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RIFLESSI DI SUZIONE E DEGLUTIZIONE
Rooting reflex (cercamento)= scompare verso i 3-4 mesi. Fa dirigere la bocca del bambino verso
qualunque cosa possa essere una fonte alimentare.
Riflesso di suzione= scompare verso i 10-11 mesi
Riflesso di deglutizione= Ha un inizio volontario. Si divide in tre fasi=
-orale preparatoria e orale propulsiva (masticazione,diluizione,creazione del bolo). In questa fase
non c'è occlusione delle vie aeree.E' aperta la comunicazione con il naso. Il meccanismo riflesso
parte quando il bolo tocca i recettori orofaringei.
-faringea
-esofagea
DUrante la deglutizione viene messa in pausa l'espirazione. Viene ripresa a deglutizione
avvenuta.
Peristalsi= meccanismo involontario ritmico.
Lo strato circolare interno si contrae a monte del bolo. Il progredire dell'attività contrattile aiuta a
spingere verso lo stomaco e si apre lo sfintere esofageo inferiore.
FARINGE ED ESOFAGO
La motilità associata alla faringe e all'esofago è la deglutizione. La deglutizione è l'intero
processo di trasferimento del cibo dalla bocca allo stomaco attraverso l'esofago.
La deglutizione ha inizio quando un bolo,una massa di cibo masticato e intriso di saliva o un
sorso di liquido,viene spinto volontariamente dalla lingua verso la parte posteriore della cavità
orale e di qui nella faringe. La pressione del bolo stimola i meccanocetori nella faringe,che
inviano impulsi al centro della deglutizione,localizzato nel midollo allungato. Il centro della
deglutizione attiva,per via riflessa e nella sequenza appropriata,i muscoli che intervengono nella
deglutizione. Per effettuarla vengono indotte molteplici risposte,che sono altamente coordinate e
costituiscono un pattern specifico di tipo "tutto o nulla",in un certo intervallo di tempo. La
deglutizione viene iniziata volontariamente,ma una volta cominciata,non può essere arrestata.
La deglutizione è suddivisa in due fasi: orofaringea e esofagea.
La fase orofaringea dura circa 1 s ed è costituita dal trasferimento del bolo dalla bocca alla
faringe e quindi nell'esofago. Quando il bolo dalla bocca entra nella faringe,esso deve essere
diretto verso l'esofago e non entrare nelle altre aperture che comunicano con la faringe. QUindi si
deve evitare che il cibo rientri nella bocca,nelle vie nasali e nella trachea.
La posizione della lingua contro il palato duro impedisce al cibo di rientrare nella bocca durante la
deglutizione. L'ugola si solleva e si colloca contro la parte posteriore della faringe,chiudendo la
via nasale che si diparte dalla faringe affinchè il cibo non entri nel naso. Al cibo viene impedito di
entrare nella trachea principalmente dal sollevamento della laringe e dalla chiusura dell'orifizio
laringeo,la glottide,per opera delle corde vocali. La prima parte della trachea è la
laringe,attraverso la quale sono tese le corde vocali. Durante la deglutizione,le corde vocali
svolgono un ruolo non collegato alla fonazione. La contrazione dei muscoli laringei dispone le
corde vocali in stretta apposizionel'una all'altra,chiudendo la glottide. Inoltre,il bolo fa inglinare
all'indietro,sulla glottide chiusa,un picolo lembo di tessuto cartilagineo detto epiglottide,come
ulteriore protezione per impedire al cibo di entrare nelle vie respiratorie. Il centro della
deglutizione inibisce temporeaneamente il centro respiratorio adiacente. Quando la trachea e la
laringe sono chiuse,i muscoli faringei si contraggono per spingere il bolo nell'esofago.
L'esofago è un tubo muscolare piuttosto dritto che si estende tra la faringe e lo stomaco. E'
situato per la maggior parte nella cavità toracica,attraversa il diaframma e si unisce allo stomaco
nella cavità addominale,qualche centimetro sotto al diaframma. L'esofago è provvisto di sfinteri a
entrambe le estremità. Lo sfintere esofageo superiore è chiamato sfintere faringoesofageo
mentre o sfintere esofageo inferiore è detto sfintere gastroesofageo. Tranne che durante l'atto di
deglutizione,lo sfintere gastroesofageo mantiene chiuso l'ingresso all'esofago per impedire che
grandi volumi d'aria entrino nell'esofago e nello stomaco durante la respirazione. Invece,l'aria
viene convogliata soltanto nelle vie respiratorie. Dopo che il bolo è entrato nell'esofago,lo sfintere
faringoesofageo si chiude ,le vie respiratorie si aprono e riprende la respirazione.
Alla fase orofaringea segue la fase esofagea della deglutizione. Il centro della deglutizione induce
u'onda peristaltica primaria che si propaga dall'inizio alla fine dell'esofago,spingendo davanti a se
il bolo attraverso l'esofago e di qui nello stomaco. Con il termine peristarlsi si designa il
complesso delle onde anulari di contrazioni del muscolo liscio circolare,che si propagano in
avanti nel canale alimentare,spingendo il bolo nel tratto del canale,suiccessivo a quello in cui
avviene la contrazione,che è rilasciato. L'onda peristaltica primaria impiega circa 5-9 s er
raggiungere l'estremità inferiore dell'esofago. La progressione dell'onda è regolata dal centro
della deglutizione ed è mediata dal nervo vago. Se l'onda peristaltica primaria non riesce a
trasportare un bolo grande o appiccicoso,il colo il cui transito è arrestato distende
l'esofago,stimolando i meccanocettori localizzati nelle sue pareti. Di conseguenza viene iniziata
na sconda onda piu potente. Le onde peristaltiche secondarie non richiedono l'intervento del
centro della deglutizione. La distensione dell'esofago aumenta per via riflessa anche la
produzione salivare grazie alla qual il bolo viene fatto avanzare.
