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EVOLUZIONE FISIOLOGICA DI LESIONI ACUTE E SUBACUTE IMPORTANTI
(fibrositi post-traumatiche da riparazione di una lesione acuta importante, o da evoluzione fibrotica in lesioni subacute da sovraccarico); FIBROSI CRONICHE AB INITIO (fibrosi dei muscolo ischio-crurali): negli ostacolisti, in cui la prima gamba, nella discesa dall'ostacolo, effettua una contrazione eccentrica con arresto brusco sul terreno per la immediata ripresa della corsa; nei maratoneti, lesioni subclinche che evolvono verso una fibrosi localizzata generalmente all'inserzione prossimale ischiatica dei muscoli flessori del ginocchio (sindrome degli ischiocrurali); EVOLUZIONI SFAVOREVOLI DELLE LESIONI MUSCOLARI; SINDROME O DOLORE MIOFASCIALE. I primi due scenari prendono il nome di fibrositi. Tra le sindromi dolorose muscolo-scheletriche, quella miofasciale è sicuramente una delle più frequenti; presenta dolore muscolare continuo, associato a contrattura, limitazione funzionale. Ciò che
Caratterizza questa condizione sono itrigger point TP, cioè un'area di ipersensibilità circoscritta di muscolo o fascia-banderellapalpabile indurita e dolente alla palpazione. La digitopressione dei TP evoca a distanza doloreriferito nella cosiddetta target area o zona di riferimento e una contrazione muscolarelocalizzata. È menzionata come lesione cronica in quanto scaturisce da situazioni reiterate neltempo. È determinata a seguito di una prolungata contrazione nel tempo che causa ladiminuita capacità elastica del sarcomero, che resta in uno stato di contrazione prolungata. Nelmomento in cui questa contrazione permane in più sarcomeri contemporaneamente, si originaun nodulo che dà origine ad un fascio di fibre muscolari contratte, questo nodulo si chiamatrigger point. I fattori predisponenti, esogeni ed endogeni sono: le fibre restano contratte acausa di atteggiamenti posturali scorretti reiterati per diverso tempo, come stare
ore davanti al computer; i trigger points miofasciali si associano frequentemente a numerose altre condizioni cliniche dolorose, come emicrania, cefalea tensiva, algodisfunzionetemporomandibolare, cervicalgia, dolore di spalla, epicondilite, sindrome del tunnel carpale, mal di schiena, dolore pelvico e sindrome da colpo di frusta; altri fattori sono le lesioni muscolari da sport stress e ansia possono facilitare questo tipo di condizione.
2) Che rapporto c'è tra fattori determinanti e fattori di rischio nelle lesioni da sovraccarico? Le lesioni da sovraccarico sono patologie causate da sollecitazioni eccessive ripetute sui vari distretti dell'apparato muscolo scheletrico. Sono dovute a fattori predisponenti ed a fattori determinanti che possono essere esogeni o estrinseci, cioè fattori esterni all'organismo ed endogeni o intrinseci, cioè propri dell'organismo. Se i due fattori coesistono si parla di causa multifattoriale. Sono fattori esogeni superfici.
1) I fattori che possono influenzare l'insorgenza di lesioni muscolari sono molteplici e possono essere suddivisi in fattori esogeni ed endogeni. I fattori esogeni includono l'intensità e la durata dell'attività fisica, la tecnica di esecuzione, l'ambiente di gioco, l'equipaggiamento sportivo, le condizioni atmosferiche e gli errori di allenamento. I fattori endogeni si dividono in non modificabili, come le alterazioni congenite del sistema muscolo-scheletrico, l'età e il sesso, e modificabili con l'esercizio fisico, come il peso corporeo, il scarso riscaldamento prima dell'attività, lo squilibrio neuromuscolare, l'insufficiente mobilità articolare e l'errata esecuzione del gesto tecnico. Le parti del corpo più esposte e interessate a lesioni croniche da sovraccarico sono i tendini, seguiti dalle lesioni ed erosioni cartilaginee, le lesioni muscolari e le fratture da stress.
2) Gli effetti delle proprietà viscoelastiche dei legamenti sulla curva tensione-lunghezza indicano quanto si deforma o allunga un legamento posto sotto tensione nelle sue diverse lunghezze. La curva tensione-lunghezza mostra come la tensione all'interno del legamento varia al variare della sua lunghezza. In generale, i legamenti sono più rigidi e resistenti quando sono tesi, mentre diventano più elastici e meno resistenti quando sono allungati. Questo significa che un legamento sarà più suscettibile a lesioni quando viene sottoposto a tensioni eccessive o allungamenti oltre i limiti della sua capacità viscoelastica.
Condizioni di riposo, in tensione, nel punto di lesione e, se continua la tensione, di rottura. I legamenti hanno componenti viscose, ciò vuol dire che la loro resistenza aumenta all'aumentare della tensione con cui sono allungati (ma si rompono comunque se portati oltre il loro limite di deformazione/lunghezza). Se la velocità di deformazione è alta allora si rompe il corpo del legamento, mentre se è lenta allora il legamento si stacca dalla sua inserzione (avulsione).
Elencare le fasi principali del processo di guarigione di un muscolo dopo lesione acuta e in quali di queste lo stretching e la mobilizzazione lievi dell'arto ha un effetto positivo: I processi di guarigione di un muscolo dopo una lesione acuta si completano in un periodo di circa 3 settimane. Ci sono 3 fasi:
- Distruzione (caratterizzata da rottura e da necrosi delle fibre muscolari, dalla reazione infiammatoria e dalla formazione di un ematoma);
- Riparazione (fagocitosi del tessuto necrotizzato,
problemi vascolari o circolatori, cioè quando si assume una posizione innaturale, quindi la normale circolazione del sangue viene ostacolata e provoca una contrazione muscolare anomala, o nel caso di scarsa circolazione in un soggetto affetto da patologia vascolare.
8) Elencare e descrivere i fattori in base ai quali viene classificata la gravità di una contusione:
La classificazione delle contusioni che si usa è quella di Reid, che è in base alla quantità di fibre interrotte. Le contusioni muscolari vengono classificate in base al ROM (range of movement - escursione articolare) residuo dell'articolazione mossa dal muscolo coinvolto nel trauma: nella lieve è consentita oltre la metà dell'intera escursione articolare; nella moderata è consentita meno della metà ma comunque più di 1/3 dell'intera escursione articolare; nella severa è concesso un arco di movimento inferiore ad 1/3 dell'intera escursione articolare.
- escursione articolare. Più il livello dilesione è grave e più sarà grave il livello di stravaso ematico (ecchimosi e ematoma) di fibremuscolari danneggiate e di forza muscolare persa.
- La contusione avviene solitamente in quellediscipline nelle quali si realizza un contatto fisico con l'avversario, ma anche in disciplineindividuali in cui il soggetto sbatte contro attrezzature.
- Il danno sarà maggiore quanto menocontratto era il muscolo al momento dell’impatto, perché il muscolo contratto assorbe megliol’impatto evitando che i fasci più profondi si schiaccino contro l’osso sottostante.
- Elencare quali sono le caratteristiche in comune e le differenze tra una contusione ed unadistrazione di terzo grado:
La contusione muscolare avviene quando sono interessate lestrutture muscolari, tendinee o articolari. Si verifica quando il muscolo viene colpito conviolenza da un agente esterno, nelle discipline dove si ha contatto
fisico con l'avversario o contro attrezzature. Se il muscolo al momento del trauma è contratto assorbe meglio l'impatto e il danno è meno grave, se il muscolo è