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T P
Dal punto di vista della liquidità, l’investitore non può disporre delle somme investite nell’acquisto dei titoli fino
alla scadenza dell’operazione, quando rientra in possesso del capitale maggiorato degli interessi maturati
Sotto il profilo del rischio, il rendimento ex ante corrisponde a quello ex post in quanto interessi e prezzo sono
concordati a stipula del contratto: il tasso non dipende dall’andamento del mercato
Il rischio dell’investitore riguarda la rinuncia a forme di investimento alternative presenti sul mercato più
redditizie
Per l’investitore i pronti contro termine rappresentano un impiego temporaneo di liquidità in eccesso, inoltre i
termini possono essere modulati in base alle sue esigenze, anche se il taglio minimo è piuttosto elevato
Per l’emittente garantiscono la disponibilità delle risorse fino alla scadenza, quindi il rischio è nullo
I finanziamenti bancari a breve termine: l’apertura di credito in conto corrente e le anticipazioni di
credito.
Fattori che creano un fabbisogno finanziario di breve periodo per l’impresa, cioè destinato all’investimento in
capitale circolante, sono
- lunghezza del ciclo del circolante: intervallo temporale intercorrente tra il pagamento degli acquisti e la
riscossione delle vendite
- lunghezza del ciclo operativo: intervallo temporale intercorrente tra l’acquisto delle materie prime e la
vendita dei prodotti finiti
Aziende industriali cash-absorber: la gestione caratteristica rinnova in maniera iterativa i fabbisogni derivanti
da un anticipo delle uscite rispetto alle entrate
Aziende al dettaglio cash-generator: l’attività industriale di trasformazione è quasi inesistente
Forme di copertura dei bisogni finanziari di breve periodo sono
- aperture di credito in conto corrente: forma più comune, soddisfa le esigenze di liquidità e elasticità di
cassa, a cui di solito è connesso un servizio di gestione dei pagamenti dell’impresa
- operazioni di smobilizzo dei crediti commerciali: si genera liquidità a fronte della cessione anticipata di
una posta dell’attivo circolante
- anticipazioni garantite: finanziamento a fronte della costituzione di una garanzia reale
Aperture di credito in conto corrente
La banca mette a disposizione del cliente una somma di denaro, utilizzabile discrezionalmente per un certo
periodo di tempo; lo strumento fornito dalla banca per favorire la linea di credito è il conto corrente
operativamente la banca non accredita la somma sul conto, ma permette al cliente di andare in rosso (avere
saldi dare cioè a debito del cliente) per il fido accordato -
Prima si pone l’istruttoria di fido, cioè il processo di valutazione di U in cui
- la banca decide se concedere o meno la linea di credito e formula un giudizio alfanumerico del cliente
detto rating
- vengono concordate le condizioni contrattuali e il fido concordato, cioè l’importo massimo di apertura
- si valuta la presenza di eventuali garanzie, che possono essere reali o personali o costituite da lettera
di patronage nel caso di impresa appartenente a un gruppo; se non ci sono garanzie si parla di
apertura di credito in bianco o allo scoperto
La linea di credito di cui si avvale il cliente si definisce fido utilizzato
Si distinguono aperture di credito
- semplici: il cliente può utilizzare la linea di credito cioè effettuare prelievi ma non può ricostituirla
effettuando successivi versamenti
- per elasticità di cassa: il cliente può andare in rosso per importi e periodi limitati
- ordinarie: il cliente movimenta il conto con la massima discrezionalità, prevalenza di saldi dare
- per esigenze particolari: il cliente informa preventivamente la banca dei periodi dell’anno di maggiore
utilizzo della linea di credito, riducendo così la sfera di discrezionalità dell’utilizzo, cosa che gli permette
di stipulare migliori condizioni
La durata può essere
- fissa (3/4 mesi): la banca può chiedere il rimborso anticipato (revoca) solo per giusta causa
- indeterminata: entrambi i contraenti possono recedere il contratto salvo il preavviso concordato
- fino a revoca: la banca può chiedere il rientro senza preavviso e senza motivo
Il costo dell’operazione per il richiedente è composto da
- interessi passivi
- spese di tenuta conto corrente (spese per operazione, di chiusura)
- commissione di affidamento espressa in percentuale sul fido accordato, tetto massimo 0,5%
semestrale
- tasso di sconfinamento: maggiorazione del tasso di interesse nel caso in cui il cliente superi il fido
- commissione di istruttoria veloce: forma di remunerazione per la banca per i costi correlati a
un’istruttoria imprevista in caso di sconfinamento
Il correntista corre il rischio di revoca inaspettata (se la durata è indeterminata) e variazione del costo di
finanziamento
La banca corre il rischio di liquidità in quanto l’utilizzo della linea di credito da parte del cliente è piuttosto
imprevedibile ex ante
Strumento ideale per la copertura dei fabbisogni di tesoreria imprevedibili nell’ampiezza e nella durata delle
oscillazioni
Il vantaggio per il cliente è la possibilità di utilizzo del finanziamento in modo flessibile e di commisurare il
pagamento degli interessi a quanto effettivamente utilizzato