Tranne che durante la deglutizione,lo sfintere gastroesofageo rimane contratto per mantenere
una barriera tra lo stomaco e l'esofago,riducendo la possibilità di reflusso dell'acido gastrico
contenuto nello stomaco. Via via che l'onda peristaltica si propaga lungo l'esofago,lo sfintere
gastroesofageo si rilascia per via riflessa affinchè il bolo possa trasferirsi nello stomaco. Dopo
che il bolo è entrato nello stomaco,la deglutizione è completa e lo sfintere gastroesofageo torna a
contrarsi.
La secrezione esofagea è costituita prevalentemente da muco.
STOMACO
Lo stomaco è una camera sacciforme a forma di J,interposta tra l'esofago e l'intestino tenue.E'
tenuto in sede grazie alla presenza di mesenteri. E' suddiviso in tre parti: il fondo è la parte dello
stomaco situata al di sopra dell'orifizio esofageo. La parte intermedia,che è anche la principale,è
il corpo. La parte inferiore dello stomaco,l'antro,ha una muscolatura relativamente più spessa. La
parte terminale dello stomaco è lo sfintere pilorico(ha una muscolatura molto sviluppata,si chiude
velocemente,invia al duodeno il chimo in maniera temporizzata),che funge da barriera tra lo
stomaco e la parte superiore dell'intestino tenue,il duodeno.
Lo stomaco svolge le tre seguenti funzioni principali:
-immagazzina il cibo ingerito,finchè non si svuota nell'intestino tenue a una velocità appropriata
per la digestione e l'assorbimento ottimali
-lo stomaco secerne acido cloridrico (HCl) ed enzimi per iniziare la digestione delle proteine.
-atrtaverso movimenti di mescolamento dello stomaco,il cibo ingerito viene frammentato in minute
particelle e mescolato con le secrezioni gastriche per produrre una miscela liquida e densa detta
chimo.
I quattro aspetti della motilità gastrica
sono:1)riempimento,2)immagazzinamento,3)mescolamento,4)svuotamento
1)quando è vuoto,lo stomaco ha un volume di circa 50mL,ma è in grado di espandersi fino alla
capacità di 1 L.Il rilasciamento riglesso dello stomaco mentre si va riempendo di cibo,detto
rilasciamento recettivo,aumenta la capacità dello stomaco di accogliere il volume addizionale di
cio con un modesto aumento della p intragastrica. Il rilasciamento recettivo è indotto
dall'ingestione di cibo ed è mediato dal nervo vago.
2)Un gruppo di cellule pacemaker,localizzate nella regione superiore,genera potenziali a onde
lente che si propagano lungo lo stomaco verso lo sfintere pilorico. Questo pattern ritmico di
depolarizzazione spontanea-il ritmo elettrico di base dello stomaco- avviene continuamente e può
essere o no accompagnato dalla contrazione dello strato muscolare liscio circolare dello
stomaco.
Dopo essere stata iniziata,l'onda peristaltica si propaga nelo fondo e nel corpo dello stomaco fino
all'antro e allo sfintere pilorico. QUando le onde raggiungono l'antro,esse diventano molto piu
intense,perchè in questa regione lo strato muscolare è molto piu spesso. Il cibo viene convogliato
gradualmente dal corpo all'antro,dove avviene il rimescolamento effettivo.
3)Oltre a mescolare il contenuto gastrico,le contrazioni peristaltiche antrali sono la forza motrice
per lo svuotamento gastrico. Lo svuotamento gastrico è regolato sia da fattori gastrici sia da
fattori duodenali. QUesti fattori influenzano l'eccitabilità dello stomaco depolarizzando o
iperpolarizzando lievemente il muscolo liscio gastrico. QUesta eccitabilità,a sua volta,è una
determinante per il grao i atività peristaltica antrale. Maggiore è l'eccitabilità e maggiore è la
frequenza a cui il REB generereà potenziali d'azione; maggiore è il grado di attività peristaltica
nell'antro e piu elevata è la velocità di svuotamento.
Il principale fattore gastrico che influenza l'intensità della contrazione è la quantità di chimo
presente nello stomaco. Lo stomaco si svuota a una velocità direttamente proporzionale al
volume del chimo presente in esso a ogni dato istante. La distensione gastrica induce un
aumento della motilità gastrica attraverso un effetto diretto dello stiramento sul mucolo
liscio,nonchè attraverso l'intervento dei plessi intrinseci,del nervo vago e dell'ormone gastrina.
Maggiore è la rapidità con cui può essere raggiunto il grado appropriato di fluidità del
chimo,maggiore è la rapidità con cui il contenuto può essere svuotato.
I fattori duodenali hanno importanza primaria nella regolazione della velocità di svuotamento
gastrico. Il duodeno deve essere pronto a ricevere il chimo e può ritardare lo svuotamento
gastrico riducendo l'attività peristaltica nello stomaco finchè non è pronto ad accogliere altro
chimo.
I quattro fattori duodenali piu importanti che influenzano lo svuotamento gastrico sono i lipidi,gli
acidi,l'ipertonicità e la distensione. La presenza di uno o piu di questi stimoli nel duodeno attiva
recettori dudenali appropriati,inducendo una irsposta nervosa o una risposta ormonale che frena
la motil