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Si passa da un’unica nazione, l’Inghilterra a più nazioni, Usa, Germania e Inghilterra.
Cambiano le fonti di energia, si passa dall’energia a carbone e vapore al petrolio e l’elettricità.
Con l’elettricità si rivoluziona anche la chimica. Le nuovi fonti di energia permettono di costruire
un modello di fabbrica orientato al risparmio di manodopera, in America infatti la manodopera
era scarsa.
Si sviluppano le grandi imprese, multiunitarie, multifunzionali, multiprodotto. Le large company
nascono a causa dei progressi tecnologici e dell’allargamento dei mercati. 11
C’è una divisione tra proprietà e controllo, nascono i manager stipendiati. Le nuove imprese
sono complesse e richiedono una struttura di governo formata da manager salariati. Prima della
rivoluzione imprese di grandi dimensioni erano banche (banca Medici) o compagnie
commerciali che però avevano pochi manager perché le unità operative e le transaizoni erano
molto ridotte.
In America c’era abbondanza di materie prime e scarsità di forza alvoro: gli stati del Sud
producevano le materie prime industriali (cotone)
Il mercato interno americano era enorme e disperso, cresceva a dismisura, la popolazione
aumentava e aumentavano i consumatori
Si passa da impresa monofunzione con pochi operai a un grande complesso industriale, ci sono
più funzioni e più divisioni di prodotti. le imprese diventano anche multinazionali, hanno come
riferimento non un solo mercato ma il mondo. Le imprese crescono di dimensioni.
I prodotti: non ci si limita al semilavorato ai prodotti finali
Il primo big business americano sono state le piantagioni e tutto ciò che ruotava intorno al
commercio del cotone, grossisti, banche e assicurazione. i cotonifici americani erano più grandi
di quelli inglesi ed erano integrati, univano la filatura e la tessitura alla tintoria, fino ad ottenere il
prodotto finito.
→ i prerequisiti per la nascita delle grandi imprese sono lo sviluppo delle reti di comunicazione e di
trasporto e le ferrovie.
Le imprese potevano contare sulle garanzie di un regolare servizio di spedizione e allora
aumentarono la capacità produttiva. Si ridussero i costi di trasporto e si velocizzarono i tempi.
Le ferrovie
Le costruzioni ferroviarie accompagnano la crescita dimensionale del mercato. Il mercato non
funziona senza le reti. Le ferrovie hanno avuto effetti diversi sulle economie nazionali:
a) In Inghilterra le ferrovie son state una conseguenza dell’industrializzazione. In Inghilterra le
ferrovie aprono le innovazioni alla gestione delle imprese a larga scala e danno il via alla
separazione tra proprietà e controllo.
b) In America le ferrovie sono state la causa dell’industrializzazione. Le ferrovie in America
inizialmente vengono finanziate dalle banche poi dalle public company ad azionariato diffuso
(stimolo per Wall street). Le ferrovie americano si caratterizzano per rapidità, semplicità,
economicità, sicurezza e durata. Gli investimenti privati si accompagnano a quelli pubblici ed
esteri. Le ferrovie creano in mercato interno, hanno effetti sull’industrializzazione, sulla
domanda dei prodotti industriali e di istituzioni finanziarie, in America nascono le banche
d’investimento. In America le forrovie sono il primo big business.
c) In Belgio, Francia, Germania, Russia e Italia le ferrovie son state un esempio di
industrializzazione forzata da parte dello stato, le ferrovie son state un volano per
l’industrializzazione. In Germania le esigenze finanziarie delle ferrovie fecero nascere le banche
universali. In Italia le ferrovie fecero nascere la Bastogi e contribuirono a creare il mercato
nazionale creando domanda per il settore meccanico e siderurugico.
d) In Europa continentale, Asia e America Latina si sviluppano a causa degli investimenti dei
capitali inglesi e francesi
Le società ferroviarie creano le prime imprese moderne caratterizzate da:
1. Divisione proprietà e controllo: c’era una forte necessità di coordinamento e c’erano molti
compiti di responsabilità dirigenziale. Al crescere dlele dimensioni poi i manager iniziano a
delegare gli impegni ai dirigenti intermedi.
2. Gerarchie manageriali
3. Funzioni di line e staff: le funzioni di line erano i manager che gestivano i traffici, il core
business, il trasporto di merci e persone e il funzionamento dei treni; le funzioni di staff erano le
funzioni amministrative e il controllo di gestione. Lo sviluppo delle forme organizzative più
12
efficienti poi diventa fonte di imitazione. La distinzione tra line e staff rende possibile la gestione
di queste organizzazioni complesse.
4. Coordinamento del movimento di migliaia di vagoni: il coordinamento delle attività era vitale per
fornire un servizio di trasporto sicuro ed efficiente
5. Controllo e contabilità
6. Standardizzazione non solo all’interno dell’impresa ma a livello nazionale
7. Economie di scala e diversificazione
8. Creazione di sistemi integrati: le linee ferroviarie si fondono tra loro
La rivoluzione nel sistema di comunicazione e di trasporto trasforma le forme d’impresa nel
settore commerciale e nel settore secondario. Con le ferrovie si sviluppa la globalizzazione e le
imprese riescono a calcolare esattamente quando arriveranno le merci. Inoltre, poiché le
ferrovie richiedono grandi capitali stimolano il ruolo di banche e borsa e attraggono IDE.
