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DISTURBI CORRELATI A CANNABIS, ALLUCINOGENI, INALANTI E NUOVE SOSTANZE PSICOATTIVE
Gli allucinogeni comprendono una vasta serie di sostanze che si presentano in varie forme e possono essere assunti con diverse modalità, i più noti sono LSD, psilocibina e funghi allucinogeni, mescalina, ibogaina, fenciclidina, ketamina, fenetilamine o amfetamine sostituite (MDMA) nonché dissociativi anticolinergici (atropina, belladonna, scopolamina).
Gli inalanti comprendono un'ampia varietà di sostanze in forma di spray, liquidi, gas evapori (solventi, nitriti noti come poppers).
I sintomi di intossicazione sono simili a quelli dell'intossicazione da alcol o da sedativo-ipnotici e di breve durata, da pochi minuti a poche ore: euforia, vertigini, nistagmo, incoordinazione, andatura instabile, letargia, riflessi diminuiti, ritardo psicomotorio, tremori, visione offuscata o diplopia, debolezza, stupor o coma.
In acuto, gli inalanti esercitano un'azione di rinforzo sul sistema nervoso centrale.
sostanze psicoattive possono manifestare una serie di effetti sia a breve che a lungo termine. A breve termine, l'uso di queste sostanze può causare euforia, aumento dell'energia, alterazioni della percezione sensoriale e dell'umore. Tuttavia, a lungo termine, l'uso continuo di sostanze psicoattive può portare a una serie di problemi di salute mentale e fisica. Ad esempio, l'uso continuo di sostanze psicoattive può portare alla tolleranza, il che significa che l'individuo ha bisogno di dosi sempre maggiori per ottenere gli stessi effetti. Questo può portare a un aumento del rischio di overdose e di dipendenza. Inoltre, l'astinenza dalle sostanze psicoattive può essere estremamente difficile e può causare sintomi fisici e psicologici intensi. Tuttavia, secondo il DSM-V (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), l'astinenza dalle sostanze psicoattive non è considerata una condizione diagnostica a sé stante. Le nuove sostanze psicoattive (NPS) sono sostanze sintetiche che sono spesso reperibili tramite internet e sono molto diffuse tra la popolazione giovanile. Alcune delle NPS più note includono cannabinoidi sintetici, catinoni sintetici (stimolanti), fenetilamine e piperazine. Tuttavia, molte altre molecole appaiono con frequenza e con effetti più disparati e rischiosi. Dopo la cannabis, le sostanze psicoattive sono le più utilizzate dalla popolazione studentesca. Questo è particolarmente preoccupante, dato che l'uso di sostanze psicoattive durante l'adolescenza può avere effetti negativi duraturi sullo sviluppo del cervello. Dal punto di vista neurobiologico, il THC (il principale componente psicoattivo della cannabis) interagisce con i recettori cannabinoidi (CB1 e CB2) nel cervello e facilita il rilascio di dopamina nel nucleo accumbens e nello striato. L'esposizione cronica al THC può anche causare alterazioni funzionali in altri sistemi neurotrasmettitoriali, come quelli dopaminergici, serotoninergici e glutammatergici. In conclusione, l'uso di sostanze psicoattive può avere una serie di effetti negativi sulla salute mentale e fisica. È importante educare le persone sui rischi associati all'uso di queste sostanze e fornire supporto e trattamento per coloro che ne hanno bisogno.La cannabis sviluppa tolleranza e dipendenza agli effetti della sostanza, i cannabinoidi sintetici agonisti dei recettori per la cannabis dimostrano maggiore potenza di quella del THC, con un potenziale maggiore di effetti comportamentali avversi.
ALLUCINOGENI
La potenza d'azione è associata all'affinità di legame per il recettore serotoninergico 5-HT2, del quale queste sostanze sono agoniste parziali.
INALANTI
L'azione di rinforzo sul sistema di ricompensa è mediata dall'attivazione della neurotrasmissione dopaminergica, glutammatergica e GABAergica.
EFFETTI:
CANNABIS
Gli effetti soggettivi dipendono dalla dose, dal setting di assunzione e dalla personalità dell'utilizzatore. Se viene fumata, gli effetti iniziano in pochi secondi per la liposolubilità del THC; il massimo effetto soggettivo si ha in 30 minuti e dura 2-3 ore. Gli effetti comportamentali a breve termine sono euforia, rilassamento, aumento dell'appetito, empatia,
La concentrazione. Il tabagismo è dovuto all'associazione degli effetti positivi di rinforzo della nicotina e al tentativo di evitare i sintomi dell'astinenza. La dipendenza si sviluppa rapidamente, la dipendenza da nicotina è il disturbo da uso di sostanze a maggiore prevalenza e con maggiore mortalità per patologie correlate, in particolare cardiovascolari, respiratorie e oncologiche.
La terapia più efficace associa farmaci a terapia comportamentale o cognitivo-comportamentale singola o di gruppo. Le terapie sostitutive della nicotina, gomma o pastiglia, nicotina transdermica, spray nasale a rapida azione, inalatore, inducono riduzione rapida o graduale di craving e astinenza, ma non tutti i fumatori rispondono bene alle terapie sostitutive della nicotina (NRT).
I farmaci non nicotinici: vareniclina, agonista parziale dei recettori nicotinici dell'acetilcolina che allevia il craving e blocca gli effetti rinforzanti della nicotina; bupropione a rilascio prolungato.
nortripilina, clonidina.
DISTURBI NON CORRELATI A SOSTANZE: DISTURBO DA GIOCO D'AZZARDO è l'unico disturbo comportamentale incluso nel DSM-V fra i disturbi da addiction, poiché prove scientifiche indicano che il gioco d'azzardo attiva aree del cervello correlate al sistema di ricompensa e gratificazione cerebrale come le sostanze psicoattive.
Il gioco d'azzardo patologico è definito come un impulso a giocare in continuazione nonostante le ripercussioni funzionali negative o il desiderio di smettere.
Il disturbo da gioco d'azzardo può insorgere a qualsiasi età, manifestando minore gravità e buona prognosi, i giocatori spinti da bisogni emotivi possono manifestare familiarità con bassa autostima, traumi infantili, disturbi da alcol e/o sostanze, depressivi e d'ansia; sono prevalentemente diffusi nel genere femminile.
I giocatori impulsivi-antisociali manifestano frequentemente disturbi correlati ad alcol e sostanze.
Un pattern di discontrollo degli impulsi, difficoltà all'adattamento, comorbilità psichiatrica; l'esordio e il decorso di gravità del disturbo da gioco d'azzardo sono precoci e rapidi. In Italia la prevalenza del disturbo da gioco d'azzardo varia dallo 0,5 al 2,2%, è più frequente nei maschi, poligambling (videopoker, giochi online con denaro in palio, bingo, slot-machine, scommesse sportive e altro), le donne iniziano a giocare più tardivamente, spesso su base depressiva, e sviluppano prima dipendenza. Le aree del funzionamento psicosociale, della salute fisica e mentale possono essere influenzate negativamente dal disturbo da gioco d'azzardo. Il trattamento si articola nei seguenti interventi:
- Interventi motivazionali singoli e di gruppo
- Psicoterapie individuali e/o di gruppo, l'approccio cognitivo-comportamentale è il più efficace.
- Valutazione di trattamenti farmacologici per comorbilità.