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III)

(II, Ipogeo di Via Latina, Roma.

sec)

(II Ritratti El fayum.

III sec Arte Paleocristiana. Periodo di transizione molto importate, ricco di contraddizioni in

quanto L’ arte Romana tardo antica era intrisa di influenze bizantine e orientalizzanti, quindi a

caratteri prevalentemente di tipo classico venivano a trovarsi elementi astratti e geometrizzanti. Per

quanto riguarda l’arte religiosa si ricercavano iconografie per i nuovi temi sopraggiunti.

I caratteri orientalizzanti dipendevano dal luogo e dalla classe che li richiedeva, al contrario delle

epoche passate infatti iniziò a svilupparsi un’arte più astratta nell’ambito sacrale e imperiale e una

più naturalistica nell’arte privata do di carattere profano.

III Pastore Crofogo.

III Catacombe di Priscilla e mosaici.

244 Decorazioni della sinagoga di Dura Europos, Damasco.

(III sec) Madonna col Bambino, Coemerium maius, Roma.

(III sec) Defunta orante tra pastori, Coemerium maius, Roma.

II sec)

(fine Tetrarchi, da Costantinopoli.

IV sec Ravenna

(Fine: sede vescovile).

Nel IV sec venne codificato il rito della messa e richiese la costruzione di edifici monumentali.

Alla fine del secolo iniziarono le prime incursioni barbariche.

312­315 d.C. Arco di Costantino.

(sec. IV) Sarcofago del Buon Pastore; Sarcofago di Elena; Sarcofago di Costanza

(325) S Pietro costantiniana.

(330) Testa di Costantino.

(352­366) Fondazione di Santa Maria Maggiore, Liberiana, Roma.

(360 c.) Sarcofago di Giunio Basso.

(IV) Opus Sectile basilica di Giunio Basso.

(388) Missorium di Teodosio I.

(379­395) Base dell’obelisco di Teodosio.

(IV) Cammeo croce di Desiderio.

362­408 S Giovanni in fonte e mosaici, Napoli.

384­401 Dittico dei Nicomachi e Simmachi.

V sec (Ravenna capitale nel 402).

Barbari Con le loro scorrerie barbariche e l’arte viene influenzata da temi e decorazioni tipiche

della cultura germanica.

Dalla fine del secolo precedente e durante tutto il V c’è una grande produzione dei Dittici consolari,

sono utili perché ci dimostrano la variazione stilistica durante questo periodo: Inizialmente era

ancora legati al naturalismo di tipo classicheggiante e verso la fine del secolo sono più

schematizzati, geometrici.

400 Dittico di Stilicone e Serena.

400 Dittico eburneo con ascensione e Marie al sepolcro.

Inizio V Mosaico sacello di Sant’ aquilino, S Lorenzo a Milano.

Inizio V sec Mausoleo di Galla Placidia e mosaici, Ravenna.

(432­440) Riedificazione Santa Maria Maggiore.

(432­440) Mosaici di Santa Maria Maggiore.

V sec Miniature del Virgilio Vaticano, diversi autori, Roma.

440 Battistero degli ortodossi o Neoniano.

(Metà V sec) S Sabina sull’ Avventino.

(Metà V sec) Porta lignea di S Sabina.

470 Sant’ Ambrogio e mosaico della cupola (s vittore), Milano.

Sec V Dittico delle 5 parti (coperta di un codice).

487 Dittico consolare di Manlio Boeazio.

(fine V) Dittico consolare Lampadi.

Fine v sec Miniature del Virgilio Romano.

Fine V sec Sant’ Apollinare Nuovo (palatina).

VI sec (Ravenna)

Rinascita Giustinianea Ripresa di temi e caratteri classicheggianti ma con espressività, si troverà

una contaminazione tra espressività barbarica con carica astrattiva e sintetica e modelli romani.

C’è da tener presente che gli influssi provenivano anche dai celti.

Iconoclastia.