Per la banca è un prodotto rischioso, perciò lo prezza a un livello superiore nel breve termine e fissa l’importo
in modo che l’impresa copra solo i fabbisogni di tesoreria di breve periodo
Operazioni di smobilizzo dei crediti commerciali: anticipi su fatture e ricevute bancarie
Nella gestione della politica del credito verso clienti da parte delle imprese si genere un trade-off tra
- effetto economico: all’aumentare dei giorni di dilazione di pagamento aumentano le vendite
- effetto finanziario: all’aumentare dei giorni di dilazione di pagamento aumenta il fabbisogno
Lo smobilizzo dei crediti commerciali è un’operazione adatta a superare questo trade off l’impresa cede i
crediti a una banca che previa deduzione di un interesse provvede ad anticipare la somma o una parte di essa
prima della scadenza dei crediti
Prima della cessione dei crediti si colloca l’istruttoria di fido in cui viene definito il merito creditizio dell’impresa
e il tetto massimo di utilizzabilità, detto cifra di castelletto
La cessione avviene di norma pro solvendo (o salvo buon fine): in caso di insolvenza del debitore la banca
chiede al cliente la restituzione delle somme anticipate
La cessione comporta anche il mandato all’incasso, che dà alla banca il diritto di incassare direttamente dal
debitore
Per la banca è un’operazione meno rischiosa rispetto all’apertura di credito: è più facile stabilire il tetto
massimo, che sarà proporzionale al credito dell’impresa
Ricevuta bancaria (Ri.ba) = uno dei più diffusi strumenti di pagamento utilizzato dalle imprese per le
transazioni commerciali; non è un titolo di credito ma una semplice quietanza di pagamento: è un documento
che attesta l’esistenza di un credito da saldare a mezzo banca, è emesso dalla banca creditizia
La procedura per escutere un credito mediante l’utilizzo di una Ri.ba prevede
- l’affidamento d’incarico alla propria banca da parte dell’impresa creditizia dietro compilazione di una
distinta di presentazione di Ri.ba d’incassare per proprio conto i crediti commerciali
- l’invio da parte della banca incaricata di un avviso di scadenza presso il domicilio del debitore
- il pagamento a scadenza della Ri.ba da parte del debitore e il contestuale accredito dell’importo sul
conto corrente dell’impresa creditizia
Il rendimento per la banca è costituito dagli interessi passivi che maturano: alla base dell’operazione di
anticipo c’è sempre l’apertura di una linea di credito, che prende il nome di castelletto salvo buon fine
I modi di realizzazione dell’operazione di anticipazione su Ri.ba sono
- mediante accredito diretto in c/c + conto evidenza infruttifero: la Ri.ba viene registrata in un conto di
evidenza e stornata dal conto corrente del cliente con valuta al giorno della scadenza si generano
scoperti per valuta solo se l’impresa utilizza le somme accreditate modalità utilizzata in caso di
imprese che ne fanno un uso sporadico
- mediante conto transitorio fruttifero: accreditamento in un conto separato con valuta a scadenza gli
scoperti per valuta sono predeterminati quindi si generano interessi su tutto l’importo anticipato
Alle operazioni di anticipazione su fatture o Ri.ba viene solitamente applicato un tasso minore di quello
applicato alle aperture di credito, grazie al minor rischio per la banca
Anticipazioni garantite
Contratto di finanziamento tipico a breve termine erogato da una banca contestualmente alla costituzione da
parte dell’affidato di un pegno su beni mobili al cui valore risulta strettamente proporzionale l’entità della
somma prestata: l’importo erogato scaturisce dalla stima del valore del pegno, decurtato di uno scarto
prudenziale
Il bene oggetto del pegno può essere reale o costituito da strumenti finanziari (crediti o titoli)
La banca si impegna a custodire i beni costituiti in pegno, per poi restituirli al cliente al momento d’estinzione
del contratto; essa vanta il diritto di ritenzione e rivendita con privilegio sul ricavato in caso di insolvenza del
debitore a scadenza
Il finanziato si assume l’obbligo di rimborsare il prestito e le spese sostenute dalla banca, e di reintegrare la
garanzia in caso di deprezzamento; egli perde la disponibilità del bene ma ne rimane proprietario per il
finanziato è un’operazione rigida in quanto comportano la perdita di disponibilità del bene costituito in pegno:
ciò vale soprattutto per le anticipazioni a scadenza fissa in cui il soggetto affidato deve corrispondere interessi
sull’intero importo e per tutto il periodo di finanziamento, maggiore flessibilità invece caratterizza le
anticipazioni in conto corrente, anche se l’operazione è più rischiosa
Per il datore di fondi è un’operazione relativamente sicura, ma presenta il limite di richiedere specifici
adempimenti: le anticipazioni in c/c sono poco programmabili ma garantiscono una maggiore flessibilità nella
gestione del tasso d’interesse, le operazioni a scadenza fissa sono più programmabili relativamente ai flussi
I finanziamenti bancari a medio lungo termine: il mutuo e il credito al consumo.
Mutuo
Contratto di finanziamento a medio-lungo termine di carattere monetario che prevede un rimborso a rate
graduale
Generalmente erogato in un’unica soluzione: l’importo deriva dalla val