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LEZIONE 6: LE SFIDE ORGANIZZATIVE
Le organizzazioni sono sistemi complessi e operano in un ambiente incerto per cui non si possono prevedere in maniera sistematica gli eventi interni ed esterni.
RISPOSTE
Rapidità di risposta a cambiamenti ambientali, crisi organizzative e modificazioni delle aspettative dei clienti
Digitalizzazione: Le organizzazioni sono pervase dall'information technology
Diversity management: La gestione della diversità della forza lavoro in termini di età, sesso, razza, nazionalità, preferenze sessuali e abilità fisiche
TEORIE SULL'ORGANIZZAZIONE INTERNA
Tre concetti chiave in opposizione a tre assunti dominanti dell'impostazione neoclassica:
LE TEORIE DI IMPOSTAZIONE CONTRATTUALE
L'impresa è una "finzione legale" ovvero un insieme di contratti sviluppato per creare una struttura di incentivi al management e alla proprietà e avvicinarne gli interessi.
I principali contributi teorici sono:
Teoria dei...
Costi di transazione (Williamson, 1975)1.
Teoria dei contratti incompleti (Grossman e Hart, 1986)2.
Teoria dell'agenzia (Jensen e Meckling, 1976)3.
Teoria dei costi di transazione: opportunismo, razionalità limitata, caratteri delle transazioni fallimento mercato (Williamson, 1975). La dinamica dei costi di transazione definisce i confini dell'attività di impresa, soprattutto in termini verticali: quando tali costi con fornitori o distributori sono elevati, l'impresa può decidere di integrarsi verticalmente. Il meccanismo per governare l'impresa è la gerarchia.
Teoria dei contratti incompleti: L'impresa è vista come un insieme di asset a proprietà congiunta ove la proprietà diventa il meccanismo che disciplina i rapporti e il funzionamento delle relazioni, definendo i confini dell'impresa.
Teoria dell'agenzia: La proprietà delega il governo al management, a cui è chiesto di
Threats), l'azienda deve analizzare i suoi punti di forza e di debolezza interni, così come le opportunità e le minacce esterne, al fine di sviluppare una strategia efficace. Il modello delle 5 forze competitive di Porter identifica le forze che influenzano la competitività di un'azienda: la minaccia di nuovi entranti, il potere contrattuale dei fornitori, il potere contrattuale dei clienti, la minaccia dei prodotti sostitutivi e la rivalità tra le imprese esistenti. Il concetto di gruppo strategico di Hunt si riferisce a un insieme di aziende che condividono caratteristiche simili e competono tra loro. Le barriere alla mobilità, identificate da Caves e Porter, si riferiscono alle difficoltà che un'azienda può incontrare nel tentativo di entrare o uscire da un determinato settore. 3. Teoria delle risorse e delle competenze (Barney, 1991): l'azienda è vista come un insieme di risorse e competenze che le conferiscono vantaggi competitivi. Le risorse possono essere tangibili (ad esempio, beni fisici) o intangibili (ad esempio, reputazione, conoscenza). Le competenze sono le capacità dell'azienda di utilizzare efficacemente le sue risorse per ottenere risultati superiori rispetto alla concorrenza. 4. Teoria dell'agenzia (Jensen e Meckling, 1976): si concentra sul rapporto tra il principale (la proprietà dell'azienda) e l'agente (il manager). L'agente può avere interessi divergenti rispetto al principale e può agire in modo opportunistico. Pertanto, è necessario stabilire meccanismi di controllo e incentivi per garantire che l'agente agisca nell'interesse del principale. Queste teorie forniscono strumenti e modelli concettuali per comprendere e gestire l'azienda in relazione al suo ambiente esterno e interno.Threats)l'impresa è dotata di alcuni punti di forza (es. un marchio, un brevetto) e di altri elementi di debolezza relativi (es. costi di produzione più elevati dei competitor). Tali elementi si integrano con il mix di opportunità e minacce presenti nell'ambiente: sviluppo dei mercati, strutture distributive, ecc. Per gruppo strategico si intende un raggruppamento di imprese che, all'interno dello stesso settore, segue strategie simili e condivide il medesimo stock di risorse. Il concetto di barriere alla mobilità fa riferimento al fatto che il passaggio da un gruppo ad un altro o l'entrata ex-novo in un gruppo non sono possibili senza costi e ciò tende a proteggere dalla concorrenza le imprese che già operano in un gruppo, in modo del tutto simile a quanto accade per le barriere all'entrata. TEORIA DEGLI STAKEHOLDER L'impresa è concepita come sistema di relazioni tra stakeholder. La gestione d'impresa siConcretizza in una serie di decisioni volte al bilanciamento degli interessi degli stakeholder. Teoria degli Stakeholder si traduce spesso con teoria dei portatori d'interesse nei confronti di un'impresa (intesa in senso ampio). Il peso di tali portatori d'interesse può, nel breve o nel lungo periodo, influire sull'esistenza dell'impresa stessa.
Gli stakeholder possono essere suddivisi in interni ed esterni all'impresa. I clienti, i fornitori, l'ambiente sociale, il governo, i creditori possono essere un esempio di portatori di un interesse esterno; proprietari, manager e impiegati sono gli stakeholder interni all'impresa.