Influssi barbarici Sempre più forti in linea con i rapporti che venivano a svilupparsi, si vede infatti

lo sviluppo del’ oreficeria che era abilità preminente dei longobardi. A cavallo col VII sec ci sarà un

notevole sviluppo di ornamenti in lamina come le fibule.

Inizio Vi sec Mausoleo di Teodorico.

Inizio VI sec Testa e avorio di Ariadne.

Inizio VI Dittico della Musa e Profeta.

506 Dittico consolare di Aereobindo.

518 Dittico del console Magno.

525 Mosaico absidale di S Cosma e Damiano a Roma.

Prima metà VI sec Avorio di Arianna.

Prima metà VI sec Mosaico del Gran Palazzo di costantinopoli.

Prima metà VI sec Genesi di Vienna e Codex purpureus di Rossano Calabro (dall’ oriente).

Prima metà VI sec Avorio di Giustiniano a cavallo.

VI sec Missoriumm Longobardo, Dall’ isola della scala, Verona.

537 Hagia Sophia, Costantinopoli.

540 Cattedra di Massimiano.

546­556 San Vitale, Ravenna.

550 Sant’ Apollinare in Classe.

VI sec Ambone di Sant’ Apollinare Nuovo.

Metà VI sec Rifacimento dei mosaici di Sant’ apollinare Nuovo.

II metà del VI sec. Mosaico dell’arco trionfale di S Lorenzo al Verano, Roma.

586 Vangeli di Rabbula, dalla Siria, ora biblio laurenziana.

Fine VI Urna funeraria di Castelvecchio, Verona.

Fine VI. Affreschi di Santa Maria Foris Portam a Castelseprio, Varese [/!\ dubbi sulla datazione].

VI­VII Affreschi di Santa Maria Antiqua.

Fine VI. Coperta di Evangelario di Teodolinda, donato da Greg. Magno, Monza.

Fine VI Chioccia con pulcini di Teodolinda, Monza.

Fine VI Vangeli di Sant’ Agostino di Canterbury, a Oxford.

VII sec

Arte insulare, Eccellenza delle zone insulari (Irlanda). Dopo l’evangelizzazione tramite eremiti e

monaci, delle zone nord insulari sbocciò l’arte delle miniature di codici ed evangelari, con caratteri

direttamente sviluppatisi dalla diffusione delle oreficerie, quindi collegate alla geometrizzazione

Carpet page.

longobarda e celtica ma legata anche a caratteri imperiali e bizantini.

591­615 Lamina di Elmo di Agilulfo, Bargello.

625.638 Mosaico trionfale di Sant’ Agnese fuori Roma.

642­649 Mosaico absidale di Santo Stefano Rotondo.

VII Fibule in lamina e materiali preziosi.

VII Libro di Kells Irlanda, Dublino.

680 c. Libro di Durrow Dublino.

VII – VIII Tempietto del clitunno o di s Salvatore a Perudia

secc. VII­VIII Reliquiario o coperta di Evangeliario Dublino.

VIII sec (Longobardia minor, Aquisgrana).

Secondo tempo dell’arte longobarda, Avviene una rilettura barbarica dei modelli antichi e si è

sempre molto vicini alle tecniche orefici anche per realizzare opere di diversa tecnica, si vede

soprattutto dei capitelli.

Carolingi: Investimento nella cultura, riscoperta della classicità sotto un filtro.

Monasteri Produzione di miniature, si riscontrano diversi stili perché la corte era cosmopolita e

così anche gli intellettuali che le realizzavano. Tra VIII e IX secolo si possono comunque

individuare 4 periodi:

­ 1° Vangeli di Godescalco.

­2° Vangeli di S. medard di Soisson.

­3° Vangeli dell’incoronazione (unica eccezione, revival tardo antico).

­4° Scuola di Reims (Sacramentario di Ebbone) Scuola di Metz (Messale di Drogone).

Tra VII e IX sec. Acquista potere la longombardia minor, in particolare la cittadina abbaziale di S

Vincenzo al Volturno fondata dai longobardi poi diventata dominio dei franchi, arriverà a competere

con Montecassino che sarà saccheggiata dai Franchi.

