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Shigella
Questo genere ha assunto il nome dal microbiologo giapponese
Kiyoshi Shiga, che per primo isolò il microrganismo nel 1896. E un
genere strettamente correlato a Escherichia. Comprende specie che
di norma non fanno parte della flora microbica normale
gastrointe-stinale e tutte possono causare nell'uomo
dissenteria bacillare (presenza di sangue, muco e pus nelle feci
diarroiche). Il genere è formato da 4 specie che sono
biochimicamente simili: S. dysenteriae, S. flexneri, S. boydii e
S. sonnei; le shigelle possono essere inoltre suddivise in 4
gruppi maggiori sulla base dell'antigene O: gruppo A (S.
dysenteriae), gruppo B (S. Ilexneri), gruppo C (S. boydii) e
gruppo D (S. sonnei).
Caratteristiche distintive e antigeni.
Sono microrganismi a forma di bastoncino corto, im-mobili (per
assenza di flagelli), acapsulati, di lunghezza compresa fra 2,0-
µn µm. °C
3,0 e spessore di 0,5-0,7 Le shigelle crescono a 37 in
aerobiosi sui comuni terreni per gli enterobatteri e presentano
caratteristiche metaboliche parti-colari: hanno un metabolismo
respiratorio e fer-mentativo, sono catalasi-positive (a eccezione
di una specie), ossidasi-negative, non fermenta-no il lattosio
(tranne S. sonnei), non idrolizzano l'urea, non producono H25,
non decarbossilano la lisina; dalla fermentazione dei
carboidrati producono acidi senza gas. Le shigelle presentano una
discreta resistenza ambientale, sono sensibili ai disinfettanti
fisici come il calore (vengono uccise dalla pastorizzazione) e
chimici come il cloro.