In questo settore si affronta il tema delle relazioni industriali: le compagnie ferroviarie
introducono un sistema continuo di assunzione dei lavoratori e istituiscono i salari fissi
Nel settore ferroviario si affronta il tema della concorrenza, si crearono dei cartelli che in seguito
vennero dichiarati illegali. La prima legge Antitrust è del 1877 e riguarda il settore ferroviario. Il
paradosso dell’antitrust è che per raggirarlo le imprese anziché fare cartelli si fondono. Nel 1890
lo Sherman Act dichiara i cartelli illegali.
In seguito le competenze sviluppate nel settore ferroviario vennero trasmesse anche ad altri
ambiti economici.
La rivoluzione dei trasporti mette le premesse per la formazione di un mercato mondiale, il
commercio coloniale si trasforma e si creano nuovi legami di dipendenza. Tramonta l’egemonia
inglese.
Telefono e telegrafo
Il telegrafo viene inventano nel 1844 e ha consentito di creare una rete per lo scambio di
telegrammi. Nel 1876 venne inventato il telefono che consentiva di velocizzare le comunicazioni
rispetto al telegrafo.
Il battello
Il primo battello inventato fu il Clearmont nel 1807 che viaggiava sul fiume Hudson . le navi a
avapore ridussero notevolmente i tempi di traversata dell’oceano atlantico.
Nascita e consolidamento della grande impresa. Tecnologia e
innovazione.
La seconda rivoluzione è un complesso di innovazioni che si diffondono a partire dal 1870 e sono
caratterizzate da:
• alta intensità di capitale: per aprire un’impresa di grandi dimensioni serve più capitale, servono
finanziamenti diversi rispetto al passato
• alta intensità di energia: serve molta energia all’inizio e anche durante tutto il processo
produttivo
• da un processo produttivo continuo, veloce e a larga infornata: si trasforma la materia prima in
prodotti finiti senza interrompere il processo produttivo. I settori che permettono di usare un
processo produttivo continuo e veloce permettono di sfruttare economie di scala e di
diversificazione (con la stessa macchina si producono prodotti correlati tra loro). I flussi di
produzione continui erano resi possibili dai mezzi di trasporto. I costi unitari dei singoli prodotti
si riducono. 13
→ la seconda rivoluzione si distingue dalla prima perché coinvolge maggiori volumi produttivi e ha
un ritmo di cambiamento più rapido.
La grande impresa si caratterizza per:
Grandi dimensioni
Progresso tecnologico
Nuove strategie e forme organizzative (concentrazione orizzontale, integrazione verticale,
diversificazione di prodotti e di mercati geografici)
Una nuova organizzazione del lavoro
i settori toccati sono:
La meccanica: era un settore toccato anche nella prima rivoluzione ma ora si parla della
produzione di massa di automobili
La metallurgia
La chimica
L’alimentare: si passa dalla vecchia agricoltura alle catene che arrivano ad inscatolare gli
alimenti
Il settore elettrico che agisce trasversalmente (emblema statunitense è l’industria petrolifera)
I mezzi di trasporto
Nei settori ad alta intensità di lavoro le innovazioni migliorano i macchinari esistenti ma non
portano economie di scala.
Perché se la tecnologia era uguale per tutti solo alcuni hanno successo? La tecnologia offre
opportunità tecnologiche, il fatto che queste diventino opportunità tecnologiche dipende da
imprenditori e manager. Il successo secondo Chandler dipende dal triplice investimento:
1) Investimento nella produzione per costruire impianti della dimensione minima efficiente: le
fabbriche devono avere la dimensione giusta per:
• Conseguire economie di scala e diversificazione: erano le economie di scala a dare il
vantaggio competitivo
• Avevano importanti costi fissi: i CF erano più alti rispetto ai settori ad alta intensità di lavoro e
potevano essere compensati solo tramite l’uso continuo degli impianti
• Flussi di produzione continui e rapidi: era l’unico modo per ottenere un vantaggio.
Esempi di imprese che hanno investito nella produzione sono la Standard Oil di Rockefeller e le
imprese tedesche. La Standard OIl nasce dall’unione di 40 imprese petrolifere (40 raffinerie
piccole erano più costose di una sola grande), la fusione delle varie raffinerie permette di
conseguire economie di scala, chiudere le raffinerie meno efficienti, costruirne nuove più grandi
e coordinare il flusso produttivo.
In Germania si sviluppano le economie di diversificazione, c’erano grandi fabbriche che con lo
stesso processo produttivo facevano prodotti diversi, la Bayer produceva prodotti farmaceutici,
fertilizzanti e coloranti e aveva costi inferiori rispetto a chi produceva solo coloranti. In Germania
i finanziamenti arrivano dalle banche miste.
Poiché queste imprese consentivano una produzione di massa ma la domanda era limitata, si
sviluppano monopoli e oligopoli in tutto il mondo, la risposta legislativa cambia nei vari stati.
Alla fine del 19° secolo si diffuso il modello dell’organizzazione scientifica di Taylor che
suggeriva la suddivisione delle fasi di lavoro in compiti elementari, i profitti addizionali avrebbero
reso possibili gli aumenti salariali che avrebbero compensato alla disumanizzazione del lavoro.
Il Taylorismo si concretizzò poi con il modello T di Ford