Roma rappresenta delle eccezioni rispetto alle caratteristiche che vanno a diffondersi in questo

perido in quanto è ricca di modelli che limitano la sperimentazione.

700 Vangelo di San Gallo (Svizzera) miniatura irlandese.

secondo decennio del VIII Vangeli di Lindisfarne Londra (Carpet page).

inizio del VIII Crocefissione nei capelli di Teodoto in Santa Maria Antiqua a Roma.

inizio del VIII Madonna della clemenza, tavola di Santa maria in Trasteve, Roma.

metà del sec. VIII chiesa di San Salvatore, monastero di Santa Giulia, Brescia (Architetti

longobardi).

730­740 Fonte battesimale di Callisto, Cividale + Paliotto si Sigoaldo spoliato.

739­742 Paliotto di «Ursus magister dal duca di Spoleto Ilderico, abbazia di San Pietro in Valle,

Terni.

737­744 Altare del duca Ratchis, Cattedrale di Cividale.

sec. VIII Urna di Sant’Anastasia, Friuli.

metà del VIII Parapetto della scala di un ambone longobardo.

metà del VIII Pluteo con creature mostruose, San Michele alla Pusterla.

VII Dittico eburneo con Crocefissione da Santa Maria di Rambona, Marche.

VIII arco trionfale e presbiterio visigoti della chiesa di Santa Maria Burgos.

terzo quarto del VIII Santa Maria in Valle o tempietto longobardo + apparato decorativo, Cividale.

768­774 Abbazia di Lorsch, Torhalle, carolingia.

780 pittura murale di Santa Sofia a Benevento.

783 Vangeli di Godescalco (cancelliere) Parigi.

fine sec. VIII Lezionario di Eginone da Verona.

778­820 Coperte in avorio dei Vangeli o Codex aureus di Lorsch, ora a Roma.

790 Vangeli di Saint Medard di Soissons.

IX sec Invasione dei saraceni

Arte bizantina macedone = Rinascita macedone e fine dell’iconoclastia. Eleganza. (figura

Tecniche:

longilinee, pieghe rette e iterate). Smalto cloisonnet e riempimenti. Colatura e cottura di

pasta vitrea nelle filettature scavate, intarsi.

IX Omelie di San Gregorio e Etymologiae di Isidoro da Siviglia, abbazia di Nonantola, Vercelli.

800 Vangeli dell’Incoronazione, Vienna.

800 cappella Palatina ad Aquisgrana.

817­824 Santa Maria in Domnica Roma.

816­835 Vangeli di Ebbone, arcivescovo di Reims.

820 Salterio di Utrecht Reims.

820 Abbazia di S Gallo, chiesa e pianta.

prima metà del IX Santa Prassede Roma.

inizio del IX Storie della passione avorio.

inizio del IX Ciborio di Arnulfo.

824­859 Vuolvinio: Altare di Sant’Ambrogio, Milano.

840­877) Prima e seconda Bibbia di Carlo il Calvo, Parigi.

.842 Sacramentario di Drogone di Metz.

824­842 Abbazia di San Vincenzo al Volturno.

844 Abbazia di Corvey.

848 Santa Maria di Naranco, in origine residenza reale di Ramiro I (Oviedo, Asturie).

IX Fibula longobarda.

IX Ricostruzione longobarda della chiesa di San Salvatore Spoleto (VI).

873­885 Westwerk di Corvey.

fine sec. X Omelie di Gregorio Nazianzieno (Miniatura bizantina di età macedone).

X sec Rinascenza ottoniana dopo una grave crisi dovuta alle invasioni Saracene e a una

conseguente crisi demografica. Influì anche la crisi dopo la caduta dei carolingi.

Ottoniani in stretti rapporti col mondo bizantino anche per il matrimonio di Ottone II e Teofano,

vengono realizzati molti manufatti in loro onore soprattutto di tipo miniato e avori, ma anche oggetti

di lusso.

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
6 pagine
3 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/01 Storia dell'arte medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Bershley di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof De Marchi Andrea.