coda del pancreas, decorre parallelamente e al di sotto dell'arteria, riceve la vena mesenterica inferiore e raggiunge quindi il tronco della vena porta.DRENAGGIO LINFATICO
I vasi linfatici della milza possono essere distinti in superficiali e profondi.
La polpa rossa e la polpa bianca non presentano vasi linfatici che sono esclusivamente associati alla componente connettivale più grossolana dell'organo.
I vasi linfatici superficiali e profondi afferiscono ai linfonodi che si trovano nello spessore del legamento pancreatico-lienale.
vicinanza della coda del pancreas (linfonodipancreatico-lienali).INNERVAZIONE
I nervi della milza derivano dal plesso celiaco e raggiungono l'organo seguendo i rami dell'arteria gastrolienale.
STRUTTURA MICROSCOPICA
La milza contiene la più voluminosa massa di tessuto linfoide di tutto l'organismo in diretta continuità con il circolo sanguigno.
Il parenchima splenico è suddiviso in 2 principali regioni: la polpa bianca e rossa.
STRUTTURA FIBROSA
La tonaca sierosa del peritoneo copre l'intera milza, a eccezione dell'ilo e dei siti di inserzione dei legamenti peritoneali.
La capsula connettivale, al di sotto della sierosa, ha uno spessore di 1,5 mm e contiene abbondanti fibre di collagene di tipo 1 e alcune fibre di elastina.
È formata da una lamina esterna e una interna (qui le fibre collagene si dispongono in direzioni variabili aumentandone la resistenza).
Numerose trabecole si approfondano dalla capsula nel parenchima splenico, dove
siramificano a formare una impalcatura di tessuto connettivo.
Le trabecole più grandi penetrano nell' ilo e si dividono in ulteriori rami nella polpa splenica, accogliendo vasi e nervi. All'interno della milza questi rami si continuano con un delicato reticolo di fibre collagene di tipo 3 (reticolari) che pervade sia la polpa bianca che la polpa rossa, sostenuto dai fibroblasti negli interstizi.
POLPA BIANCA
Nell'adulto, la polpa bianca rappresenta il 5-20% del tessuto splenico. Alcuni rami dell'arteria lienale si irradiano dall' ilo nel parenchima splenico, ramificandosi tra le trabecole. Nei pochi mm terminali, la tonaca avventizia è sostituita da uno strato di linfociti T che forma la guaina linfoide periarteriolare (PALS); questa si espande nel sito di accumulo dei linfociti B, i follicoli. I follicoli (centri di aggregazione e proliferazione dei linfociti) appaiono come punti bianchi semiopachi.
N.B: QUINDI, Questi aggregati linfoidi circondano rami