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Tipologie di instabilità della spalla

Si possono distinguere varie tipologie di instabilità della spalla:

  • Instabilità traumatica unidirezionale (T.U.B.S.) che è conseguente ad una lussazione e necessita di un trattamento chirurgico per ridare stabilità all'articolazione.
  • Instabilità minore, a sua volta distinta in instabilità microtraumatica acquisita (A.I.O.S.) causata da microtraumi ripetuti accumulati durante attività e instabilità minore atraumatica (A.M.S.I.) che deriva da periodi di lunga immobilizzazione o da stati ormonali.
  • Instabilità atraumatica multidirezionale (A.M.B.R.I.) che non è conseguente a nessun trauma acuto ma è causata da lassità legamentosa, la quale di solito prevede un trattamento conservativo mediante riabilitazione e solamente nei casi in cui il trattamento conservativo non ha successo, si ricorre all'intervento chirurgico che consiste in un "lifting" della capsula lassa.
peel back mechanism? Morgan e Burkhart nel 1998 proposero la teoria percui la ripetitività del gesto determini una torsione del tendine del capo lungo del bicipite, con uno stress a livello dell'ancora inserzionale e del labbro glenoideo posteriore. Il "peel-back", meccanismo così denominato, applica un progressivo sovraccarico di forze tensili a livello della porzione posteriore dell'ancora bicipitale, determinando una lesione SLAP tipo II posteriore. A sua volta tale disinserzione causa un'instabilità postero-superiore, che può manifestarsi in una pseudo lassità anteroinferiore secondo la teoria del "circle concept". 29) Quali sono i fattori legati alla geometria del femore prossimale responsabili della stabilità dell'anca e come si ripercuote la loro alterazione su di questa? La geometria del collo del femore è importante per la stabilità dell'anca in quanto la sua variazione va a

Modificare le linee di forza che agiscono su questa struttura sia in postura ortostatica che durante il cammino. I fattori legati alla geometria del femore prossimale sono 2: sul piano trasversale osserviamo l'angolo di anteroversione del collo del femore, e sul piano frontale l'angolo di inclinazione (shaft angle). L'anteroversione provoca paramorfismi o dislocazione dell'anca in caso di accrescimento osseo nei primi anni di vita, e osteoartriti in età adulta. Un alterato shaft angle e insufficienza dei muscoli abduttori provoca una caduta della pelvi sul lato non in appoggio in posizione ortostatica, il cosiddetto segno di Tendelenburg. Ciò si ripercuote anche sulla corsa con il pelvic drop che si manifesta durante l'appoggio monopodalico, e a cui si associano altre alterazioni come il ginocchio valgo.

30) Relativamente ai fattori che determinano la stabilità dell'anca, cosa è importante considerare quando si impianta una protesi d'anca?

La stabilità articolare di un'ancaprotesizzata, basata sul corretto rapporto tra le componenti e sul mantenimento dell'equilibrio muscolo-legamentoso, è fondamentale per la funzione articolare e per il successo a lungo termine dell'impianto in termini di integrazione e di rimodellamento osseo. È importante considerare la geometria del collo del femore, cioè l'angolo di anteroversione del collo del femore sul piano trasversale e l'angolo di inclinazione (shaft angle) del collo del femore sul piano frontale. Questo è importante perché variazioni di questi fattori modificano le linee di forza che agiscono su di esso. Una protesi progettata in maniera non corretta potrebbe portare a instabilità d'anca sia per un fattore strutturale, sia per una ridotta funzionalità muscolare.

31) Cos'è la sindrome retto-adduttoria, quali tipologie di atleti interessa e quali sono le cause di insorgenza?

È una lesione muscolo-tendinea da sovraccarico cronico o ad un evento traumatico, che presenta dolore nella regione pubica provocata da una tendinopatia inserzionale dei muscoli adduttori dell'anca che si inseriscono sull'osso pubico. Gli sport con la più alta incidenza di questa sindrome sono: calcio (cambi di direzione o sovraccarico da scivolata), atleti che svolgono attività sul ghiaccio come pattinaggio e hockey (movimento di spinta in fuori dell'arto che provoca stress agli adduttori). 32) Cos'è l'osteite pubica, quali tipologie di atleti interessa e quali sono le cause di insorgenza? È una patologia articolare infiammatoria da sovraccarico della sinfisi pubica ed è una delle 3 possibili cause di pubalgia. Le cause non sono molto chiare ma troviamo molteplici fattori: estrinseci (calzature, fattori tecnici come la scorretta esecuzione tecnica del gesto, sovrallenamento, scarso riscaldamento, scarsa flessibilità).della muscolatura, campi di gioco in particolari situazioni che aumentano lo stress eccentrico degli adduttori); intrinseci: appoggio del piede (varo/valgo, pronatore/supinatore) iperlordosi lombare; squilibrio muscolare fra gli adduttori e gli addominali (dovuto spesso ad addominali deboli e adduttori retratti), visi nell'esecuzione del gesto a causa di infortuni passati. Gli atleti che ne sono più affetti sono calciatori, giovani pattinatori a rotelle o professionisti che praticano corsa su lunghe distanze. Si manifesta con dolore pubico centrale. 33) Quali elementi deve contenere un programma di allenamento mirato alla prevenzione della pubalgia? Si può impostare un programma di ginnastica posturale, l'uso di suolette o ricorrere all'osteopatia. Inoltre è possibile impostare un allenamento partendo dalla valutazione di eventuali dismetrie degli arti, paramorfismi della colonna vertebrale, o alterazioni dell'appoggio del piede a terra, mirando a