Gli stakeholder primari/diretti, ovvero gli stakeholder in senso stretto, sono tutti quegli individui e gruppi ben identificabili da cui l'impresa dipende per la sua sopravvivenza: azionisti, dipendenti, clienti, fornitori e agenzie governative.
In senso più ampio (secondari/indiretti), stakeholder è...
ogni individuo ben identificabile che può influenzare o essere influenzato dall'attività dell'organizzazione in termini di prodotti, politiche e processi lavorativi.Come si intuirà, molti degli interessi di cui sono portatori i soggetti appena elencati, sono in contrasto tra di loro. Da qui la peculiarità della teoria degli stakeholder, nella quale l'impresa risulta come un equilibrio sottile tra i costi-benefici di tutte le forze in campo. Nel suo lavoro dal titolo A Stakeholder theory, il professore americano dell'Università della Virginia Robert Edward Freeman definisce gli Stakeholder come coloro che possono influenzare o sono influenzati dal conseguimento degli obiettivi di un'organizzazione e, ancora, come quei gruppi senza il cui sostegno un'organizzazione finirebbe di esistere. Dipendenti, azionisti, manager dell'azienda vengono identificati come Stakeholder interni. Essi ricoprono ruoli formali, senza i
quali l'organizzazione non può esistere, e sono ingenere legati ad essa da rapporti contrattuali. Non sono parte costitutiva di un'azienda ma possono comunque essere legati da accordi contrattuali gli Stakeholder esterni. Le istituzioni e i governi, i fornitori e i clienti, le associazioni di imprenditori, i sindacati e altri attori sociali che operano nelle comunità locali rientrano nell'ultima categoria. Oggi vi tuttavia ad allargare il mix degli Stakeholder includendo anche i gruppi di pressione, l'opinione pubblica ed i media, i concorrenti, i potenziali dipendenti o investitori, i partner ed altri ancora. Si tende pertanto ad assegnare un livello di priorità - ossia di importanza relativa al business aziendale - agli stakeholder, al fine di strutturare obiettivi e definire indicatori che tengano conto del contributo che questi possono dare al perseguimento dei target prefissati dall'impresa. Con il termine Shareholder sipuò anche considerare gli impatti a lungo termine sull'azienda e sulla società nel suo complesso. Questo approccio prende in considerazione non solo gli interessi degli azionisti, ma anche quelli di altri stakeholder come dipendenti, clienti, fornitori, comunità locali e ambiente. L'obiettivo principale dello shareholder value è massimizzare il valore per gli azionisti attraverso l'aumento del prezzo delle azioni e la distribuzione di dividendi. Questo può essere raggiunto attraverso strategie come l'ottimizzazione dei costi, l'aumento delle vendite e l'espansione del mercato. Tuttavia, è importante notare che l'approccio dello shareholder value non è l'unico modello di gestione aziendale. Esistono anche altri modelli, come quello dello stakeholder value, che mettono l'accento sull'equilibrio tra gli interessi di tutti gli stakeholder e non solo degli azionisti. In conclusione, gli azionisti sono una sottocategoria di stakeholder interni che detengono quote di capitale di aziende private o pubbliche. La differenza tra stakeholder e shareholder risiede nella loro prospettiva e obiettivi, con gli azionisti che cercano principalmente di massimizzare il proprio vantaggio personale, mentre gli stakeholder considerano una visione più ampia della struttura organizzativa societaria.devesoprattutto essere definito per pianificare risultati di creazione di valore nel medio-lungotermine. Il termine Shareholder Value non deve essere confuso con Stakeholder Value poiché può succedere che i due concetti vadano in contraddizione. Negli ultimidecenni, il concetto di Stakeholder Value è stato oggetto di numerose elaborazioniteoriche che hanno portato all’evoluzione del concetto stesso, giungendo alla concezionepiù ampia di Corporate Social Responsability (CSR) o Responsabilità sociale diimpresa (RSI). La Corporate Social Responsability (CSR) è dunque un modello digovernance e di gestione strategica volto a creare valore per tutti gli Stakeholder e adistribuirlo equamente (tra di loro).Il termine responsabilità racchiude in sé l’impegno dell’impresa a rispondere di tutti i propricomportamenti e risultati sul piano etico e a stabilire una comunicazione con tutti gliStakeholder che sia in grado diCostruire un rapporto basato sulla fiducia e sullo scambio di idee per il benessere comune. All'obiettivo di generare alti profitti per gli Shareholder, dunque, si affianca la necessità di costruire relazioni con tutti i portatori di interesse, così da poter sì crescere ma in modo sostenibile. Concludendo, la responsabilità sono ormai aspetti non trascurabili da parte di un management orientato al successo e all'equa distribuzione della ricchezza generata dalla comunità presente nel contesto in cui si opera.
Un obiettivo organizzativo è uno stato desiderato che l'organizzazione cerca di raggiungere. Rappresenta il risultato o il punto di arrivo verso il quale sono diretti gli sforzi dell'organizzazione e la scelta di obiettivi e strategie influisce sulla progettazione organizzativa.
Quanti elementi differenti si possono trovare in un'azienda?
- Persone che svolgono
- Strumenti e macchinari di produzione che spaziano da computer, impianti di fabbricazione, stabilimenti e terreni;
- Materie prime di produzione;
- Mezzi monetari che vengono raccolti tramite diverse modalità ed investiti.