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Estratto del documento

ch'egli prova nell'inserirsi nell'animo della vedova per

suscitarne voglie malsane. La causa dell'uccisione di Enrico e

Edoardo non è stata la crudeltà, neanche la lotta per il potere,

ma è stata la bellezza di Anna, quella bellezza che “lo incitava

nel sonno a dare la morte a tutto il mondo per poter vivere

un'ora sola sul dolce seno”. Anna è umana, con la fragilità di

tutti gli esseri umani, ed è per questo che cede a chi sa far leva

attraverso la forza che il potere gli conferisce. Riccardo usa la

sua posizione di potere per mostrare la sua capacità di vincere

chi gli è nemico; ma è soprattutto un uomo, che mente,

minaccia, blandisce, che usa la stessa falsità e crudeltà che

caratterizzano la sua azione polita per soddisfare stavolta il suo

desiderio e la sua perversa ambizione di uomo.

La potenza drammatica di quest'opera è tutta concentrata sul

personaggio principale, il gobbo scellerato che, avendo deciso

di ottenere la sovranità regale contro ogni impedimento della

natura, della legge dinastica e del diritto morale, elimina uno

dietro l'altro tutti i rivali potenziali grazie a spietate manovre,

inganni e assassinii. Gli altri protagonisti del dramma sono così

destinati a scomparire durante il cammino efferato del

protagonista principale, anche se scompaiono solo dalla vita:

essi infatti riappaiono più volte sulla scena come ombre

ammonitrici nei confronti dell'artefice della loro morte,

costituendo una sorta di coro di un'umanità dolente e ferita in

contrapposizione alla spietata malvagità di Riccardo. Il loro

compito sarà quello di suscitare nel loro massacratore,

apparendogli in sogno alla vigilia della battaglia finale di

Bosworth e profetandogli la sconfitta e la morte, il terrore e la

disperazione per l'esito di un cammino scellerato che ha voluto

intraprendere solo perché “una perfida natura” lo ha

“defraudato d'ogni armonia di tratti e d'ogni lineamento

aggraziato” e lo ha spinto a “tramare complotti e avviare

insidiosi tranelli”.

Queste parole compaiono all'inizio del dramma, nel primo

monologo di Riccardo, dove l'animo del protagonista e il suo

programma di morte viene subito delineato. Shakespeare

mette subito in evidenza il senso di estraniamento dalla vita e

la rabbiosa solitudine del personaggio, cui corrisponderà

l'invocazione finale, gridata prima di morire, a sottolineare,

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Publisher
A.A. 2018-2019
3 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Soldatina di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura inglese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Bronzini Stefano.