Ristabilire la stabilità del cingolo pelvico è possibile mediante esercizi del "core", definiti appunto core stability, per allenare e rinforzare la muscolatura dell'addome, del tratto lombare e della muscolatura adduttoria. Per valutare questa patologia vanno esaminati i fattori estrinseci (calzature, il campo da gioco che in determinate situazioni aumenta lo stress sugli adduttori, o i fattori tecnici come la scorretta esecuzione del gesto, sovrallenamento, scarso riscaldamento, scarsa flessibilità della muscolatura), e i fattori intrinseci (iperlordosi lombare, scorretto appoggio del piede, vizi nell'esecuzione del gesto, squilibri muscolari, ecc...)

34) Quali elementi deve contenere una valutazione del soggetto ai fini della verifica del rischio di pubalgia? La pubalgia è una sindrome retto-adduttoria che interessa la regione addominale, inguinale fino alla zona interna delle cosce. Per valutare questa patologia vanno esaminati:

ifattori estrinseci (calzature, il campo da gioco che in determinate situazioni aumenta lo stresssugli adduttori, o i fattori tecnici come la scorretta esecuzione del gesto, sovrallenamento,scarso riscaldamento, scarsa flessibilita' della muscolatura), e i fattori intrinseci (iperlordosilombare, scorretto appoggio del piede, vizi nell'esecuzione del gesto, squilibri muscolari,ecc...). È stato difficile individuare le possibili cause di rischio pubalgia, ma all'origine di questapatologia si possono inserire tre cause: osteite pubica (patologia articolare infiammatoria dasovraccarico della sinfisi pubica), ernia da sport (lesione parete posteriore del canale inguinale)e sindrome retto-adduttoria. Si può impostare un programma di ginnastica posturale, l'uso disuolette o ricorrere all'osteopatia. Inoltre è possibile impostare un allenamento partendo dallavalutazione di eventuali dismetrie degli arti, paramorfismi della colonna vertebrale,

oalterazioni dell'appoggio del piede a terra, mirando a ristabilire la stabilità del cingolo pelvico. Ciò è possibile mediante esercizi del "core", definiti appunto core-stability per allenare e rinforzare la muscolatura dell'addome, del tratto lombare e della muscolatura adduttoria. La diagnosi è quasi sempre di tipo clinico e si possono effettuare anche dei test diagnostici come radiografie, ecografie, risonanze magnetiche con mezzo di contrasto ed emografie. 35) Definizione anca a scatto, tipologie e cause: Si tratta di un fenomeno extra-articolare localizzato a livello dell'anca che, in situazioni particolari di movimento, ad esempio mentre si corre o si compiono alcuni movimenti, provocano un rumore o sensazione di scavallamento causati dal passaggio difficoltoso di un tendine su una sporgenza ossea. Ci sono due tipologie di anca a scatto: antero-mediale: dovuta al passaggio del tendine dell'ileopsoas sul piccolo trocantere o.dal leg. ileofemorale che può scattare sopra la testa del femore, in casi di movimenti a gradi di libertà estremi (come la circonduzione dell'anca da supino) ed è caratterizzata da rumore sordo e non doloroso nella regione anteriore dell'anca, oppure in alcuni casi lo scatto può essere dovuto a sublussazione d'anca; esterna: dovuta al passaggio del tensore della fascia lata sul grande trocantere, visibile come una corda che passa da una parte all'altra del gran trocantere, ed è la forma più comune di anca a scatto. 36) Cos'è lo screw home mechanism e quali sono i fattori che lo determinano: È un'involontaria rotazione interna che avviene durante gli ultimi 30° di estensione del ginocchio e nei primi 30° di flessione del femore sul piatto tibiale. Questa rotazione di 10° consente la completa estensione del ginocchio bloccando i condili femorali sul piatto tibiale (le superfici articolari).

si "incastrano"); questo blocco, detto knee locking, dona auto-stabilità al ginocchio esteso. Viceversa per sbloccare il ginocchio il muscolo popliteo agisce attivamente ruotando esternamente il femore. Questa rotazione è data da 3 fattori: la forma del condilo femorale mediale che guida il femore in rot. interna; la tensione passiva del legamento crociato anteriore e la direzione della trazione del quadricipite.

37) In che modo un crociato anteriore lesionato può mettere a rischio l'integrità dei menischi? La lesione del legamento crociato anteriore può avvenire quando il ginocchio è sottoposto ad una rotazione forzata o ad una violenta iperestensione, le quali provocano lesioni combinate che coinvolgono sia il legamento posteriore sia almeno uno dei legamenti laterali. Queste lesioni combinate sono dette "triadi infelici". Le triadi infelici, cioè la rottura combinata di: LCM + LCA + corno posteriore menisco mediale

(triade mediale) e LCL + LCA + corno posteriore meniscolaterale (triade laterale). Alla rottura legamentosa si può combinare la rottura dei menischi mediale e laterale rispettivamente se il trauma è i
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A.A. 2020-2021
18 pagine
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SSD Scienze mediche MED/33 Malattie apparato locomotore

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher setdomande di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Traumatologia dell'apparato locomotore e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Picerno Pietro.